Il bosco dei capitani

10 gennaio 2022 – Luigi Campi – Gualdo Cattaneo è un piccolo paese tra Bevagna e Montefalco dalle origini antiche e importanti. È un piccolo borgo da visitare, meno conosciuto di altri ma con tante cose da raccontare. Potremmo dire che se l’Umbria è il cuore verde dell’Italia, Gualdo Cattaneo è il cuore dell’Umbria. Arroccato sulle pendici dei Monti Martani, su una collina intorno alla quale le case si avvolgono a chiocciola, gode di una posizione panoramica che spazia tutt’intorno, arrivando a vedere perfino Perugia.

In posizione dominante si trova il castello, fondato, probabilmente su un oppidum romano, che doveva controllare la Via Flaminia tra il Tevere e il Clitunno.

Il suo nome ha origini longobarde e deriva da wald (bosco) e captaneorum (dei capitani). Secondo le fonti fu Ottone II di Sassonia a dare in gestione queste terre al conte germanico Edoardo Cattaneo, il quale fondò il castello nel 975 d.C., citato in tutti i documenti come Castrum Gualdi Captaneorum.

Erano tempi duri a causa delle continue lotte di contesa con Todi, Foligno e Perugia con i cui territori il nostro Gualdo, dalla posizione così strategica, confinava.

Fu giocoforza, quindi, creare un sistema di fortificazioni anche sulle colline circostanti per ampliare il territorio di controllo.

Con il passare dei secoli la cittadina acquistò sempre più importanza e la sua storia si intrecciò con quella di personaggi importanti. Da Federico Barbarossa, che la governò nel 1177, ai Conti di Antignano che la tolsero al papa, fino ai Trinci di Foligno che la comprarono per 4000 ducati dal famigerato capitano di ventura Braccio Fortebracci.

Nel 1493 Papa Alessandro VI Borgia ne cede l’amministrazione a Foligno che, nello stesso anno decide di fortificarla e vi costruisce la possente rocca arrivata a noi con il nome di Rocca dei Borgia, che ebbe spesso ospiti illustri come, nel 1624, Galileo Galilei.

Per via delle frequenti guerre, soprattutto contro la città di Perugia, nelle colline intorno  fiorirono numerosi altri castelli di osservazione come il Castello di Pozzo o quello di Cisterna Alta, il Castello di Saragano di origine longobarda, quello di Ceralto con i suoi lecci centenari, quello di Barattano o quello di Marcellano, noto oggi per il presepe vivente, organizzato in costume medievale.