Entro due anni il Centro di Salute della USL Umbria 1 di via XIV Settembre si trasferirà nel nuovo polo di Monteluce trasformandosi in una vera Casa della Salute. Di questo si è parlato nel corso dell’assemblea pubblica che si è tenuta nel pomeriggio di martedì 13 ottobre nella sede del Circolo Arci Sant’Erminio alla quale hanno partecipato, insieme a numerosi cittadini, i presidenti delle due associazioni promotrici, Cesare Borgioni del Centro socio-culturale per anziani Monteluce-Sant’Erminio e Alberto Mastroforti del Circolo Arci Sant’Erminio, il consigliere comunale Sarah Bistocchi, e per la USL Umbria 1 il direttore generale Giuseppe Legato e il responsabile del Centro di Salute n. 3 Perugia Centro-San Marco Alfredo Notargiacomo.
Entro due anni a Monteluce la nuova Casa della Salute“Parlando con realismo, i tempi di consegna della nuova struttura – ha detto il direttore generale della USL Umbria 1 Giuseppe Legato – sono previsti entro 24 mesi dalla firma dell’atto di rogito, che avverrà entro questo mese”. Quella di Monteluce a Perugia sarà la quarta Casa della Salute della USL Umbria 1: la prima è già attiva dal 2012 a Marsciano e altre due saranno presto realizzate anche a Gubbio e a Città della Pieve tramite riconversione dei vecchi presidi ospedalieri.
Le associazioni promotrici, non senza la speranza che i tempi di realizzazione possano anche essere accorciati, hanno espresso soddisfazione per il progetto della USL Umbria 1 che sta per diventare realtà. Configurandosi come Casa della Salute, il nuovo presidio sanitario – è stato sottolineato – sarà infatti potenziato di ulteriori funzioni sanitarie rispetto ai servizi già esistenti e potrà svolgere una maggiore e più qualificata attività di prevenzione e di cura funzionale a difesa della salute delle persone, rivitalizzando un quartiere storico che, secondo le lamentele espresse durante l’assemblea pubblica, è ormai da tempo privo di vitalità e di servizi per i cittadini.
L’esigenza di una riconversione dell’attuale centro di salute in casa della salute nasce da alcune importanti considerazioni epidemiologiche. “Negli ultimi anni – ha spiegato il dottor Alfredo Notargiacomo – si è assistito ad un progressivo invecchiamento della popolazione con conseguente aumento della patologie croniche, che si associa ad una contestuale diminuzione della durata dei ricoveri.
Un nuovo contesto, quindi, che richiede interventi specifici per rafforzare la continuità delle cure e l’integrazione tra prestazioni sanitarie territoriali, sociali ed ospedaliere al fine di consentire la presa in carico globale e continuativa della persona e della sua famiglia”.
La Casa della Salute rappresenta dunque il luogo fisico che raccoglierà in un unico punto di accesso, secondo un modello di tipo multidisciplinare, i servizi territoriali che erogano prestazioni sanitarie.
In essa troveranno spazio medici di medicina generale, medici dei centri i salute, assistenza infermieristica domiciliare, ambulatoriale, specialistica ambulatoriale, assistenti sociali, ostetriche ed eventuali altri professionisti socio-sanitari. Presenti anche altri servizi di prevenzione come vaccinazioni di bambini e adulti, consultorio giovani e attività di screening, servizio psicologico giovani, farmaceutica territoriale e distribuzione diretta di farmaci, e tutte le attività amministrative: CUP, Anagrafe Assistibili, iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale, scelta e revoca del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta, esenzioni ticket, rilascio STP, assistenza integrativa per la fornitura di presidi e dispositivi medici, autorizzazione trasporti.