Il 19 aprile nella Sala Consiliare del Comune di Città di Castello è stato presentato il progetto “L’importanza di chiamarsi genitori”, un ciclo di incontri, organizzato dal Servizio DCA (Disturbi del comportamento alimentare) della USL Umbria 1 diretto da Laura Dalla Ragione, che rientra in un progetto di promozione della salute inserito nel piano regionale della prevenzione 2014-2018. I seminari sono rivolti principalmente ai genitori ma anche ad insegnanti, educatori, operatori sanitari (pediatri, ostetriche, operatori socio-sanitari e dei servizi dipendenze), allenatori (associazioni sportive, UISP) e a tutti coloro che sentono l’esigenza professionale o personale di approfondire i temi trattati perché in contatto con giovani nella fase dell’adolescenza. Ricerche epidemiologiche nazionali evidenziano che il numero di adolescenti in condizioni di disagio psicologico, che potenzialmente può sfociare in disturbo vero e proprio, rappresentano il 7-8% della popolazione giovanile.
Il primo ciclo di incontri organizzati in Altotevere si svolgerà nel Comune di Città di Castello alle ore 21 il 9 maggio (La famiglia: ruoli e cambiamenti), il 23 maggio (Educare all’autostima: valorizzazione di Sé e scelta dei valori), il 6 giugno (Relazione e comunicazione: la gestione del conflitto generazionale), e il 20 giugno (Dalla colpa alla vergogna: l’etica nel mondo giovanile) con la partecipazione di Laura Dalla Ragione, Paola Bianchini, Chiara De Santis, Ilaria Raichi, Maria Grazia Paradiso, Francesca Pierotti, che affronteranno gli argomenti dal lato psicopedagogico, fenomenologico-esistenziale, non trascurando le implicazioni sociologiche. A settembre il ciclo di incontri sarà replicato nei Comuni di San Giustino e di Umbertide.
Hanno partecipato alla presentazione dei seminari il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, il direttore generale della USL Umbria 1 Andrea Casciari, il direttore del Distretto Alto Tevere Daniela Felicioni e Laura Dalla Ragione, responsabile della rete dei servizi DCA della USL Umbria 1, che comprende Palazzo Francisci e Centro diurno Nido delle Rondini a Todi, Centro DAI a Città della Pieve e Servizio ambulatoriale DCA di Umbertide.
Quest’ultimo nel 2015 ha accolto 308 pazienti, di cui 245 in carico, con diagnosi di anoressia/bulimia nervosa a disturbo da alimentazione incontrollata, ed ancora disturbi alimentari selettivi e disfagia nervosa. Un punto di svolta per l’inquadramento diagnostico e la verifica del percorso terapeutico è stato sicuramente rappresentato dall’introduzione dell’apparecchiatura per la Bioimpedenziometria, donata da un’associazione di beneficenza e finalizzata all’esame della composizione corporea. Presso l’ambulatorio avviene la prima visita con formulazione di diagnosi e condivisione del progetto terapeutico e successiva presa in carico individuale psicologica e nutrizionale. Nell’ottica della realizzazione di un servizio integrato tra ospedale e distretto, nel 2014 è partito il servizio Day Service presso il poliambulatorio dell’ospedale di Umbertide, finalizzato all’ampliamento delle indagini strumentali e diagnostiche. Il servizio, inoltre, nel 2015 ha seguito 12 ricoveri salvavita di pazienti con una grave compromissione del quadro clinico, in collaborazione con l’equipe ospedaliera di medicina di Umbertide, e 14 ricoveri di pazienti minori in collaborazione con la pediatria dell’ospedale di Città di Castello. Considerando, inoltre, il carattere dilagante del Disturbo da Alimentazione Selettiva (DAS), che colpisce i bambini dai 3 agli 11 anni, è stato istituito un percorso di 8 incontri psico-nutrizionali che prevede il coinvolgimento degli stessi bambini assieme alla coppia genitoriale.
Numerosi i casi di buona riuscita terapeutica, aspetto questo che lascia ben sperare circa la possibilità della guarigione.