Condiviso con i sindaci e con i sindacati, il progetto di riqualificazione dell’assistenza sanitaria del Trasimeno è stato definito e alcuni dei cantieri potranno essere avviati entro l’anno.
“Tale progetto – spiega Giuseppe Legato, direttore generale della USL Umbria 1 – è stato approvato il 18 marzo alla conferenza dei sindaci di area, e nei giorni scorsi è stato illustrato nel dettaglio alle organizzazioni sindacali della dirigenza e del comparto dell’azienda e a tutti i sindacati dei pensionati (Segreteria regionale FNP CISL Umbria, SPI CGIL Perugia, UILP Perugia, FNP CISL Umbria, SPI CGIL Trasimeno). Il progetto comporta un investimento complessivo, in termini di ristrutturazione immobiliare, attrezzature sanitarie e arredi, personale e posti letto, di quasi 10milioni di euro, e si basa su una riconversione delle strutture sanitarie presenti nell’area, che potrà rispondere ai nuovi bisogni della popolazione. A regime, la riqualificazione comporterà un aumento di personale di 30 unità”.
La funzione ospedaliera sarà assicurata dall’ospedale di Castiglione del Lago, che fornirà assistenza in regime di ricovero ordinario programmato e urgente, day hospital e day surgery, attività di day service ed ambulatoriale comprensiva dell’attività di dialisi, accettazione in urgenza e assistenza in Osservazione Breve. Tra le aree di attività resta anche quella materno-infantile con ostetricia, pediatria e blocco travaglio-parto. L’ospedale di Castiglione del Lago disporrà di 65 posti letto (50 degenza ordinaria e 15 Dh/Ds), oltre a 2 posti di Osservazione Breve (12–24 ore), 8 posti dialisi e 6 poltrone di oncologia.
La struttura di Città Pieve, proseguendo quel processo di riqualificazione già avviato con l’apertura della RSA (Residenza Sanitaria Assistita) a degenza breve (10 posti letto) e del Centro DAI – Disturbi dell’Alimentazione Incontrollata (9 posti letto residenziali e 4 semiresidenziali), diventerà un presidio a prevalente vocazione territoriale orientato alle esigenze epidemiologiche e quindi destinato a far fronte all’incremento delle disabilità e delle patologie cronico-degenerative legate all’invecchiamento della popolazione. In particolare è previsto un potenziamento della RSA, che avrà 20 posti letto e la cui attività sarà assicurata con la collaborazione della Geriatria dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, del DAI, con 14 posti letto residenziali e 4 semiresidenziali, e l’attivazione di un modulo di riabilitazione estensiva extraospedaliera post-acuzie con 20 posti letto. In totale 54 posti letto residenziali e 4 posti semiresidenziali. Rientrano nell’offerta assistenziale i servizi di accoglienza (PUA punto unico di accesso ai servizi, sportelli CUP e Anagrafe) ed i servizi sanitari territoriali in un modello tipo Casa della Salute: ambulatori dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, continuità assistenziale, cure domiciliari, ambulatorio vaccinale, servizio di odontoiatria in collaborazione con l’Azienda ospedaliera di Perugia. Sarà inoltre garantita continuità di erogazione dell’attività ambulatoriale specialistica, con un potenziamento dell’offerta relativa alle patologie neurologiche cronico-degenerative, dell’attività chirurgica ambulatoriale di chirurgia generale, otorinolaringoiatria (ORL), ortopedia e oculistica, delle prestazioni di diagnostica per immagini, con radiologia tradizionale, tele radiologia, ecografia, mammografia, T.C. e RM mobile, e delle attività di laboratorio. “In questo processo di riconversione e potenziamento – precisa il direttore Legato – l’azienda investirà almeno quasi tre milioni di euro nella struttura pievese, e in tal senso abbiamo già risposto in modo esaustivo e ritengo rassicurante ad alcune osservazioni e preoccupazioni espresse dall’amministrazione comunale.
Nel presidio di Passignano, oltre ad essere assicurate tutte le prestazioni assistenziali specifiche del Centro di Salute, è presente un importante centro di riabilitazione intensiva (CORI) attivo dal 2000 e attualmente dotato di 30 posti letto di degenza ordinaria e 2 posti letto in day hospital. Considerate le crescenti necessità assistenziali di tipo riabilitativo, è previsto un potenziamento del CORI con aumento di 6 posti letto di degenza ordinaria.
“Questo processo di riqualificazione – prosegue il direttore generale Giuseppe Legato – prevede anche la riorganizzazione dell’attività di emergenza-urgenza che garantirà efficienza senza andare a discapito delle altre strutture regionali e che sarà strutturata con un Pronto soccorso ospedaliero a Castiglione del Lago, dove sono presenti tutti i requisiti organizzativi e tecnologici previsti dalla normativa, e tre postazioni di 118 in collegamento con la Centrale operativa di Perugia: una sempre a Castiglione del Lago, una a Città della Pieve e un’altra a Passignano”.
Nello specifico il presidio territoriale di Città della Pieve avrà una postazione di Primo soccorso e una postazione medicalizzata del 118 (medico, autista, infermiere) h24 in collegamento con la centrale dell’Azienda ospedaliera di Perugia. Il presidio di Passignano resterà dotato di una postazione medicalizzata del 118 (medico, autista, infermiere) h12 diurno e una postazione del 118 non medicalizzata (autista e infermiere) h12 notturno. L’ospedale di Castiglione del Lago disporrà di un Pronto Soccorso con triage, Osservazione Breve con 2 posti letto e teleconsulto cardiologico, radiologico e neurologico.