Il 15 luglio l’assessore alla sanità Luca Barberini ha visitato l’Azienda ospedaliera S. Maria di Terni, insieme al direttore regionale della salute e coesione sociale Emilio Duca. La visita è stata organizzata in occasione del tradizionale incontro che il direttore generale Andrea Casciari programma ogni fine semestre per fare il punto sullo stato dei lavori all’ospedale di Terni.
Con la premessa che i primi sei mesi dell’anno già mostrano un sostanziale equilibrio di bilancio, il direttore generale ha spiegato che è a buon punto il programma di ristrutturazione e riqualificazione dell’ospedale. “Siamo arrivati ad investire 44milioni di euro – ha detto Casciari – in particolare sulla tecnologia. Abbiamo già realizzato il 34% delle opere e la restante parte sarà realizzata in tempi brevi, essendo già partiti o pronti a partire tutti i cantieri e le gare già aggiudicate. Entro 7-8 mesi l’ospedale sarà completamente rinnovato dal punto di vista tecnologico ed avrà anche un nuovo e più funzionale assetto logistico e organizzativo su base dipartimentale. Siamo entrati nella fase finale esecutiva del processo di riqualificazione dell’ospedale ed entro il primo semestre dell’anno prossimo tutti i lavori saranno completati secondo il modello delineato dalla direzione generale”.
Stanno procedendo i lavori per l’adeguamento antincendio CPI, elevatori, impianti elettrici e a fine anno saranno completati tutti gli interventi per la sicurezza e il risanamento delle facciate del complesso ospedaliero. Gare di appalto aggiudicate per il nuovo acceleratore lineare con relativo bunker e per la ristrutturazione dei locali destinati alla Diagnostica per immagini con la correlata fornitura di nuove apparecchiature radiologiche (i lavori si presume inizieranno a settembre) e per i lavori di ristrutturazione e sistemazione delle strutture complesse di Medicina Nucleare, Endoscopia Operativa, Epatologia e Gastroenterologia. Sono inoltre già in corso i lavori per la centralizzazione del condizionamento nei reparti di degenza e della climatizzazione generale dell’ospedale. Tra gli altri interventi programmati rientrano in particolare: la ristrutturazione del servizio di Medicina Nucleare in continuità con la PET / TAC e della struttura complessa di Nefrologia e Dialisi che si presume potrà essere inaugurata alla fine dell’anno. Ma, soprattutto, è partito il processo di innovazione organizzativa e tecnologica che porta all’identificazione univoca del paziente attraverso la lettura automatica del braccialetto elettronico e di un unico programma informatico da parte dei medici e infermieri. “Dopo l’avvio della nuova procedura integrata Ricoveri-Cartella clinica-Monodose per i pazienti del Pronto Soccorso e quelli ricoverati, a partire dal mese di luglio fino alla fine dell’anno – annuncia Casciari – la radiologia, le sale operatorie, il laboratorio analisi, il centro trasfusionale e a seguire i servizi di endoscopia digestiva, anatomia patologica, ecc. saranno in collegamento e il progetto di identificazione digitale del paziente sarà implementato a gennaio per la gestione dei posti letto”.
Dopo aver apprezzato gli interventi e le scelte fatte nella struttura ospedaliera di Terni, l’assessore regionale alla sanità Luca Barberini ha colto l’occasione per precisare che: “In una sanità regionale che è già oggi una regione benchmark per costi e qualità dei servizi, bisogna pensare a costruire un modello di sanità innovativa che parta dai bisogni di salute del territorio e che abbia l’ambizione di guardare anche oltre il mandato di legislatura, favorendo una partecipazione più allargata possibile basata sull’ascolto dei professionisti della sanità e dei rappresentanti istituzionali dei territori. In termini operativi questo vuol dire anche riorganizzare una rete ospedaliera che diversifichi l’offerta assistenziale per non avere ospedali fotocopia uno dell’altro. Accanto poi alla rete ospedaliera, che deve guardare sempre più all’acuzie, dobbiamo potenziare i servizi della rete territoriale con un ruolo proattivo per esempio dei medici di medicina generale e dei centri di salute e con un rafforzamento delle strutture dedicate alle cure intermedie (RSA, Residenze Protette, ecc.)”. L’assessore Barberini, inoltre, ha fatto un richiamo alla forte volontà di accelerare il rapporto e l’integrazione dell’ospedale con l’università per dare effettiva attuazione alle aziende ospedaliere universitarie.
Tra le opere di ristrutturazione e riqualificazione dell’ospedale già completate dal 2014 ad oggi rientrano: la ristrutturazione della Neurologia con Stroke Unit, la Partoanalgesia e la Terapia Intensiva Aperta, l’attivazione della PET-TAC e della nuova TAC al Pronto Soccorso (donazione della Fondazione CARIT) e l’acquisto di attrezzature varie, l’accreditamento del servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale, la realizzazione delle sale d’attesa in Terapia Intensiva e Rianimazione, degli spazi per attività ambulatoriale e di day hospital di Ortopedia e Chirurgia della Mano, di uno sportello farmaceutico AUSL 2, l’attivazione della nuova TAC al Pronto Soccorso, la sistemazione dell’area dell’obitorio, la bonifica dell’amianto sulla copertura della palazzina di Neurofisiopatologia, due nuovi ascensori montacarichi, la conclusione dei lavori alla Neuroriabilitazione Intensiva, la sostituzione dell’impianto ad osmosi inversa per l’acqua di dialisi, la realizzazione al Pronto Soccorso e presso le Malattie infettive di reparti di isolamento per casi sospetti di virus Ebola, due ascensori montacarichi, l’attivazione del primo Centro di ascolto psicologico ospedaliero in Italia, il cambiamento della viabilità del parcheggio all’ingresso principale e bretella, la ristrutturazione della rete LAN, il più recente adeguamento del blocco operatorio al secondo piano.