Le Infiorate spellane seguono alcune regole fondamentali:
1. Il materiale proviene solo ed esclusivamente dal mondo vegetale
2. Le infiorate non possono essere di lunghezza inferiore a 12 metri e devono essere distanti almeno 1 metro dai bordi della strada, per favorire il passaggio ai visitatori.
3. Si può tracciare il disegno su carta bianca solo nella parti figurative, purché poi non venga colorato.
4. È altresì proibito usare vernici, smalti e similari, colla e derivati. La colla è ammessa solo per incollare sull’asfalto i bozzetti riprodotti su carta bianca
5. Le infiorate devono terminare entro le ore 9 della domenica.
6. Ai fini della premiazione sono prese in considerazione soltanto le opere con tema a carattere religioso.
7. La Giuria è composta da 5/7 elementi.
La preparazione dell’infiorata è la fase più interessante e viva dell’evento: inizia nel primo pomeriggio del sabato – con l’allestimento delle protezioni e con la creazione o la riproduzione dei disegni sulle sezioni delle strade assegnate a ciascun gruppo – e si protrae per tutta la notte, quando gli infioratori dispongono con la massima precisione i petali sui disegni.
Le specie floreali utilizzate nelle infiorate sono numerosissime: fiordaliso, rosa, garofano, papavero, finocchio, veccia, iris, ginestra, sambuco, margherita, tarassico, cardo, serputello, planzago, viscaria, salvia, linaria, calendula, anemone, cicirilli, magnolia, cipollone, gaggia, fico, quercia, noce, cipresso, pino, orchidea selvatica.
Sono dieci le fasi tecniche dell’infiorata, che seguono un logico rituale in un crescendo di laborioso entusiasmo:
1. La prima fase progettuale tiene conto della superficie stradale a disposizione, onde permettere di studiare il soggetto e i colori.
2. La seconda fase è quella di abbinamento tra i colori del bozzetto e dei fiori a disposizione.
3. La terza fase è quella della raccolta dei fiori, che avviene e in vari periodi anche a qualche centinaia di chilometri da Spello (per lo più tra il monte Subasio e l’Appennino umbro-marchigiano).
4. La quarta fase della mondatura (o “capatura”) dei fiori consiste nella separazione dei petali per tipo e colore.
5. La quinta fase è la preparazione dei disegni su carta bianca, ma non tutti i gruppi la eseguono, alcuni disegnano il bozzetto direttamente sull’asfalto.
6. La sesta fase è quella della preparazione di stampi che facilitino il lavoro di composizione con i petali.
7. La settima fase è l’installazione di tendoni o altri sistemi di copertura che proteggano le opere dalla pioggia dal vento e da altre eventuali condizioni meteorologiche avverse.
8. L’ottava fase, eseguita nel pomeriggio del sabato, è quella dell’incollatura del disegno eseguito (con colla da parati).
9. La nona fase è la composizione del disegno con petali e verdure. Le operazioni di composizione durano dal tardo pomeriggio del sabato per tutta la notte fino alle ore 8 circa della domenica mattina, prima del passaggio della giuria.
10. La decima e ultima fase è la salvaguardia e la conservazione dell’infiorata mediante irrorazione di acqua con pompe e spruzzatori, in modo che i petali possano restare aderenti all’asfalto e non appassiscano al calore del sole. Non essendo incollati a terra ed essendo vietati materiali stabilizzanti come sabbia o segatura, lo spessore del tappeto è un elemento assai importante; si pensi, per esempio, che con il sole i fiori finirebbero con il ritirarsi, facendo comparire l’asfalto…
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