I Distretti della Usl Umbria 1, su indicazione del direttore generale Massimo Braganti, hanno organizzato da martedì 5 luglio – per la durata di tutto il mese – turni aggiuntivi di Continuità assistenziale in orario diurno con l’obiettivo di supportare il lavoro dei medici di medicina generale ed assicurare le prestazioni assistenziali territoriali non differibili garantendo inoltre la presa in carico domiciliare dei pazienti che versano in condizioni di particolare complessità.
Una decisione maturata vista la cessazione, avvenuta lo scorso 30 giugno, dell’attività delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca), che si occupavano della gestione domiciliare dei pazienti affetti da Covid-19, in considerazione dell’aumento dei contagi.
Il servizio, che prevederà l’impegno di medici di continuità assistenziale, nella prima fase sperimentale per 4 ore al giorno con orario 16-20, nei giorni feriali (dal lunedì al venerdì salvo prefestivi e festivi), sarà attivato dal sanitario curante del paziente a seguito di una adeguata valutazione del caso e servirà a ridurre l’inappropriato ricorso al sistema di emergenza (118 e Pronto Soccorso) e l’ospedalizzazione dei pazienti meno gravi, gestibili presso il proprio domicilio.
L’attività è proposta dalla Usl Umbria 1 in via sperimentale in previsione della riorganizzazione anche nella Regione Umbria della rete di assistenza territoriale prevista dal DM 77/2022, recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che prevede l’istituzione delle Unità di continuità assistenziale (Uca), équipe mobili distrettuali per la gestione e il supporto della presa in carico di individui, o di comunità, che versano in condizioni clinico-assistenziali di particolare complessità.