Perugia, 28 maggio 2022 (Luigi Campi) – Nel contesto del quinto ciclo di conferenze “Aspettando Perugia1416”, è stata organizzata per lunedì 30 maggio, alle ore 18 presso la Sala dei Notari di Palazzo dei Priori a Perugia, una conferenza dal titolo: “Il signore e condottiero Braccio da Montone: un’eccezione nel pensiero repubblicano di Sismondi”.
Relatrice d’eccezione sarà la professoressa Marion Bertholet della Université Grenoble Alpes (Francia), esperta conoscitrice dello storico ottocentesco, introdotta da Tommaso di Carpegna Falconieri, professore associato di Storia medievale all’Università degli studi di Urbino Carlo Bo, medievista e già attivo con Perugia1416 nelle docu-fiction Braccio 3.0.
L’iniziativa, ad ingresso libero e con accesso secondo le norme vigenti, è stata organizzata dall’associazione Perugia1416, in collaborazione con l’Associazione umbra rievocazioni storiche e con il patrocinio del Comune di Perugia.
Jean Charles Léonard Simonde de Sismondi (1773-1842), economista, letterato e storico svizzero, è noto per essere lo storico della libertà italiana. Nella sua opera, e soprattutto nell’Histoire des républiques italiennes du Moyen Âge (1807-1818), ha esaltato l’indipendenza delle città comunali, contribuendo così a fabbricare l’idea di un Medioevo italiano urbano, borghese e liberale. A partire dalla fine del Duecento, poi, questa libertà sarebbe progressivamente venuta meno, per sparire completamente nel Cinquecento. La resa dei signori avrebbe segnato il declino dell’Italia, ormai dominata dalla tirannia. Nell’opera di Sismondi, tuttavia, non manca neppure qualche esempio di signori che non sono né tiranni né difensori della libertà. Fra questi spicca la figura di Braccio da Montone. Questa conferenza analizzerà come Sismondi riesca a coniugare il principio della libertà e la visione positiva, quasi celebrativa, di Braccio: il condottiero e signore che, pur avendo conquistato il suo dominio con le armi, è raffigurato come un eroe e uno dei più grandi uomini del suo tempo.
Marion Bertholet è agrégée di storia e titolare di un dottorato di storia dell’Università Grenoble Alpes dove ha discusso una tesi nel 2021, intitolata Des Lumières à Sismondi : penseurs et voyageurs face au Moyen Âge italien. È attualmente ricercatrice associata al laboratorio Luhcie (Université Grenoble Alpes) e insegna Storia moderna all’Università Aix-Marseille (Attachée temporaire d’enseignement et de recherche). Autrice di vari articoli, si interessa alla scrittura e alle rappresentazioni del passato dal Settecento all’inizio dell’Ottocento. Il suo lavoro riguarda più particolarmente l’invenzione del Medioevo italiano e l’opera di Sismondi.
Tommaso di Carpegna Falconieri è professore associato di Storia medievale all’Università degli studi di Urbino Carlo Bo, presidente della Società romana di storia patria e presidente dell’Unione internazionale degli istituti di archeologia, storia e storia dell’arte in Roma. Conduce analisi delle istituzioni, delle culture, degli individui e dei gruppi sociali (soprattutto il clero e l’aristocrazia), studiando questi temi sotto varie angolature e servendosi di metodologie differenti: onomastica storica, prosopografia, sistemi abitativi, strutture familiari, dottrine politiche, rappresentazioni culturali, processi di costruzione della memoria, esegesi ed edizione di fonti. Attualmente sta concentrando i propri interessi sull’uso politico del medioevo nel mondo contemporaneo. Su questo argomento ha pubblicato un libro dal titolo Medioevo militante (Einaudi), tradotto in spagnolo (El presente medieval, Icaria), in francese (Médiéval et militant, Publications de la Sorbonne) e in inglese (The Militant Middle Ages, Brill). Il suo ultimo libro si intitola Nel labirinto del passato. 10 modi di riscrivere la storia (Laterza, 2020).