FONTE: AUN, Agenzia Umbria Notizie
covid-19; commercio e scuole: la regione umbria si allinea al dpcm. linee guida per centri commerciali, esercizi di vicinato, medie e grandi strutture
(aun) – perugia, 4 dic. 020 – È stata firmata quest’oggi un’ordinanza regionale, valida sino al 15 gennaio 2021, nella quale, preso atto del miglioramento dei dati dei contagi registrato in Umbria in merito al Covid-19, si sospendono già da questo weekend le misure restrittive riguardanti il commercio. Rimarranno ovviamente in vigore i provvedimenti contenuti nel nuovo Dpcm. Per ciò che concerne i locali commerciali di vicinato, medie e grandi superfici, nonché i centri commerciali e strutture similari, la Regione Umbria fornisce precise linee guida riguardanti numero massimo e modalità di accesso dell’utenza, gestione del personale, norme comportamentali, sanificazione, informazione all’utenza e altri aspetti.
L’ordinanza odierna, inoltre, non prevede più a partire dal 9 dicembre la didattica a distanza per le scuole secondarie di primo grado le cui lezioni, dunque, torneranno in presenza. In questo ambito, l’Ente raccomanda alle aziende che gestiscono servizi di trasporto la verifica del rigoroso rispetto del coefficiente di riempimento pari al 50% della capienza massima, e alle istituzioni scolastiche ed agli enti locali, ognuno per le proprie competenze, di vigilare e porre in essere ogni utile iniziativa e misure necessarie ed idonee al fine di evitare assembramenti.
Rinnovate, inoltre, alcune misure già adottate come il divieto di svolgere attività all’aperto o al chiuso da parte di associazioni e circoli ricreativi e culturali, centri di aggregazione sociale, università del tempo libero e della terza età. Sono vietati i giochi da tavolo, delle carte, biliardo, bocce effettuati nei centri e circoli sportivi pubblici e privati. Sospese anche tutte le attività di gare e competizioni riconosciute di interesse regionale, provinciale o locale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, in relazione agli sport di squadra e di contatto e svolti dalle associazioni e società dilettantistiche.
È sospeso per il medesimo periodo, limitatamente agli atleti di età inferiore ai 18 anni che militano nelle società e nelle associazioni dilettantistiche e amatoriali degli sport di squadra e di contatto, lo svolgimento degli allenamenti e preparazione atletica anche in forma individuale. È altresì precluso per tutti l’uso delle parti comuni nonché degli spogliatoi.
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coronavirus: aggiornamento settimanale 3 dicembre
(aun) – perugia 3 dic. 020 – L’andamento epidemico nell’ultima settimana con un focus che raffronta i decessi tra la prima e la seconda fase della pandemia a cura del nucleo epidemiologico, è stato al centro della conferenza stampa settimanale della Task force regionale.
Presenti il direttore regionale alla Salute, Claudio Dario, il commissario covid, Antonio Onnis, la dottoressa Enrica Ricci dell’Unità strategica emergenza coronavirus (Usec).
“A partire dalle informazioni presenti nella banche dati disponibili della protezione civile e dell’Istituto superiore di sanità – hanno spiegato la dottoressa Carla Bietta e Mauro Cristofori del Nucleo epidemiologico – sono state analizzate le due fasi epidemiche per fornire elementi di confronto relativi ai decessi da (per) COVID 19, includendo nell’analisi tutti i 415 decessi occorsi dall’inizio dell’epidemia al 30 novembre 2020.
La distribuzione dei casi nelle due fasi è a netto vantaggio della Fase 2 (ndr. slide in allegato).
Relativamente alla situazione nelle carceri umbre, il commissario Onnis ha reso noto che “la situazione è sotto controllo anche se c’è necessità di un livello di attenzione altro. Negli istituti– ha aggiunto – arriveranno 4 mila test che saranno utilizzati per lo screening dei detenuti e degli operatori”.
Nel corso dell’incontro il direttore Dario ha reso noto che “in presenza di una variazione del quadro epidemiologico che, nelle ultime settimane, ha evidenziato un progressivo crescente impegno del Servizio sanitario regionale, si stanno rivedendo le strategie messe in atto nella Regione Umbria proprio sul versante diagnostico. In questa logica sono state approvate dal Comitato Tecnico Scientifico della Regione Umbria le “linee di indirizzo per la sorveglianza e strategia diagnostica nell’uso dei test per il covid-19”, un documento di governo che ridefinisce il percorso della sorveglianza e le strategie diagnostiche nell’uso dei test per il COVID-19, sulla base delle normative vigenti.
Proprio alla luce delle nuove strategie diagnostiche – ha aggiunto – per garantire una maggiore accessibilità alla diagnostica per SARS-CoV 2 rivolta anche a cittadini che non fanno parte delle casistiche che vengono prese in carico dalla sanità pubblica – come ad esempio i privati cittadini asintomatici che non risultano contatti stretti di casi COVID, oppure per lo screening nei luoghi di lavoro – è stata prevista la possibilità, in caso di test antigenico o sierologico positivo, di eseguire il test molecolare su tampone oro-rinofaringeo in regime privato”.
“In attesa dell’approvazione da parte della Giunta regionale di una delibera che recepisce le linee del Cts – ha annunciato il direttore Dario – sarà trasmessa una circolare esplicativa ai laboratori privati da parte della Direzione sanitaria regionale e del Commissario regionale all’emergenza Covid, per rendere già operative le linee stesse in base alle quali il cittadino che risulti positivo al test antigenico o al test sierologico potrà quindi effettuare il test molecolare seguendo due modalità”.
Ovvero contestualmente, nel caso sia stato eseguito un test rapido presso lo stesso laboratorio/punto prelievo/medico competente, con costi a proprio carico e dovrà restare in isolamento domiciliare fiduciario fino al referto del test molecolare, dal quale dipenderà il percorso successivo. Diversamente, si potrà avvalere del servizio pubblico e, in tal caso verrà preso in carico servizio di prevenzione, che provvederà alla prescrizione e programmazione del test molecolare, con costo a carico della sanità pubblica, fermo restando che, in attesa dell’esecuzione del test molecolare, il soggetto dovrà permanere in isolamento domiciliare fiduciario.
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coronavirus: istituita task force regionale per le carceri, nel pomeriggio prima riunione
(aun) – perugia 20 nov. 020 – Continua il monitoraggio stretto della Regione Umbria sulla diffusione prodotta dal covid nelle carceri: nel pomeriggio di oggi si è riunita la Task Force regionale costituita nei giorni scorsi proprio per verificare le condizioni le sanitarie all’interno degli Istituti Penitenziari situati in Umbria. La Task Force è composta dal Commissario straordinario all’Emergenza Sanitaria dell’Umbria, da due referenti della Direzione regionale Salute e Welfare e da un referente per ciascuna delle Aziende USL dell’Umbria, con il compito di verificare le condizioni sanitarie e le condizioni specifiche in materia di prevenzione, trattamento e aspetti organizzativi sanitari per la gestione covid-19 all’interno degli Istituti Penitenziari che insistono sul territorio regionale.
Durante l’incontro di oggi – presenti i referenti covid di tutti gli istituti – sono state condivise le varie situazioni e gli obiettivi programmatici ed è stato stabilito di avviare una serie di visite negli istituti penitenziari, a partire dalla prossima settimana.
La Regione Umbria ha deciso di costituire la Task Force dedicata a seguito di una serie di intelocuzioni avviate dopo che il 28 ottobre si era tenuta la riunione del Tavolo dell’Osservatorio Permanente sulla Sanità Penitenziaria, strumento del quale la Regione si è dotata per monitorare e attuare gli indirizzi istituzionali ritenuti strategici ai fini della tutela della salute, globalmente intesa, dei detenuti e delle persone sottoposte a provvedimenti penali.
La Regione ha inteso quindi, adottare una strategia interistituzionale volta alla massima efficacia con i diversi soggetti coinvolti nel Tavolo dell’osservatorio, tra i quali l’Amministrazione Penitenziaria, la Magistratura di Sorveglianza e il Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale.
In particolare in tale sede – anche alla luce della situazione registrata nei giorni scorsi nel carcere di Terni dove attualmente i detenuti positivi sono 22, visto che dei 75 positivi al covid, 53 si sono negativizzati – è stato stabilito con l’Amministrazione Penitenziaria di procedere a un aggiornamento condiviso delle procedure e dei protocolli già attivati in fase precedente, con la creazione di una Linea di indirizzo regionale finalizzata a garantire omogeneità interpretativa e applicativa, quindi con un’efficacia ancora maggiore nell’ attuale fase critica, volta a bloccare l’ingresso e la propagazione del virus negli istituti penitenziari.
Tale impostazione è stata successivamente condivisa dalla Regione anche in un successivo incontro col Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale avvenuto il 12 ottobre, che ha dato atto alla Regione di aver colto le criticità da lui esposte nella discussione, confidando nel dialogo interistituzionale come primo efficace strumento per risolvere i problemi emergenti.
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“covid hotel” in umbria: continuano sopralluoghi per individuazione nuovi alberghi per isolamento persone positive; firmata convenzione quadro con associazioni settore
(aun) – Perugia, 20 nov. 020 – “Continuano sul territorio regionale i sopralluoghi e le valutazioni del sistema regionale sanitario e di protezione civile per selezionare le strutture ricettive disponibili per i ‘Covid Hotel’ ed è stata intanto firmata la convenzione quadro con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative del settore alberghiero, che hanno risposto positivamente all’iniziativa della Regione, per attivarli in caso di necessità. Finora sono oltre 30 le strutture disponibili sul territorio regionale, delle quali 11 sono risultate idonee. È quanto rende noto l’assessore regionale alla protezione civile Enrico Melasecche.
Tra le azioni strategiche messe in campo dal sistema regionale di protezione civile nell’ambito del piano di salvaguardia per il contenimento e la gestione della pandemia, c’è anche quella di individuare i “Covid Hotel” per l’accoglienza di persone da porre in isolamento in strutture esterne e alleggerire, così, le strutture sanitarie.
Il Covid Hotel è destinato a:
• soggetti (non necessariamente residenti nel territorio del Distretto dove si trova la struttura) Covid positivi, asintomatici o paucisintomatici, impossibilitati a restare in isolamento domiciliare presso la propria abitazione;
• soggetti Covid positivi (anche in questo caso, non necessariamente residenti nel territorio del Distretto dove si trova la struttura) dimessi da un ospedale della Regione clinicamente guariti, ma non ancora negativizzati o con dichiarazione di fine isolamento, che non possono continuare la quarantena a domicilio.
• Soggetti negativi o in attesa di esito tampone che non dispongono di idonea soluzione abitativa per effettuare la quarantena prevista (fattispecie per cui, a meno di particolari situazioni di indigenza, è previsto il pagamento da parte dell’utente della tariffa calmierata di 39,50 euro giornalieri omnicomprensivi tra vitto e alloggio).
L’accesso alla struttura viene garantito come segue:
– dall’ospedale o da RSA COVID dedicata, secondo modalità predefinite;
– dal territorio, tramite i medici di medicina generale che contatteranno il Punto unico di accesso di riferimento (al momento quelli di Città di Castello per Villa Muzi, telefono 075 85 09 972 ed email centrosalute.cdcastello@uslumbria1.it, Media Valle del Tevere per l’hotel Melody, telefono 075 54 16 160, email puadistrettomtv@uslumbria1.it ).
L’assistenza sanitaria sarà garantita dai Medici di medicina generale, anche tramite l’USCA (Unità Speciale di Continuità Assistenziale), con il supporto dei servizi distrettuali.
La permanenza del paziente nella struttura avverrà fino alla dichiarazione di guarigione e/o di fine isolamento secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
Nel caso di Covid positivi dovrà essere garantito il trasporto in condizioni di sicurezza.
Ad oggi i “Covid Hotel” attivi sono “Villa Muzi” a Città di Castello, messa a disposizione in comodato d’uso gratuito dalla Diocesi di Città di Castello, con 17 posti potenzialmente disponibili di cui 3 attualmente occupati, e l’Hotel “Melody” a Deruta, con 52 camere disponibili, di cui 11 attualmente occupate.
Ulteriori strutture alberghiere sono al vaglio per individuare altri ‘Covid Hotel’ da attivare, in base alle future o specifiche esigenze dei singoli territori. Il lavoro di valutazione del sistema regionale di protezione civile continua per completare il quadro delle strutture attivabili in caso di necessità.
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coronavirus: curva epidemiologica verso l’appiattimento, ma non c’è inversione
(aun) – perugia 19 nov. 020 – In Umbria si sta assistendo ad un appiattimento della curva epidemiologica che evidenzia, anche grazie all’analisi di più indicatori, una situazione più stabile rispetto ai primi giorni di ottobre: è quanto emerso stamani nel corso della conferenza stampa settimanale sull’andamento dell’epidemia prodotta dal covid-19 nel territorio regionale.
All’incontro erano presenti il direttore alla Salute della Regione Umbria, Claudio Dario, il commissario per l’emergenza covid, Antonio Onnis, Carla Bietta e Marco Cristofori del nucleo epidemiologico regionale, Ilaria Vescarelli, referente Usec per le Rsa, il direttore sanitario dell’Usl1, Massimo D’Angelo.
La dottoressa Bietta e il dottor Cristofori, hanno illustrato gli scenari dell’epidemia (ndr. slide in allegato) che evidenziano non un’inversione della curva, bensì una stabilizzazione, frutto anche delle misure di contenimento adottate a livello nazionale e regionale.
“Per noi che lavoriamo sul territorio – ha sottolineato Carla Bietta – è molto significativa anche la lettura del dato relativo alla riduzione della percentuale di soggetti positivi rispetto al numero di tamponi effettuati che dà ragione del governo del territorio, seppur nei limiti del possibile, attraverso il contact tracing”.
In proposito è stato ricordato che nell’attività di tracciamento, sono direttamente coinvolti, con opportuna formazione, gli studenti di medicina.
Nel corso dell’incontro sono stati resi noti i dati relativi al monitoraggio delle strutture residenziali (Rsa e Residenze Protette) che permette di applicare gli stessi protocolli in tutte le strutture che – come ha evidenziato il direttore Claudio Dario, “in questa seconda ondata hanno risentito di un contagio diffuso sul territorio completamente differente dalla prima ondata che ha investito prevalentemente il Nord Italia”.
“Al momento su 67 strutture monitorate, 48 hanno registrato casi di positività per un totale di 328 ospiti positivi, – ha detto Ilaria Vescarelli – mentre gli operatori positivi sono 187”.
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coronavirus: online video conclusivo della campagna #insiemecontroilcovid con gli operatori della usl umbria 1
(aun) – Perugia, 17 nov. 020 – È online il quarto e ultimo video spot della campagna di comunicazione della Direzione Regionale Salute dell’Umbria #insiemecontroilcovid, con i contributi degli operatori dell’Azienda USL Umbria 1.
“Voglio ringraziare tutto il personale del sistema sanitario regionale che quotidianamente, animato da profonda umanità e spirito di sacrificio, si adopera per non far mancare la propria vicinanza ai cittadini – sottolinea Claudio Dario, Direttore Regionale Salute – In questo momento ognuno di noi deve sentire il dovere di impegnarsi per proteggere se stesso e gli altri al fine di salvaguardare medici, infermieri e ogni altro professionista impegnato per la tutela della salute di tutti”.
I video sono pubblicati sui siti istituzionali e sulle pagine social delle Aziende sanitarie e della Regione Umbria https://www.regione.umbria.it/salute-coronavirus
Guarda il video dalla pagina Facebook della Usl Umbria 1
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coronavirus: presentato piano di salvaguardia
(aun) – perugia 16 nov. 020 – Sulla base delle proiezioni che prevedono una curva epidemiologica con un picco di ricoveri entro i primi giorni di dicembre, la Giunta reginale dell’Umbria ha approvato stamani l’atto con il quale si definisce e si rende operativo il “Piano di salvaguardia”, che prevede di ampliare sia i posti letto ordinari che i posti letto di terapia intensiva dedicati COVID. Subito dopo l’approvazione, l’atto è stato illustrato nel corso di una videoconferenza alla presenza della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, degli assessori regionali alla Salute, Luca Coletto, alla Protezione civile, Enrico Melasecche, dei direttori regionali alla Salute, Claudio Dario, e alla Protezione civile, Stefano Nodessi, del Capo di Gabinetto della Presidenza Federico Ricci. E’ intervenuto in collegamento dalle Marche il consulente della Presidenza per la gestione dell’emergenza covid, Guido Bertolaso.
In apertura dell’incontro la presidente Tesei ha ricordato i numeri registrati in Umbria nell’ultima settimana evidenziando come “con il Piano di salvaguardia la Regione si stia preparando ad affrontare un ‘eventuale’ picco di ricoveri entro il mese di dicembre. Ovviamente – ha aggiunto – è stato predisposto il piano sperando che la curva dei contagi, grazie alle misure restrittive adottate, possa scendere”.
Stiamo andando oltre il Piano previsto dal Governo – ha precisato l’assessore Coletto – perché arriveremo a 167 posti di terapia intensiva, ma oltre alle cure per i pazienti covid, è importante continuare a garantire i Livelli essenziali di assistenza perché non possiamo pensare che non esistano altre patologie”.
“Si sta lavorando con grande impegno con l’Assessorato alla Sanità e con il supporto della Protezione civile e i risultati si stanno vedendo – ha riferito l’assessore Melasecche – Sono moderatamente ottimista che a breve potremo concretizzare tutto il lavoro che si sta svolgendo in Umbria”.
“In queste 2 ultime settimane è stato svolta un’attività proficua – ha precisato Guido Bertolaso – A Perugia è stato allestito l’ospedale dell’Esercito e a Terni si sta predisponendo quello della Croce Rossa. Le due strutture, insieme al grande impegno della Protezione civile, rappresentano un segnale di attenzione verso l’Umbria, visto che si tratta di strutture molto ricercate. Sul fronte sanitario quindi si sta facendo molto, si dovrà fare altrettanto sul sociale e, con l’opportuna organizzazione e nei giusti tempi, si potrà programmare anche la riapertura delle scuole”.
Anche questo Piano, in analogia a quanto precedentemente fatto in particolare con il Piano di contenimento, si svilupperà per fasi successive, in modo da incrementare progressivamente la dotazione dei posti letto, con l’allestimento tecnologico necessario e il reclutamento del personale dedicato.
Illustrando il Piano di salvaguardia il direttore alla Salute, Claudio Dario ha riferito che prevede il coinvolgimento anche di strutture esterne alla rete ospedaliera, visto che è indispensabile e necessario salvaguardare le strutture sanitarie per le proprie finalità di garanzia dei LEA (COVID e Non COVID) da assicurare a tutta la popolazione.
