Il 28 maggio 2016, presso la sede di Corciano dell’Associazione O.V.U.S. Pubblica Assistenza, trentacinque volontari hanno partecipato alla prima giornata di esercitazione pratica del corso pilota “gestione delle emergenze complesse” organizzato dal Centro Formazione dell’Usl Umbria 1. Si tratta del primo corso interamente dedicato ad un’associazione di volontariato in Umbria e sottolinea l’importanza del ruolo dei volontari nella prevenzione e nella gestione delle emergenze complesse. Nel primo incontrò è stata trattata e simulata la gestione organizzativa e clinica delle maxi-emergenze (terremoti, incidenti stradali di grandi proporzioni, incidenti ferroviari) e ha coinvolto gli istruttori del Centro di Formazione e i membri del Centro di Primo Intervento per la gestione delle macroemergenze dell’Usl Umbria 1.
Nonostante il territorio nazionale sia stato spesso teatro di eventi catastrofici di un certo rilievo, in Italia il problema sanitario connesso alla maxiemergenza e alla catastrofe, solo da poco tempo è sentito dagli operatori del settore. “Proprio l’instabilità geofisica del nostro Paese – spiega Manuel Monti, medico d’urgenza dell’Usl Umbria 1 e responsabile scientifico dell’evento – ci impone lo sviluppo di un percorso formativo che preveda una sempre maggiore e proficua interazione fra principali attori coinvolti nella gestione delle emergenze complesse”. Negli ultimi anni, comunque, è stato raggiunto un elevato standard professionale tra i vari professionisti della emergenza che si occupano quotidianamente della gestione delle macroemergenze in ambito pre-ospedaliero ed ospedaliero e per tale motivo è fondamentale una collaborazione fra i vari enti che partecipano alla gestione di un disastro sia esso di origine naturale sia doloso.
Durante l’incontro il professor Massimo Curini, presidente dell’associazione O.V.U.S. Pubblica Assistenza, ha sottolineato “l’importante collaborazione fra le associazioni di volontariato, che svolgono un ruolo cardine durante le prime fasi dell’emergenza ed il personale sanitario extra ed intraospedaliero”.
“Un’esigenza che si è sviluppata negli ultimi anni – ha aggiunto il dottor Monti – è l’elaborazione dei piani di intervento nella gestione dei feriti durante la macroemergenza che possano mettere gli operatori del settore in condizione di affrontare, in maniera razionale, preordinata e standardizzata a livello nazionale, le conseguenze di un incidente collettivo, e di implementarne le conoscenze e le capacità di cooperazione con il Direttore dei Soccorsi Sanitari e con le altre ‘agenzie’ che concorrono allo svolgimento delle operazioni a vari livelli operativi e di responsabilità.