Il 24 luglio la USL Umbria 1 e i medici di medicina generale (425 sul territorio aziendale) hanno siglato l’accordo per il biennio 2014-2015. Gli obiettivi condivisi riguardano il governo clinico, prevenzione, promozione della salute, appropriatezza e miglioramento organizzativo. L’azienda sta elaborando anche l’accordo sugli obiettivi da condividere con i pediatri di libera scelta.
“Innanzi tutto abbiamo raggiunto l’accordo che regolamenta l’assistenza nelle RSA aziendali – dichiara con soddisfazione il direttore generale Giuseppe Legato – Un traguardo importante considerato che entro l’autunno saliranno a 138 i posti letto di Rsa nel nostro territorio e che, indipendentemente da dove siano collocate le Rsa (in un Centro di salute o in una struttura ospedaliera), è ai medici di medicina generale che è affidata la gestione clinica dei pazienti assistiti, con sedute programmate o su chiamata in base alla necessità. Abbiamo puntato sul potenziamento di questo tipo di assistenza intermedia e integrata per garantire una più completa e appropriata offerta assistenziale per quei numerosi malati che, superata la fase acuta della malattia, sono pronti per essere dimessi dall’ospedale ma non sono tuttavia nelle condizioni di poter tornare in autonomia al domicilio in quanto necessitano di riabilitazione o cure intermedie che richiedono assistenza infermieristica”.
Tra gli obiettivi di salute rientrano la valutazione e la prevenzione del rischio cardiovascolare globale nei soggetti ipertesi e diabetici per intervenire precocemente su quelle che poi sono le patologie epidemiologicamente più rilevanti sulla popolazione; la promozione all’adesione ai programmi screening per la diagnosi precoce dei tumori e in particolare allo screening del carcinoma del colon retto; la promozione all’adesione all’annuale campagna regionale di vaccinazione contro l’influenza stagionale per gli ultra sessantacinquenni e per tutti gli altri soggetti appartenenti alle categorie a rischio.
Riconfermati anche gli obiettivi di appropriatezza volti a garantire un’assistenza adeguata e di qualità che sia anche economicamente sostenibile per l’azienda: l’appropriatezza diventa un requisito indispensabile sia per le prescrizioni farmaceutiche sia per le prescrizioni delle prestazioni specialistiche ambulatoriali che, attraverso una corretta applicazione dei cosiddetti RAO (Raggruppamenti Omogenei di Attesa), possono garantire l’effettiva priorità d’accesso per le prestazioni, contribuendo in misura significativa al contenimento delle liste di attesa, obiettivo prioritario per il quale si stanno mettendo in atto anche altre strategie condivise a livello regionale.
Il governo clinico punta su due obiettivi principali: il primo è il potenziamento del progetto TAO (Terapia Anticoagulante Orale) per la gestione del paziente in terapia antitrombotica che per la terapia potrà accedere direttamente all’ambulatorio del medico di medicina generale. Il secondo obiettivo riguarda un progetto sperimentale in base al quale saranno direttamente i medici di medicina generale a seguire in prima persona i pazienti affetti dal diabete di tipo 2 in compenso o stabilizzati, che fino ad oggi venivano seguiti solo da specialisti. Inizialmente saranno coinvolti in questo percorso sperimentale solo medici operano nella forma associativa della medicina di gruppo (gli studi medici)
Sul fronte del miglioramento organizzativo in ambito territoriale, infine, si cercherà di favorire con delle sedute mensili l’integrazione fra i medici di base e i servizi distrettuali.