Il documento adottato presenta quindi una parte specifica che riguarda le attività per il rafforzamento della dotazione dei posti letto, una per l’aumento del personale, ed una dedicata alla definizione della necessità di investimenti strutturali e delle dotazioni di tecnologie che è necessario garantire per fronteggiare l’emergenza.
Attraverso il Piano si prevede l’attuazione di almeno ulteriori 150 posti letto per acuti, per una disponibilità complessiva di almeno 530 posti letto, ulteriori 58 posti letto per post-acuti che si vanno ad aggiungere a quelli già realizzati con il piano di contenimento per la bassa intensità post-acuta, ulteriori 40 posti letto di Terapia Intensiva, per una disponibilità complessiva di 167 di posti letto.
L’attuale contesto non consente di raggiungere rapidamente tale dotazione ricorrendo unicamente a strutture esterne extra rete sanitaria come si confà ad un piano di salvaguardia, si rende necessario quindi, il coinvolgimento di aree individuate nelle strutture della rete regionale sanitaria con il reclutamento di strutture esterne: è stato previsto l’allestimento dell’Ospedale dell’Esercito montato nel parcheggio dell’Ospedale di Perugia con 37 posti letto complessivi, la Tenda della Croce Rossa in adiacenza dell’Ospedale di Terni con capacità di 20 posti letto complessivi, l’utilizzo dello stabile che ospitava la Casa di Cura Porta Sole dove si possono allestire 58 posti letto complessivi a bassa intensità di cura per post acuti, la sottoscrizione di uno specifico Accordo Quadro con la Regione Marche per l’utilizzo di n. 1 modulo di terapie intensive presso il nuovo Ospedale Covid realizzato a Civitanova Marche per un totale di 14 posti letto.
Per quanto riguarda l’incremento dei posti letto ordinari dedicati Covid, si prevede che entro 10 giorni ne saranno attivabili 131, mentre entro 15 giorni saranno disponibili 32 posti letto di Terapia Intensiva, portando la dotazione dai 127 raggiunti con il piano di contenimento (69 iniziali + 58 del piano di contenimento) fino a 159. La realizzazione dell’Ospedale da Campo R.U. e dei 14 posti letto al terzo piano dell’Ospedale di Terni potrà consentire di mantenere i pazienti senza dover usufruire del COVID HOSPITAL di Civitanova Marche.
La progressiva realizzazione di tali posti letto ed il monitoraggio dell’andamento epidemico, e quindi della necessità di ricovero ospedaliero per terapia intensiva, consentirà di modulare la disponibilità aumentando l’offerta di Terapie Intensive generaliste.
Al fine di garantire la realizzazione dei nuovi posti letto suddetti sono state attivate dalle Aziende Sanitarie tutte le procedure di reclutamento, ordinarie e straordinarie, del personale sanitario consentite dalla normativa vigente in materia.
In riferimento ai Covid Hotel il direttore Stefano Nodessi, ha precisato che al momento sono attivi Villa Muzi a Città di Castello con 20 posti letto e Hotel Melody a Deruta con 54 posti letto.
Si sta verificando l’idoneità di altre strutture visto che Feralberghi e Confindustria ne hanno segnalate all’incirca 28 di cui già una decina visionate.
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emergenza covid-19; nell’ospedale da campo allestito dall’Esercito accanto al santa maria della misericordia, a perugia, i primi pazienti potranno essere trasferiti già da domani
(aun) – perugia, 11 nov. 020 – Sono concluse le operazioni di realizzazione dell’ospedale militare da campo dell’Esercito Italiano chiesto dalla Regione Umbria, in coordinamento con la Protezione Civile, al Ministero della Difesa e destinato alla accoglienza di pazienti Covid-19 paucisintomatici.
Come da programma, i primi pazienti potranno essere trasferiti dall’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia già dal primo pomeriggio di domani, giovedì 12 novembre.
L’ospedale da campo, gestito completamente da personale sanitario militare, grazie alla coordinazione e collaborazione con l’Azienda Ospedaliera di Perugia e al supporto fornito da tutte le componenti logistiche, ha potuto portare a termine la realizzazione in soli 3 giorni lavorando h24.
La struttura rientra tra le iniziative del Ministero della Difesa per implementare il supporto alla popolazione in questa delicata fase emergenziale e, come per i tamponi “drive-through, è gestito e coordinato dal Comando Operativo di vertice Interforze della Difesa. Si inserisce nel Piano di salvaguardia predisposto dalla Regione Umbria.
L’Ospedale di Perugia, attraverso i propri servizi interni, fornirà il supporto di gas medicali, DPI, farmaci, analisi di laboratorio, esami di diagnostica e le principali forniture di energia elettrica, alimentazione idrica, connessione telefonica e dati tramite fibra ottica. A questi si aggiungono i servizi di logistica come lo smaltimento di rifiuti speciali, pulizie e biancheria.
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emergenza covid-19; in allestimento al santa maria della misericordia, a perugia, ospedale da campo; melasecche: “grazie all’esercito per prezioso contributo”
(aun) – Perugia, 7 nov. 2020 – “Sono iniziati questa mattina, a Perugia, nell’area adiacente l’eliporto dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia, le operazioni di allestimento dell’Ospedale da campo da parte dell’Esercito, che ha accolto la richiesta che abbiamo avanzato come Regione Umbria, tramite la nostra Protezione Civile, al fine di alleggerire la pressione sul sistema sanitario regionale, a fronte dell’aumento del numero di ricoveri di pazienti affetti da COVID-19”. È quanto riferisce l’assessore regionale, Enrico Melasecche, che coglie l’occasione per ringraziare, anche a nome della presidente della Regione Donatella Tesei, l’Esercito italiano per “il prezioso supporto che sta offrendo all’Umbria ed al Paese, in questo difficilissimo momento di emergenza”.
La richiesta di allestimento dell’Ospedale da campo è stata avanzata dalla Regione Umbria al Comando Operativo di Vertice Interforze (COI), che – come detto – ha già iniziato da questa mattina le operazioni di montaggio che proseguiranno “h24” e si concluderanno nella giornata di mercoledì 11 novembre.
L’intervento, che rientra nel piano di salvaguardia presentato dalla Direzione Salute e che verrà approvato nella prossima riunione della giunta regionale, vede la collaborazione della Protezione Civile regionale e della stessa Azienda Ospedaliera di Perugia, e rientra tra le attività volute dal Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, gestite e coordinate dal COI per supportare quanto più possibile il Paese in questo momento di difficoltà dettato dalla emergenza epidemiologica.
L’ospedale da campo dell’Esercito offrirà prestazioni di tipo clinico-assistenziale nei confronti di pazienti con infezione da Covid-19 laboratoristicamente confermata, che rientrino nella categoria dei cosiddetti “paucisintomatici”.
La struttura potrà avere una capacità ricettiva di circa 34 posti letto di degenza ordinaria e 3 posti letto di degenza sub-intensiva.
L’attività assistenziale sarà assicurata da medici, farmacista, Infermieri, Operatori Logistico Sanitari (OLS) e da Operatori Socio Sanitari militari ed avrà diretto contatto con l’Azienda Ospedaliera di Perugia che renderà disponibili tutti i DPI, i farmaci, i gas medicali e i dispositivi monouso necessari alla corretta prosecuzione dell’attività assistenziale, le prestazioni di radiodiagnostica e di medicina di laboratorio, di medicina e chirurgia specialistiche, l’assistenza di terapia intensiva e di tutte le eventuali prestazioni di urgenza/emergenza.
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Coronavirus: aggiornamento settimanale dal 30 ottobre al 6 novembre
(aun) – 6 nov. 020 – Potenziare la risposta territoriale all’emergenza Covid-19, individuare precocemente i casi positivi e i relativi contatti stretti, attivando le conseguenti azioni di sanità pubblica con la ASL, fornire ai cittadini una risposta tempestiva e un’adeguata presa in carico, in caso di sospetta positività al Covid: sono questi gli obiettivi dell’accordo della Direzione Salute e Welfare della Regione Umbria con i medici di medina generale.
Nel corso della conferenza stampa di aggiornamento settimanale sull’andamento della pandemia in Umbria, il direttore regionale alla Salute, Claudio Dario, e il commissario per l’emergenza Covid, Antonio Onnis, hanno spiegato che, grazie all’accordo siglato i medici di medicina generale potranno eseguire i test antigenici rapidi (tempo di risposta max30 minuti) e prendere in carico i contatti stretti asintomatici, individuati mediante triage telefonico e segnalati al Dipartimento di prevenzione. I test potranno essere eseguiti anche dai Medici di Continuità Assistenziale(Usca).
I medici impossibilitati ad utilizzare i propri studi potranno accordarsi con la USL o il Comune o la Protezione Civile per trovare sedi idonee, mentre i test e i dispositivi di protezione individuale, saranno forniti dal Commissario per l’emergenza Coronavirus.
Nel corso dell’incontro è stato inoltre reso noto che, da marzo a oggi, sono state reclutate 422 unità per il potenziamento del personale sanitario, tra cui 178 medici, 127 infermieri, 46 OSS, 29 unità per il contact tracing, mentre le Usca attive in Umbria sono 15, (8 operative nel territorio dell’Usl1 dove sono in fase di attivazione altre 2, 7 nell’Usl2), nel complesso sono impegnati 83 medici.
Per quanto riguarda i dati relativi all’andamento dell’epidemia nella settimana compresa tra il 30 ottobre e il 5 novembre, in base all’ultimo aggiornamento delle ore 8 del 6 novembre, i positivi in Umbria risultano 13.591 (+3412), gli attualmente positivi 8890 (2331), i ricoveri 379 (+59), di cui in rianimazione 53 (+10), i guariti 4527 (+1033), i decessi 174(+48), i tamponi eseguiti 320.893 (+22265).
Coronavirus -Accordo con i Medici di Medicina Generale, conferenza stampa Regione Umbria del 06/11/2020
coronavirus; resta in vigore ordinanza presidente tesei del 30 ottobre, fra cui provvedimenti per didattica a distanza fino al 14 novembre in tutte le classi delle scuole medie inferiori e superiori
(aun) – perugia, 4 nov. 020 – In Umbria, dopo la pubblicazione del nuovo Dpcm, resta in vigore l’ordinanza della Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, n. 69 del 30 ottobre 2020 “Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID”, che ha tra l’altro stabilito una serie di provvedimenti più restrittivi in diversi settori rispetto al nuovo Dpcm, fra cui la scuola.
È quanto si precisa da Palazzo Donini, ricordando che all’articolo 1 dell’ordinanza della Presidente della Regione Umbria si stabilisce che “A decorrere dal 3 novembre 2020 e fino al 14 novembre 2020 le attività delle scuole secondarie di primo e secondo grado statali e paritarie sono realizzate attraverso la didattica a distanza riservando alle attività in presenza esclusivamente i laboratori, ove previsti dai rispettivi ordinamenti del ciclo didattico, e la frequenza degli alunni con bisogni educativi speciali”.
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coronavirus: giunta regionale presenta “piano di contenimento” rete ospedaliera e territoriale
(aun) – perugia 3 nov. 020 – La ripresa epidemica di forte dimensione, che ha portato all’ emanazione del DPCM del Ministero della Salute del 24 ottobre 2020 e alle Ordinanze della Presidente della Regione Umbria (in particolare le “n.66 e 67”) di riconversione temporanea di presidi ospedalieri in strutture dedicate Covid-19, ha imposto una rivisitazione delle strategie sanitarie adottate sinora dalla Regione Umbria. Da qui la decisione della Giunta regionale di adottare, su proposta dell’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, ulteriori provvedimenti che, integrando le disposizioni precedenti, consentiranno di fronteggiare l’esponenziale crescita di casi e il conseguente stress a cui è sottoposto il sistema sanitario regionale. Gli atti, tra cui il Piano di contenimento, sono stati illustrati stamani alla stampa dall’assessore regionale Luca Coletto, dalla presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e dal direttore generale alla sanità Claudio Dario, presenti anche il Direttore alla protezione civile Stefano Nodessi, l’assessore regionale ai trasporti e protezione civile Enrico Melasecche e Giudo Bertolaso.
“Il Piano di contenimento della rete ospedaliera e territoriale che presentiamo oggi – ha detto la presidente Tesei – ci consentirà di muoverci per step progressivi secondo l’andamento della pandemia, così da garantire piena assistenza a chi ne ha bisogno, mantenendo al contempo operative ed in piena sicurezza le prestazioni ospedaliere che continuano ad essere erogare sul territorio. Abbiamo inoltre ragionato su un Piano di salvaguardia – ha proseguito Tesei – da attivare nel caso fosse necessario alzare ulteriormente l’asticella per contrastare il rafforzarsi della pandemia. Si tratta di un momento difficile e delicato per l’Umbria e per il Paese – ha sottolineato la presidente – che stiamo monitorando costantemente e sul quale continuiamo ad essere impegnati cercando di dare risposte adeguate alla criticità della situazione e di organizzarci al meglio. In questo quadro – ha proseguito – voglio ringraziare Giudo Bertolaso che ha accettato di mettere gratuitamente a disposizione le sue competenze in questa fase di emergenza, sia per seguire il Piano di contenimento della rete ospedaliera e territoriale che l’eventuale Piano di Salvaguardia”. Un ringraziamento particolare è stato rivolto dalla Presidente anche al Rettore dell’Università di Perugia per la fondamentale collaborazione dell’Ateneo in questo momento straordinario anche con la messa a disposizione di professionalità e competenze.
“Dall’inizio della pandemia non ci siamo mai fermati – ha detto l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto – ed ora, attraverso il Piano di Contenimento abbiamo individuato linee di indirizzo ed indicazioni operative che ci consentiranno in caso di peggioramento della situazione di modulare efficacemente la rete ospedaliera e le attività assistenziali del territorio attraverso una progressione organizzativa che ha al centro la sicurezza di pazienti e operatori, percorsi separati per Covid positivo/sospetto e non, dell’appropriatezza clinica e organizzativa nell’utilizzo dei posti letto e del personale. Questo perché la comunità umbra non può rimanere senza il sosteegno della sanità sul territorio”.
Nel ripercorrere le tappe dell’impegno umbro Coletto ha poi ricordato che la Regione Umbria dalla data di dichiarazione dello stato di emergenza, il 31 gennaio, ha adottato molti atti che hanno prodotto una trasformazione dei processi di erogazione delle ordinarie prestazioni sanitarie da parte delle strutture pubbliche. La DGR n. 483, relativa al Piano di Riorganizzazione emergenza COVID-19 – Potenziamento rete ospedaliera, dettagliava sia la riorganizzazione dei percorsi sanitari, che la riorganizzazione e il potenziamento dei posti letto e della rete dell’emergenza che il Sistema ospedaliero regionale sarebbe andato ad affrontare in casi di seconda ondata epidemica, prevedendo anche la realizzazione di un Ospedale da campo. La delibera illustrava lo sviluppo dei posti letto di terapia intensiva e il numero di posti letto di terapia semintensiva complessivi da riconvertire. Tale Piano è stato approvato dal Ministero della Salute.
“Con la ripresa dell’epidemia e con rischio di una seconda ondata (delibera n. 924 del 16.10.2020 ndr) e in attesa dell’adeguamento previsto con l’atto adottato in precedenza – ha affermato il Direttore regionale alla sanità Dario, è stata definita una strategia nell’utilizzo della rete regionale ospedaliera con la previsione di quattro livelli subentranti di interventi con l’obiettivo di contenere il rischio di sovraccaricare le singole strutture sanitarie e garantire contemporaneamente il più possibile, adeguati livelli di assistenza per altre tipologie di pazienti tenendo conto della sicurezza di pazienti e operatori, dei percorsi separati per COVID positivo/sospetto e non, dell’appropriatezza clinica e organizzativa nell’utilizzo delle risorse ‘posto letto’ e ‘personale’ in un’ottica di rete regionale e di flessibilità organizzativo-gestionale. Dopo il primo Piano adottato dalla Giunta che prevedeva già posti covid e generalisti distribuiti nella rete ospedaliera regionale, ora – ha aggiunto Dario – è stato approvato il “piano di contenimento” che prevede circa 576 posti letto.
Per lo sviluppo dei posti letto di Terapia Intensiva si prevede di arrivare a 127, dedicandone 78 alla T.I. Covid e 49 alla T.I. generalista modulabili in relazione alle necessità. Lo stesso Decreto prevedeva la realizzazione di 62 posti letto di terapia sub-intensiva da realizzare nella dotazione delle discipline mediche e lo sviluppo li porta a 74 con incremento di ulteriori 12 rispetto alle disposizioni. E’ chiaro che lo sviluppo dei 127 posti letto di TI e dei 74 di terapia sub-intensiva è realizzato in maniera straordinaria non essendo ancora avviati i lavori previsti per la realizzazione strutturale e definitiva. Questa configurazione – ha sottolineato – può essere ulteriormente sviluppata nelle stesse strutture in relazione alla necessità legata all’emergenza e alla possibilità di ampliamento degli spazi da dedicare e del personale necessario. Nell’ambito del Piano di Contenimento si è inoltre provveduto ad individuare come Covid Hospital fra i DEA di I livello l’Ospedale di Spoleto prendendo in considerazione la situazione geografica, il numero di posti letto, la distanza da altri Ospedali e la specificità. Come Covid Hospital a minore intensità assistenziale è stato invece individuato l’Ospedale della Media Valle del Tevere in considerazione della geo-localizzazione della struttura, della possibilità di attuare la riconfigurazione strutturale in maniera celere, del possesso di una distribuzione spaziale che consenta di individuare aree indipendenti da adibire a spazi assistenziali per pazienti Covid positivi.
Il piano di IV livello quindi, che consentirà di gestire sia i pazienti covid che le altre attività, prevede infine l’assunzione di 222 unità di personale sanitario, tra cui 23 medici di varie specialità, 35 anestesisti, 116 infermieri e 48 OSS.
Intervenendo nel corso della conferenza stampa Guido Bertolaso ha ringraziato “ per aver pensato che il mio ruolo potesse essere utile anche in questa regione così come in altre regioni italiane dove sono stato chiamato per dare una mano al mio Paese. Qui si è lavorato bene, in modo attento e preciso nell’affrontare la sfida ancora aperta della pandemia, andando oltre il contingente ed immaginando scenari futuri da affrontare con interventi che sono stati già individuati. Qui – ha aggiunto – esperti della sanità e tecnici lavorano di comune accordo e si tratta di una soluzione che io ritengo vincente per ottenere risultati. In emergenza – ha concluso Bertolaso – il fattore tempo è determinante ed il metodo adottato dalla Regione Umbria dimostra che si è attrezzata per affrontare i prossimi mesi che certamente non saranno facili”.
