Al Lago Trasimeno sono diminuiti i chironomidi, insetti importanti per la catena alimentare di questo ecosistema che non hanno interesse sanitario (non pungono), ma che possono provocare fastidio nel caso di intensi sfarfallamenti. Il dato, che ha messo in evidenza come la diminuzione della densità larvale rispetto al mese di giugno abbia riportato la situazione a livelli accettabili, è stato rilevato con il campionamento delle larve effettuato il 28 luglio nei fondali del lago dal Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie dell’Università degli Studi di Perugia che, in collaborazione con la USL Umbria 1, segue dal 2005 il monitoraggio nell’ambito del progetto regionale.
Al contenimento delle larve ha contribuito la ripresa dell’attività di distribuzione del prodotto larvicida biologico che è iniziata il 6 luglio scorso. Il trattamento, che viene effettuato dal servizio disinfestazione dell’unità di Igiene e sanità pubblica della USL Umbria 1, è stato reso possibile grazie all’approvazione del piano degli interventi deliberato il 22 giugno scorso dalla giunta regionale. L’intervento dell’assessore all’ambiente e all’agricoltura Fernanda Cecchini ha consentito di stanziare un contributo straordinario di 50mila euro a favore della Provincia di Perugia, che ha provveduto a rifornire la USLUmbria1 del prodotto necessario per effettuare i trattamenti. Tuttavia, il trattamento nei prossimi anni riprenderà ad essere effettuato fin dalla tarda primavera, come già avvenuto con risultati soddisfacenti negli scorsi anni.
I primi risultati si sono potuti apprezzare in una diminuzione dello sfarfallamento degli sciami. L’attività di distribuzione del prodotto larvicida Bacillus thuringiensis var. israeliensis continuerà per il mese di agosto attraverso l’impiego del mezzo anfibio hovercraft nei fondali bassi del lago, dove la profondità si aggira sui 30-50 centimetri. E’ infatti nelle basse profondità che è presente la maggiore concentrazione di larve di chironomidi. Importante è stata anche la riattivazione nel mese di luglio delle lampade attrattive “Tofolamp” sul lungolago e nei campeggi, che ha contribuito a dirottare gli sciami di chironomidi lontano dalle aree ricreative serali, riducendo la pressione di questi insetti verso le attività turistico-ricettive e verso i centri abitati.
La metodologia di trattamento è stata presa a modello nel lago di Garda dove il comune di Peschiera del Garda ha proposto un analogo trattamento in collaborazione con l’Università di Bologna che ha verificato e validato, con una recente ricerca, le azioni del progetto di contenimento dei chironomidi messo in atto dalla Regione Umbria nel Lago Trasimeno.