In riferimento al comunicato stampa congiunto di CGIL, CISL e UIL diramato lo scorso 14 agosto – dal titolo “Sanità, sindacati: la USL Umbria 1 non stabilizza il personale, e continua la fuga verso altre regioni” e pubblicato su alcune testate regionali – nonché alla nota pervenuta dalle stesse OO.SS. (Organizzazioni sindacali) sullo stesso argomento alla Direzione Generale dell’Usl Umbria 1 in data odierna (lunedì 16 agosto), nella quale vengono paventate anche “palesi violazioni di accordi sottoscritti”, l’Azienda ribadisce quanto segue:
Nei vari incontri con le OO.SS., la USL Umbria 1 ha sempre rappresentato l’assoluta volontà di applicare quanto previsto dalla legge sulla stabilizzazione (Legge Madia) per tutti i dipendenti che ne avessero fatto richiesta possedendone evidentemente i requisiti.
In data 31 maggio 2021 è stata adottata, al riguardo, la Delibera n. 660 ed in data 3 giugno sul sito aziendale sono stati pubblicati i relativi bandi: uno per il Comparto ed uno per la Dirigenza. I bandi suddetti sono “aperti” e le domande potranno pervenire entro la data del 31 dicembre 2021.
Ad oggi sono pervenute 45 domande di cui 40 relative al Comporto e 5 relative alla Dirigenza; per tutte le domande sono in corso le verifiche dei requisiti, ma entro il 20 agosto si conta di adottare la delibera per la stabilizzazione degli aventi a diritto.
Di tutto questo ne sono ben a conoscenza le OO.SS. nonché tutti i dipendenti.
Non risultato alla USL Umbria 1 palesi violazioni di accordi già sottoscritti né fughe di massa così come rappresentato da CGIL, CISL e UIL.