Riflettori accesi sulle gare conclusive dell’appassionante Palio del Ventennale a Nocera Umbra. I due quartieri sono pronti per le sfide finali della domenica alla conquista di un posto nell’albo d’oro del Palio. Si inizia domenica alle ore 16 al Campo dei Giochi con la gara equestre del Roccio, confronto fra cinque cavalieri per quartiere. Alle ore 21 si prosegue con il gioco della Dama Infedele, la fase più emozionante e combattuta: dapprima la staffetta e poi la portantina, una maxi sfida all’ultimo metro nella quale alla potenza muscolare degli atleti giallo-blu e rosso-verdi si aggiunge la possibilità di usufruire dei favori della “dea bendata”, alla ricerca del fazzoletto con i colori del proprio quartiere.
E’ ufficiale la lista dei dieci cavalieri che domenica pomeriggio, alle ore 16, si affronteranno nel Campo dei Giochi, cercando di infilare con una lancia il “Roccio”, (un anello di circa 30 cm. di diametro, posto a 3 metri di altezza) nel minor tempo possibile.
Gareggiano con la bandiera rosso-verde di Porta Santa Croce Gianni Alocchi, Eleonora Gammaitoni, Simone Trappetti, Francesco Cambriani, Claudio Stefanetti e Maurizio Ascani come riserva; con la bandiera giallo-blu di Borgo S. Martino correranno il presidente Giuseppe Biagioni (se, dopo l’infortunio durante le prove dello scorso sabato, le sue condizioni di salute glielo permetteranno), Alessandro Angelucci, Manuele Cesaretti, Emanuele Filippucci, Giorgio Angeli e Andrea Leonardi e Andrea Chiacchierini come riserve.
Alle ore 21 sarà la volta di quella che è la sfida più sentita e suggestiva del Palio che è anche la gara finale del Palio, la Dama infedele, che si ispira ad un fatto di sangue e di infedeltà del 1421: l’adulterio di Orsolina, moglie del castellano della Rocca di Nocera con il nobile folignate Nicolò Trinci, che scatenò stragi, vendette e la distruzione della città. La gara consiste in una corsa a piedi con quattro tratti di staffetta podistica e tre di corse della portantina lungo le vie del centro cittadino: quattro atleti per ogni quartiere portano sulle spalle una pesante portantina su cui è seduto il cosiddetto “priore”.
Le due gare si basano sulla velocità, sulla potenza e sulla resistenza degli atleti, ma elementi fondamentali per la vittoria sono i possibili tradimenti delle dame, fatalità che possono determinare la vittoria finale del Palio conteso.