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coronavirus: conferenza stampa settimanale con al centro situazione carceri e rsa
(aun) – perugia 29 ott.020 – L’andamento della situazione epidemiologica nelle carceri e nelle strutture residenziali umbre, oltre ai dati aggiornati alle ore 8 di stamani (29 ottobre) corredati dall’andamento settimanale dal 21 al 28 ottobre, sono stati gli argomenti al centro della conferenza stampa tenuta dal commissario straordinario per l’emergenza coronavirus per la Regione Umbria, Antonio Onnis. Presente la dottoressa Ilaria Vescarelli, referente Usec (Unità strategica regionale) per le Rsa.
Partendo dai dati nelle carceri il commissario Onnis ha reso noto che al momento nella struttura penitenziaria di Terni i detenuti positivi sono 60, 3 i ricoverati, 57 sono sintomatici o paucisintomatici in isolamento, mentre è ancora in corso l’attività di testing sul personale
Nel carcere di Spoleto sono risultati positivi 5 agenti della polizia penitenziaria e 1 operatore sanitario, sono tutti asintomatici o paucisintomatici in isolamento domiciliare, quindi non si registra nessun ricoverato e nessun detenuto è positivo.
Al carcere di Capanne invece, nessun detenuto risulta positivo, visto che un detenuto con risposta positiva al covid è già stato trasferito al carcere di Pisa. Nessun operatore sanitario è contagiato, mentre risulta positivo un agente della polizia penitenziaria.
“La situazione nelle carceri è costantemente monitorata – ha spiegato Onnis – e stiamo mantenendo alto il livello di attenzione, non solo sul carcere, ma su tutte le comunità che rappresentano una delle priorità su cui stiamo lavorando. A stretto contatto con le strutture preposte e le autorità carcerarie abbiamo messo a punto una strategia di sorveglianza con continue verifiche”.
Per quanto riguarda il contagio nelle Rsa del territorio umbro che, come ha evidenziato la dottoressa Vescarelli, hanno non solo una funzione sanitaria, ma anche sociale, alle ore 20 del 28 ottobre risultavano complessivamente 233 casi positivi, di cui 159 ospiti e 38 operatori, i ricoverati sono 27, 2 le persone decedute.
Sulla trasformazione della Rsa Seppilli di Perugia in Rsa Covid, Vescarelli ha riferito che “per l’apertura, oltre ad alcuni passaggi istituzionali da perfezionare, si dovranno completare i lavori di adeguamento sia per la parte strutturale, che per la messa in sicurezza”.
A conclusione dell’incontro il commissario Onnis, commentando i dati di stamani con 694 positivi, 9 ricoveri di cui 4 in rianimazione su 4584 tamponi effettuati, ha ancora una volta “rivolto ai cittadini l’appello ad adottare tutte le misure che possono contribuire a contenere la diffusione del contagio”.
“I numeri sono importanti – ha detto il commissario – e comportano un grande impegno delle strutture ospedaliere, ma tutto il sistema sanitario nel suo insieme si muove con sforzo e decisione per dare risposte ai cittadini. Stiamo valutando tutte le possibili soluzioni per la gestione del paziente a casa, nei casi in cui ciò è possibile. A tal fine è stato previsto il potenziamento delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziali)”.
Alla data del 28 ottobre risultano positivi 259 operatori del Servizio sanitario regionale, 35 sono gli operatori guariti.
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“covid hotel”: giunta regionale approva accordo quadro con categorie alberghiere e hotel Melody (Deruta)
(aun) – Perugia, 28 ott. 020 – La Giunta regionale dell’Umbria, nel corso della seduta odierna, su iniziativa dell’assessore regionale Enrico Melasecche, ha approvato un accordo quadro da stipulare con le associazioni di categoria alberghiere per il reperimento di strutture per l’isolamento di soggetti positivi al COVID-19, al fine di garantire la piena funzionalità delle strutture ospedaliere, nonché di soggetti per i quali è stato disposto l’isolamento fiduciario, sulla base delle indicazioni della ASL territorialmente competente.
La prima di queste strutture è già in allestimento presso l’hotel Melody di Deruta che ha messo a disposizione 52 camere.
Proprio nella giornata di ieri la stessa presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, aveva anticipato tale decisione nel corso della sua informativa sull’emergenza coronavirus, svolta in occasione della seduta dell’Assemblea legislativa.
Le convenzioni che andranno stipulate con le varie strutture alberghiere della regione che daranno la disponibilità a divenire “covid hotel”, rientra nell’ambito di un accordo quadro, definito dai Direttori regionali di sanità, Claudio Dario, e del governo del territorio, Stefano Nodessi Proietti, con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative delle strutture alberghiere della regione.
Lo schema di convenzione, per ciò che riguarda l’accordo con Federalberghi-Confcommercio stabilisce che “le Associazioni di categoria si impegnano a reperire e comunicare alla Protezione Civile regionale le strutture che intendono dare la loro disponibilità ad ospitare soggetti positivi al Covid-19 per tutto il periodo che sarà ritenuto necessario dal servizio sanitario”, mentre la Direzione Sanità e la Protezione Civile regionale “si impegnano a garantire la gestione dei soggetti positivi per quanto riguarda: pulizia, sanificazione dei locali, fornitura di lenzuola, pasti, nettezza urbana. La proprietà si impegna a garantire la piena funzionalità della struttura, degli impianti e delle attrezzature”.
Le parti, inoltre, concordano che il rapporto contrattuale avverrà tra la singola struttura individuata e la Aziende Sanitarie dell’Umbria, mentre sarà la ASL territorialmente competente a valutare l’idoneità dei servizi erogati dalla struttura alberghiera. Infine, gli accordi avranno validità fino al termine dell’emergenza sanitaria.
Quanto invece alla convenzione con l’hotel Melody (Deruta) essa prevede l’immediato utilizzo delle camere, avendo la ASL competente già effettuato il controllo della struttura e delle camere che sono state definite conformi alle caratteristiche richieste e quindi idonee all’uso richiesto. Anche in questo caso la convenzione sarà sottoscritta dall’ASL competente e dalla proprietà della struttura.
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coronavirus: in umbria attivi 97 posti di terapia intensiva, altri 27 in allestimento
(aun) – perugia 26 ott. 020 – In merito ai posti letto in Terapia Intensiva a disposizione delle strutture pubbliche dell’Umbria, il cui numero cresce giornalmente proprio perché organizzate attraverso moduli, si specifica che ad oggi sono 97 le postazioni attive, di cui 39 riservate a malati Covid (occupate 31) e 58 generaliste (occupati 43), per un totale di 23 posti liberi.
A questi si aggiungono i 27 posti in attivazione secondo il piano regionale che, come detto, prevede la modularità per l’allestimento e porterà l’offerta a 124 postazioni. I dati di partenza pre Covid vedevano l’Umbria dotata di 69 posti di Terapia Intensiva.
Ad oggi le postazione TI sono così divise: Perugia 23, Terni 31, Città di Castello 11, Branca-Gubbio 8, Foligno 13, Spoleto 6, Orvieto 5.
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presidente tesei firma due ordinanze per riconversione ospedali di spoleto e pantalla
(aun) – perugia, 22 ott. 020 – La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei ha firmato oggi due Ordinanze contenenti ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 – Riconversione temporanea e parziale dell’Ospedale di Spoleto e dell’Ospedale di Pantalla in strutture dedicate covid-19.
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Coronavirus: andamento epidemia dal 15 al 22 ottobre
(aun) – perugia 22 ott. 020 – Sono 407 i casi positivi al covid-19 registrati in Umbria alle ore 8 del 22 ottobre. I tamponi effettuati sono 4006, 21 i soggetti ricoverati, di cui 2 in terapia intensiva, 2 i decessi: l’andamento epidemiologico in Umbria, è stato riferito stamani dal commissario per l’emergenza covid, Antonio Onnis.
Nel corso dell’incontro il commissario Onnis ha fornito anche i dati relativi alla settimana dal 15 al 22 settembre che, nell’arco temporale preso in esame, vede una variazione di +1848 casi positivi, +107 ricoveri di cui + 10 in terapia intensiva, +389 ricoveri, +6 decessi, +22.994 tamponi effettuati.
Alla luce di questi dati, Onnis ha spiegato cosa si sta facendo sul territorio, quindi oltre l’ospedale, per prendere in carico i pazienti positivi, per poi passare ad illustrare le nuove strategie che puntano a semplificare il contact tracing e la sorveglianza.
“Una strategia – ha spiegato Onnis – che essenzialmente prevede di diagnosticare tempestivamente i sintomatici per poi porli in isolamento contumaciale e isolare i contatti stretti senza testarli nell’immediato”.
Per quanto riguarda il ”caso sospetto”, Onnis ha spiegato che “in genere è individuato dal medico di medicina generale che, valutate le condizioni, dispone l’esecuzione del tampone e dà indicazioni per l’isolamento fiduciario”.
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coronavirus, in arrivo ordinanze presidente tesei per riorganizzazione temporanea rete ospedaliera umbra. appello al senso di responsabilità degli umbri
(aun) – perugia, 21 ott.020 – La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, firmerà nelle prossime ore due nuove ordinanze, che avranno validità fino al 31 gennaio 2021, per ampliare la capacità di risposta della rete ospedaliera umbra per garantire la giusta risposta sanitaria alle persone contagiate dal Covid-19 e, allo stesso tempo, per tutte le altre patologie. “Si tratta di misure temporanee e imparziali – ha sottolineato nel corso di una videoconferenza stampa, insieme all’assessore alla Salute Luca Coletto e al direttore regionale Claudio Dario – che prevedono il coinvolgimento delle strutture ospedaliere di Spoleto e della Media Valle del Tevere nella cura dei pazienti affetti dal virus, poiché a fronte della situazione seria per la crescita del numero dei contagi è necessaria una risposta corale e di alto livello della nostra rete sanitaria. Terminata l’emergenza – ha tenuto a rimarcare la Presidente – tutte le strutture torneranno a svolgere le funzioni della fase ante Covid e, come nel caso dell’ospedale di Spoleto, verranno anzi rafforzate e riqualificate”.
La presidente Tesei, nel ricordare di aver chiesto l’attivazione di un Tavolo con Prefetture ed Anci per intensificare tutte le misure di contrasto alla diffusione della pandemia e in particolare per evitare il formarsi di assembramenti, ha rivolto un appello al senso di responsabilità di tutti: “è il momento di fare squadra – ha detto – e di comportarci anche nell’ambito familiare rispettando le misure precauzionali del distanziamento, a tutela soprattutto delle persone anziane e più fragili, per prevenire l’incremento dei contagi e tornare il prima possibile a una vita normale, oltre che per alleggerire lo sforzo enorme a cui sono sottoposti strutture e operatori sanitari”.
I numeri dell’evoluzione “esponenziale” dei contagi sono stati richiamati dall’assessore Coletto che, a sua volta, si è soffermato sull’importanza della prevenzione. “L’indice Rt – ha detto – al 20 marzo era di 1 e oggi è all’1,69. In 16 giorni, dal 4 al 20 ottobre, in Umbria si è passati da 48 a 170 ricoveri di persone positive al Covid, il 254% in più, mentre i ricoveri nel reparto di terapia intensiva da 6 del 4 ottobre sono diventati 20, con una crescita del 233 per cento”.
Alla luce di questi dati, la Regione sta attuando l’ultimo step del Piano di gestione dei posti letto della rete ospedaliera emergenza coronavirus, con cui è stata definita una strategia che prevede quattro livelli di sviluppo, strettamente legato al periodo di emergenza.
A tal fine sono state emanate specifiche ordinanze, e a giugno 2020 con la delibera n. 483, è stata dettagliata sia la riorganizzazione dei percorsi sanitari, che la riorganizzazione e potenziamento dei posti letto e della rete dell’emergenza che il sistema ospedaliero andrà ad affrontare prevedendo anche la realizzazione di un ospedale da campo.
Al momento siamo al IV livello per occupazione dei posti letto ed è stata prevista l’attivazione di 175 posti tra le varie discipline e sono state portate a 81 le terapie intensive in parte Covid e in parte generaliste, ma – come ha specificato l’assessore alla Salute – siamo pronti ad implementare il numero fino a 124, come fatto nella prima ondata. Vanno quindi necessariamente individuate strutture dedicate come stabilito dal IV step del IV livello.
Lo sviluppo fino al IV livello prevede DEA di II livello (Perugia e Terni), DEA di I livello, (Gubbio-Gualdo Tadino, Città di Castello, Foligno, Spoleto e Orvieto), Ospedali di base, (Castiglione del lago, Umbertide, Assisi, Media Valle del Tevere Narni, Amelia) e strutture dedicate.
Il direttore regionale alla Salute, Claudio Dario, ha illustrato i possibili scenari dell’evoluzione e della gestione della pandemia e si è unito al ringraziamento della Presidente Tesei e dell’assessore Coletto rivolto a tutti gli operatori sanitari per il lavoro che da mesi stanno svolgendo.
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covid-19, casi positività in regione; direttore Cipiciani: “rigoroso rispetto dei protocolli per la tutela della salute dei dipendenti”
(aun) – Perugia, 21 ott. 020 – “Appena ricevuta la notizia della positività di una collega nella struttura della Regione Umbria, nella sede del Broletto a Perugia, si è provveduto ad attivare la modalità smart working per tutto il personale del Servizio di appartenenza della dipendente e a sanificare l’intero 3° piano, della sede regionale. Tutte operazioni previste dai protocolli sanitari in vigore e concordate preventivamente con il Medico Competente per la Regione”. È quanto precisa Carlo Cipiciani, Direttore regionale dell’area risorse, programmazione, cultura e turismo, in merito alla vicenda dei casi di positività al COVID-19 in Regione.
“Per ciò che riguarda la richiesta di effettuazione di tamponi a tutti i dipendenti regionali della sede del Broletto – aggiunge Cipiciani -, avanzata da alcuni rappresentanti delle organizzazioni sindacali, occorre in primo luogo valutare l’applicazione delle norme e dei protocolli sanitari vigenti, che si preoccupano di tutelare il sacrosanto diritto alla salute e dunque il coerente utilizzo delle preziose risorse materiali ed umane che devono sottoporre alle verifiche necessarie coloro che ne hanno reale bisogno, per non rallentare, se non paralizzare, il lavoro della USL competente. Anche in questo caso, l’Amministrazione si è attenuta scrupolosamente a quanto previsto nei protocolli medico sanitari ed alle indicazioni delle autorità preposte”.
“L’Amministrazione regionale – precisa il direttore -, fin dall’inizio della pandemia, ha infatti adottato tutte le misure di tutela previste per la salute dei propri dipendenti. Non solo sono state applicate con estremo rigore ed in modo completo le disposizioni dettate dalle normative nazionali, ma sono stati inoltre sottoscritti con le rappresentanze sindacali protocolli ancora più stringenti e tutelanti di quanto individuato a livello nazionale”.
Cipiciani afferma inoltre che “mai si è pensato di non tutelare i dipendenti, e in particolare quei soggetti definiti fragili, tanto che lo smart working è stato esteso nella prima fase a circa il 90% del personale mentre, attualmente, l’orario di lavoro reso in presenza si attesta intorno al 30-40% di quello complessivamente da rendere. Come si può ben notare, numeri cautelativi che vanno oltre le indicazioni contenute nei dpcm che nel tempo si sono succeduti”.
“Le modalità di comportamento all’interno delle sedi regionali – prosegue il direttore – sono contenute e spiegate in un Protocollo regionale di sicurezza adottato e aggiornato, conformemente all’evolversi della situazione epidemiologica, recependo le indicazioni del Servizio di igiene e Sanità Pubblica della USL Umbria 1 e del Medico Competente, incaricato dalla Regione (ai sensi del decreto legislativo 81/2008) che disciplina le modalità di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il Protocollo e i suoi aggiornamenti vengono emanati dal Datore di lavoro per la sicurezza dopo aver ascoltato, sempre in ogni occasione in cui è stato richiesto, il ‘Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione’ di cui al Protocollo Nazionale di regolamentazione delle misure per il contrasto della diffusione del virus COVID 19 negli ambienti di lavoro”.
“Ho voluto fornire queste dettagliate precisazioni in quanto in questo particolare momento di emergenza sanitaria, sociale ed economica non servono inesattezze, ma il plauso di tutti per i tantissimi dipendenti regionali che continuano ad operare per la collettività e per il funzionamento della macchina amministrativa regionale, in silenzio e con grande abnegazione – conclude il direttore – , tra non pochi disagi d’ordine tecnico-logistico imposti dall’emergenza”.
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coronavirus: aumentano i casi positivi, definita strategia per posti letto negli ospedali
(aun) – perugia 15 ott. 020 – Sono 263 i casi positivi al covid-19 registrati in Umbria alle ore 8 del 15 ottobre. I tamponi effettuati sono 3690, 86 i soggetti ricoverati, di cui 12 in terapia intensiva, 91 i decessi: la fotografia dell’andamento epidemiologico in Umbria, è stata fornita stamani dall’assessore alla Salute, Luca Coletto, dal direttore regionale, Claudio Dario, dal commissario per l’emergenza covid, Antonio Onnis.
“Stiamo assistendo ad una crescita importante dei casi positivi – ha detto l’assessore Coletto – in questa fase però rispetto al picco registrato nella prima ondata, l’indice di ospedalizzazione si attesta intorno al 5/6 per cento contro il 20 per cento dell’ondata precedente. Comunque – ha aggiunto – non possiamo lasciare che la curva epidemica registri altre forti impennate e, certamente bisognerà assumere dei provvedimenti anche se – ha precisato – non siamo impreparati”.
Nel corso dell’incontro è stato evidenziato come la seconda fase epidemica è andata in crescendo per casi positivi, a partire in particolare dalla riapertura delle scuole, dopo 14 giorni infatti è iniziato un nuovo picco di casi.
“Attualmente – ha riferito Onnis – le classi in isolamento sono 113, per un totale di 2770 soggetti coinvolti”.
Il direttore Dario ha spiegato che “con l’attuale ripresa dell’epidemia si è resa necessaria la ridefinizione di una strategia nell’utilizzo della rete regionale ospedaliera che tenga conto della sicurezza dei pazienti e degli operatori, dei percorsi separati per covid positivi o sospetti covid, dell’appropriatezza clinica e organizzativa nell’utilizzo delle risorse, quindi posto letto e personale, in un’ottica di rete regionale e di flessibilità organizzativo-gestionale.
