Ospedale Città di Castello, donato un Holter pressorio da Aido

L’associazione Aido (Associazione Italiana per la Donazione di  Organi), gruppo comunale di Città di Castello, ha donato un nuovo Holter pressorio al reparto di Cardiologia e Utic (Unità di terapia intensiva cardiologica) dell’ospedale di Città di Castello.

La cerimonia si è svolta martedì 23 maggio presso la sala Coli del nosocomio tifernate alla presenza di Benedetto Paolucci, presidente Aido Città di Castello, Gioia Calagreti, dirigente medico del Presidio ospedaliero Alto Tevere, Donatella Severini, direttore facente funzione del reparto di Cardiologia – Utic del Presidio ospedaliero Alto Tevere.

“La Cardiologia – Utic è un reparto che si occupa non solo della fase acuta delle malattie cardiache – ha spiegato Donatella Severini – ma è impegnato attivamente anche nella fase di prevenzione delle malattie cardiovascolari attraverso l’attività ambulatoriale. L’Holter pressorio, che ci è stato gentilmente donato da Aido, è un esame diagnostico che permette di misurare la pressione arteriosa di un individuo a intervalli regolari, in un arco di tempo della durata di 24 ore e che ci consente di fare una diagnosi appropriata di una patologia molto frequente come l’ipertensione arteriosa sistemica che, se non ben curata, porta a  malattie cardiovascolari molto più gravi come l’infarto del miocardio, l’ictus cerebri e lo scompenso cardiaco. La pressione arteriosa è un parametro vitale che può variare anche marcatamente durante un’intera giornata, in quanto legato anche a particolari stati d’animo o stili di vita. Inoltre, attraverso un Holter pressorio, i medici sono in grado di valutare l’efficacia dei farmaci prescritti per la normalizzazione della pressione arteriosa”.

“Siamo onorati – ha detto Benedetto Paolucci – di rappresentare tutte quelle persone che hanno voluto sostenere Aido in questa donazione al nostro ospedale cittadino. È un dono fatto dalla comunità per la comunità e questo ci rende davvero grati e ci fa sentire tutti uniti con lo sguardo rivolto ai più deboli e ai più bisognosi. L’ospedale in città deve essere una casa di sollievo, aperta sempre e a tutti, nella quale trovare un aiuto valido ed un sostegno efficace anche per chi non ha grandi possibilità economiche. In questi tempi di crisi, a volte di crisi anche della sanità, bisogna tutti quanti rimboccarsi le maniche ed aiutare come meglio si può per far sì che lo sia sempre e sempre più. Questa donazione vuole racchiudere anche un grazie a tutti i medici e a tutti gli operatori sanitari che si prodigano giorno dopo giorno nel silenzio e con amore per il bene di chi soffre e di chi ha bisogno di cure di qualsiasi tipo”.

Gioia Calagreti, infine, a nome della Direzione di Presidio e Aziendale ha ringraziato Aido Città di Castello per la donazione che testimonia ancora una volta la “sensibilità delle associazioni dell’Alto Tevere a sostegno dell’ospedale di Città di Castello, in modo particolare per il dispositivo donato che va a facilitare un’attività che ha visto un notevole incremento negli ultimi anni anche a causa delle problematiche di rallentamento subite durante il periodo Covid”.