OLEIDE 2014 E I “500 PICCOLI INDIANI”

Come sopravvivere in un mondo di giganti? Nel nome dell’olio il sistema del credito cooperativo scende in campo. A Spello oli extravergine e altre eccellenze agroalimentari da tutta Italia.

Spello, 11 novembre 2014 – Il sistema del Credito Cooperativo italiano scende in campo e lancia da Spello, in Umbria, la sfida per trovare strategie efficaci che garantiscano la sopravvivenza (e la crescita) delle piccole organizzazioni in un mondo di giganti nell’epoca della crisi. E’ questo il leitmotiv che apre la seconda edizione di “Oleide 2014”, l’evento ideato e promosso da BCC di Spello e Bettona, in collaborazione con ICCREA Holding e Federlus, per mettere in rete i soci delle banche di credito cooperativo italiane e, per il loro tramite, le risorse e le aziende dei rispettivi territori.

L’evento, che si svolge dal 14 al 16 novembre a Spello (in Umbria, una delle regioni a più alta vocazione olivicola), ha come filo conduttore l’olio, uno dei prodotti che meglio rappresenta nel mondo l’Italia delle eccellenze e delle tipicità e che, oggi più che mai, si conferma protagonista dell’alimentazione, della tradizione, della cultura e dell’economia italiana. Non a caso il titolo della manifestazione, Oleide, si richiama al concetto epico di eroe e mito, la cui fama dura da secoli fino ad essere un vero e proprio modello culturale oltre che nutrizionale che è alla base della dieta mediterranea.

“Oleide è molto di più di un evento enogastronomico, anche se come tale si configura. – spiega il presidente della BCC di Spello e Bettona Alcide Casini – E’ piuttosto un’occasione per cominciare a concretizzare la nostra volontà del fare. L’obiettivo ambizioso è quello di mettere in rete quasi 400 banche e più di 1milione e 200mila soci solo in Italia, al fine di creare un circuito di garanzia sempre più esteso e integrato, legandoci magari anche con l’estero. E siamo partiti dall’olio, semplicemente perché l’olio è una delle risorse che meglio caratterizza la cultura e l’economia italiana, nonché umbra; perché siamo una banca locale radicata sul territorio e al territorio, ai prodotti della terra, alle aziende e alle persone che vi operano guardiamo; perché per iniziare a fare è necessario da qualche punto partire”.

I numeri danno un’idea di come sia cambiato negli ultimi venti anni il sistema bancario e il sistema del credito cooperativo. In Italia nel 1990 le BCC erano 715 su 1.064 banche totali, con 896 sportelli su 11.394 totali; oggi sono 381 su un totale di 679 banche, con 4.460 sportelli su 31.374 totali.

“La domanda fondamentale – osserva il direttore generale di BCC Spello e Bettona Maurizio Del Savio – è: come può una piccola azienda, un piccolo comune, una piccola regione, una piccola banca sopravvivere nel mondo di oggi che sembra appannaggio dei giganti ?”.

Oltre agli incontri tecnici e ai momenti di approfondimento legati alla utilità della cultura di rete nelle imprese e alle risorse comunitarie di prossima disponibilità per l’agroalimentare e in particolare per il settore olivicolo, Oleide prevede l’allestimento di un “villaggio” e una mostra mercato con stand espositivi in cui i visitatori potranno conoscere i prodotti tipici dei territori italiani rappresentati dalle banche di credito cooperativo che partecipano all’evento, un laboratorio del gusto, cooking show e altre iniziative tematiche come l’Osteria diffusa nei ristoranti.

Le BCC che quest’anno partecipano attivamente ad Oleide sono nove (BCC Banca di Anghiari e Stia, Banca di Credito Cooperativo dei Comuni Cilentani, Banca Don Rizzo Credito Cooperativo della Sicilia Occidentale, BCC Formello d Trevignano Romano, BCC Pontassievve, BCC Valdarno Fiorentino, BCC San Giovanni Rotondo, BCC Spello e Bettona, Crediumbria Banca di Credito Cooperativo), ma molte altre saranno presenti a Spello per conoscere l’evento. Intanto, ciò che importa a chi è già sceso in campo per cercare soluzioni nel segno della cooperazione, è la consapevolezza che l’unico modo per iniziare a fare qualcosa è cominciare a fare.