La Regione ha adottato la DGR 180/2020 con la quale ha pianificato la riconfigurazione della rete ospedaliera, nel rispetto e nell’ottica del deliberato si procederà per gestire sia la numerosità che la complessità assistenziale dei ricoveri covid, difendendo e garantendo tutte le altre attività assistenziali, evitando la drastica riduzione delle stesse com’è avvenuto in fase di lock-down.
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coronavirus: coletto, in umbria 77 posti di terapia intensiva
(aun) – perugia 14 ott. 020 – “Al momento in Umbria l’offerta per la terapia intensiva è di 77 posti letto e non di 70 come riportato nella giornata di ieri da alcuni giornali”: la precisazione arriva dall’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, che vuole evidenziare anche “lo sforzo compiuto dalla Regione per predisporre autonomamente 7 posti letto che permettono di uscire da una situazione decisamente critica e cronicizzata negli anni”.
“Dopo aver adottato lo scorso giugno il ‘Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera per emergenza COVID-19’ – spiega l’assessore Coletto – la Regione Umbria, come la maggior parte delle Regioni italiane, si è affidata, come previsto dal ‘Decreto rilancio’, alla gestione del Commissario straordinario, ma l’iter procedurale messo a punto proprio dal Commissario non ha ancora consentito di dare concreto avvio agli interventi previsti nel Piano. Malgrado ciò, siamo riusciti ad attivare 7 posti letto in ampliamento negli attuali reparti di Terapia Intensiva”.
“Tuttavia – prosegue l’assessore Coletto – per rassicurare i cittadini ci tengo a dire che, come già accaduto durante la fase più critica dell’epidemia, il Sistema sanitario regionale, qualora fosse necessario, è in grado di garantire un numero più elevato di posti letto di terapia intensiva che potranno essere allestiti in aree che per poter soddisfare i requisiti vigenti, necessitano di lavori di ristrutturazione edile, come l’adeguamento impiantistico, elettrico, aeraulico, antincendio, gas medicali. Durante la fase acuta dell’epidemia sono stati allestiti 104 posti letto”.
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coronavirus: andamento settimanale dal 25 settembre al 2 ottobre
(aun) – perugia, 2 ott. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana dal 25 settembre al 2 ottobre per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 2 ottobre: i casi positivi sono passati da 2318 del 25 settembre a 2.562 del 2 ottobre (244); gli attualmente positivi da 490 sono diventati 615(+125).
I guariti sono cresciuti da 1743 a 1862 (+119); i ricoveri totali sono passati da 35 a 43 (+8), di cui in rianimazione 4(+1).
I decessi sono 85 (0). Il totale delle persone attualmente in isolamento è di 2280 rispetto alle 2163 del 25 settembre (+117), e di queste sono in isolamento contumaciale 572 rispetto alle 455 del 25 settembre (+ 117).
Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 209.180, rispetto ai 196.077 effettuati alla data del 25 settembre, con un aumento di 13.103 tamponi.
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coronavirus: ospedale di pantalla riapre la chirurgia
(aun) – perugia 1 ott. 020 – Dopo attente valutazioni relative alla sicurezza, efficacia ed efficienza, l’Usl1 a partire dal 5 ottobre ripristinerà all’ospedale della Media Valle del Tevere di Pantalla lo status quo pre-covid con l’apertura dell’attività chirurgica H24 sette giorni su sette: lo comunica l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, che oggi ha incontrato i sindaci dei Comuni della Valle del Tevere per un confronto sulle questioni relative al nosocomio.
A partire dal 5 ottobre potranno essere garantite anche le urgenze chirurgiche da pronto soccorso, previa consulenza dello specialista.
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coronavirus: andamento settimanale dall’18 al 25 settembre
(aun) – perugia, 25 set. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana dal 18 al 25 settembre per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 25 settembre: i casi positivi sono passati da 2160 del 18 settembre a 2318 del 25 settembre a (+158); gli attualmente positivi da 460 sono diventati 490(+30).
I guariti sono cresciuti da 1618 a 1743 (+125); i ricoveri totali sono passati da 32 a 35 (+3), di cui in rianimazione 3(-2).
I decessi sono 85 (+3). Il totale delle persone attualmente in isolamento è di 2163 rispetto alle 1945 del 18 settembre (+218), e di queste sono in isolamento contumaciale 455 rispetto alle 428 del settembre (+ 27).
Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 196.077, rispetto ai 184.540 effettuati alla data del 18, con un aumento di 11.537 tamponi.
Il paziente ufficialmente guarito è chi risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.
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coronavirus: andamento settimanale dall’11 al 18 settembre
(aun) – perugia, 18 set. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana dall’11 al 18 settembre per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 18 settembre: i casi positivi sono passati da 2009 del dell’11 settembre a 2160 (+151); gli attualmente positivi da 400 sono diventati 460(+60).
I guariti sono cresciuti da 1528 a 1618 (+90); i ricoveri totali sono passati da 23 a 32 (+9), di cui 5 in rianimazione (+1).
I decessi sono 82 (+1). Il totale delle persone attualmente in isolamento è diminuito rispetto alle 1965 dell’11 settembre a 1945 (-20), e di queste 428 sono in isolamento contumaciale rispetto alle 377 dell’11 settembre (+ 51).
Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 184.540, rispetto ai 173.381 effettuati alla data dell’11 settembre, con un aumento di 11.159 tamponi.
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coronavirus: andamento settimanale dal 4 all’11 settembre
(aun) – perugia, 11 set. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana dal 4 all’11 settembre per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 11 settembre: i casi positivi sono passati da 1.874 del 4 settembre a 2009 dell’11 settembre (+135); gli attualmente positivi da 332 sono diventati 400 (+68).
I guariti sono cresciuti da 1462 a 1528 (+66); i ricoveri totali sono passati da 14 a 23 (+9), di cui 4 in rianimazione (+1).
I decessi sono 81 (+1). Il totale delle persone attualmente in isolamento è 1965 rispetto alle 1905 (+60) del 4 settembre, e di queste sono in isolamento contumaciale 377 rispetto alle 318 del 4 settembre (+ 59).
Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 173.381, rispetto ai 162.240 effettuati alla data del 4 settembre, con un aumento di 11.141 tamponi.
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coronavirus: andamento settimanale dal 28 agosto alle ore 8 del 4 settembre
(aun) – perugia, 4 set. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana dal 28 agosto al 4 settembre per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 4 settembre: i casi positivi sono passati da 1.741 del 28 agosto a 1.874 del 4 settembre (+ 133); gli attualmente positivi da 234 sono diventati 332 (+ 98).
I guariti sono cresciuti da 1427 a 1462 (+ 35); i ricoveri totali sono passati da 12 a 14 (+ 2), di cui 3 in rianimazione (+3).
I decessi sono 80 (invariato). Nel corso della mattinata di oggi, l’Azienda ospedaliera di Perugia ha comunicato il decesso di una persona ricoverata nel reparto di Terapia intensiva, che porta a 81 il numeri dei decessi e a 2 il numero delle persone in Terapia intensiva.
Il totale delle persone attualmente in isolamento è 1905 rispetto alle 1743 (+ 162) del 28 agosto, e di queste sono in isolamento contumaciale 318 rispetto alle 222 del 28 agosto (+ 96).
Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 162.240, rispetto ai 149.916 effettuati alla data del 28 agosto, con un aumento di 12.324 tamponi.
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coronavirus: andamento settimanale dal 21 al 28 agosto
(aun) – perugia, 28 ago. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana dal 21 al 28 agosto per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 28 agosto: i casi positivi sono passati da 1.602 del 21 agosto a 1.741 del 28 agosto (+ 139); gli attualmente positivi da 129 sono diventati 234 (+ 105).
I guariti sono cresciuti da 1393 a 1427 (+ 34); i ricoveri totali sono passati da 11 a 12 (+ 1); di questi, nessun paziente è rianimazione (-1).
I decessi sono 80 (invariato). Il totale delle persone attualmente in isolamento è 1743 rispetto alle 1411 (+332 ) del 21 agosto, e di queste sono in isolamento contumaciale 222 rispetto ai 118 del 21 agosto (+ 104).
Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 149 mila 916, rispetto ai 139 mila 407 effettuati alla data del 21 agosto, con un aumento di 10 mila 509 tamponi.
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coronavirus: andamento settimanale dal 14 al 21 agosto
(aun) – perugia, 21 ago. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana dal 14 al 21 agosto per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 21 agosto: i casi positivi sono passati da 1.532 del 14 agosto a 1.602 di oggi (+ 70); gli attualmente positivi da 73 sono diventati 129 (+ 56).
I guariti sono cresciuti da 1379 a 1393 (+ 14); i ricoveri totali sono passati da 10 a 11 (+ 1); di questi 1 è in rianimazione (+ 1).
I decessi sono 80 (invariato). Il totale delle persone attualmente in isolamento sono 1411 rispetto alle 835 (+ 576) del 14 agosto, e di queste sono in isolamento contumaciale 118 rispetto ai 63 del 14 agosto (+ 55).
Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 139.407, rispetto ai 131.894 effettuati alla data del 14 agosto, con un aumento di 7.513 tamponi.
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coronavirus: andamento settimanale dal 7 al 14 agosto
(aun) – perugia, 14 ago. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana dal 7 al 14 agosto per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 14 agosto: i casi positivi sono passati da 1.488 del 7 agosto a 1.532 del 14 agosto (+ 44); gli attualmente positivi da 38 sono diventati 73 (+ 35).
I guariti sono cresciuti da 1370 a 1379 (+ 9); i ricoveri totali sono passati da 8 a 10 (+ 2); di questi, nessun paziente è rianimazione (invariato).
I decessi sono 80 (invariato). Il totale delle persone attualmente in isolamento sono 835 rispetto alle 756 (+ 79) del 7 agosto, e di queste sono in isolamento contumaciale 63 rispetto ai 30 del 7 agosto (+ 33).
Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 131.894, rispetto ai 126.654 effettuati alla data del 7 agosto, con un aumento di 5.240 tamponi.
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coronavirus: andamento settimanale dal 31 luglio al 7 agosto
(aun) – Perugia, 7 ago. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana dal 31 luglio al 7 agosto per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 7 agosto: i casi positivi sono passati da 1.466 del 31 luglio a 1.488 del 7 agosto (+ 22); gli attualmente positivi da 23 sono diventati 38 (+ 15).
I guariti sono cresciuti da 1363 a 1370 (+ 7); i ricoveri totali sono passati da 6 a 8 (+ 2); di questi, nessun paziente è rianimazione (invariato).
I decessi sono 80 (invariato). Il totale delle persone attualmente in isolamento sono 756 rispetto alle 543 (+ 213) del 31 luglio, e di queste sono in isolamento contumaciale 30 rispetto ai 17 del 31 luglio (+ 13).
Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 126.654, rispetto ai 120.896 effettuati alla data del 31 luglio, con un aumento di 5.758 tamponi.
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sanità: giunta regionale approva piano per recupero prestazioni sospese o ridotte
(aun) – perugia 5 ago. 020 – Un approccio integrato e multiprofessionale che vede coinvolti i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, gli specialisti e i farmacisti, la riorganizzazione dell’attività del Cup regionale su due livelli, il primo dei quali potrà essere garantito anche in modalità di smart cup, la telemedicina e l’attivazione di sedute straordinarie in orario serale e il sabato e la domenica, sono i punti chiave del Piano operativo, approvato stamani dalla Giunta della Regione Umbria, per garantire il recupero delle prestazioni sospese o ridotte nel periodo di lock-down.
“Si tratta di una serie di misure finalizzate, da una parte a recuperare le prestazioni sospese a causa dell’emergenza sanitaria, dall’altra ad affrontare, grazie ad una serie di azioni trasversali concordate con le Aziende sanitarie, il problema delle liste di attesa, comune da anni a quasi tutte le regioni italiane, ma che si è aggravato fortemente durante l’emergenza sanitaria” – ha spiegato l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, che ha fortemente voluto che il recupero dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie fosse inserito tra le priorità del governo regionale.
“Per predisporre il Piano – ha proseguito Coletto – la Regione ha costituito un gruppo di lavoro coordinato dal commissario straordinario dell’Usl Umbria 1, Gilberto Gentili, che ha elaborato un progetto innovativo che coinvolge nella prescrizione degli esami e delle visite, direttamente i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e gli specialisti fondamentali quest’ultimi per la gestione dei follow-up e della presa in carico in carico dei pazienti. Queste innovazioni vanno tutte inserite in una visione regionale e unitaria del governo delle liste di attesa, tesa a introdurre un cambiamento radicale nell’organizzazione delle aziende sanitarie”.
“A monte della stesura del Piano – ha detto l’assessore – è stata fatta una valutazione approfondita dei volumi delle prestazioni da erogare, per poi organizzare una serie di azioni che andranno ad incidere sulla domanda e sull’offerta delle stesse, nonché sulle modalità di prenotazione e informazione e infine sul monitoraggio e sul controllo. I due ultimi aspetti – fa notare Coletto – non sono secondari, in quanto gli interventi predisposti dovranno essere efficaci e non sovra o sottoutilizzati. Inoltre, per far arrivare un chiaro messaggio ai cittadini sulle nuove modalità per la prescrizione degli esami e delle visite, un ruolo di primo piano è stato attribuito anche alla comunicazione istituzionale e all’informazione”.
Nello specifico, per garantire le attività di prenotazione in modo più efficiente ed efficace, il Piano prevede la riorganizzazione del Cup Regionale attraverso due tipologie di postazioni e cioè CUP di I e di II livello con un ruolo di primo piano dei medici: la prenotazione per l’accesso alle prestazioni di I livello ad esempio può essere garantita in modalità di smartCUP. Ciò vuol dire che dalla prescrizione specialistica del MMG/PLS con ricetta dematerializzata, una volta confluita nel data-center regionale, possano essere estratti tutti i dati necessari per le attività di elaborazione della prenotazione da parte di operatori di smartCUP. La prenotazione degli appuntamenti avverrebbe quindi da remoto e il cittadino non avrebbe la necessità di provvedere alla prenotazione in maniera attiva in quanto l’appuntamento gli verrebbe comunicato dal sistema. L’avvio di tale sistema può essere attuato partendo da una fase di sperimentazione in un Distretto della durata di un mese cui seguirebbe l’estensione entro novembre a tutti i Distretti.
Il CUP di II livello consente invece, di garantire la presa in carico del paziente per tutte le visite di controllo e le prestazioni di secondo livello prescritte dallo specialista. In pratica, al momento della prestazione, lo specialista attraverso l’accesso alla prescrizione piattaforma WEB redige la prescrizione e può provvedere alla prenotazione al CUP di II livello. La prenotazione delle prestazioni di II livello viene anche garantita dalle postazioni CUP di II livello attive nei Servizi e nelle Strutture. Il sistema di prescrizione è già attivo per tutti gli Specialisti, mentre il sistema di prenotazione va reso attivo in tutte le postazioni programma che si completerà a breve in tutto il territorio regionale sulla base di una specifica pianificazione.
Il piano prevede anche l’istituzione di un tavolo per l’aggiornamento dell’accordo con il FarmaCUP che dovrà stabilire anche nuove modalità di partecipazione delle farmacie al progetto.
Tra gli interventi specifici sono stati definiti in modo puntuale anche quelli per il recupero delle vaccinazioni e degli screening.
Per quanto riguarda la telemedicina, l’assessore Coletto spiega che “avrà un ruolo di primo piano in particolare per la gestione dei pazienti con patologie croniche che potranno effettuare alcuni tipi di controlli evitando di spostarsi dalle loro abitazioni. Questa semplificazione del percorso assistenziale di alcune fasce di pazienti – conclude – potrebbe rivelarsi utile in regioni come l’Umbria che conta nella popolazione una fascia consistente di soggetti di età avanzata”.
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coronavirus: misure di prevenzione da adottare per i cittadini provenienti da altre nazioni
(aun) – perugia, 31 lug. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana dal 24 al 31 luglio per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 31 luglio: i casi positivi sono passati da 1.465 del 24 luglio a 1.466 del 31 luglio(+ 1); gli attualmente positivi da 24 sono diventati 23 (-1).
I guariti sono cresciuti da 1361 a 1363 (+ 2); i clinicamente guariti restano 5 (invariato). I ricoveri totali sono passati da 7 a 6 (-1); di questi, nessun paziente è rianimazione (invariato).
I decessi sono 80 (invariato). Le persone in isolamento contumaciale restano 17(invariato). Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 120.896, rispetto ai 115.741 effettuati alla data del 24 luglio, con un aumento di 5.155 tamponi.
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(aun) – perugia 21 lug. 020 – Per poter preservare l’Umbria da contagi al covid riconducibili a soggetti provenienti da fuori, come ulteriore misura di prevenzione e tutela soprattutto delle persone anziane e fragili, si raccomanda a tutti i cittadini che ospitino soggetti arrivati dall’estero di adottare alcune misure precauzionali: la richiesta arriva dall’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, che invita i cittadini che si trovano in questa situazione a prendere contatto con i servizi di Igiene e Sanità Pubblica (prevenzione@uslumbria1.it, prevenzione@uslumbria2.it) o con il NUS 800.63.63.63, al fine di ottenere tutte le informazioni necessarie per la salvaguardia della salute dei singoli e della comunità e mettere in atto tempestivamente tutte le misure necessarie al contenimento dei rischi.
“I recenti casi positivi che si sono verificati in tutto il territorio nazionale, riconducibili a persone provenienti da altre nazioni – spiega l’assessore Coletto – richiedono una particolare attenzione nelle misure di prevenzione da adottare. Spesso questi soggetti svolgono attività di badanti o comunque stanno a contatto con persone fragili, anziani e malati, situazioni nelle quali il rischio di contagiosità è particolarmente elevato”.
Attualmente il Ministero della Salute ha stabilito che non è possibile entrare né transitare in Italia per i soggetti che provengono dai seguenti paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Brasile, Cile, Kosovo, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Montenegro, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana, Serbia.
Sono invece obbligatori 14 giorni di isolamento fiduciario per i soggetti provenienti da Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Repubblica di Corea, Tailandia, Tunisia, Uruguay.
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coronavirus: andamento settimanale dal 10 al 17 luglio
(aun) – perugia, 17 lug. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana dal 10 al 17 luglio per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 17 luglio: i casi positivi sono passati da 1.448 del 10 luglio a 1.454 del 17 luglio(+ 6); gli attualmente positivi da 13 sono diventati 17 (+ 4).
I guariti sono cresciuti da 1355 a 1357 (+ 2); i clinicamente guariti restano 5 (invariato). I ricoveri totali sono passati da 4 a 6 (+ 2); di questi, nessun paziente è rianimazione (invariato).
