Usl Umbria 1, Antonella Catalano premiata come One Health Ambassador

Perugia, 11 dicembre 2024 – Antonella Catalano, dirigente veterinario del Servizio di Sanità Animale del Distretto del Trasimeno dell’Usl Umbria 1, è tra i professionisti che sono stati premiati alla prima edizione di One Health Ambassador, il progetto promosso da BoehringerIngelheim ed Edra per valorizzare le migliori pratiche di collaborazione tra medici veterinari, farmacisti e medici di medicina generale. La cerimonia si è tenuta nei giorni scorsi presso la sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica a Roma.

One Health Ambassador è un riconoscimento che intende valorizzare l’impegno che i professionisti della salute pongono ogni giorno nel rendere concreto un approccio integrato alla salute, attraverso piccole e grandi azioni che possono fare la differenza. Diventare Ambassador significa entrare a far parte di una rete di professionisti che mostrano interesse e preparazione per il tema e che possono farsi portavoce di questo approccio con pazienti e cittadini, sensibilizzando la comunità sull’importanza di preservare la vita delle generazioni presenti e future.

I vincitori, selezionati da un Comitato Scientifico, dovevano dimostrare di possedere alcuni requisiti indispensabili come, ad esempio, il sostegno della salute planetaria e del rispetto dell’ambiente con azioni concrete nella propria professione; preparazione e aggiornamento sul tema delle zoonosi e dell’antibiotico resistenza, soprattutto sul territorio di competenza; predisposizione al confronto e al consulto con altri professionisti della salute umana e animale per avere maggiori informazioni sui pazienti e sugli animali domestici che coabitano e per avere un quadro clinico completo e valutare il rischio di zoonosi.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), l’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (Oie), l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Fao) e il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep) promuovono e supportano l’approccio One Health.