Perugia, 13 giugno 2024 – Un ecografo palmare wireless ed un corso di formazione per 2 operatori sanitari per imparare ad utilizzarlo: in questo consiste la donazione che l’associazione Gli Amici di Simone odv ha effettuato all’Hospice “La casa nel Parco” di Perugia, il centro residenziale di cure palliative dell’Usl Umbria 1. La cerimonia di consegna si è tenuta questa mattina (giovedì 13 giugno) alla presenza di Barbara Blasi, direttore del Distretto del Perugino, Susanna Perazzini, responsabile dell’Hospice, e Laura Malizia, presidente dell’associazione Gli Amici di Simone.
L’ecografo palmare wireless Cerbero 4.0 Cardio+Convex+Lineare Color Doppler – del costo di 3.600 euro – è piccolo, leggero e versatile. È wireless e funziona con un’app mobile compatibile con la maggior parte dei dispositivi iOS, Android e Windows. La trasmissione delle immagini avviene tramite wi-fi 5G interno e non sono necessarie reti esterne. La sua compattezza e la facilità di trasporto permettono di utilizzarlo in wi-fi in qualsiasi luogo, consentendo al personale medico di fare una diagnosi in bedside, durante le visite domiciliari ed in ambulatorio.
“Abbiamo conosciuto Laura nel 2016 quando era venuta da noi per accompagnare il marito Simone, una persona solare che poi è venuta a mancare. Da questa perdita è nata l’associazione che è cresciuta nel tempo e che ci è sempre stata di supporto. L’apparecchio che ci è stato donato può essere utilizzato sia per esami diagnostici che per il posizionamento degli accessi vascolari”, ha spiegato Susanna Perazzini.
“L’associazione – ha raccontato Laura Malizia – nasce dopo la morte di mio marito Simone qui all’Hospice. La nostra mission è quella di occuparci dei malati oncologici e a sostegno delle loro famiglie portando un sostegno sia psicologico che materiale. Nel corso degli anni abbiamo fatto tante donazioni ed è nato un rapporto di amicizia sia con la dottoressa Perazzini che con tutto il suo staff. L’ultima è questo ecografo di ultima generazione, pensato soprattutto per le visite a domicilio dei pazienti in fase terminale”.
“Ogni aiuto che ci viene offerto dalle associazioni è importante per i nostri servizi. Uno strumento di questo tipo ci garantisce di poter fare dei controlli senza effettuare lo spostamento del paziente o in ospedale o presso altre strutture, evitandogli il disagio di un trasporto, e consente di effettuare la prestazione nel minor tempo possibile”, ha concluso Barbara Blasi.