I decessi sono 80 (invariato). Le persone in isolamento contumaciale sono passati da 9 a 11 (+ 2). Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 110.114, rispetto ai 104.428 effettuati alla data del 10 luglio, con un aumento di 5.686 tamponi.
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coronavirus: andamento settimanale dal 3 al 10 luglio
(aun) – perugia, 10 lug. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana dal 3 al 10 luglio per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 10 luglio: i casi positivi sono passati da 1.446 del 3 luglio a 1.448 del 10 luglio(+2); gli attualmente positivi da 15 sono diventati 13 (-2).
I guariti sono cresciuti da 1351 a 1355(+ 4); i clinicamente guariti restano 5 (invariato). I ricoveri totali restano 4(invariato); di questi, nessun paziente (0) è rianimazione (invariato).
I decessi sono 80 (invariato). Le persone in isolamento contumaciale sono scese da 11 a 9(- 2). Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 104.428, rispetto ai 98.488 effettuati alla data del 3 luglio, con un aumento di 5940 tamponi.
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coronavirus: andamento settimanale 26 giugno al 3 luglio
(aun) – perugia, 3 lug. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana dal 26 giugno al 3 luglio per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 3 luglio: i casi positivi sono passati da 1.440 del 26 giugno a 1446 del 3 luglio (+ 6); gli attualmente positivi sono 15 (invariato).
I guariti sono cresciuti da 1346 a 1351 (+ 5); i clinicamente guariti restano 5 (invariato). I ricoveri totali da 3 diventano 4(+1); di questi, nessun paziente (0) è rianimazione (- 1).
I decessi sono passati da 79 a 80 (+1). Le persone in isolamento contumaciale sono scese da 12 a 11(- 1). Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 98.488, rispetto ai 92.704 effettuati alla data del 26 giugno, con un aumento di 5784 tamponi.
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coronavirus: riparte in umbria l’indagine di sieroprevalenza al SARS-CoV2
(aun) – perugia 29 giu. 020 – Saranno 2500 gli umbri coinvolti, previa chiamata telefonica, nella seconda fase dell’indagine per rilevare la sieroprevalenza dell’infezione da virus SARS-CoV2 attraverso un test: lo comunica l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, informando che lo studio, promosso dal Ministero della Salute e dall’Istat, con la collaborazione della Croce Rossa Italiana, in Umbria ripartirà domani, 30 giugno, e interesserà circa 1400 soggetti residenti nel territorio dell’Usl Umbria 1 e 1100 dell’Usl Umbria 2.
L’indagine epidemiologica sul territorio regionale è stata avviata lo scorso 26 maggio e si è conclusa il 12 giugno. Complessivamente nelle due fasi di rilevazione saranno coinvolti 5275 residenti.
Dal 26 maggio al 12 giugno i prelievi effettuati sono stati 2039, con soli 20 casi di positività al test poi risultati negativi al controllo successivo mediante tampone molecolare che ha confermato come questi soggetti, pur essendo entrati in contatto con il virus, non avevano l’infezione in atto.
“Aderire alla rilevazione – afferma l’assessore Coletto – non è obbligatorio, ma è importante per la tutela della salute della nostra comunità perché, com’è stato ampiamente dimostrato dai risultati della prima fase, ci consentirà di valutare quanti cittadini sono entrati in contatto con il virus SARS-CoV2. Il dato sarà utile per programmare le misure future e, quando sarà possibile, per predisporre il piano delle vaccinazioni”.
In Umbria l’indagine, con il coordinamento della Regione, ha contato sulla stretta collaborazione tra le 2 aziende sanitarie e la Croce rossa che ha provveduto a contattare i cittadini dando loro gli appuntamenti per i prelievi che saranno effettuati nei distretti, negli ospedali, o nei punti prelievo per poi centralizzare quotidianamente per la processazione i campioni raccolti presso il laboratorio di patologia clinica dell’azienda ospedaliera di Perugia.
La Croce Rossa inoltre, per evitare spostamenti ai cittadini, si adopererà per raggiungere i comuni più piccoli dove non sono presenti punti di prelievo.
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coronavirus: andamento settimanale 19-26 giugno
(aun) – perugia, 26 giu. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana 19-26 giugno per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 26 giugno:
i casi positivi sono passati da 1.438 del 19 giugno a 1440 del 26 giugno (+ 2); gli attualmente positivi da 24 a 15 (- 9). I guariti sono cresciuti da 1337 a 1346 (+ 9); i clinicamente guariti da 7 a 5 (- 2). I ricoveri totali sono calati da 7 a 3 (- 4); di questi, in rianimazione solo 1 paziente (- 1). I decessi sono passati da 77 a 79 (+ 2). Le persone in isolamento contumaciale sono scese da 17 a 12 (- 5). Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 92.704, rispetto agli 86.693 effettuati alla data del 19 giugno, con un aumento di 6011 tamponi.
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coronavirus: andamento settimanale 12-19 giugno
(aun) – perugia, 19 giu. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana 12-19 giugno per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 19 giugno:
i casi positivi sono passati da 1.436 del 12 giugno a 1438 del 19 giugno (+ 2); gli attualmente positivi da 32 a 24 (- 8). I guariti sono cresciuti da 1328 a 1337 (+ 9); i clinicamente guariti da 8 a 7 (- 1). I ricoveri totali sono calati da 11 a 7 (- 4); di questi, i ricoveri in rianimazione sono 2 (+ 1). I decessi sono passati da 76 a 77 (+ 1). Le persone in isolamento contumaciale sono scese da 21 a 17 (- 4). Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 86.693, rispetto agli 80.190 effettuati alla data del 12 giugno, con un aumento di 6503 tamponi.
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coronavirus: andamento settimanale 5-12 giugno
(aun) – perugia, 12 giu. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana 5-12 giugno per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 12 giugno:
i casi positivi sono passati da 1.431 del 5 giugno a 1436 del 12 giugno (+ 5); gli attualmente positivi da 37 a 32 (- 5). I guariti sono cresciuti da 1318 a 1328 (+ 10); i clinicamente guariti da 8 a 8 (invariato). I ricoveri totali sono calati da 14 a 11 (- 3); di questi, i ricoveri in rianimazione sono scesi da 2 a 1 (- 1). Invariato il numero dei decessi che resta fermo a 76. Le persone in isolamento contumaciale sono scese da 23 a 21 (- 2). Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 80.190, rispetto ai 74.142 effettuati alla data del 5 giugno, con un aumento di 6048 tamponi.
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coronavirus: trasferimento di paziente covid dall’ospedale di Città di Castello a Terni: assessore Coletto esprime apprezzamento per grande professionalità
(aun) – perugia 11 giu. 020 – “La professionalità, nonché la sensibilità e l’attenzione dimostrata in questi giorni dall’Azienda ospedaliera di Terni nella pronta accoglienza e gestione di un paziente covid trasferito dall’ospedale di Città di Castello per valutazioni altamente specialistiche, dimostra come gli ospedali umbri riescano a lavorare in rete con l’obiettivo di garantire le migliori cure ai cittadini”: lo dichiara l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, che vuole “ringraziare il commissario straordinario dell’Ospedale di Terni, Andrea Casciari, e tutti professionisti che si sono adoperati per la cura e l’assistenza di un paziente di 84 anni che si era procurato una grave frattura in seguito a una caduta”.
“Le condizioni cliniche complesse del paziente che si è rivelato positivo al virus SARS-coV2 dopo l’effettuazione del tampone – spiega l’assessore – aggravate dagli esiti della caduta, hanno reso necessario il trasferimento da Città di Castello in un centro di riferimento HUB dove sono attivi precisi protocolli anche per interventi su pazienti covid. Considerata l’indisponibilità di posti letto di Perugia, è stata contattato l’azienda ospedaliera di Terni, ancora covid hospital, come centro di secondo livello in analogia a Perugia”.
“Ritengo che questa pronta e celere organizzazione tra i servizi sanitari regionali – prosegue Coletto – debba costituire una base utile non per alimentare polemiche, ma per rassicurare gli umbri sul fatto che, in questa fase di grande emergenza, la sanità sia riuscita a fare sistema per garantire assistenza a tutti i cittadini, in primis alle persone fragili, con pluripatologie e anziani”.
“Non dobbiamo dimenticare – conclude Coletto – che anche se fortunatamente in Umbria la circolazione virale si è quasi azzerata, siamo ancora in emergenza, così come ci sono ancora pazienti covid che hanno bisogno di essere curati con professionalità così come sta avvenendo nei nostri ospedali. La dimostrazione arriva dal fatto che molti pazienti guariti hanno espresso parole di apprezzamento nei confronti dei medici e degli operatori degli ospedali umbri dove, oltre alle cure con i farmaci, hanno trovato quel valore aggiunto che è l’umanizzazione delle cure”.
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coronavirus: Assessore Coletto, “al via fase 3 in sanità, dal 22 giugno ripartono le prenotazioni delle prestazioni”
(aun) – perugia 10 giu. 020 – Individuare le misure per contenere il rischio di trasmissione del virus e ridurre l’impatto dell’epidemia sui servizi sanitari e sociali assicurandone la ripresa: con questo obiettivo stamani su iniziativa dell’assessore alla Salute, Luca Coletto, la Giunta regionale ha approvato le linee di indirizzo per le attività sanitarie nella “fase 3”.
“Nell’attuale contesto epidemiologico – ha spiegato l’assessore Coletto – abbiamo voluto definire ulteriori linee di indirizzo da applicare nelle diverse articolazioni delle strutture sanitarie, sia in ambito territoriale che ospedaliero. Nella ‘fase 1’ – ha aggiunto l’assessore – in base alle disposizioni del Governo centrale attraverso Dcpm, sono state sospese le prestazioni programmate ad eccezione di quelle con carattere di urgenza e non procrastinabili. Nella ‘fase 2’ c’è stata una ripresa progressiva delle attività garantendo comunque la massima sicurezza per i pazienti e per gli operatori sanitari. Ora, sempre in seguito ai provvedimenti del Governo che contemplano la ripresa con il rispetto delle regole anti covid, si metteranno in atto tutte le misure per garantire ai cittadini l’accesso in sicurezza e consentire a tutto il personale sanitario di svolgere il lavoro nel rispetto delle misure preventive raccomandate. Nella ‘fase 3’ inoltre, sarà potenziata la capacità di risposta territoriale anche nell’ambito delle cure, attraverso la piena integrazione delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) nelle attività dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, con la continuità assistenziale e con i distretti sanitari. Ripartiranno anche le attività delle strutture residenziali e semiresidenziali che riprenderanno anche con piani individuali e modalità diversificate per i vari soggetti in carico”.
“A partire dal 22 giugno – annuncia l’assessore – dovrà essere riattivata la prenotazione delle prestazioni di primo accesso con priorità D (30 giorni) e P e degli accessi successivi laddove fossero stati sospesi, riprendendo quindi completamente la normale attività secondo le modalità ordinarie. Pertanto ciascuna Azienda dovrà provvedere alla corretta riorganizzazione delle Agende del CUP, tenendo conto sia del recupero delle prestazioni sospese che delle nuove prenotazioni”.
Per quanto riguarda il recupero dell’attività precedentemente sospesa, le Aziende, che nelle fasi precedenti hanno garantito le prestazioni di classe U (3 gg) e B (10 gg), rivalutando le criticità della classe D (30 gg per visite specialistiche, 60 gg per esami diagnostici strumentali), dovranno concludere la riprogrammazione e l’erogazione delle prestazioni che hanno subito una sospensione: entro il mese di luglio dovranno essere garantiti i primi accessi con classe di priorità D e gli accessi successivi (follow-up, controlli, ecc.), mentre entro il mese di novembre i primi accessi con classe di priorità P (programmata).
Per quanto riguarda gli interventi chirurgici le urgenze con priorità A non sono mai state sospese, mentre le urgenze B sono state rivalutate e le più urgenti sono state recuperate, le restanti B e le C verranno recuperate entro luglio e le D entro novembre.
Gli screening oncologici sono a pieno titolo attività da riprendere tempestivamente: la ripartenza dei programmi dovrà innanzitutto tenere conto dell’esigenza di operare in completa sicurezza sia per gli operatori che per gli utenti attraverso le misure di distanziamento e la messa a disposizione dei dispositivi di protezione individuale, ma anche garantire il recupero di tutti gli inviti relativi alla programmazione di marzo e aprile, riprogettando completamente le sedute, sia per quanto riguarda il numero delle persone da invitare e il tempo di ogni prestazione, nonché la durata delle sedute stesse.
Vaccinazioni: nella prima fase dell’emergenza l’attività dei Servizi vaccinali, è stata rimodulata, garantendo il mantenimento della chiamata attiva solo per alcune vaccinazioni.
Entro il 30 giugno le Aziende dovranno predisporre un piano d’azione ad hoc per il recupero delle dosi di vaccini non somministrate che dovrà essere realizzato prima dell’avvio della campagna vaccinale contro l’influenza.
Per quanto riguarda i punti prelievo, per meglio distribuire gli accessi programmati in modo da ottenere il distanziamento effettivo delle persone, le Aziende devono valutare l’opportunità di estendere l’orario di esecuzione dei prelievi, ampliando opportunamente le fasce orarie e la distribuzione nelle stesse; prevedere inviti scaglionati in modo da non indurre attese da parte dell’utenza; aumentare le postazioni di prelievo.
Dovranno inoltre riservare posti prioritari per malati oncologici, donne in gravidanza, prelievi pediatrici, pazienti cronici.
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coronavirus: aggiornamento alle ore 8 di venerdì 5 giugno
Da oggi nota aggiornamento dati sarà settimanale
(aun) – Perugia, 5 giu. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di venerdì 5 giugno: complessivamente 1.431 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 37 (- 2). I guariti sono 1318 (+ 2); risultano 8 clinicamente guariti (invariato); i deceduti sono 76 (invariato).
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 14 (-3); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento contumaciale sono 23 (+ 1), (l’indicatore è riferito esclusivamente ai positivi isolati).
Nel complesso, entro le ore 8 del 5 giugno, sono stati effettuati 74.142(+ 938) tamponi.
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coronavirus: aggiornamento alle ore 8 di giovedì 4 giugno
(aun) – perugia, 4 giu. 020 – Anche nella giornata odierna, a fronte di 1203 tamponi effettuati, non si registra alcuno scostamento rispetto ai dati comunicati nella giornata di ieri, mercoledì 3 giugno. Questi, dunque, i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di giovedì 4 giugno: complessivamente 1.431 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 39 (invariato). I guariti sono 1316 (invariato); risultano 8 clinicamente guariti (invariato); i deceduti sono 76 (invariato).
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 17 (invariato); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento contumaciale sono 22 (invariato), (l’indicatore è riferito esclusivamente ai positivi isolati).
Nel complesso, entro le ore 8 del 4 giugno, sono stati effettuati 73.204(+ 1.203) tamponi.
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coronavirus: aggiornamento alle ore 8 di mercoledì 3 giugno
(aun) – perugia, 3 giu. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di mercoledì 3 giugno: complessivamente 1.431 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 39 ( -5). I guariti sono 1316 (+ 5); risultano 8 clinicamente guariti (- 5); i deceduti sono 76 (invariato).
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 17 (invariato); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento contumaciale sono 22 (- 5), (l’indicatore è riferito esclusivamente ai positivi isolati).
Nel complesso, entro le ore 8 del 3 giugno, sono stati effettuati 72.001(+ 232) tamponi.
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coronavirus: aggiornamento alle ore 8 di martedì 2 giugno
(aun) – perugia, 2 giu. 020 – A fronte dei 1028 tamponi processati alle ore 8 di questa mattina non si registra alcuna variazione rispetto ai dati comunicati nella giornata di ieri. Comunque questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di martedì 2 giugno: complessivamente 1.431 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 44 (invariato). I guariti sono 1311 (invariato); risultano 13 clinicamente guariti (invariato); i deceduti sono 76 (invariato).
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 17 (invariato); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento contumaciale sono 27 (invariato), (l’indicatore è riferito esclusivamente ai positivi isolati).
Nel complesso, entro le ore 8 del 2 giugno, sono stati effettuati 71.769 (+ 1028) tamponi.
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coronavirus: aggiornamento alle ore 8 di lunedì 1 giugno e andamento del mese di maggio
(aun) – perugia, 1 giu. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di lunedì 1 giugno: complessivamente 1.431 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 44 (-1).
I guariti sono 1311 (+1); risultano 13 clinicamente guariti (-1); i deceduti sono 76 (invariato).
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 17 (invariato); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento contumaciale sono 27 (-1), (l’indicatore è riferito esclusivamente ai positivi isolati).
Nel complesso, entro le ore 8 dell’1 giugno, sono stati effettuati 70.741 (+ 164) tamponi.
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coronavirus: aggiornamento alle ore 8 del 31 maggio
(aun) – perugia, 31 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di domenica 31 maggio: complessivamente 1.431 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 45 (invariato).
I guariti sono 1310 (invariato); risultano 14 clinicamente guariti (invariato); i deceduti sono 76 (invariato).
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 17 (invariato); di questi 2 (+ 1) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento contumaciale sono 28 (invariato), (l’indicatore è riferito esclusivamente ai positivi isolati).
Nel complesso, entro le ore 8 del 31 maggio, sono stati effettuati 70.577 (+ 571) tamponi.
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coronavirus: aggiornamento alle ore 8 del 30 maggio; tutti gli indicatori invariati, eseguiti +1250 tamponi
(aun) – perugia, 30 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di sabato 30 maggio: complessivamente 1.431 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 45(invariato).
I guariti sono 1310 (invariato); risultano 14 clinicamente guariti (invariato); i deceduti sono 76 (invariato).
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 17 (invariato); di questi 1 (invariato) è in terapia intensiva.
Le persone in isolamento contumaciale sono 28(invariato), (l’indicatore è riferito esclusivamente ai positivi isolati).
Nel complesso, entro le ore 8 del 29 maggio, sono stati effettuati 70.006 tamponi (+1250).
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 29 maggio
(aun) – perugia, 29 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di venerdì 29 maggio: complessivamente 1.431 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 45(invariato).
I guariti sono 1310 (-1); risultano 14 clinicamente guariti (+1); i deceduti sono 76 (+1)
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 17 (+1); di questi 1 (-1) è in terapia intensiva.
Le persone in isolamento contumaciale sono 28(-1), (l’indicatore è riferito esclusivamente ai positivi isolati).
Nel complesso, entro le ore 8 del 29 maggio, sono stati effettuati 68.756 tamponi (+1315).
