USL Umbria 1, Più luci che ombre sui vaccini

Informazioni scorrette o prive di evidenza scientifica che proliferano nel web contribuiscono ad alimentare timori infondati e difficoltà ad orientarsi nella questione delle vaccinazioni, in particolare quelle infantili. Per questo motivo medici, pediatri ed esperti del Distretto e del Dipartimento di Prevenzione della USL Umbria 1 e dell’Azienda ospedaliera di Perugia hanno avuto l’idea di “uscire dalle loro stanze” e portarsi in un luogo di vita associativa, per incontrare gli interessati e fornire risposte ai dubbi che i cittadini vorranno porre in merito all’efficacia e alla sicurezza delle vaccinazioni.

La campagna informativa si svolgerà dal 5 al 14 settembre 2014 in uno stand allestito a San Sisto (Pg) nell’ambito della “Rassegna delle Sagre” e aperto ogni sera dalle 19,30 alle 22.

Nell’ambito dell’iniziativa saranno organizzati anche tre “infoaperitivo” (area allestita davanti al bar, ore 19,15) con esperti che approfondiranno alcuni temi. Lunedì 8 settembre il professor Alberto Verrotti di Pianella, direttore della Clinica Pediatrica dell’Azienda ospedaliera di Perugia, spiegherà perché non bisogna aver paura di vaccinare i bambini (“Il corretto approccio alle vaccinazioni: luci e ombre”); giovedì 11 settembre il dottor Basilio Passamonti, direttore di Diagnostica di Laboratorio Area Sud dell’USL Umbria1, affronterà il tema della vaccinazione femminile contro l’HPV e lo screening per il tumore della cervice dell’utero, una vaccina zione “nuova” e un nuovo modo di fare il pap-test; venerdì 12 settembre il dottor Massimo Gigli, responsabile del servizio di Igiene e Sanità pubblica della USL Umbria1, offrirà una serie di indicazioni sulle “Vaccinazioni internazionali e come mantenersi in salute girando il mondo” per i viaggiatori

“Quando si affronta la questione dei vaccini – precisa Giuseppina Bioli, direttore del Distretto sanitario del Perugino – si deve parlare non soltanto di prevenzione, ma anche di paure che nella maggioranza dei casi sono ingiustificate.

I vaccini sono farmaci efficaci e sicuri, senza i quali tante malattie come il vaiolo, la poliomielite, la difterite, oggi praticamente scomparse o molto rare, potrebbero diffondersi nuovamente tornando a provocare un numero crescente di morti e disabilità. Nonostante tutto, negli ultimi anni la resistenza di alcuni genitori verso le vaccinazioni ha continuato a crescere.

Ciò è in parte dovuto alla perdita di memoria storica dei danni procurati dalle malattie in era prevaccinale, ma anche alla proliferazione di articoli e siti web che ne mettono in dubbio la sicurezza e il valore. Non è facile per un non addetto ai lavori orientarsi tra tante informazioni e distinguere tra quelle corrette e quelle strumentalizzate e create ad arte o frutto della disinformazione di ritorno.

È fondamentale affidarsi ai pediatri o ai medici del Distretto per i consigli sulle vaccinazioni; nonché ai siti ufficiali per avere informazioni basate su evidenze scientifiche.”.

APPROFONDIMENTI

Vaccinazioni “obbligatorie” e “raccomandate”. In Italia vengo proposte attivamente per tutti i nuovi nati le vaccinazioni antidifterica, antitetanica, antipoliomielitica e antiepatite virale B. Sono anche raccomandate le vaccinazioni contro il morbillo, la parotite, la rosolia e le forme invasive di Haemophilus influenzae b (Hib).

Controindicazioni, effetti collaterali e rischi.
Le controindicazioni alla somministrazione dei vaccini sono principalmente quelle legate al “momento” in cui si porta il bambino a vaccinare: a parte le allergie (che vanno valutate con il pediatra), bisogna essere in buone condizioni di salute al momento della somministrazione, senza febbre alta o infezioni in corso, anche per questa valutazione è consigliata la visita pediatrica prima della somministrazione del vaccino…prima di decidere autonomamente di spostare la vaccinazione.

Altra cosa sono gli effetti indesiderati: quelli più comuni (dolore, gonfiore nella sede dell’iniezione e febbre) sono lievi e scompaiono nell’arco di 1-3 giorni, nella quasi totalità dei casi senza bisogno di cure. Raramente, meno di 1 caso su 1000, gli effetti indesiderati dei vaccini possono richiedere cure mediche ed è il caso delle convulsioni febbrili. Gli eventi molto gravi, come le reazioni allergiche di tipo anafilattico che possono mettere in pericolo la vita del paziente, sono estremamente rari e si presentano con una frequenza di 1 caso su un 1 milione di vaccinati. La maggior parte dei rischi di cui si parla sono solo presunti e non documentati da prove scientifiche adeguate. Per esempio, non è mai stato dimostrato alcun nesso causale tra i vaccini e la morte improvvisa del lattante (SIDS o morte in culla) né tra il vaccino morbillo-parotite-rosolia (MPR) e l’autismo. La vaccinazione esavalente (sei antigeni per sei malattie) messi insieme nel più recente tipo di vaccino, consente sia meno inoculazioni (punture) ma anche minor quantità di sostanza (liquido) che lo veicola.

Il caso più eclatante di allarmismo.
Il possibile legame tra il vaccino (MPR) e l’autismo risale ad uno studio pubblicato nel 1998 da un medico inglese, Andrew Wakefield, che subito dopo la pubblicazione nella prestigiosa rivista scientifica “Lancet” è stato smentito: la rivista ha ritirato l’articolo e si è scusata con la comunità di medici e ricercatori. Per di più, vista la non attendibilità dei dati riportati dal dottor Wakefield, il medico è stato accusato di frode ed espulso dall’ordine dei medici britannico.

Il Consiglio dell’Unione Europea (6 giugno 2011).
“La vaccinazione è il metodo più efficace per la prevenzione delle malattie infettive. In Europa i vaccini hanno portato al controllo e alla riduzione dell’incidenza, fino alla eliminazione, di malattie in passato causa di morte o disabilità milioni di persone”.