Nuovi traguardi per l’Azienda ospedaliera di Terni, che l’8 aprile, a un mese dall’inizio dei lavori, ha inaugurato la nuova TAC installata al Pronto Soccorso ed ha inoltre presentato il servizio di Immunoematologia e Trasfusionale, rinnovato a seguito di una profonda ristrutturazione avviata ai fini dell’accreditamento istituzionale recentemente riconosciuto dalla Regione Umbria.
“Ringrazio la Fondazione CARIT – ha dichiarato il direttore generale Andrea Casciari – che ci ha consentito di acquisire una TAC di alta gamma con caratteristiche di agibilità, rapidità di esecuzione degli esami e completezza di software diagnostici che la rendono particolarmente versata per le indagini in urgenza ed emergenza e capace di assicurare una migliore qualità delle prestazioni.
Oltre alle esigenze del Pronto Soccorso la nuova attrezzatura, che ha sostituito quella installata oltre dieci anni fa, sarà dedicata ad ogni urgenza ed emergenza dei vari reparti dell’ospedale supportando in particolare la valutazione clinica e terapeutica dei pazienti con ictus acuto che affluiscono alla Stroke Unit. L’acquisizione rientra in un più vasto piano di riorganizzazione funzionale e tecnologica dell’intera Diagnostica per immagini, che ha previsto anche l’acquisto di un nuovo ecografo destinato sempre al Pronto Soccorso”.
L’apparecchiatura, finanziata dalla Fondazione CARIT per un valore complessivo di circa 480mila euro, è caratterizzata dalla presenza di 64 strati o file di detettori e dalla possibilità di ottenere immagini in due diverse modalità di somministrazione di energia radiante (128 slide).
Può esaminare in pochi secondi e con un’ottima qualità di immagini ogni distretto corporeo, cuore incluso, in ogni tipologia di paziente, dai pazienti pediatrici a grandi obesi, essendo capace in una unica scansione di coprire una superficie corporea di 2 metri in soggetti di oltre 200 chilogrammi.
“La caratteristica più importante della nuova macchina TC (General Electric 660 “Optima”) – ha sottolineato Angelo Carloni, direttore della struttura complessa di radiologia – è che è la prima nella regione ad essere ‘rispettosa’ del paziente, nel senso che garantisce una maggior efficienza ed efficacia diagnostica con una bassa dose radiante. Il risparmio sulla dose di radiazioni somministrata al paziente varia dal 30 al 50% rispetto alle precedenti generazioni di analoghe apparecchiature. Una caratteristica importante in termini di costo biologico, considerato che il trend delle prestazioni di diagnostica per immagini e quindi l’esposizione alle radiazioni della popolazione sono in continuo incremento.
Nel corso della conferenza è stata inoltre presentata anche la struttura complessa di Immunoematologia e Trasfusionale (SIT), all’indomani di un processo di ristrutturazione e riorganizzazione che ha comportato un investimento di oltre 350mila euro.
In occasione dell’accreditamento per l’attività di prestazioni diagnostiche di laboratorio, prestazioni specialistiche e medicina trasfusionale, ottenuto a dicembre 2014, il SIT è stato oggetto di importanti lavori strutturali che hanno permesso di rinnovare i locali dedicati al servizio, rendendoli più omogenei e separando le varie attività: area donatori (che è stata raddoppiata), day service, laboratori, magazzini, studi medici.
Sono stati rifatti tutti gli impianti elettrici, informatici e tutta la struttura è stata fornita di un impianto di condizionamento. Inoltre, sono stati rinnovati numerosi strumenti, a cominciare da tutte le frigoemoteche, ed è stato installato un sistema di controllo delle temperature nelle frigoemoteche fisse e in quelle che trasportano sangue.
“Altro motivo di soddisfazione – ha aggiunto il dottor Scaccetti – è il fatto che la Regione Umbria ha stabilito di instituire presso il servizio Immunotrasfusionale dell’Azienda ospedaliera di Terni il Centro Regionale di Raccolta del Sangue Cordonale (CRR-SCO). Questo permetterà l’organizzazione della raccolta, del trasporto, dello stoccaggio temporaneo e di un primo screening delle unità di sangue cordonale, raccolto nei vari punti nascita regionali, presso il Centro in attesa di essere definitivamente conservate presso una banca SCO extraregionale.
Gli obiettivi del costituendo CRR-SCO di Terni potranno realizzarsi anche nell’ambito della ricerca scientifica sulle cellule staminali emopoietiche”.
A presentare i nuovi traguardi raggiunti c’erano, insieme al direttore generale Andrea Casciari, al direttore della struttura di Radiologia Angelo Carloni e al direttore del Servizio Immunoematologia e trasfusionale (SIT) Augusto Scaccetti, la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, il rettore dell’Università degli Studi di Perugia Franco Moriconi e il presidente della Fondazione CARIT Mario Fornaci.