Il Comune di Spello chiama, il comparto del turismo risponde. Olio, carni, funghi, tartufi, farro, cicerchia, roveja e altri prodotti tipici del territorio si danno appuntamento a Spello, dove a dicembre la cultura e il marketing del territorio passano insieme per la tavola. Oltre alle 24 strutture ricettive dell’Associazione albergatori (ASO), quest’anno per la prima volta quindici ristoranti locali hanno risposto all’appello per un “progetto di sistema” del vicesindaco Antonio Luna durante le manifestazioni turistiche.
“E’ una grande novità – spiega il vicesindaco Luna – che soprattutto il comparto ristorativo-alberghiero del territorio si presenti in maniera così compatta all’appuntamento più importante della stagione invernale: l’Oro di Spello, previsto dal 4 all’8 dicembre”. Mentre infatti le strutture alberghiere hanno predisposto dei pacchetti “ad hoc” da due a quattro notti, l’A.R.S.-Associazione Ristoranti Spello, recentemente costituita, ha previsto per l’occasione l’evento “A.R.S. in tavola”: una variegata serie di menù, tutti con prodotti rigorosamente a Km 0, caratterizzati dall’olio extravergine d’oliva, ovvero l’Oro di Spello.
“Credo che la vocazione turistica del nostro territorio – prosegue Luna – possa superare le frontiere locali attraverso la cultura della coesione e dell’integrazione tra proposte un tempo solo competitive. Il nostro obiettivo è quello di creare un distretto della qualità agroalimentare fatta di prodotti di eccellenza e di “ars” ovvero arte nel metterli in tavola”.
Ecco dunque crearsi una sorta di percorso ideale dei sapori che, dai piatti delle osterie quali “Vecchio Opificio”, osteria “del Buchetto” e osteria “De Dadà”, passa per i menù dei ristoranti “il Molino”, “il Pintoricchio”, “Astro”, “il Cacciatore”, “la Cantina”, “l’Orlando furioso”, “la Bastiglia” , “Enoteca Properzio”, “Time’s” e “Porta Venere”, per arrivare infine alle proposte della “Terre del cantico” e del “Caffè Cavour”.
Primo appuntamento concreto di queste nuove sinergie sarà proprio l’Oro di Spello: un omaggio alla verace tradizione contadina del territorio che, grazie al lavoro di squadra con gli albergatori e con l’Associazione Ristoratori Spello, oggi si evolve con l’ausilio di musica, teatro e danza contemporanea per celebrare una cultura antica, ma al passo con i tempi.