Dal 1 settembre è stato avviato l’inserimento degli utenti presso il Centro socio riabilitativo educativo diurno per giovani disabili situato in località Torraccia del Comune di Gubbio. Nella prima settimana è già previsto l’ingresso di 3 utenti per l’intera giornata e 2 utenti nella fascia oraria pomeridiana.
Il Centro, inaugurato lo scorso 29 luglio, nasce dalla integrazione dei comuni del territorio con l’associazione di volontariato SPIRIT e con la USL Umbria 1, portando a termine un percorso iniziato negli anni precedenti e che ha visto un forte impegno di tutte le componenti istituzionali e associative per la sua realizzazione.
Il Centro, la cui gestione sarà in capo al Distretto Alto Chiascio che si avvarrà della cooperativa sociale ASAD per lo svolgimento delle attività programmate con personale specificamente formato, potrà ospitare fino a 10 giovani adulti disabili gravi di età compresa fra i 16 e i 30 anni, residenti in uno dei Comuni della Zona sociale 7 (Gubbio, Gualdo Tadino, Fascia Appenninica); l’apertura sarà assicurata dalle ore 9 alle 17 dal lunedì al venerdì per 40 ore settimanali per 48 settimane all’anno.
Per accedere al servizio la famiglia del disabile potrà rivolgersi all’assistente sociale del Centro di Salute di riferimento, che fornirà anche tutte le informazioni inerenti ai servizi comunali integrativi (mensa, trasporto, ecc.). I progetti individuali saranno programmati secondo un percorso di riabilitazione di tipo cognitivo-comportamentale volto a sviluppare al massimo i livelli di autonomia dei ragazzi. Ogni progetto personalizzato sarà predisposto da un’equipe socio-sanitaria multidisciplinare (UMV) che stabilirà, previa analisi delle necessità, la tipologia di ciascun intervento, la frequenza e la durata presunta e provvederà alla verifica periodica dei progetti, alla valutazione degli obiettivi intermedi conseguiti, alla eventuale revisione o interruzione del progetto stesso.
Il Centro, inserendosi nella rete dei servizi semiresidenziali già presenti nel territorio, garantisce ai giovani disabili una specifica risposta con l’attivazione di un percorso di riabilitazione di tipo cognitivo-comportamentale.