Nell’ambito del progetto di potenziamento della rete dei servizi ai disabili e in applicazione dei piani attuativi del PRINA (Piano regionale integrato per la non autosufficienza) concordati con i Comuni della Zona Sociale 7, il 29 luglio in località Torraccia di Gubbio è stato inaugurato un Centro socio-riabilitativo ed educativo diurno per giovani adulti disabili gravi.
Al taglio del nastro insieme al direttore generale della USL Umbria 1 Giuseppe Legato erano presenti il sindaco di Gubbio, comune capofila, Filippo Maria Stirati e i sindaci e i rappresentanti della zona sociale 7 (Gubbio, Gualdo Tadino, Fascia Appenninica), la presidente dell’associazione Spirit Onlus Nicoletta Bambagioni, la direttrice del Distretto sanitario Alto Chiascio Anna Rita Comodi, la responsabile del Servizio integrato dell’età evolutiva del Distretto Alto Chiascio e del centro stesso Paola Tomassoli, il responsabile del Servizio sociale del Distretto Alto Chiascio Giuseppe Sabbatini. Presenti anche il vescovo di Gubbio Mario Ceccobelli, che ha benedetto la struttura prima del taglio del nastro, gli Sbandieratori di Gubbio e numerosi cittadini.
“Il nuovo centro, – ha spiegato il direttore generale della USL Umbria 1 Giuseppe Legato – inserendosi nella rete dei servizi semiresidenziali già presenti sul territorio, garantisce ai giovani disabili una specifica risposta con l’attivazione di un percorso di riabilitazione di tipo cognitivo-comportamentale. La sua gestione sarà in capo al Distretto Alto Chiascio, che per lo svolgimento delle attività programmate si avvarrà della cooperativa sociale ASAD con personale specificamente formato”.
La struttura potrà ospitare fino a 10 giovani adulti disabili gravi di età compresa fra i 16 e i 30 anni, residenti in uno dei comuni della Zona sociale 7 e l’apertura sarà assicurata dalle ore 9 alle 17 dal lunedì al venerdì per 40 ore settimanali e 48 settimane all’anno.
Per accedere al servizio la famiglia del disabile potrà rivolgersi all’assistente sociale del Centro di Salute di riferimento. I progetti individuali, come spiegato dalla dottoressa Paola Tomassoli, saranno programmati secondo un percorso di riabilitazione di tipo cognitivo-comportamentale volto a sviluppare al massimo i livelli di autonomia dei ragazzi. Ogni progetto personalizzato sarà predisposto da un’equipe socio-sanitaria multidisciplinare (UMV) che stabilirà, previa analisi delle necessità, la tipologia di ciascun intervento, la frequenza e la durata presunta e provvederà alla verifica periodica dei progetti, alla valutazione degli obiettivi intermedi conseguiti, alla eventuale revisione o interruzione del progetto stesso.
L’immobile, di proprietà del Comune di Gubbio, è situato in un ampio contesto agricolo, in prossimità del centro Ippico, nel quale sono già ampiamente espletate attività mirate alla ippoterapia; grazie all’impegno dell’amministrazione comunale e al consistente contributo dell’associazione Spirit, con volontari che si sono prodigati per la concreta realizzazione del progetto, negli ultimi mesi la struttura è stata completamente recuperata, ristrutturata e ampliata al fine di renderla adeguata e confortevole per utenti e familiari degli stessi.