Il 26 marzo presso il Cinema di Magione si è svolto il quinto incontro con la popolazione organizzato dalla USL Umbria 1 e dai sindacati SPI CGIL, FNP CISL, UIL Pensionati nell’ambito di un programma di assemblee pubbliche che coinvolge tutti i sei Distretti sanitari. All’ordine del giorno risultati, criticità e programmazione sanitaria, con particolare attenzione ai temi più sensibili espressi dai cittadini presenti e cioè liste di attesa e servizi rivolti agli anziani, in un territorio, il Trasimeno, con un alto l’indice di invecchiamento della popolazione. Presenti per la USL Umbria 1 il direttore generale Giuseppe Legato e la direttrice del Distretto sanitario Trasimeno Simonetta Simonetti e per i sindacati Oliviero Capuccini (Cgil), Giuseppe Terradura (Uil Uilp), Ivo Banella Spi-Cgil), Silio Pascolini (Fnp-Cisl). Hanno partecipato anche il sindaco di Panicale Giulio Cherubini, capofila degli otto Comuni della zona sociale 5, e il sindaco di Magione Giacomo Chiodini.
Nell’introduzione Pascolini e il sindaco Chiodini hanno riconosciuto che la sanità del territorio è riuscita a restare un punto di eccellenza, anche se richiedono ulteriori sforzi per abbattere le liste di attesa. La domanda che resta, però, è se e per quanto ancora questo livello di sanità sarà sostenibile. Abbandonato il progetto dell’ospedale unico del Trasimeno, per i problemi economico-finanziari sopraggiunti a livello nazionale e regionale, Banella e il sindaco Cherubini hanno apertamente condiviso il progetto sulla riqualificazione dell’assistenza sanitaria con contestuale riorganizzazione degli ospedali, riconosciuta come la migliore soluzione che si potesse trovare, in assenza di risorse, per continuare a garantire servizi sanitari di qualità. Ma dichiarano ancora aperta la partita sulle attività di trasporto sanitario svolte da quelle associazioni volontariato che sono in seria difficoltà e rischiano di morire.
In merito alla sostenibilità del sistema sanitario il direttore generale Legato ha precisato: “In un contesto in cui crescono i bisogni perché, fortunatamente, aumenta la vita media, ma non aumentano le risorse, l’Azienda continua ad attuare un’attenta politica di spending review, che già ci ha fatto risparmiare due milioni di euro. Razionalizzare i costi e a ridurre le inefficienze ci consente, senza tagliare alcun servizio e senza risparmiare sul personale (la dotazione organica dell’Azienda è coperta al 95%), di recuperare risorse da destinare sia al mantenimento dei servizi sia ai nuovi bisogni legati all’aggiornamento tecnologico, a farmaci innovativi molto costosi e a forme di assistenza tutelare in particolare per la popolazione anziana e non autosufficiente. Infatti – ha sottolineato Legato – rispondere ai bisogni della cronicità è la grande sfida della sanità”.
Sull’area del Trasimeno non mancano certamente i servizi assistenziali rivolti agli anziani. “In un territorio come questo, che rende più complicata la parcellizzazione dei servizi (con 58mila abitanti distribuiti intorno al lago) – ha spiegato la dottoressa Simonetti – il 50% del budget complessivo assegnatoci (5milioni di euro) è destinato proprio agli anziani. La richiesta più spiccata è quella dell’assistenza residenziale: sono 88 gli utenti accolti giornalmente nelle residenze private convenzionate e 48 quelli inseriti nelle due residenze protette della USL 1 a Panicale (Brancaleoni e San Sebastiano). Ma sempre più importante e pressante è anche la richiesta di domiciliarità. Il Distretto, solo in riferimento ai pazienti complessi, segue 808 utenti con 39.948 prestazioni di assistenza domiciliare integrata (ADI) nell’anno 2014”. È stato inoltre ricordato che la RSA (residenza sanitaria assistita) di Città della Pieve nel 2014 è venuta in aiuto a 102 pazienti e relative famiglie, garantendo una forma assistenziale intermedia a coloro che, dimessi dall’ospedale, non erano ancora pronti per tornare al domicilio.
Per quanto riguarda le liste di attesa, una delle criticità evidenziate dai cittadini, il piano di abbattimento regionale sta dando buoni risultati sulle prestazioni programmabili a 180 giorni (Rao P) attraverso l’aumento dell’offerta, la presa in carico da parte del CUP degli assistiti con appuntamenti ‘lunghi’ e con la presa in carico diretta da parte dei servizi dei pazienti con malattie croniche. “Certamente – ha sottolineato il direttore Legato – l’aumento dell’offerta (come nel caso della senologia dove abbiamo aumentato l’offerta del 50%) genera sempre un nuovo aumento della domanda, per questo abbiamo bisogno dell’aiuto dei medici di medicina generale per continuare a ridurre le richieste inappropriate, e dei cittadini che ancora nel 15-20% dei casi non disdicono appuntamenti prenotati a cui decidono, per qualsiasi motivo, di non presentarsi”.
L’azienda sta cercando di rafforzare il coinvolgimento dei medici di medicina generale anche sul fronte della medicina d’iniziativa: per ora è stato avviato un progetto di assistenza domiciliare in remoto con i pazienti diabetici, ma la telemedicina, che rappresenta il futuro della sanità soprattutto in risposta alla cronicità, sarà presto estesa anche ad altri malati cronici complessi.
Il direttore generale Legato ha anche fatto il punto sullo stato dei lavori per la riqualificazione, riconversione e potenziamento delle strutture sanitarie del Trasimeno: “L’ospedale di Castiglione del Lago è un cantiere aperto. i lavori per l’adeguamento antisismico e antincendio si concluderanno a fine maggio. Sarà potenziata la funzione ospedaliera dell’ospedale con una dotazione di 65 posti letto (50 per la degenza ordinaria e 15 per il day hospital) ed è stata già potenziata la Diagnostica per Immagini con l’istallazione di una TAC con teleradiologia in collegamento con l’ospedale di Perugia per la neurologia. La presidente della Regione ha già garantito che quanto prima saranno disponibili le risorse per far partire i lavori nella struttura di Città della Pieve che sarà trasformata in Casa della Salute con 20 posti letto per la riabilitazione estensiva post-acuzie, 20 posti letto per la RSA e un nuovo polo odontoiatrico, che riveste un ruolo molto importante per le famiglie in questo periodo di grave crisi economica. Inoltre saranno potenziati il Centro DAI (Disturbi da alimentazione incontrollata) con 14 posti letto residenziali e 4 semiresidenziali, l’attività ambulatoriale e quella diagnostica. A Passignano sarà potenziato il centro per la riabilitazione intensiva CORI con un incremento di 6 posti letto e, per rassicurare tutti i presenti, Legato ha anche ribadito che non è mai stata prevista la chiusura o il ridimensionamento del punto di erogazione di Tavernelle e che si stanno cercando, in collaborazione con il Comune, nuovi locali per il Centro di Salute di Castiglione del Lago”.