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 28 maggio
(aun) – perugia, 28 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di giovedì 28 maggio: complessivamente 1.431 persone (invariato) Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 45(invariato).
I guariti sono 1311 (invariato); risultano 13 clinicamente guariti (invariato); i deceduti sono 75 (invariato)
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 16 (+1); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento contumaciale sono 29(-1), (l’indicatore è riferito esclusivamente ai positivi isolati).
Nel complesso, entro le ore 8 del 28 maggio, sono stati effettuati 67.441 tamponi (+1239).
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 27 maggio
(aun) – perugia, 27 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di mercoledì 27 maggio: complessivamente 1.431 persone (invariato) Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 45(-4).
I guariti sono 1311 (+4); risultano 13 clinicamente guariti (+6); i deceduti sono 75 (invariato)
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 15 (+1); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento contumaciale sono 30(-5), (l’indicatore è riferito esclusivamente ai positivi isolati).
Nel complesso, entro le ore 8 del 27 maggio, sono stati effettuati 66.202 tamponi (+1206).
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 26 maggio
(aun) – perugia, 26 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di martedì 26 maggio: complessivamente 1.431 persone (+1) Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 49(-4).
I guariti sono 1307 (+5); risultano 7 clinicamente guariti (invariato); i deceduti sono 75 (invariato)
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 14 (-1); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento contumaciale sono 35(-3), (l’indicatore è riferito esclusivamente ai positivi isolati).
Nel complesso, entro le ore 8 del 26 maggio, sono stati effettuati 64.996 tamponi (+1097).
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coronavirus: al via in Umbria indagine di sieroprevalenza al SARS-CoV2, assessore Coletto invita i cittadini a partecipare
(aun) – perugia 25 mag. 020 – “Uno studio di grande interesse dal punto di vista epidemiologico che ci consentirà di stimare quanti cittadini sono entrati in contatto con il virus SARS-CoV2 e che sarà utile anche per pianificare azioni future, come ad esempio quando sarà possibile, un piano per le vaccinazioni”: l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, spiega così il senso dell’indagine promossa su tutto il territorio nazionale dal Ministero della Salute e dall’Istat, con la collaborazione della Croce Rossa Italiana e che in Umbria, sotto il coordinamento della Regione, prenderà il via martedì 26 maggio.
L’indagine punta infatti, a rilevare la sieroprevalenza dell’infezione da virus SARS-CoV2 attraverso un test che verrà eseguito su un campione di 150mila italiani distribuito per sesso, età e attività lavorativa. In Umbria saranno coinvolti 5275 cittadini in 39 Comuni.
“Per ottenere un esito affidabile dell’indagine – spiega l’assessore Coletto – è importante che i cittadini aderiscano, anche se non è obbligatorio partecipare. A partire da oggi, le persone selezionate sul territorio regionale, saranno contattate al telefono dalla Croce Rossa per fissare un appuntamento per il prelievo del sangue e, per i soggetti impossibilitati, come le persone molto anziane, il prelievo potrà essere eseguito anche a domicilio. La Regione poi, comunicherà l’esito dell’esame a tutti i partecipanti e, in caso di diagnosi positiva, l’interessato verrà messo in temporaneo isolamento domiciliare per poi essere contattato dall’Asl per effettuare un tampone. Ad ogni modo – precisa l’assessore – è garantito l’anonimato e a tutti i partecipanti sarà assegnato un numero d’identificazione anonimo per consultare l’esito del test”.
“In Umbria gli elenchi forniti dall’Istat con le persone da coinvolgere nello studio – ha spiegato l’assessore Coletto – sono stati inseriti anche nel portale della medicina generale, ciò permetterà ai medici di famiglia di individuare i propri pazienti e quindi contattarli anche prima di ricevere la chiamata da parte della Croce Rossa. Inoltre, anche il risultato del test sarà inserito nel portale per capire se questi soggetti abbiano già effettuato il tampone in precedenza e sarà utile valutare la loro risposta dal punto di vista immunitario”.
Per effettuare i test in Umbria sono stati organizzati 4 mezzi mobili, i prelievi saranno esaminati dai laboratori clinici delle Aziende ospedaliere di Perugia e Terni.
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 25 maggio
(aun) – perugia, 25 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di lunedì 25 maggio: complessivamente 1.430 persone (invariato)) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 53(-8).
I guariti sono 1302 (+8); risultano 7 clinicamente guariti (-1); i deceduti sono 75 (invariato)
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 15 (-2); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento contumaciale sono 38(-6), (l’indicatore è riferito esclusivamente ai positivi isolati).
Nel complesso, entro le ore 8 del 25 maggio, sono stati effettuati 63.899 tamponi (+199).
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 24 maggio
(aun) – perugia, 24 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di domenica 24 maggio: complessivamente 1.430 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 61(-6).
I guariti sono 1294 (+5); risultano 8 clinicamente guariti (-3); i deceduti sono 75(+1)
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 17 (invariato); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 477 (-29), sempre alla stessa data risultano 21.998 (+132) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 23 maggio, sono stati effettuati 63.700 tamponi (+708).
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 23 maggio
(aun) – perugia, 23 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di sabato 23 maggio: complessivamente 1.430 persone (+1) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 67(-4).
I guariti sono 1289 (+5); risultano 11 clinicamente guariti (-1); i deceduti sono 74 (invariato)
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 17 (-1); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 506 (+17), sempre alla stessa data risultano 21.866 (+237) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 23 maggio, sono stati effettuati 62.992 tamponi (+1313).
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 22 maggio
(aun) – perugia, 22 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di venerdì 22 maggio: complessivamente 1.429 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 71(-5).
I guariti sono 1284 (+5); risultano 15 clinicamente guariti (invariato); i deceduti sono 74 (invariato)
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 18 (-1); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 489 (-10), sempre alla stessa data risultano 21.629 (+387) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 22 maggio, sono stati effettuati 61.679 tamponi (+1225).
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coronavirus: assembramenti 15 maggio a gubbio, “tutti negativi i test sierologici e i tamponi”
(aun) – perugia 21 mag. 020 – Sono 36 i cittadini di Gubbio che, dopo l’identificazione a seguito degli assembramenti del 15 maggio, hanno effettuato i test sierologici e il tampone molecolare al Distretto dell’Usl Umbria 1 per rilevare la positività al Covid: tutti i 36 eugubini sono risultati negativi ad entrambi i test.
Lo comunica l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto.
“Fortunatamente – afferma l’assessore – al momento la situazione a Gubbio è sotto controllo e i risultati dello screening lasciano ben sperare. Ad ogni modo, è importante far presente ancora una volta a tutti i cittadini che il rispetto delle regole, prima tra tutte proprio quella del distanziamento sociale, non può essere assolutamente trascurato visto che, in momenti di emergenza sanitaria, comportamenti sbagliati mettono a rischio la salute di tutta la comunità”.
L’Usl Umbria 1 ricorda che il monitoraggio è ancora in corso e che la positività al test sierologico indica che si è venuti a contatto con il virus, mentre solo il tampone molecolare può stabilire l’attuale positività e contagiosità in merito al Covid-19. In questa fase i test sierologici hanno una loro utilità in quanto l’esito negativo è indicativo per valutare la circolazione virale in un contesto territoriale.
L’Usl1 invita ancora un volta i cittadini che il 15 maggio a Gubbio si siano trovati all’interno degli assembramenti di contattare il Nus al numero 800 63 63 63, oppure inviare un’email al servizio prevenzione della Usl Umbria 1 all’indirizzo prevenzione@uslumbria1.it o a contattare il servizio Igiene e sanità pubblica del distretto Alto Chiascio al numero 075 9239506 /620 fornendo il proprio nominativo per avviare le procedure per i necessari test.
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 20 maggio
(aun) – perugia, 20 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di mercoledì 20 maggio: complessivamente 1.427 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 79(-2).
I guariti sono 1274 (+2); risultano 15 clinicamente guariti (invariato); i deceduti sono 74 (invariato)
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 27 (invariato); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 512 (+9), sempre alla stessa data risultano 20.897 (+256) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 20 maggio, sono stati effettuati 59.202 tamponi (+1398).
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 di martedì 19 maggio
(aun) – perugia, 19 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di martedì 19 maggio: complessivamente 1427 persone (+ 3) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 81 (- 11).
I guariti sono 1272 (+ 13); risultano clinicamente guariti 15 ( invariato); i deceduti sono 74 (+ 1).
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 27 (+ 1); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 503 (- 74), sempre alla stessa data risultano 20.641 (+ 530) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 19 maggio, sono stati effettuati 57.804 tamponi (+ 1525).
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 di lunedì 18 maggio
(aun) – perugia, 18 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di lunedì 18 maggio: complessivamente 1424 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 92 (-2).
I guariti sono 1259 (+2); risultano clinicamente guariti 15 (-1); i deceduti sono 73 (invariato).
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 26 (-1); di questi nessuno (-2) è in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 577 (-29), sempre alla stessa data risultano 20.111 (+79) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 18 maggio, sono stati effettuati 56.279 tamponi (+ 323).
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 di domenica 17 maggio
(aun) – perugia, 17 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di domenica 17 maggio: complessivamente 1424 persone (+2) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 94 (-7).
I guariti sono 1257 (+9); risultano clinicamente guariti 16 (-4); i deceduti sono 73 (invariato).
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 27 (invariato); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 606 (-26), sempre alla stessa data risultano 20.032 (+128) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 17 maggio, sono stati effettuati
55.956 tamponi (+ 786).
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 di sabato 16 maggio
(aun) – perugia, 16 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di sabato 16 maggio: complessivamente 1.422 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 101 (-21).
I guariti sono 1248 (+21); risultano 20 clinicamente guariti (-12); i deceduti sono 73 (invariato).
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 27 (invariato); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 632 (-24), sempre alla stessa data risultano 19.904 (+ 548) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 16 maggio, sono stati effettuati 55.170 tamponi (+ 1369).
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 15 maggio
(aun) – perugia, 15 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di venerdì 15 maggio: complessivamente 1.422 persone (+2) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 122(-5).
I guariti sono 1227 (+7); risultano 32 clinicamente guariti (-3); i deceduti sono 73 (invariato)
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 27 (invariato); di questi 2 (+1) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 656 (-28), sempre alla stessa data risultano 19.356 (+388) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 15 maggio, sono stati effettuati 53.801 tamponi (+1554).
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 14 maggio
(aun) – perugia, 14 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di giovedì 14 maggio: complessivamente 1.420 persone (+1) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 127(-16).
I guariti sono 1220 (+16); risultano 35 clinicamente guariti (-2); i deceduti sono 73 (+1)
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 27 (-13); di questi 1 (-3) è in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 684 (-6), sempre alla stessa data risultano 18.968 (+291) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 14 maggio, sono stati effettuati 52.247 tamponi (+1516).
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 13 maggio
(aun) – perugia, 13 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di mercoledì 13 maggio: complessivamente 1.419 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 143(-5).
I guariti sono 1204 (+4); risultano 37 clinicamente guariti (-2); i deceduti sono 72 (+1)
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 40 (-5); di questi 4 (invariato) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 690 (+18), sempre alla stessa data risultano 18.677 (+312) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 13 maggio, sono stati effettuati 50.731 tamponi (+1482).
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 12 maggio
(aun) – perugia, 12 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di martedì 12 maggio: complessivamente 1.419 persone (+ 7 rispetto a ieri) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 148(-1).
I guariti sono 1200 (+8); risultano 39 clinicamente guariti (-2); i deceduti sono 71 (invariato)
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 45 (+1); di questi 4 (invariato) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 672 (- 29), sempre alla stessa data risultano 18.365 (+443) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 12 maggio, sono stati effettuati 49.249 tamponi (+1775).
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coronavirus: assessorato alla sanità e centro regionale sangue lanciano appello per reclutare potenziali donatori di plasma iperimmune
(aun) – perugia 11 mag. 020 – Essere guariti dall’infezione prodotta dal Covid-19 con 2 tamponi negativi e che siano trascorsi almeno 14 giorni dall’esito negativo del secondo test, avere un’età non superiore a 60 anni, non aver effettuato trasfusioni di sangue e, per le donne, non aver mai partorito: ai soggetti in possesso di questi requisiti l’Assessorato regionale alla Salute e il Centro regionale Sangue rivolgono l’appello a donare il plasma iperimmune quale arma contro la polmonite da virus Covid-19
“L’infezione da virus Sars-Cov-2 è attualmente una grave emergenza mondiale e al momento non esiste un trattamento specifico di provata efficacia. Il Centro Regionale Sangue d’intesa con l’Assessorato alla Sanità – spiegano l’assessore, Luca Coletto, e il direttore del Centro regionale sangue, Mauro Marchesi – ha aderito ad uno studio sperimentale multicentrico promosso dalla Regione Toscana per utilizzare a scopo terapeutico il plasma iperimmune di pazienti convalescenti e guariti dal Covid-19 sui malati con polmonite. La possibilità di ottenere immediatamente l’immunizzazione contro agenti infettivi somministrando anticorpi specifici contenuti nel plasma ottenuto dai soggetti guariti, ha dimostrato una possibile efficacia in pazienti affetti da polmonite da COVID-19 e risultano già pubblicate esperienze preliminari incoraggianti”.
Com’è accaduto per altre precedenti epidemie virali quali per esempio Ebola, MERS-CoV (Middle East respiratory syndrome coronavirus, MERS-CoV), H1N1pdm09 (pandemic 2009 influenza A H1N1),l’uso di plasma da soggetti convalescenti sopravvissuti all’infezione può avere un ruolo terapeutico, soprattutto perché facilmente realizzabile e poco rischioso.
La possibilità di raccogliere il plasma mediante procedura di plasmaferesi con rapidità ed efficacia mettendolo immediatamente a disposizione del paziente che ne abbia necessità, rappresenta in questo momento una possibilità terapeutica ulteriore.
Ad oggi, tuttavia, non esistono studi in letteratura che ne dimostrino la fattibilità e l’efficacia nell’ambito dell’epidemia mondiale di SARS-CoV-2. Lo studio necessita quindi, della partecipazione di un numero ampio di soggetti e, per questo, la Regione Umbria credendo in questa possibile arma terapeutica, d’intesa con le Associazioni di Volontariato, che si ringraziano per la collaborazione, invita i donatori di sangue ed emocomponenti ad offrire la loro disponibilità nel donare plasma con la consueta procedura della plasmaferesi.
I soggetti interessati a partecipare al progetto, possono prendere contatto con il Centro Regionale Sangue Servizio Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia (Centro di reclutamento Regionale) preferibilmente al seguente indirizzo mail: b.lucianipasqua@ospedale.perugia.it (in alternativa al numero di telefono 0755783628 dalle ore 12 alle 14 dal lunedì al venerdì) fornendo il nome, cognome, data di nascita, residenza e numero di telefono al quale può essere ricontattato per fissare l’appuntamento presso la sede che risulta più comoda.
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 – 11 maggio
(aun) – perugia, 11 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di lunedì 11 maggio: complessivamente 1.412 persone (+ 1 rispetto a ieri) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 149(-8).
I guariti sono 1192 (+9); risultano 41 clinicamente guariti (-3); i deceduti sono 71 (invariato)
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 44 (-4); di questi 4 (-2) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 701 (-60), sempre alla stessa data risultano 17.922 (+90) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 dell’11 maggio, sono stati effettuati 47.474 tamponi (+551).
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 10 maggio
(aun) – perugia, 10 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di domenica 10 maggio: complessivamente 1.411 persone (+4 rispetto a ieri) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 157(-3).
I guariti sono 1183 (+7); risultano 44 clinicamente guariti (-4); i deceduti sono 71 (invariato)
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 48 (-3); di questi 6 (invariato) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 761 (-2), sempre alla stessa data risultano 17.832 (+169) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 10 maggio, sono stati effettuati 46.923 tamponi (+1349).
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 9 maggio
(aun) – perugia, 9 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di sabato 9 maggio: complessivamente 1.407 persone (+1 rispetto a ieri) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 160(-20).
I guariti sono 1176 (+21); risultano 48 clinicamente guariti (-13); i deceduti sono 71 (invariato)
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 51 (-2); di questi 6 (invariato) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 763 (+5), sempre alla stessa data risultano 17.663 (+332) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 9 maggio, sono stati effettuati 45.574 tamponi (+1351).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
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coronavirus; Coletto: “in Umbria dati confortanti, ma non adagiarci”. In preparazione ordinanza su obbligatorietà segnalazione rientri in Umbria
(aun) – Perugia, 8 mag. 020 – “Anche i dati di oggi, relativi all’andamento in Umbria dell’epidemia da COVID-19, sono estremamente confortanti, ma non per questo dobbiamo adagiarci nel rispettare tutte le norme di distanziamento sociale e di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. L’Umbria, insomma, sta già affrontando la ‘fase 2’ forte di una condizione di grande contenimento della malattia”. È quanto affermato dall’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, nel corso della conferenza stampa di questa mattina, cui hanno partecipato anche il direttore regionale della sanità, Claudio Dario, ed il direttore del Servizio immunotrasfusionale dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Mauro Marchesi.
“Il positivo andamento in Umbria dei dati riguardanti l’emergenza COVID-19 – ha proseguito Coletto – ci fa guardare al futuro con maggior fiducia, e il nostro strettissimo sistema di monitoraggio territoriale è in grado di metterci nelle condizioni di intervenire immediatamente, e con efficacia, nel caso in cui venissero individuati eventuali ‘focolai’. Si tratta di buoni risultati che abbiamo potuto conseguire innanzitutto per il grandissimo senso di responsabilità degli umbri e per l’altrettanto importante e scrupoloso lavoro di tutti gli addetti del nostro servizio sanitario, sia ospedaliero che territoriale”.
Secondo l’assessore Coletto, proprio a fronte di questi buoni dati, “l’Umbria potrebbe anticipare alcune riaperture, pur mantenendo sempre alta la soglia di rispetto delle norme anti contagio. Per questo continueremo a chiedere che il Governo accolga le richieste in tal senso formalizzate dalla presidente della Regione, Donatella Tesei, alla Conferenza Stato-Regioni”.
Rispondendo poi alle domande dei giornalisti, l’assessore Coletto ha annunciato che è in via di definizione una ordinanza della presidente Tesei che renderà obbligatoria, da parte dei cittadini che faranno o hanno già fatto ingresso nel territorio umbro, la comunicazione dei loro dati (nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico) alle strutture di prevenzione delle Aziende sanitarie. Dati che dovranno essere comunicati, come già ora, ai seguenti indirizzi di posta elettronica: prevenzione@uslumbria1.it (per tutti i Comuni dei distretti Altotevere Alto Chiascio, Trasimeno, Perugino, Assisano e Media Valle del Tevere) e prevenzione@uslumbria2.it (per tutti i Comuni dei distretti Terni, Foligno, Spoleto, Narni-Amelia e Valnerina).
