Gli aggiornamenti non finiscono mai in sanità. Dopo quasi 20 anni dall’introduzione nel SSN del sistema dei cosiddetti DRG per la remunerazione delle prestazioni ospedaliere, l’Italia ha intrapreso la strada già percorsa da molti paesi occidentali verso l’autonomia in materia di classificazione delle prestazioni ospedaliere, che prevede di utilizzare sistemi di misurazione e valorizzazione sviluppati in Italia, di proprietà del Ministero della salute, che siano adeguati alle caratteristiche e alle esigenze specifiche della realtà ospedaliera italiana.
Nell’ambito della presentazione del progetto it.DRG, che si è svolta a Roma l’11 marzo nell’auditorium del Ministero della salute, l’Azienda ospedaliera di Terni è stata individuata, insieme all’Umberto I di Roma e al S. Martino di Genova, come uno dei tre ospedali pilota per la determinazione dei costi dei nuovi DRG italiani.
La selezione degli ospedali pilota, svolta con il contributo cruciale delle rispettive Regioni, si è basata essenzialmente sulla disponibilità sia di sistemi informativi gestionali in grado di produrre dati analitici su attività erogate e costi sostenuti, sia di professionalità adeguate ai compiti affidati.
Mutuati dal sistema statunitense, i DRG (Diagnosis Related Groups) rappresentano un sistema di classificazione per gruppi omogenei dei pazienti dimessi dagli ospedali, che attualmente viene utilizzato anche in Italia come base per il finanziamento delle Aziende ospedaliere.
Tale sistema si basa su alcune informazioni contenute nella scheda di dimissione ospedaliera (SDO) ed individua circa 500 classi di casistiche, tendenzialmente omogenee per quanto riguarda il consumo di risorse, la durata della degenza e, in parte, il profilo clinico.
Ma il Ministero della Salute (D.G. Programmazione Sanitaria) ha ritenuto che fosse giunto il momento di avviare un progetto per lo sviluppo e la sperimentazione di un nuovo sistema di misurazione e valorizzazione dei prodotti delle strutture ospedaliere e delle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie che sia interamente basato sui dati osservati nel sistema ospedaliero italiano.
Il progetto punta, quindi, ad un aggiornamento delle categorie di prestazione e dei relativi costi, con i connessi fattori di correzione, che rispetti la dinamicità delle tecnologie sanitarie e del sistema di erogazione nel suo complesso e che vada a costituire un modello per la determinazione dei costi dei ricoveri associati agli It.DRG più aderente al contesto italiano.
La direzione aziendale del Santa Maria di Terni esprime grande soddisfazione: la scelta dell’ospedale di Terni, assieme a due grandi ospedali di riferimento nazionale, costituisce un riconoscimento del livello raggiunto dall’azienda ospedaliera di Terni non soltanto sul versante clinico ma anche su quello gestionale.
Viene infatti evidenziata la capacità dell’azienda di produrre informazioni complete e attendibili sull’attività erogata, i costi sostenuti e le dotazioni tecnologiche su cui basare la sperimentazione e la successiva implementazione di nuovi sistemi di misurazione delle attività più aderenti al contesto nazionale.
Le strutture informative e del controllo di gestione del Santa Maria di Terni stanno collaborando con entusiasmo al progetto del Ministero della salute, consapevoli di rappresentare una dimensione ospedaliera molto diffusa nella realtà italiana.