In riferimento alle recenti dichiarazioni diffuse a mezzo stampa dal segretario regionale FSI-USAE Paride Santi, il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni Lorenzo Pescini, completate le opportune verifiche, interviene su quanto dichiarato in merito al fatto che i direttori generali, sanitari, amministrativi della sanità umbra nel 2019 si sarebbero deliberati incentivi di circa 40 mila euro pro-capite per gli obiettivi raggiunti sui risparmi di spesa, e smentisce la notizia per quanto riguarda la direzione dell’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni.
“Secondo la normativa vigente i compensi incentivanti del management delle aziende sanitarie sono corrisposti fino ad un massimo del 20% del compenso contrattuale in base al grado di raggiungimento degli obiettivi assegnati. Nel caso dei direttori sanitari e amministrativi tali compensi possono quindi arrivare fino a a 22.424 euro (20% di 112.170 euro).
Nello specifico per il 2018 il precedente commissario straordinario, con deliberazione n. 4 del 10.04.2019, ha liquidato al direttore amministrativo e a quello sanitario la quota premiale per obiettivi raggiunti per un importo lordo pro-capite di 17.947, pari al 16% del compenso base.
Per quanto riguarda i direttori generali – aggiunge il commissario Pescini – risulta che la liquidazione di quote incentivanti, di competenza della Giunta regionale, sia ferma all’anno 2015. Infine, si ricorda che la nostra Azienda ha chiuso il bilancio d’esercizio 2018 in pareggio, così come risulta dalla delibera della Giunta Regionale n. 831 del 28 giugno 2019″.