Il direttore regionale alla sanità Dario ha quindi illustrato nel dettaglio l’andamento epidemiologico che mostra in Umbria una curva dei contagi in forte e continua discesa, ed ha però ammonito sulla necessità di proseguire nella strategia di contenimento della propagazione dell’infezione prodotta dal Covid-19.
Dario ha quindi ribadito che uno dei fattori decisivi per conseguire tale contenimento è proprio quello della tracciatura dei contatti, accanto alla realizzazione dei test. Per ciò che riguarda lo specifico aspetto del “tracciamento”, la Direzione sanità della Regione aveva già emesso nei giorni scorsi una comunicazione con la quale si invitavano i cittadini rientrati o che rientreranno in Umbria a dare comunicazione alle strutture sanitarie. Invito che presto potrebbe tradursi in obbligo, sulla base dell’ordinanza annunciata dall’assessore Coletto. I cittadini che faranno tale comunicazione verranno richiamati, entro le 24 ore dalla comunicazione, dal personale del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica del proprio Distretto che provvederà, se opportuno, a offrire sia il test sierologico che il tampone molecolare, dandone comunicazione tempestiva al Medico di Medicina Generale. Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica si farà carico, una volta ottenuto il referto, di gestire il restante percorso, compresa l’adozione di eventuali misure contumaciali qualora necessarie.
Nella giornata di ieri, nel frattempo, il Comitato etico regionale ha approvato il protocollo “TSUNAMI” che prevede la possibilità di verificare l’efficacia della terapia con plasma da donatori convalescenti COVID-19, su pazienti affetti dalla stessa patologia con polmonite grave.
“Si tratta di una sperimentazione – ha spiegato il dottor Marchesi – che vede in prima linea a livello nazionale ed internazionale proprio la sanità umbra, ed in particolare il Centro di Malattie infettive ed il Centro regionale Sangue dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, che hanno aderito al protocollo multicentrico promosso dall’Azienda Ospedaliero- Universitaria di Pisa. Grazie al via libera del Comitato etico, ed all’arrivo del macchinario Intercept per la ‘inattivazione virale’, indispensabile per la realizzazione della sperimentazione, già a partire dalla prossima settimana potremo avviare la selezione dei pazienti volontari per la donazione del plasma”.
Infine, nel corso della conferenza stampa è stato presentato un video, realizzato su iniziativa dell’Assessorato alla Salute e alle Politiche Sociali, come segno di concreto ringraziamento per tutti gli operatori sanitari, le forze dell’ordine, i volontari e tutti le categorie di lavoratori che si sono spesi in Umbria nella prima fase dell’emergenza.
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 dell’8 maggio
(aun) – perugia, 8 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di venerdì 8 maggio: complessivamente 1.406 persone (+1 rispetto a ieri) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 180(-15).
I guariti sono 1155(+15); risultano 61 clinicamente guariti (+7); i deceduti sono 71 (+1)
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 53 (-3); di questi 6 (-3) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 758 (-11), sempre alla stessa data risultano 17.331 (+327) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 dell’8 maggio, sono stati effettuati 44.223 tamponi (+1435).
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 7 maggio
(aun) – perugia, 7 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di giovedì 7 maggio: complessivamente 1.405 persone (+1 rispetto a ieri) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 195(-20).
I guariti sono 1140(+21); risultano 54 clinicamente guariti (+10); i deceduti sono 70 (invariato)
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 56 (-8); di questi 9 (invariato) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 769 (-7), sempre alla stessa data risultano 17.004 (+235) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 7 maggio, sono stati effettuati 42.788 tamponi (+1460).
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 6 maggio
(aun) – perugia, 6 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di mercoledì 6 maggio: complessivamente 1.404 persone (+4 rispetto a ieri) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 215 (-5).
I guariti sono 1119(+9); risultano 44 clinicamente guariti (invariato); i deceduti sono 70 (invariato)
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 64 (-3); di questi 9 (-2) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 776 (+23); sempre alla stessa data, risultano 16.769 (+292) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 6 maggio, sono stati effettuati 41.328 tamponi (+1330).
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coronavirus: definite le disposizioni per i test nei laboratori privati
(aun) – perugia 5 mag. 020 – L’infezione da SARS CoV 2 pone grossi problemi di sanità pubblica per far fronte ai quali la Regione Umbria ha definito un Protocollo con una serie di prescrizioni per l’esecuzione dei test sierologici presso i laboratori privati.
In base al documento che delinea l’attività delle strutture private, il test per rilevare la positività al virus dovrà essere eseguito previa prescrizione di un medico e l’esecuzione dell’esame deve avvenire nel rispetto di rigidi protocolli di sicurezza e protezione, definiti dal laboratorio, per evitare la diffusione del contagio. Inoltre, deve essere raccolto il consenso informato del soggetto all’esecuzione del test e alla trasmissione dei risultati ai Servizi dell’Azienda Sanitaria Locale ai fini del controllo epidemiologico e di sanità pubblica.
L’informazione al soggetto al quale viene effettuato l’esame deve specificare le caratteristiche del test e le finalità, nonché i limiti e il significato dei risultati dell’esame e la necessità di isolamento in caso di test positivo.
In caso di positività (sia per IgM, che per IgG, che per IgM+IgG), si deve invitare il soggetto a rientrare al proprio domicilio e quindi a mantenere l’isolamento, anche dai propri familiari, mentre il laboratorio che ha effettuato il test sierologico deve immediatamente segnalare il caso positivo al Servizio di Igiene e sanità Pubblica competente per i provvedimenti del caso; la tracciabilità della prestazione deve essere garantita anche per i test sierologici rapidi in immuno-cromatografia. Inoltre è richiesto un referto firmato, contenente le specifiche del test utilizzato.
L’esito dell’esame, sia positivo che negativo, deve essere comunicato all’Azienda Sanitaria tramite inserimento nei sistemi informatici regionali di biosorveglianza.
Il documento prevede la costituzione di un Comitato per il controllo e monitoraggio dell’attuazione di tutte le disposizioni e dei risultati dei dati elaborati dal sistema di sorveglianza, inoltre sarà soggetto a rivalutazione in relazione all’ evoluzione degli scenari epidemiologici e delle conoscenze scientifiche e in base all’esito del monitoraggio previsto dal Decreto del Ministero della Salute del 30.4.2020 “Emergenza COVID-19: attività di monitoraggio del rischio sanitario connesse al passaggio dalla Fase 1 alla Fase 2”.
Disposizione per l’esecuzione dei test sierologici per Covid19 nei laboratori privati
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 5 maggio
(aun) – perugia, 5 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di martedì 5 maggio: complessivamente 1.400 persone (+6) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 220 (- 10).
I guariti sono 1110 (+ 16); risultano 44 clinicamente guariti (- 5); i deceduti sono 70 (invariato).
Dei 1.400 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 67 (- 2); di questi 11 (-2) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 753 (6); sempre alla stessa data, risultano 16.477 (+ 321) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 5 maggio, sono stati effettuati 39.998 tamponi (+ 904).
I nuovi casi positivi sono stati individuati grazie al sistema di monitoraggio messo a punto dall’amministrazione regionale che ha permesso, nell’ospedale di Terni, attraverso l’applicazione della procedura di sorveglianza su pazienti e operatori in entrata e in uscita, di individuare i sei nuovi casi positivi per i quali è stato subito disposto l’isolamento e dei quali sono subito stati ricostruiti i contatti.
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coronavirus: coletto, “approvato piano per contenimento contagio e tutela lavoratori”
(aun) – perugia 4 mag. 020 – La Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore alla Salute, Luca Coletto, ha approvato il Piano di contenimento del contagio e la tutela dei lavoratori in ambienti di lavoro non sanitari.
“In ambito lavorativo – spiega Coletto – gli accorgimenti per evitare il contagio si devono basare sull’adozione da parte dell’impresa di misure di contenimento e distanziamento nei luoghi di lavoro, adeguando l’organizzazione dell’attività in modo da limitare i contatti fra i lavoratori e gli utenti, applicando ferree misure di comportamento e igiene, garantendo la pulizia e la sanificazione degli ambienti e utilizzando in modo appropriato i dispositivi di protezione individuale in ogni singolo contesto lavorativo”.
Per quanto riguarda i test sierologici applicati in contesti lavorativi, va precisato che tali test non hanno un valore diagnostico, anche in considerazione del possibile cambiamento nel tempo dello stato immunitario della popolazione lavorativa: il DPCM 26 aprile 2020 prevede che “il medico competente, in considerazione del suo ruolo nella valutazione dei rischi e nella sorveglianza sanitaria, potrà suggerire l’adozione di eventuali mezzi diagnostici qualora ritenuti utili al fine del contenimento della diffusione del virus e della salute dei lavoratori”.
Con la Circolare N. 14915 del 29 aprile 2020, il Ministero della Salute ha disposto che “circa l’utilizzo dei test sierologici nell’ambito della sorveglianza sanitaria per l’espressione del giudizio di idoneità, allo stato attuale, quelli disponibili non sono caratterizzati da una sufficiente validità per tale finalità. In ragione di ciò, allo stato, non emergono indicazioni al loro utilizzo per finalità sia diagnostiche che prognostiche nei contesti occupazionali, né tantomeno per determinare l’idoneità del singolo lavoratore”.
“Di conseguenza – evidenzia l’assessore – nel contesto lavorativo il medico competente aziendale è la figura strategica per l’analisi del risultato del test sierologico, ma anche per il raccordo con il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica territorialmente competente nel caso di individuazione di soggetti con immunoglobuline positive”.
Qualora il medico competente, in accordo con il datore di lavoro, intenda utilizzare i test sierologici, questi, dietro prescrizione medica, sono a carico del datore di lavoro.
L’esecuzione dell’esame deve avvenire nel rispetto di rigidi protocolli di sicurezza e protezione, sia a tutela degli operatori sanitari che effettuano l’esame, sia dei lavoratori dell’azienda; la partecipazione del lavoratore deve essere su base volontaria e deve essere sempre richiesto il suo consenso informato sia all’esecuzione del test, che alla trasmissione dei risultati, ai fini del controllo epidemiologico, ai competenti Servizi dell’Azienda Sanitaria Locale.
In caso di positività al test (sia per IgM, che per IgG, che per IgM+IgG) il medico competente deve invitare il lavoratore a rientrare al proprio domicilio e quindi a mantenere l’isolamento, anche dai propri familiari. Il medico deve segnalare il caso all’Azienda sanitaria e va predisposto un referto che specifica la tipologia di test utilizzato.
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 4 maggio
(aun) – perugia, 4 mag. 020 – Anche oggi in Umbria si registra lo “zero” contagi sul totale dei tamponi effettuati. Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di lunedì 4 maggio: complessivamente 1.394 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 230 (- 6).
I guariti sono 1094 (+ 4); risultano 49 clinicamente guariti(- 4); i deceduti sono 70 (+ 2).
Dei 1.394 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 69 (- 2); di questi 13 ( invariato) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 747 (- 43); sempre alla stessa data, risultano 16.156 (+ 56) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 4 maggio, sono stati effettuati 39.094 tamponi (+ 271).
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coronavirus; da domani in tutta la regione consegna mascherine a indigenti e disabili
(aun) – perugia, 3 mag. 020 – La Regione Umbria, d’intesa con l’ANCI (Associazione nazionale comuni italiani) regionale, distribuirà a partire da domani oltre 150.000 mascherine chirurgiche e guanti mono uso da destinare alle categorie più fragili, quali famiglie indigenti, over 65 e disabili non autosufficienti, dei 92 comuni umbri. La decisione è stata assunta nel corso della riunione del Comitato operativo regionale, su specifica volontà della presidente della Regione, Donatella Tesei, condivisa con l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto. La distribuzione avverrà già da domani mattina grazie alla collaborazione di ANCI Umbria e della stessa Protezione Civile regionale. L’iniziativa autonoma della Regione Umbria si affianca al piano nazionale annunciato dal Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, che prevede la distribuzione dei dispositivi di protezione individuale ad alcune categorie (come ad esempio il personale dei servizi essenziali) e la vendita degli stessi dpi a prezzi calmierati.
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coronavirus: in Umbria contagi “zero”; aggiornamento casi alle ore 8 del 3 maggio
(aun) – perugia, 3 mag. 020 – Oggi in Umbria si registra lo “zero” contagi sul totale dei tamponi effettuati. Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di domenica 3 maggio: complessivamente 1.394 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 236 (- 21).
I guariti sono 1090 (+ 21); risultano 53 clinicamente guariti(- 8); i deceduti sono 68 (invariato).
Dei 1.394 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 71 (- 2); di questi 13 ( invariato) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 790 (- 41); sempre alla stessa data, risultano 16.100 (+ 249) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 3 maggio, sono stati effettuati 38.823 tamponi (+ 751).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
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coronavirus: andamento epidemia nel mese di aprile
(aun) – perugia 2 mag. 020 – Il mese di aprile è stato particolarmente significativo per l’andamento dell’epidemia in Umbria in quanto, a partire dalla prima settimana, abbiamo assistito ad un’inversione del trend dei principali indicatori che si è mantenuta costante fino ad oggi: dai dati resi noti dalla Direzione regionale alla Sanità, l’1 aprile le persone al momento positive al Covid-19 erano 1.043, l’1 maggio gli attualmente positivi sono scesi a 272 (-771).
Cali percentuali in doppia cifra sono stati registrati per i ricoverati totali (-66 per cento) e in terapia intensiva (-71 per cento) e per i cittadini in isolamento domiciliare (-69 per cento): dai 218 ricoveri totali del 1 aprile, si è passati a 73 il 1 maggio(-145), i posti occupati in rianimazione, 45 lo scorso mese, sono passati a 13 (-32).
I pazienti guariti all’inizio del mese scorso erano solo 15, il primo maggio sono stati registrati 1053 guariti, con una crescita di 1038 unità. I soggetti usciti dall’isolamento l’1 maggio sono arrivati a quota 15.742, mentre il 1 aprile erano 4.358.
Il virus non ha però risparmiato sofferenze nei casi più gravi, facendo registrare 31 decessi in più da inizio mese, 68 in totale (l’1 aprile i deceduti erano 37).
Il buon andamento complessivo è stato determinato anche dall’incremento sostenuto dei tamponi effettuati giornalmente dai laboratori regionali, con una media giornaliera stabile di circa 1000 tamponi: si è passati dai 9.080 tamponi effettuati entro il primo giorno di aprile ai 37.762 all’1 maggio (+28.682).
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 2 maggio
(aun) – perugia, 2 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di sabato 2 maggio: complessivamente 1.394 persone (+1 rispetto a ieri) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 257 (-15).
I guariti sono 1069(+16); risultano 61 clinicamente guariti (-7); i deceduti sono 68 (invariato)
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 73 (invariato); di questi 13 (invariato) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 831 (-74); sempre alla stessa data, risultano 15.851 (+109) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 2 maggio, sono stati effettuati 38.072 tamponi (+310).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
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coronavirus: aggiornamento casi 1 maggio alle ore 8
(aun) – perugia, 1 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di venerdì 1 maggio: complessivamente 1.393 persone (+1 rispetto a ieri) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 272 (-27).
I guariti sono 1053(+27); risultano 68 clinicamente guariti (+2); i deceduti sono 68 (+1)
Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 73 (-11); di questi 13 (-3) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 905 (-40); sempre alla stessa data, risultano 15.742 (+840) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 di oggi 1 maggio, sono stati effettuati 37.762 tamponi (+1303).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
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coronavirus: Gel disinfettante e soluzione alcolica, progetto innovativo del dipartimento assistenza farmaceutica della USL 2 con la collaborazione della Fondazione Fendi
(aun) – perugia, 30 apr. 020 – Prende vita da due mega contenitori di mille litri ciascuno di alcool isopropilico donato dalla Protezione Civile Nazionale, il progetto della Usl Umbria 2, di produzione di migliaia di flaconi da 100-150 ml spray di soluzione alcolica al 70 per cento che può soddisfare le necessità dei 6000 pazienti fragili del territorio regionale per la disinfezione delle mani e per la disinfezione di vari oggetti di uso comune: telefonini, chiavi, occhiali, tastiere, telecomandi.
“Un’iniziativa lodevole ed utile, ‘fatta in casa’, grazie a prodotti donati e alla grande professionalità, nonché spirito di iniziativa, dei nostri operatori dell’Azienda Usl2 – ha sottolineato la presidente Donatella Tesei – Ringrazio il direttore del dipartimento per l’Assistenza Farmaceutica Usl 2, dr. Fausto Bartolini per l’iniziativa, la Fondazione Carla Fendi per il contributo, gli altri donatori che hanno cooperato e tutto il personale che ha messo a disposizione le proprie competenze” .
Il progetto ha infatti visto una donazione di 8000 euro da parte della Fondazione Carla Fendi, impegnata in prima linea nel sostegno alle attività sanitarie e ospedaliere in questa fase emergenziale, per acquisto dei flaconi spray in cui mettere il disinfettante da distribuire ai pazienti particolarmente fragili e vulnerabili, oncologici e oncoematologici, dializzati, con malattie rare e trapiantati di tutta la regione, un presidio fondamentale per la prevenzione del contagio del COVID – 19. I flaconi spray di soluzione alcolica saranno distribuiti insieme al gel disinfettante sempre prodotto dal laboratorio galenico della Farmacia interna del Presidio Ospedaliero di Foligno dell’Azienda Usl Umbria 2
Il tutto ha avuto inizio con il trasporto del prezioso carico di alcool isopropilico, ceduto a titolo gratuito al “San Giovanni Battista” di Foligno grazie all’intervento della Protezione Civile Nazionale. Il trasporto è stato eseguito da una squadra dei Vigili del Fuoco che ha posizionato, con grande maestria e con la massima cautela, il contenitore all’interno di un bunker antincendio della struttura ospedaliera nei pressi del laboratorio galenico centralizzato dell’Azienda Usl Umbria 2.
I venti quintali di alcool isopropilico, opportunamente trattati, garantiscono una concentrazione della soluzione pari al 75% (come da indicazioni dell’OMS)che, preparata dallo staff dei farmacisti del laboratorio galenico aziendale, potrà essere distribuita ai pazienti in flaconi di 100-150 ml.
Si tratta di un progetto decisamente innovativo, unico in Italia, fortemente supportato dalla Regione Umbria e dalla direzione strategica dell’Azienda Usl Umbria 2 per fronteggiare la diffusione del Covid-19.
