“La parentesi del mondo” Giuliano Sozi. Opere 1955-2015

Spello, Pinacoteca Civica e Diocesana 5 dicembre 2015 – 3 aprile 2016

Spello, Pinacoteca Civica e Diocesana
5 dicembre 2015 – 3 aprile 2016

Nelle sale della Pinacoteca Civica e Diocesana di Spello un omaggio all’artista surrealista Giuliano Sozi, con oltre 130 opere che ne ripercorrono la produzione pittorica e poetica dal 1955 al 2015. I suoi paesaggi, paradossali e veri allo stesso tempo, diventano espressione del dualismo mai sopito tra spirito e materia.

“…salendo dalle strette lame d’ombra dei vicoli intagliati nel cristallo…”
Giuliano Sozi, “Spello”

L’artista surrealista Giuliano Sozi è protagonista della mostra “La parentesi del mondo” ospitata nella Pinacoteca Civica e Diocesana di Spello, dal 5 dicembre 2015 al 3 aprile 2016. Spello, città natale dell’artista, “celebra” l’arte di Sozi dal 1955 al 2015. Poeta, narratore, saggista e pittore, Giuliano Sozi è una personalità unica e affascinante, raccontata dalla sua produzione surrealista, fantastica e accerchiante. La mostra, a cura dello storico dell’arte Giulio Proietti Bocchini, è stata organizzata e promossa dal Comune di Spello, con il patrocinio della Regione Umbria e la collaborazione della Parrocchia di Santa Maria Maggiore di Spello e della società Sistema Museo. Il progetto è stato fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale per celebrare la genialità del suo concittadino e l’impegno nel lasciare un segno importante nell’arte italiana, onorando la città di Spello.
L’esposizione si sviluppa seguendo il percorso artistico del maestro. Il pubblico potrà ammirare le sue più importanti produzioni, come “Torre di Babele”, “Spello su base umana” e “Grande paesaggio circolare”. Nelle oltre 130 opere esposte – pitture, disegni e poesie, tra proprietà dell’autore e opere di collezioni pubbliche e private – il tema dominante è quello più caro a Giuliano Sozi, l’uomo e il suo rapporto con la realtà, il mito dell’esistere, i riti antichi e nuovi del suo essere e del suo avere.
“La parentesi del mondo tra le pieghe del nulla è il primo verso di una poesia di Giuliano Sozi ed ha ispirato il progetto espositivo di questa mostra – spiega il curatore Giulio Proietti Bocchini – Il visitatore è condotto alla scoperta di una dimensione umana, onirica, naturale, ecologica e mistica che l’artista ha voluto esplorare ma non indicare. Si tratta di un percorso labirintico nel corso del quale le opere risultano “incontri” per chi le scoprirà e le riconoscerà, o testi pittorici densi di citazioni e di messaggi riposti nelle pieghe della narrazione, così ricca di cromie armonizzate. Le opere dei suoi sessant’anni di storia, di vita umana ed artistica, sapranno raccontarvi il movimentato percorso interiore di Giuliano Sozi, scandito dal suo prezioso retroterra culturale affinato e raffinato, nutrito di emotive contaminazioni surrealiste e metafisiche, armonizzate in uno spazio antropomorfo puro, a tratti cristallizzato, spesso animato e vissuto fino all’inclusione.
Sozi ricerca un suo equilibrio nel rapporto tra uomo e natura, tra architettura e spazio, riuscendo così a ridisegnare un paesaggio tutto inedito e spesso inaspettato. Come inattesa sarà la conclusione dell’esposizione; un’immaginaria quadreria offerta dal pittore prospetterà per noi orizzonti infiniti, dove le molteplici parentesi-uomini si passano il testimone”.

Nella matrice compositiva di Sozi ogni opera è avvolta da una profonda incidenza filosofica. I suoi paesaggi, paradossali e veri allo stesso tempo, diventano espressione del dualismo mai sopito tra spirito e materia. In silenzi incombenti emergono venature di rocce, antichi cieli di sabbia, fondali incrinati dalla polvere del tempo. La sua figurativa sembra la rivelazione di un universo apocalittico, simbolo della nostra epoca.

Il critico d’arte Anton Carlo Ponti scrive di lui: “Giuliano è viscerale, di cuore e di terra, di albero e di radici, caldo. […] la serie di Babele è bellissima e profonda suggestione metafisica. Il suo surrealismo non è che questo star «nascosti, sotto le barbe dei boschi», ai piedi del sacro monte Subasio, vivente in una Spello – così in un quadro simbolico, emblematico della sua poetica – scheggiata e ispida poggiata su fondamenta di corpi, una selva di titani intrecciati come malta e pietra. «Con noi respirano le rocce», recita una poesia di Giuliano, ed è vero, i suoi paesaggi rosa, popolati di uomini e donne nudi della nudità edenica, affollati eppur soli, insomma una folla solitaria, hanno la proprietà di essere alberi e pietre, inconsapevoli della natura umana, paghi del delirio di non sapere nessun perché. Una natura antropomorfa, verticale, dove gli umani sono tronchi e gli alberi sono braccia e gambe, un po’ come nelle incisioni dantesche di Gustave Doré. Il mondo di Giuliano è un Eden pietrificato, come le antiche pietre del suo municipium”.

GIULIANO SOZI

Giuliano Sozi è nato a Spello (Pg) e si è laureato in lettere a Roma. Si è dedicato subito all’insegnamento, coltivando nello stesso tempo la letteratura, la pittura (con mostre personali a Cagliari, Assisi, Perugia, Modena) e il disegno (con pubblicazione di illustrazioni di volumi). È stato presidente del Circolo Letterario Torre di Babele e caporedattore del mensile “La Squilla”. Ha pubblicato, tra l’altro, i seguenti volumi: “Annigoni a Spello” (1985), “Le infiorate di Spello” (1989), “Leggere in noi” (1989), “Senza tempo” (cura, 1993), “Tredici Italie di fanciullezza e amore” (cura, 1997), “Sesto Properzio, Elegie scelte” (cura e traduzione, 1999), “Il Rescritto di Costantino. Romanzo” (2000), “Sette finestre” (2001), “Dizionario sghembo” (2005).

COORDINATE MOSTRA

Luogo: Pinacoteca Civica e Diocesana di Spello (Pg)
Inaugurazione: sabato 5 dicembre 2015, ore 17
Durata: 5 dicembre 2015 – 3 aprile 2016
Promossa da: Comune di Spello
Con il patrocinio di: Regione Umbria
Partner tecnico: Sistema Museo
In collaborazione con: Parrocchia di Santa Maria Maggiore di Spello
A cura di: Giulio Proietti Bocchini
Orari di apertura: dicembre da martedì a domenica 10.30-12.30/15.00-17.00 chiuso lunedì e 25 dicembre; gennaio-marzo venerdì, sabato e domenica 10.30-12.30/15.00-17.00, aperto tutti i giorni dal 2 al 6 gennaio, chiuso il 1 gennaio; aprile da martedì a domenica 10.30-13/15.00-18.30 chiuso il lunedì.
Tariffe: biglietto unico Pinacoteca + Mostra: intero 4,00 euro; ridotto A 3,00 euro (studenti fino 25 anni, +65, gruppi minimo 15 persone), ridotto B 2,00 euro (bambini da 7 a 12 anni); gratuito residenti, disabili con accompagnatore, bambini fino a 6 anni, soci Icom.
Per informazioni: Infopoint di Spello 0742 302239 – spello@sistemamuseo.it – www.sistemamuseo.it – www.comune.spello.pg.it