Terni, 3 febbraio 2015 – Nei giorni scorsi il dottor Giovanni Carreras, responsabile dell’équipe di Elettrofisiologia dell’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, ha effettuato un impianto di defibrillatore sottocutaneo S-ICD® (Boston Scientific, marchio CE nel 2009 e approvazione della Food and Drug Administration FDA nel 2012), l’unico al mondo che viene inserito sottocute senza toccare né il cuore né i vasi sanguigni.
L’intervento è stato eseguito su un paziente con tachicardie ventricolari non ischemiche (prevenzione secondaria della morte improvvisa) al quale era stata precedentemente praticata una procedura efficace di ablazione transcatetere mediante radiofrequenza (RF). Per le sue caratteristiche non invasive il defibrillatore sottocutaneo S-ICD® costituisce, in termini di efficacia e di sicurezza, una straordinaria alternativa ai defibrillatori tradizionali. Le sue due componenti, il generatore di impulsi e l’elettrocatetere, vengono posizionati rispettivamente sul lato sinistro della gabbia toracica e nella regione dello sterno. La selezione del paziente avviene a seguito di valutazione di parametri elettrici che garantiscono l’efficacia del sistema e la procedura di impianto utilizza punti di riferimento anatomici senza ricorrere alla fluoroscopia.
Il dottor Carreras esprime grande soddisfazione per il lavoro di squadra compiuto dalla struttura complessa di Cardiologia diretta dal professor Enrico Boschetti e dalla sua équipe di Elettrofisiologia (dottori Stefano Donzelli, Chiara Marini, Marco Pirrami), con il prezioso supporto degli infermieri di sala coordinati dalla caposala Laila Sapora e degli anestesisti (struttura dipartimentale di Terapia Intensiva Post operatoria cardiochirurgica, responsabile dottor Fabrizio Ferilli).
“Ringraziamo l’amministrazione ospedaliera – sottolinea il dottor Carreras – che ci ha consentito di disporre in tempi rapidi di questo nuovo device. Con questo defibrillatore sottocutaneo, che rappresenta una delle frontiere più avanzate della medicina, siamo in grado offrire ai pazienti affetti da patologie cardiache molto serie una terapia innovativa indispensabile per la loro sopravvivenza, che comporta rischi molto ridotti, in quanto il dispositivo non necessita di elettrocateteri all’interno dei vasi sanguigni e del cuore. Inoltre, ed è un aspetto da non sottovalutare, soprattutto in presenza di pazienti giovani, l’impianto ha un impatto molto contenuto anche sul piano estetico ed in termini di comfort”.
L’esecuzione di questo primo impianto a Terni conferma la posizione di avanguardia dell’Azienda ospedaliera di Terni nell’adozione di tecnologie mediche innovative e di soluzioni terapeutiche minimamente invasive, che garantiscono ai pazienti cure eccellenti e sicure. E conferma anche, in particolare in questi ultimi anni, l’impegno crescente dell’équipe di Elettrofisiologia nella prevenzione e nel trattamento della morte cardiaca improvvisa. La Struttura è in grado di offrire terapie ablative ai pazienti affetti da aritmie complesse quali la fibrillazione atriale, lo storm aritmico, le tachicardie ventricolari idiopatiche ed interventi di estrazione di elettrocateteri/device infetti.