Sarà inaugurato a La Valletta il prossimo mese di febbraio il primo centro maltese per l’anoressia e l’obesità realizzato sul modello dei centri umbri per il trattamento dei disturbi del comportamento alimentare. La nuova struttura è stata presentata nell’incontro svoltosi martedì 28 gennaio 2014 nella Sala della Giunta comunale di Todi alla presenza della dottoressa Darleen Zerafa, membro dello staff presidenziale della Repubblica di Malta, del sindaco di Todi Carlo Rossini, del direttore generale della USL Umbria 1 Giuseppe Legato, del presidente dell’ETAB “La Consolazione” Paolo Frongia, della responsabile dei centri DCA Laura Dalla Ragione, del responsabile della formazione USL Umbria 1 Franco Cocchi e del direttore del distretto della Media Valle del Tevere Stefano Lentini.
All’incontro erano presenti anche gli operatori sanitari di Malta che nelle scorse settimane hanno effettuato lo stage di formazione presso le strutture DCA di Todi, Città della Pieve e Umbertide dedicate ai disturbi del comportamento alimentare.
È stata la dottoressa Darleen Zerafa a presentare il primo centro maltese dedicato al trattamento dei disturbi del comportamento alimentare, che sarà inaugurato il prossimo mese a La Valletta. Nato per volontà del presidente di Malta George Abela, che nel 2011 aveva visitato le tre strutture umbre su indicazione del Ministero della Salute italiano, il centro maltese è stato realizzato sul modello dei centri DCA di Todi per quando riguarda la anoressia e la bulimia e del centro di Città della Pieve per quanto riguarda l’obesità ed ha previsto la formazione in loco degli operatori maltesi nella fase di avviamento del centro ed uno stage presso le strutture umbre.
Completata in un anno la ristrutturazione dell’immobile dedicato, un antico ospedale militare inglese a La Valletta, il centro maltese per l’anoressia e per l’obesità può contare su 33 posti letto e su un modello di gestione che ricalca quello dei centri della USL Umbria 1.
I Centri DCA per il trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare
Si tratta di strutture pubbliche extra-ospedaliere interamente dedicate al trattamento dei disturbi del comportamento alimentare: spazi di cura neutri, alternativi all’ospedale, dove i pazienti, insieme a una equipe di personale specializzato (psicologi, pediatri, nutrizionisti psichiatri, fisioterapisti infermieri, dietiste) possono vivere una esperienza di terapia intensiva accompagnata da una esperienza di vita accogliente e ricca in un ambiente confortevole che privilegia il contatto con la natura. La degenza, la cui durata varia dai 3 ai 5 mesi, può essere un proseguimento terapeutico in ambiente protetto di una degenza ospedaliera acuta oppure un’alternativa al ricovero stesso, laddove si reputi insufficiente o inefficace il solo trattamento ambulatoriale.
Disturbi del comportamento alimentare: la rete di assistenza in Umbria
Fondato nel 2003, Palazzo Francisci di Todi è stata la prima struttura pubblica italiana dedicata alle patologie dell’anoressia e della bulimia in età evolutiva e in dieci anni ha avuto in cura circa 800 pazienti da tutta Italia. La rete di assistenza dedicata all’anoressia della USL Umbria 1 si amplia nel 2008 con il centro DAI di Città della Pieve, dedicato all’obesità e ai disturbi da alimentazione incontrollata, e nel 2012 con il “Nido delle rondini”, sempre a Todi. Nel 2013 presso il Centro di Salute di Umbertide viene attivato un servizio ambulatoriale specialistico per il trattamento dei disturbi alimentari.
Le tre strutture sono- centri pilota del Ministero della Salute dal 2008 e costituiscono punto di riferimento nazionale non solo per quanto riguarda il bacino di utenza, ma anche per il modello organizzativo che ha portato all’attivazione di analoghi centri pubblici in Italia: in Basilicata nel 2006 e a Grosseto nel 2010.
Finora l’Umbria è l’unica regione italiana ad avere una rete completa di assistenza per i disturbi del comportamento alimentare, come suggerito dalle linea guida regionali recentemente pubblicate dall’assessorato alla Sanità dell’Umbria.
Il centro di Todi gestisce anche il Numero Verde Nazionale per i DCA.
I numeri
In Italia i disturbi del comportamento alimentare colpiscono circa 3milioni di persone. In Umbria sono 15mila le persone affette da anoressia, bulimia o disturbo da alimentazione incontrollata.
L’età si abbassa anche al di sotto dei 10 anni e comincia ad alzarsi sopra i 40, colpendo anche soggetti di sesso maschile, vera novità nell’evoluzione storica della patologia.