Validato dal collegio sindacale e firmato il 10 dicembre 2015 dall’azienda Usl Umbria 1, dalla RSU e dalle rappresentanze sindacali, l’accordo integrativo per la progressione economica del personale del comparto sanità relativo al biennio 2015-2016 è divenuto esecutivo. Erano presenti alla firma, insieme al direttore generale Giuseppe Legato, al direttore amministrativo Domenico Barzotti e alla responsabile delle Risorse umane Annalisa Fabbri, Angelo Scatena per la FP Cgil, Maurizio Molinari per la Uil Fpl, Michele Belladonna per la Cisl Fp, Alberto Palazzetti per la Fsi, Filomena Nocera per la Fials e Angelina Iaquaniello, coordinatrice della RSU aziendale.
“Dopo sei anni di sostanziale interruzione della contrattazione integrativa aziendale, conseguente al blocco degli stipendi e dei rinnovi contrattuali per il pubblico impiego, e dopo una lunga e serrata trattativa con le organizzazioni sindacali e la RSU, l’accordo integrativo siglato a fine novembre è ora esecutivo.
Con la retribuzione di gennaio 2016 la quota del passaggio di fascia economica sarà applicata a circa il 70-75% del personale avente diritto, che verrà selezionato con criteri meritocratici condivisi con la RSU e le organizzazioni sindacali, sulla base degli esiti del processo di valutazione individuale nonché delle attività formative e di aggiornamento svolte”.
Più che soddisfatti si sono dichiarati Angelina Iaquaniello della RSU, che ha ringraziato la direzione generale per essere riuscita a raggiungere un obiettivo che premia tutti i dipendenti, e i tre rappresentanti di Fp Cgil, Uil Fpl e Cisl Fp che hanno dichiarato: “Questo accordo, il primo che chiudiamo in maniera definitiva, ha impegnato le organizzazioni sindacali e la Rsu per parecchi mesi in diversi incontri con il direttore generale, il quale ha sempre dato ampia disponibilità per fare in modo che l’accordo si chiudesse entro l’anno per garantire l’applicazione entro gennaio 2016.
Un risultato importante che consente ai lavoratori pubblici e alle famiglie, dopo anni di blocco contrattuale di primo livello, un primo recupero del potere di acquisto”.
Scatena, Molinari e Belladonna hanno poi espresso l’auspicio che nella prossima tornata contrattuale la Regione Umbria si faccia capofila per far sì che i criteri e i tempi di attuazione dei contratti aziendali siano omogenei per tutti i dipendenti della sanità regionale.
“Dopo sei anni – ha sottolineato il segretario regionale Fsi Alberto Palazzetti – con la volontà di tutte le parti si è riusciti finalmente a firmare un contratto collettivo integrativo aziendale parte economica.
Un traguardo importante per il personale dipendente, fortemente colpito dalla crisi economica, e un piccolo riconoscimento per quegli operatori della sanità che pure meriterebbero di più per l’abnegazione e l’impegno che rivolgono quotidianamente all’assistenza dei cittadini. In Umbria – ha aggiunto Palazzetti – l’accordo è stato firmato oltre che con la USL Umbria 1 anche con l’Azienda ospedaliera di Perugia e auspichiamo che presto si possa chiudere la trattativa anche con la USL Umbria 2 e l’Azienda ospedaliera di Terni”.
Critico invece il responsabile provinciale del Fials Perugia Carmine Camicia che, pur non presente alla firma, ha comunicato telefonicamente che l’accordo è “una fotocopia che continua ad escludere circa 350 dipendenti” senza far vedere “nulla di nuovo all’orizzonte”, criticando una “sudditanza che negli ultimi anni ha consentito di far chiudere i bilanci in attivo a scapito dei cittadini utenti”.