Malnutrizione, ovvero iponutrizione e anche, all’opposto, diete ipercaloriche e sbilanciate sono problemi che negli anziani vanno affrontati precocemente e con specifiche competenze. Sono questi alcuni dei principali temi di cui si parlerà nel corso di un convegno che la Fondazione Onlus Fontenuovo, in collaborazione con l’Istituto di Gerontologia e Geriatria dell’Università degli Studi di Perugia e la USL Umbria 1, ha organizzato in occasione dei 130 anni dalla nascita della Residenza Protetta Fontenuovo. Il convegno, che si svolgerà sabato 10 ottobre all’Hotel Giò Jazz di Perugia (ore 8,30-14), è aperto agli operatori sanitari e al pubblico, compresi coloro che ogni giorno si prendono cura di persone anziane.
Numerose indagini sullo stato nutrizionale effettuate in soggetti in età avanzata hanno rilevato che spesso l’anziano non si alimenta in maniera adeguata per problemi sociali (solitudine, scarse risorse economiche), psicologici (depressione) ed organici (problemi odontoiatrici e della digestione, malattie croniche che provocano inappetenza, malattie neurologiche che riducono l’autonomia funzionale). Ma accanto ai casi di iponutrizione, ci sono anche casi opposti di anziani con diete ipercaloriche che si associano ad alterazioni della glicemia, sovrappeso e accentuazione dei disturbi cardiovascolari.
Il problema della corretta alimentazione e nutrizione nell’anziano è particolarmente importante nell’ambito delle residenze protette, che accolgono in genere ultrasettantacinquenni, portatori di pluripatologie e grave disabilità, spesso disfagici per esiti neurologici. Ma aspetti analoghi si trovano anche in molti anziani che risiedono al proprio domicilio e in quelli ricoverati in ospedale. A tal proposito verrà approfondito anche l’aspetto etico della nutrizione artificiale o enterale tramite SNG e PEG, in particolare per il soggetto affetto da patologie neurodegenerative.
“Vogliamo porre l’attenzione – spiega Simonetta Cesarini, medico geriatra responsabile sanitario della residenza protetta Fontenuovo – sull’importanza di un’alimentazione sana nella persona anziana sia come prevenzione delle malattie (ictus, infarto, diabete mellito, demenza) sia come elemento essenziale della cura nelle persone affette da più patologie, i cosiddetti ‘anziani fragili’, che per una spiccata diminuzione della massa muscolare (sarcopenia) possono andare incontro a gravi disabilità. Di qui l’importanza di saper riconoscere precocemente l’insorgenza di malnutrizione sia nell’anziano autosufficiente sia in quello impossibilitato ad alimentarsi autonomamente”.
Al convegno parteciperanno numerosi esperti di gerontologia e geriatria, nutrizione clinica, gastroenterologia, endocrinologia della USL Umbria 1, dell’Università degli Studi di Perugia, dell’Azienda Ospedaliera di Perugia e di altre università e istituti italiani.