ROMA – A una settimana dal Corpus Domini un’altra giornata memorabile si aggiunge all’album di ricordi di Spello. Infatti, in occasione del V Congresso Internazionale delle Arti Effimere, un gruppo di circa venti infioratori spellani ha partecipato, insieme a più di 1.500 maestri infioratori provenienti da tutto il mondo, alla creazione della grande infiorata romana che domenica 29 giugno, per la festa dei Santi Patroni di Roma Pietro e Paolo, è stata salutata con ammirazione da Papa Francesco, affacciato su piazza San Pietro per il tradizionale Angelus.
Gli infioratori spellani hanno iniziato i lavori sabato alle ore 17 per realizzare il bozzetto dal titolo “Cristo Salvatore dell’umanità” del maestro Gianni Buono. Il tappeto floreale, delle dimensioni di 5×7 metri e ricco di particolari, ha impegnato per un’intera notte i maestri infioratori di Spello che, coordinati dal vicepresidente dell’associazione Giuliano Torti, si sono contraddistinti per aver impiegato esclusivamente fiori e foglie, freschi o essiccati e mai colorati artificialmente.
Con 50 quadri realizzati con milioni di fiori, sale o trucioli lungo via della Conciliazione fino a piazza Pio XII, il particolarissimo “tappeto” romano ha raggiunto i 3mila metri quadrati, colorando l’Infiorata Romana, giunta alla sua quarta edizione e forte di una tradizione di oltre 400 anni di storia.
In piazza a ricevere il saluto del Pontefice c’erano l’assessore al turismo di Roma Capitale Marta Leonori, il presidente della Commissione Speciale Politiche Comunitarie Mino Dinoi e l’assessore municipale Jacopo Emiliani per Roma Capitale che ha patrocinato l’iniziativa. Con loro gli organizzatori della Pro Loco di Roma, l’ambasciatore del Giappone e i sindaci e i rappresentanti di diversi comuni italiani, tra i quali l’assessore alla cultura del Comune di Spello Irene Falcinelli. Presente anche Sandro Vitali in qualità di presidente dell’Associazione Città delle Infiorate.