20 agosto 2023 (L.C.) Tutti conoscono i Baci Perugina. Ma non tutti conoscono la loro storia. La Perugina è diventata famosa in tutto il mondo per questi piccoli cioccolatini alla nocciola. Piccoli, ma con una storia grande. Era il 1905 quando Annibale Spagnoli insieme a Francesco Buitoni, Leone Ascoli e Francesco Andreani decisero di creare una fabbrica di confetti, che chiamarono Società Perugina. Nel 1915 trasferirono la fabbrica a Fontivegge, allora estrema periferia di Perugia iniziando anche a produrre cacao in polvere e cioccolata. Gli affari andarono bene e nel 1917 si aprì il primo negozio.
Intanto Luisa, moglie dello Spagnoli, donna dalla mente sveglia e dotata di una forte carica umana (a lei si deve la creazione del Villaggio Spagnoli per i suoi dipendenti, del primo nido in fabbrica per i loro figli e della linea di moda Luisa Spagnoli), aveva notato che, durante la lavorazione della cioccolata, gli scarti della nocciola diventavano parecchi chili. Pensò di riutilizzarli mescolandoli al cacao per farne cioccolatini, che furono chiamati Cazzotti per l’aggiunta di una nocciola intera, che doveva ricordare la nocca sporgente. I Cazzotti ebbero subito un grande successo. Ma c’era un problema che assillava soprattutto Giovanni Buitoni, figlio di Francesco: il loro nome.
Come si potevano offrire Cazzotti alla propria amata? E come si poteva entrare in negozio e dire alla commessa: “Mi dia un Cazzotto”? Pensa e ripensa, si arrivò infine a chiamare Bacio Perugina questo cioccolatino dalla nascita umile e dalla forma particolare, che, tutto ricoperto di cioccolato fondente Luisa, nell’immaginario del cliente doveva ricordare non più un cazzotto, ma un seno.
E dove nasce l’idea dei famosi bigliettini d’amore?
Leggenda vuole che i primi furono inseriti negli anni ‘30 dallo stesso Federico Seneca, ispirandosi ai messaggi che Luisa Spagnoli mandava, nascosti in mezzo ai cioccolatini, a Giovanni Buitoni, divenuto nel frattempo il suo amato.