Anonima Frottolisti

L'idea, alla base del progetto musicale di Anonima Frottolisti, è quella di affrontare il repertorio concepito a cavallo tra Medioevo e Rinascimento

Il progetto Anonima Frottolisti nasce ad Assisi nel 2008 come risultato dell’incontro di musicisti provenienti da esperienze musicali e di studio internazionali, collaboratori di alcuni tra i più noti ensemble di musica antica europei. L’idea, alla base del progetto musicale di Anonima Frottolisti, è quella di affrontare il repertorio concepito a cavallo tra Medioevo e Rinascimento, ciò che per la storia assume il nome di Umanesimo: l’epoca che seppe dar vita a quell’entusiasmante sviluppo artistico e culturale ancora oggi visibile e tangibile nelle nostre città, nelle biblioteche, negli archivi,…. . L’Umanesimo di Anonima Frottolisti è quello meno noto, meno ricco ma eccezionale esaltatore del sapore estetico dell’epoca: strambotti, barzellette, frottole, villotte, musica sacra, nelle quali la tradizione orale e quella scritta condividono una stessa concezione culturale. La prassi e la ricerca di Anonima Frottolisti è concepita attraverso l’utilizzo di partiture originali nella consapevolezza del valore della scrittura e della teoria dell’epoca, cercando di esaltare al massimo l’arte compositiva pervenuta sino ai nostri giorni. Allo stesso tempo, l’estetica dell’ensemble è continuamente influenzata da tutto ciò che dell’antichità è ancora dimostrazione vivente: dalla musica di tradizione orale alla musica colta, una ricerca che tende a valutare quanto i due universi siano continuo arricchimento l’uno dell’altro. Anonima Frottolisti si è esibita in Italia e all’estero in alcuni dei più importanti festival di musica antica, come: “Notte bianca della musica antica di Zagabria – Croazia -HR”, “Stagione Concertistica di Città della Pieve 2010”, “Dvigrad Festival edizioni 2010-2011 – Croazia – HR”, “ Festival Musica Cortese 2011, Friuli Venezia Giulia”, tournèe in Svezia 2010, Concerti alla Casa Museo Ivan Bruschi di Arezzo (2010), Stagione concertistica teatro di Grottazzolina (FM) 2010, Stagione dell’Associazione Pro-Musica di Fermo (2012), Mag – Festival di Marciano (2010) (PG), Sant’Elpidio a Mare (FM) 2011; Anonima Frottolisti ha collaborato come direzione artistico – musicale con l’Ente Palio di Isola Dovarese 2011 (Cremona) .
Anonima Frottolisti collabora con l’Accademia di Arti Antiche Resonars di Assisi, con il coro Armoniosoincanto dir. F. Radicchia, con Crypta Canonicorum dir. Emiliano Finucci, direttivo culturale della Quintana di Foligno (Perugia), Calendimaggio di Assisi.
Anonima Frottolisti ha partecipato alla colonna sonora del docu-fiction “San Francesco e Frate Leone”, Lauro production e, per la stessa casa di produzione, del docu-fiction su Bernardo da Quintavalle . Anonima Frottolisti è un progetto nato in collaborazione con AssociazioneRitmi – Assisi. Per la casa discografica Tactus, Anonima Frottolisti ha pubblicato il lavoro “Musica disonesta-miti e racconti dall’Umanesimo” .

Programmi:
Più vizi che virtù.

Storie di finti cavalieri, donne malmaritate, intrighi, giochi di parole, vecchie streghe e amori impossibili: nella prima opera a stampa (raccolta Petrucci del 1501) e nei manoscritti del XV secolo italiani, ritroviamo tutte quelle caratteristiche che ancora oggi condizionano favole e racconti della tradizione popolare. In queste opere, le composizioni musicali appartengono a rilevanti e famosi maestri dell’Umanesimo, così come i testi, in lingua volgare, tralasciando alcuni esigui esempi in lingua latina, appartengono spesso ai grandi maestri della letteratura e della lingua italiana- Petrarca, Angelo Poliziano, Tromboncino,… – : una stretta relazione tra cultura neo-platonica e passione irrefrenabile per la musica e le tematiche di estrazione profana. I brani che si susseguono all’interno delle raccolte, offrono una delle prime testimonianze di miscellanea completa delle forme musicali in uso nel XV secolo: strambotti, barzellette, odi, frottole, che raccontano un mondo ancora comprensibile ai giorni nostri e che testimoniano un’ evidente ricerca estetico – musicale che si svilupperà di lì a poco nel Rinascimento.
Dati i presupposti, la collezione del Petrucci e le opere musicali coeve, rivestono una fondamentale importanza: ci troviamo dinanzi ad un repertorio creato per un utilizzo cortese, un repertorio concepito nella sua utilizzazione pratica e nella sua esecuzione dinanzi ad un pubblico, in uno spettacolo, in un’opera teatrale.

