Barbanera sull’anno 2023: un anno di felicità e di buone pratiche per tutti tra ponti di memoria e il coraggio di cambiare

13 dic 2022 (L.C.)Che anno sarà il 2023? Ce lo dice il saggio Barbanera dalle pagine del suo famoso Almanacco, riconosciuto “Memoria del mondo” Unesco e patrimonio documentario dell’umanità, che, come sempre sul finire dell’anno, è in tutte le edicole e librerie d’Italia con il suo immancabile augurio per un anno di felicità. Perché anche in tempi difficili come questi, anzi, mai come ora, lo spirito di rispetto, solidarietà e inclusività cui si ispira ci potrà essere utile per imparare a “stare al tempo” senza farci sopraffare dagli eventi, ma ricercando ogni giorno un equilibrio armonico e consapevole con il mondo che ci circonda, facendo nostri quei semplici gesti quotidiani e quelle buone pratiche scandite dal ritmo delle stagioni e dalle fasi della luna.

A leggere il Barbanera, mese dopo mese in questo prossimo 2023, sembra che il peggio stia per passare e che sia proprio questo il momento giusto per ritrovare la dimensione dell’insieme e dei rapporti più veri e solidali con gli altri. E’ questo il messaggio che traspare dalle sue pagine e anche le stelle, d’altronde, lo prevedono: a marzo Saturno – il pianeta che concretizza e dà forma alle cose – entra in Pesci, il segno  più portato all’empatia e alla solidarietà, e ci rimarrà tutto l’anno. Che significa? Che sposteremo l’attenzione sugli altri, facilitati anche da Nettuno, pianeta già da tempo in Pesci che amplifica le caratteristiche tipiche del segno. Infine, da maggio anche Giove – il pianeta che costruisce, espande e dilata – entra in Toro, segno che tende a proteggere e a cercare il benessere altrui e dell’ambiente, per rimanerci un anno intero. Fidiamoci, dunque, del cielo e delle stelle: ci si presenterà senz’altro l’occasione per essere migliori.

Alcune citazioni del saggio Barbanera

L’uomo ha da essere ostinato nel suo pensare?”. Lo scriveva Barbanera nel 1829, annunciando la scelta saggia di chi ha il coraggio di cambiare. E il tema torna anche nelle pagine dell’almanacco 2023: “Tutti noi possiamo avere parole che anticipano il futuro, tutti possiamo predire, tutti sappiamo prendere decisioni e impegnarci affinché si realizzino delle trasformazioni. Domandiamoci sempre come nella nostra vita possiamo agire perché qualcosa di nuovo e meraviglioso venga alla luce. Intraprendiamo, rinnoviamo e gestiamo il cambiamento”.

L’arte di costruire i ponti risale ai tempi più remoti” scriveva Barbanera nel 1862 citando Erodoto e Diodoro Siculo, Menes d’Egitto e Semiramide di Babilonia. Non è un caso che anche nell’Almanacco 2023 si legga di ponti di memoria nella pagina mensile del buon vivere: “Nelle scienze delle costruzioni c’è un elemento architettonico utilizzato per il suo aspetto estetico e l’elevata capacità statica: l’arco. L’arco, esattamente come il ponte, è una forza causata da due debolezze. Grazie alla propensione a legare passato e futuro, archi e ponti sono modelli esemplari per costruire nuovi modi di stare al mondo. Organizziamo e partecipiamo a eventi congiuntivi fra generazioni… La memoria, condivisa e interpretata, può diventare forza comune”.

Barbanera come sempre dà il suo contributo per favorire il cambiamento e anche uno stile di vita più inclusivo. Da quest’anno, infatti, porta in edicola, insieme al calendario tradizionale e all’almanacco, un nuovo calendario lunario in formato Braille e multimedialeversione ottimizzata per non vedenti e ipovedenti realizzata in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Onlus-Aps e Irifor.

Almanacco o calendario che sia, mese dopo mese per tutto l’anno che verrà, Barbanera continuerà a farci scoprire (o ricordare) tanti pratici consigli per la casa, l’orto, il giardino e quel buon vivere quotidiano fatto di ricette semplici in cucina, rimedi naturali per il benessere di mente e corpo, suggerimenti contro lo spreco e brevi approfondimenti sul vivere civile. Piccoli strumenti per costruire una consapevolezza più intima del nostro posto nel mondo. Per aiutarci ad affrontare con il sorriso la complessità e la sempre più rapida mutevolezza delle cose. Con ottimismo, coltivando meraviglia, curiosità e intelligenza.

Forse vi sembra un mondo impossibile, ma non lo è. C’è un posto in cui ancora oggi, seguendo i ritmi del cielo e della terra e il crescere e il calare della luna, si sperimentano la filosofia e le buone pratiche che da sempre Barbanera suggerisce in una quotidianità a misura d’uomo. E’ la casa di Barbanera, a Spello, in Umbria: un complesso rurale del XVIII secolo di circa 7 ettari certificati bio, che ospita la sede editoriale e la redazione in un antico bachificio ristrutturato, la Fondazione Barbanera 1762, con oltre 50mila documenti antichi di cui 13mila almanacchi, calendari e lunari da tutto il mondo, e l’Orto giardino delle Stagioni, uno scrigno prezioso di biodiversità, dove convivono e dialogano in armonia, tra fontane e pergolati, semi e ortaggi rari o in via d’estinzione, frutti di archeologia arborea, fiori ed erbe officinali. La casa di Barbanera è visitabile tutto l’anno (prenotazione telefonica al numero 0742-391177, www.barbanera.it )

Con una storia di oltre due secoli e mezzo e dal 2015 “Memoria del mondo” Unesco, l’Almanacco più celebre e longevo d’Italia dimostra ancora una volta la sua straordinaria capacità di rinnovarsi, rendendosi interprete del tempo che vive, fedele alla tradizione e visionario scrutatore del futuro, come il leggendario e misterioso filosofo che per primo lo fece dare alle stampe nel 1762. Non è un caso che la voce Barbanera, come sinonimo di almanacco, lunario e calendario, compaia nei maggiori dizionari italiani e rappresenti ancora oggi un fenomeno editoriale senza uguali, con un totale di tre milioni di copie all’anno diffuse prevalentemente tramite edicole e librerie. La sua fama ha attraversato i secoli in un crescendo straordinario: nel tempo i lettori si sono urbanizzati e poi digitalizzati, vivono luoghi, esigenze e ritmi diversi, ma Barbanera continua ad affascinarli, con i consigli, le previsioni, l’amore per il mondo e per la natura, con una filosofia di vita che guarda all’armonia tra l’uomo la natura e le cose del mondo.

Il personaggio: Barbanera il filosofo saggio

Erudito, astronomo, eremita, filosofo passato alla storia per la saggezza e per le sue previsioni, Barbanera sembra sia vissuto a Foligno nel 1700, in un tempo in cui i confini tra i saperi – astronomia e astrologia, scienza e buonsenso popolare – non era ancora così ben delineati. Tra realtà e leggenda, questa misteriosa figura di saggio dalla folta barba nera diede alle stampe il suo primo lunario nel 1762. Per l’efficacia dei suoi consigli e la sua capacità di parlare a tutti, la sua fama crebbe di giorno in giorno travalicando i confini regionali, fino a fare delle sue “creature” il calendario e l’almanacco italiani per antonomasia.  www.barbanera.it