Una sala gremita di imprenditori, cittadini e amministratori ha assistito alla tavola rotonda La Ripresa Possibile organizzata da Terre Mosse, la Rete di imprese danneggiate dal sisma, venerdì 16 maggio a Villa Tagliata di Mirandola. L’evento, promosso dalle Agenzie Generali Italia dei territori colpiti dal sisma, è stato un’occasione di confronto fra amministrazione pubblica, tecnici e aziende per mettere a fuoco, attraverso riflessioni e testimonianze, le esperienze e le azioni che hanno consentito al territorio di ripartire dopo l’emergenza.
Un dibattito aperto in cui sono intervenuti: Maino Benatti, Sindaco di Mirandola, Alessandro Pastacci, Presidente della Provincia di Mantova; Morena Diazzi, Dirigente Responsabile Attività Produttive Regione Emilia Romagna; Augusto Gambuzzi, Presidente Ordine degli Ingegneri di Modena; Manlio Lostuzzi, Chief Insurance Officer Generali Italia; Filippo Emanuelli, Amministratore Delegato Belfor Italia; Lorenzo Bizio, Responsabile Sinistri Property e Tecnologici GBS AL; Massimo Palmieri, Salumificio MEC Palmieri; Stefano Foschieri, Eurosets.
Nel corso dell’incontro è emersa ancora una volta la grande capacità di ripresa delle aziende dell’area colpita dal sisma: “Abbiamo vissuto un’esperienza devastante e abbiamo ricostruito” – ha raccontato Alberto Nicolini, Responsabile di Terre Mosse. “Le nostre aziende ora sono più forti, più competitive e tecnologicamente più evolute ma la politica deve far tesoro della nostra esperienza affinchè non si ripetano più gli errori del passato”. Le imprese hanno saputo cogliere, nella tragedia, l’opportunità per ricostruire meglio di prima, ma ora, a due anni di distanza, il valore espresso dal tessuto produttivo del territorio deve essere affiancato dalla consapevolezza che non si può piu’ rinunciare alla prevenzione.
Se è vero, come ha evidenziato Morena Diazzi, che “molte aziende sono di nuovo produttive e ora stanno addirittura investendo sul loro futuro utilizzando i bandi per l’innovazione” è altrettanto vero che con ci si può più permettere di procedere con la sola logica dell’emergenza. Come ha ricordato il Sindaco di Mirandola Maino Benatti “Dobbiamo immettere una cultura della sicurezza molto più forte, sia per quanto riguarda la costruzione degli edifici che per quanto riguarda la tutela del territorio”.
La necessità di eliminare i cavilli burocratici che ostacolano la ripartenza è l’altro aspetto ribadito per l’ennesima volta da tutti gli imprenditori intervenuti. Si deve imparare dall’esperienza fatta per non farsi piu’ cogliere impreparati in caso di eventi futuri. La nota dolente, infatti, è ancora quella relativa ai tempi per i contributi per la ricostruzione da parte della pubblica amministrazione. Chi ha potuto ricostruire tempestivamente l’ha fatto, nella maggior parte dei casi, grazie agli indennizzi assicurativi.
“Siamo consapevoli di quanto sia importante il contributo tempestivo dell’assicuratore al verificarsi di eventi catastrofali che colpiscono la collettività” ha affermato il Chief Insurance Officer di Generali Italia Manlio Lostuzzi. “Per questa ragione abbiamo istituito, immediatamente dopo il sisma del 2012, una task force per seguire tutte le attività necessarie. Oggi possiamo dire con soddisfazione che oltre 400 sinistri, tra imprese e cittadini, sono stati risarciti dalla Compagnia con circa 300 milioni di euro.
Confidiamo che il nostro intervento sia stato importante per consentire ai cittadini di tornare alla normalità e alle imprese e agli enti pubblici di riprendere la loro completa attività”. Lostuzzi ha poi proseguito: “La lezione che eventi tragici, come il terremoto del 2012 o anche l’alluvione avvenuta ad inizio 2014, lasciano è quella del valore del rispetto del territorio, della rilevanza della prevenzione dei rischi e, per quanto più direttamente attinente al ruolo svolto dalle Imprese di assicurazione, dell’importanza di consigliare correttamente e con la massima professionalità il Cliente al momento della scelta delle coperture assicurative.
Troppo spesso gli imprenditori imparano a proprie spese l’importanza di un’adeguata valutazione preventiva solo dopo aver subito i danni derivanti da un evento catastrofale e purtroppo capita che da certi danni le aziende non riescano più a risollevarsi. Dare copertura ai bisogni, anche latenti, consigliando correttamente il cliente nell’analisi del rischio è il primo valore aggiunto che una solida Compagnia di Assicurazioni, che opera in modo professionale, può portare”.