Quadrangulae.
Viaggio attraverso la musica liturgica e paraliturgica in Europa alla fine del Medioevo.

Quadrangulae racconta un viaggio, un viaggio scandito dai momenti liturgici e paraliturgici della tradizione cristiana. Una florilegio di brani e codici che si sviluppano attraverso l’ideale dell’esplorazione tra il Nord e il Sud dell’Europa medievale, le influenze musicali e le innovazioni rituali dal XIII al XV secolo: un viaggio che non ha un’ inizio e non possiede una fine, un continuo mutamento dello stesso sentimento. Da Canterboury a Roma, attraverso i codici che ancora oggi documentano l’importanza sociale dell’ars musica. L’idea dell’ensemble Anonima Frottolisti muove dall’immagine di un ipotetico pellegrino, un moderno esploratore, che, viaggiando verso Roma, attraversa l’Europa medievale, arricchendosi dell’ascolto di musiche liturgiche e paraliturgiche antiche ed al contempo contemporanee. Arcaici inni gregoriani e “rivoluzionari” canti delle confraternite cittadine, da Reims a Siena, da Aosta a Dubrovnik, da Zagabria a Cividale del Friuli, da Parigi a Montecassino, per raggiungere Roma: dall’utilizzo del latino all’avvento del volgare. Un’epoca che, in tale contesto, si propone ancora una volta come epoca illuminata dalle innovazioni, musicali nel nostro caso, culturali nel senso più generico del termine. Polifonie e monodie si alternano cronologicamente verso una nuova forma del fare musica, “in nova fert animus mutata dicere formas”, partendo dalle caratteristiche monodiche e liturgiche del gregoriano per approdare ai racconti in lingua volgare rappresentati dalle laudi fino a raggiungere la ricchezza delle Polifonie Quattrocentesche.

“Musica disonesta…”
Miti e racconti dall’Umanesimo.

..Essendo io in la Messa, la quale si dicea cantando in l’altare grande hodì uno di quilli fanti che cominciò a cantare una cancione così:
-La cioppa sta in su il muro e la me mostra lo q…-
Questo io hodì con li miei horechi (…).
E statim un altro incominciò a cantare una altra. Io non la vò iscrivere perché l’è troppo disonesta”. (anonimo, 1442, Forlì)
Il programma che presentiamo si basa sull’assunto secondo il quale il Quattrocento racconta la contaminazione tra due universi culturali: scritto e orale. Il limite tra i due contesti appare assai sottile, tanto da far convivere le due tradizioni in uno stesso universo comunicativo: modi di dire, figure allegoriche, citazioni popolari, convergono in tal modo in una stessa chiave di lettura culturale. I brani raccontano storie, sentimenti e personaggi apparentemente generici ma che, in verità, risultano uno spaccato del contesto culturale depositario di antiche conoscenze, dove ciò che appare non è semplicemente ciò che viene scritto ma la rappresentazione di un enorme contenitore di significati. “Turlulù, la Rosina, il Cavalier di Spagna, la Zotta, il Marchese, Scaramella”, i nostri personaggi quattrocenteschi, rappresentano vizi, virtù, fortuna, amore, fame, vecchiaia, morte. Nomi apparentemente distanti da una conoscenza più alta ma che, in verità, sono parte di questa, come affermava lo studioso Torrefranca nel “Il segreto del Quattrocento”: “accade raramente nella poesia popolaresca, ma quasi mai nella popolana: sempre realistica e rispettosa della verità storica che, per il popolo, è stimolo mordente”.
L’ensemble Anonima Frottolisti suona con copie di strumenti originali dell’epoca presa in esame nel concerto.

Progetto in collaborazione con AssociazioneRitmi, via Cecci 1, C/o Cesvol, Assisi. www.associazioneritmi.it
Per informazioni: 348 7228684. e-mail: istemundus@virgilio.it
www.anonimafrottolisti.it