Secondo gli ultimi dati “PASSI” resta ferma la percentuale delle persone adulte, tra 18 e 69 anni, che sono in sovrappeso (32%) e obese (11%). L’eccesso di peso riguarda complessivamente il 43% della popolazione umbra, ovvero più di quattro persone su dieci, con una sostanziale stabilità nel periodo 2008-2014. Sono questi i dati che ha fornito il servizio di epidemiologia della USL Umbria 1, all’indomani delle iniziative promosse per l’Obesity Day 2015, avvalendosi degli aggiornamenti offerti dal sistema di sorveglianza PASSI 2011-2014. Questi risultati, che si riferiscono al territorio della USL Umbria 1 (Perugino, Assisano, Media Valle del Tevere, Trasimeno, Alto Tevere e Alto Chiascio), risultano in linea con quelli regionali (33% in sovrappeso e 11% obesi) e nazionali (32% in sovrappeso e 10% obesi).
Seppure in controtendenza rispetto all’allarmante aumento di obesità in altri Paesi, la sostanziale stabilità della prevalenza di eccesso ponderale nella popolazione umbra non va sottovalutata in quanto rappresenta uno dei principali fattori che incidono sull’aumento delle malattie croniche. In generale le condizioni di salute delle persone in sovrappeso od obese sono più critiche rispetto alla popolazione generale: il 33% ha una diagnosi di ipertensione, il 28% ha il colesterolo alto (percentuali che scendono al 21% e 22% nella popolazione generale), il 7% il diabete (contro il 4% nella popolazione generale), il 9% una malattia respiratoria cronica e il 2% riporta di aver avuto un infarto del miocardio.
Il quadro fornito dal Sistema Passi conferma anche che l’eccesso di peso cresce con l’età, è più frequente negli uomini, tra le persone con più bassi livelli d’istruzione ed economicamente più svantaggiate. Il 48% delle persone in eccesso ponderale ha ricevuto il consiglio di perdere peso e il 46% il consiglio di praticare attività fisica, anche se l’attenzione degli operatori sanitari è risultata prevalentemente rivolta alle persone obese (ben il 74% ha ricevuto il consiglio di perdere peso e il 63% il consiglio di fare attività fisica).
Naturalmente percepire di essere in sovrappeso può essere motivante per un eventuale cambiamento dello stile di vita, ma tale consapevolezza non sempre è presente: tra le persone in sovrappeso circa la metà ritiene che il proprio peso sia più o meno giusto, mentre tra gli obesi questa percentuale è del 5%.
In questo contesto, considerando che l’eccesso ponderale è tra i principali fattori di rischio modificabili, gli operatori sanitari rivestono un ruolo importante nelle iniziative di prevenzione: da alcuni anni la Usl Umbria 1 realizza su tutto il territorio iniziative di prevenzione per favorire l’adozione di corrette abitudini alimentari e per promuovere l’attività fisica (Piedibus, Gruppi di cammino, Parco Attivo del Grocco, ecc.) in collaborazione con le scuole e i Comuni, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta (per l’identificazione precoce dei bambini in sovrappeso od obesi). Per quanto riguarda invece la cura delle persone che hanno già problemi di obesità, è stata rafforzata l’offerta di innovativi percorsi terapeutici multidisciplinari attraverso il potenziamento a Città della Pieve del primo centro italiano interamente dedicato ai disturbi da alimentazione incontrollata (DAI) e l’attivazione di un nuovo servizio ambulatoriale integrato per i DCA (disturbi del comportamento alimentare) presso il centro di salute di Umbertide del distretto Alto Tevere.
Come si misura l’eccesso ponderale
PASSI misura le caratteristiche ponderali della popolazione adulta (18-69 anni) mediante l’indice di massa corporea (IMC) stimato sulla base dei dati riferiti di altezza e peso. In relazione all’IMC le caratteristiche ponderali delle persone sono definite in 4 categorie: sottopeso (IMC <18,5), normopeso (IMC 18,5-24,9), sovrappeso (IMC 25,0-29,9) e obeso (IMC ≥ 30).
Che cos’è il sistema di sorveglianza Passi?
PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) è un sistema di sorveglianza della popolazione adulta. L’obiettivo è stimare la frequenza e l’evoluzione dei fattori di rischio per la salute, legati ai comportamenti individuali, oltre alla diffusione delle misure di prevenzione. Tutte le 21 Regioni o Province Autonome hanno aderito al progetto. Un campione di residenti di età compresa tra 18 e 69 anni viene estratto con metodo casuale dagli elenchi delle anagrafi sanitarie. Personale delle Asl, specificamente formato, effettua interviste telefoniche (circa 25 al mese per Asl) con un questionario standardizzato. I dati vengono poi trasmessi in forma anonima via internet e registrati in un archivio unico nazionale. Per il pool di ASL PASSI da gennaio 2008 a dicembre 2014, sono state caricate complessivamente quasi 270 mila interviste, di cui per l’Umbria circa 10.000 e 5.000 per l’Azienda USL Umbria1.