L’iniziativa si aggiunge, all’autoproduzione di un gel alcolico come da Farmacopea e già distribuito ai vari reparti di degenza, Pronto soccorso dei vari presidi ospedalieri, Servizio 118 e al personale sanitario dei distretti e delle Usca che si recano a domicilio per praticare il tampone per il test del Covid-19 e monitorare le condizioni cliniche dei pazienti.
Viste le difficoltà che hanno un po’ tutti i Paesi di approvvigionarsi di tali prodotti, avere la possibilità di produrre in proprio e distribuire flaconi spray con soluzione alcolica al 70% e gel disinfettante per l’igiene delle mani risulta di grande utilità, se non indispensabile in questa fase emergenziale in quanto rappresentano presidi principali di prevenzione da adottare per evitare il contagio.
“Il ministero della Salute – spiega il direttore del dipartimento per l’Assistenza Farmaceutica dell’Azienda Usl Umbria 2 dr. Fausto Bartolini – tra le azioni di prevenzione per combattere il contagio del Covid-19, raccomanda insistentemente di procedere con un accurato e continuo lavaggio delle mani nonché la disinfezione delle stesse con un disinfettante alcolico dopo aver toccato qualsiasi oggetto o superficie. Sarebbe opportuno lavarsi accuratamente le mani e poi disinfettarle. Oppure se non si è nelle condizioni di lavarsi le mani procedere con la disinfezione”.
L’utilizzo del gel risulta migliore della soluzione in quanto tale formulazione consente un permanenza maggiore sulla cute che non la soluzione che evapora più rapidamente e quindi ha una maggiore efficacia contro Virus e batteri presenti. Discorso analogo per la produzione del disinfettante alcolico con soluzione al 70 per cento. “La soluzione alcolica in un flacone che poi la nebulizza – spiega sempre il dottor Bartolini – è indicata per la disinfezione di vari oggetti che quotidianamente manipoliamo e che rappresentano un veicolo molto pericoloso di virus e batteri. Nell’emergenza attuale, la produzione, su scala nazionale, del disinfettante gel alcolico e ancor più della soluzione alcolica presenta ormai da tempo delle enormi difficoltà, legate essenzialmente alla carenza di principi attivi e soprattutto alle difficoltà produttive (molte aziende importanti hanno i siti produttivi nel Nord Italia). Diventa quindi fondamentale avere a disposizione, peraltro gratuitamente tale quantità di materia prima, alcool e contenitori gratuiti, nonché professionisti qualificati che si sono resi disponibili a lavorare a questa iniziativa fuori orario di servizio senza percepire compenso aggiuntivo, e tecnologie in grado di trattare e produrre autonomamente tali presidi. Tutto a costo zero per il Sistema Sanitario Regionale”.
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 30 aprile
(aun) – perugia, 30 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di giovedì 30 aprile: complessivamente 1.392 persone (+1 rispetto a ieri) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 299 (-29).
I guariti sono 1026(+29); risultano 66 clinicamente guariti (-1); i deceduti sono 67 (+1)
Dei 1.392 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 84 (-9); di questi 16 (invariato) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 945 (invariato); sempre alla stessa data, risultano 15.389 (+487) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 30 aprile, sono stati effettuati 36.459 tamponi (+1522).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 28 aprile
(aun) – perugia, 28 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di martedì 28 aprile: complessivamente 1.379 persone (+9 rispetto a ieri) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 351 (-19).
I guariti sono 963(+28); risultano 76 clinicamente guariti (-7); i deceduti sono 65 (invariato)
Dei 1.379 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 97 (-9); di questi 17 (+1) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 981 (+4); sempre alla stessa data, risultano 14.594 (+494) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 28 aprile, sono stati effettuati 33.881 tamponi (+1075).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 27 aprile
(aun) – perugia, 27 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di lunedì 27 aprile: complessivamente 1.370 persone (+ 2 rispetto a ieri) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 371 (- 6).
I guariti sono 935(+8); risultano 83 clinicamente guariti (+2); i deceduti sono 65 (+1)
Dei 1.370 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 106 (-2); di questi 16 (-1) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 977 (-31); sempre alla stessa data, risultano 14.100 (+36) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 27 aprile, sono stati effettuati 32.806 tamponi (+237).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 di domenica 26 aprile
(aun) – Perugia, 26 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di domenica 26 aprile: complessivamente 1.368 persone (+ 2) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 377 (- 21).
I guariti sono 927 (+ 22); risultano 81 clinicamente guariti (- 20); i deceduti sono 64 (+ 1).
Dei 1.368 pazienti positivi, attualmente sono ricoverati in 108 (-5); di questi 17 (- 1) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 1.008 (- 73); sempre alla stessa data, risultano 14.064 (+ 106) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 26 aprile, sono stati effettuati 32.569 tamponi (+ 630).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 di sabato 25 aprile
(aun) – perugia, 25 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di sabato 25 aprile: complessivamente 1.366 persone (+ 3) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 398 (- 36).
I guariti sono 905 (+ 38); risultano 101 clinicamente guariti (- 11); i deceduti sono 63 (+ 1).
Dei 1.366 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 113 (invariato); di questi 18 (- 1) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 1.081 (- 75); sempre alla stessa data, risultano 13.958 (+ 213) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 25 aprile, sono stati effettuati 31.939 tamponi (+ 1.415).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.
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coronavirus: Coletto, “avviato progetto sperimentale di telemedicina”
(aun) – Perugia 24 apr. 020 – “La sorveglianza e il controllo costante delle condizioni di salute della popolazione sono elementi fondamentali per la ripartenza”: lo afferma l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, rendendo noto che “sul territorio regionale sta prendendo il via un progetto sperimentale di telemedicina che permette il monitoraggio a distanza delle condizioni cliniche dei pazienti curati a domicilio attraverso la trasmissione di referti per via telematica.
“In questo momento di emergenza i vantaggi dell’utilizzo delle piattaforme tecnologiche sono tanti – afferma l’assessore Coletto – e vanno da quello principale che consiste nel non esporre il personale sanitario e i pazienti al rischio di infezioni evitando spostamenti in situazioni di emergenza sanitaria, a quello di favorire uno scambio di informazioni in tempo reale tra i medici anche relativi al monitoraggio dei parametri vitali dei pazienti per la somministrazione di terapie adeguate. Il progetto è di grande rilievo anche per gli impieghi extra-pandemici, quindi per una modalità assistenziale in tempi ordinari”.
“Al momento la telemedicina – aggiunge Coletto – sarà fondamentale per supportare l’attività delle Unità speciali di continuità assistenziale che si recano a domicilio e nelle residenze con ospiti Covid positive. Infatti, in stretto collegamento con i medici di medicina generale e di continuità assistenziale, i medici delle USca possono sommistrare ai pazienti con sintomi lievi o moderati, la terapia domiciliare con idrossiclorochina che però esclude ad esempio i pazienti cardiopatici, a tal fine è richiesto l’elettrocardiogramma che, grazie a questo progetto, potrà essere effettuato a casa del paziente e trasmesso direttamente agli specialisti”.
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 24 aprile
(aun) – perugia, 24 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di venerdì 24 aprile: complessivamente 1.363 persone (+ 1 rispetto a ieri) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 434 (- 55).
I guariti sono 867 (+ 55); risultano 112 clinicamente guariti (- 22); i deceduti sono 62 (+ 1).
Dei 1.363 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 113 (- 6); di questi 19 (invariato) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 1.156 (- 87); sempre alla stessa data, risultano 13.745 (+ 331) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 24 aprile, sono stati effettuati 30.524 tamponi (+ 1.513).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 23 aprile
(aun) – perugia, 23 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di mercoledì 23 aprile: complessivamente 1.362 persone (+ 5 rispetto a ieri) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 489 (- 21).
I guariti sono 812(+ 26); risultano 134 clinicamente guariti(- 5); i deceduti sono 61 (invariato).
Dei 1.362 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 119 (+2); di questi 19 (-1) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 1.243 (-40); sempre alla stessa data, risultano 13.414 (+394) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 23 aprile, sono stati effettuati 29.011 tamponi (+ 1356).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 22 aprile
(aun) – perugia, 22 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di mercoledì 22 aprile: 1.357 persone (+ 4 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 510 (- 58).
I guariti sono 786(+ 61; risultano 139 clinicamente guariti(- 22); i deceduti sono 61 (+1).
Dei 1.357 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 117 (- 12); di questi 20 (-2) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 1.283 (-34); sempre alla stessa data, risultano 13.020 (+484) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 22 aprile, sono stati effettuati 27.655 tamponi (+ 993).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 21 aprile
(aun) – perugia, 21 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di martedì 21 aprile: 1.353 persone (+ 4 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 568 (- 23).
I guariti sono 725 (+ 25);risultano 161 clinicamente guariti(- 6); i deceduti sono 60 (+2).
Dei 1.353 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 129 (- 13); di questi 22 (-7) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 1.317 (-58); sempre alla stessa data, risultano 12.536 (+743) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 21 aprile, sono stati effettuati 26.662 tamponi (+ 1.116).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
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coronavirus, ordinanza Presidente Tesei per chiusura attività commerciali sabato 25 aprile, domenica 26 aprile e venerdì 1 maggio
(aun) – perugia, 20 apr. 020 – La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, in considerazione della situazione di emergenza scaturita dalla pandemia in atto, ha emesso un’ordinanza che prevede, nelle giornate di sabato 25 aprile 2020, domenica 26 aprile 2020 e venerdì 1 magio 2020, la chiusura di tutte le attività commerciali, sia degli esercizi di vicinato, sia delle medie e delle grandi strutture di vendita e dei centri commerciali.
In deroga alla disposizione che precede possono comunque rimanere in esercizio: i punti vendita esclusivi della stampa quotidiana e periodica purché ubicati su area pubblica o in locali indipendenti; le farmacie; le parafarmacie ubicate in locali indipendenti; le tabaccherie; i punti vendita di carburante per autotrazione; l’attività di somministrazione di alimenti e bevande condotta tramite consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto.
Nella ordinanza si rammenta che per le violazioni previste dalla normativa nazionale o da Ordinanze regionali, “salvo che il fatto costituisca reato, il mancato rispetto delle misure di contenimento è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a euro 3000”.
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Presidente Tesei “Umbria vicina al traguardo dell’azzeramento dei contagi. ma non bisogna abbassare la guardia”
(aun) – perugia, 20 apr. 020 -“Veniamo indicati da prestigiose fonti scientifiche come la regione più vicina al traguardo dell’azzeramento dei contagi. Una meta che è frutto di diversi fattori tra cui l’approccio ligio e corretto dei nostri cittadini che hanno osservato le misure di distanziamento, nonché di una gestione dell’emergenza che è stata in grado di limitare al massimo i contagi grazie a scelte precise e puntali”. E’ quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, commentando il dato odierno dell’Umbria per quanto riguarda i nuovi contagi da coronavirus. “Il più basso tasso di letalità registrato a livello nazionale, nonostante l’età media della popolazione umbra sia invece tra le più alte, ne è altra dimostrazione tangibile. Un ringraziamento doveroso va a tutti gli operatori della sanità umbra nonché alla protezione civile, ai volontari, alle forze dell’ordine, alle istituzioni locali, agli operatori dell’informazione ed a tutti i soggetti che in questo difficile momento emergenziale sono stati in prima linea.
Ora dobbiamo sì continuare su questa strada, quella del rispetto delle disposizioni sociali e sanitarie – sottolinea la presidente Tesei -, ma proiettati verso una ripresa delle attività economiche e, passo dopo passo, di quelle più strettamente sociali. In questa direzione va la collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia e la condivisione con Prefettura, parti sociali e associazioni datoriali di un percorso che ci dovrà far tornare ad essere produttivi prima possibile. Siamo presenti quotidianamente nei vari tavoli nazionali proprio al fine di garantire una ripresa celere. Il tutto, ovviamente, senza abbassare minimamente la guardia – conclude la presidente – e nella massima sicurezza, per evitare che i tanti sacrifici, in termini di vite umane, economici e sociali, non siano stati vani”.
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 19 aprile
(aun) – perugia, 19 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili, e aggiornati alle ore 8 di domenica 19 aprile: 1.348 persone (+ 4 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, mentre gli attualmente positivi sono 645 (- 83).
I guariti sono 645 (+ 86); risultano 209 clinicamente guariti (- 48); i deceduti sono 58 (+1).
Dei 1.348 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 138 (- 3); di questi 30 (-2) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 1.471 (- 162); sempre alla stessa data, risultano 11.617 (+471) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 19 aprile, sono stati effettuati 25.155 tamponi (+ 1.065).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 18 aprile
(aun) – perugia, 18 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili, e aggiornati alle ore 8 di sabato 18 aprile: 1.344 persone (+ 7 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, mentre gli attualmente positivi sono 728 (- 60).
I guariti sono 559 (+ 67); risultano 257 clinicamente guariti (- 37); i deceduti sono 57 (invariato).
Dei 1.344 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 141 (- 1); di questi 32 (+ 1) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 1.633 (- 138); sempre alla stessa data, risultano 11.146 (+ 606) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 18 aprile, sono stati eseguiti 24.090 tamponi (+ 1.288).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
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coronavirus: il punto della settimana per la gestione del’emergenza
(aun) – perugia 17 apr. 020 – Andamento dell’epidemia nell’ultima settimana, screening attraverso i tamponi della popolazione ristretta nelle carceri e degli ospiti delle strutture residenziali per anziani, resoconto dell’attività delle Unità speciali di continuità assistenziale, risultati della strategia tamponi: questi gli argomenti trattati dall’assessore Luca Coletto, e dal direttore regionale alla Sanità, Claudio Dario, nel corso della seconda parte della conferenza che si è tenuta stamani a Palazzo Donini alla presenza della presidente della Regione, Donatella Tesei, del prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia, del Rettore dell’Università di Perugia, Maurizio Oliviero.
Tracciando una sintesi settimanale del lavoro svolto per la gestione dell’emergenza Covid-19 in Umbria, l’assessore Coletto ha riferito che “dal 10 al 17 aprile la variazione delle persone attualmente positive è di -303, da 1091 positivi del 10 aprile siamo passati ai 788 attuali, i ricoveri da 185 sono diventati 142 ricoveri (-43), con 31 posti letto occupati in terapia intensiva (da 39 a 31). I decessi invece sono aumentati di 5 (da 52 a 57) con un indice di letalità attuale del 4,26 per cento (il 10 aprile era 3,99), mentre sono 333 i guariti (da 159 a 492) e 3183 sono usciti dall’isolamento domiciliare”.
“La Regione – ha proseguito l’assessore – sta gestendo e monitorando la situazione nella maniera migliore possibile e stiamo vedendo i primi risultati. Nella ‘Fase2’ si dovrà continuare a mantenere alta la guardia e dovremo abituarci ad indossare i dispositivi di protezione individuale e tutti quei comportamenti che ci permetteranno di ripartire in sicurezza”.
Il direttore Dario dopo aver ribadito che “nella fase di ripartenza l’attenzione per i comportamenti sarà ferrea, perché la partita sarà vinta proprio su questi accorgimenti che tutti dovremo adottare, a partire dal distanziamento”, ha informato che è terminato il monitoraggio nelle strutture residenziali per anziani e nelle carceri.
Per quanto riguarda le strutture residenziali, su 70 strutture con 2548 ospiti sono stati effettuati 738 tamponi sugli ospiti (28,96 per cento) e 13 sono risultati positivi. Su 2327 operatori sono stati effettuati 898 tamponi (38,59 per cento) e 19 operatori sono risultati positivi, quindi in totale su 4875 soggetti sono stati effettuati 1636 tamponi (33,36 per cento) con 32 positivi (1,96 per cento)”. In parallelo è stato effettuato il monitoraggio su 4 carceri umbri per un totale di 1451 ospiti: i tamponi effettuati sui soggetti in mobilità sono stati 175 (12,06 per cento) e solo 1 è risultato positivo (0,57 per cento).
Sul personale (guardie e civile) pari a 1009 sono stati effettuati 925 tamponi(91,67 per cento), solo 1 soggetto è risultato positivo (0, 11 per cento).
Quindi su 2460 soggetti sono stati effettuati 1100 tamponi (44,72 per cento) per un totale di 2 positivi (0,18 per cento).
Sempre sul versante sanitario Dario ha ricordato che sono entrate in piena attività le unità speciali di continuità assistenziale, operative dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 20: nel territorio dell’Usl 1 (Umbria Alto Chiascio, Alto Tevere, Perugino Assisano, Trasimeno e Media Valle del Tevere) e dell’Usl2 (Foligno, Spoleto/Valnerina, Terni, Narni/Amelia, Orvieto) i pazienti gestiti sono 360.
A conclusione dell’incontro è stato reso noto il monitoraggio dei dei test sierologici e molecolari che sono stati impiegati in 1.180 casi.
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 17 aprile
(aun) – perugia 17 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili, e aggiornati alle ore 8 di venerdì 17 aprile: 1.337 persone (+ 8 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, mentre gli attualmente positivi sono 788 (- 38).
I guariti sono 492 (+ 44); risultano 294 clinicamente guariti (+ 4); i deceduti sono 57 (+ 2).
Dei 1.337 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 142 (- 7); di questi 31 (- 2) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 1.771 (- 134); sempre alla stessa data, risultano 10.540 (+ 702) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso entro le ore 8 del 16 aprile, sono stati eseguiti 22.802 tamponi (+ 1.331).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
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coronavirus: giunta regionale approva schema di accordo con strutture private
(aun) – perugia 16 apr. 020 – La Giunta regionale su iniziativa dell’assessore alla Salute, Luca Coletto, ha approvato lo schema di accordo quadro tra Regione Umbria, Associazione italiana di ospedalità privata (Aiop) e Associazione religiosa istituti socio sanitari umbria (Aris), per la regolamentazione dei rapporti finalizzati al coinvolgimento degli ospedali privati accreditati nella rete ospedaliera regionale della gestione dell’emergenza Covid-19.
“In seguito alla diffusione dell’infezione prodotta dal Covid -19 – ha spiegato l’assessore Coletto – il Ministero della Salute ha aggiornato le linee di indirizzo organizzative dei servizi ospedalieri e il percorso organizzativo dei servizi regionali ospedalieri e territoriali. Con l’emanazione di circolari ministeriali sono stati sospesi i ricoveri in ospedale e ridotte molte attività ad eccezione di quelle considerate non procrastinabili, quali i ricoveri in regime di urgenza (da intendersi in emergenza), i ricoveri elettivi oncologici ed i ricoveri elettivi non oncologici con classe di priorità A. Contestualmente alla sospensione delle ospedalizzazioni – prosegue – ora è stato necessario riprogrammare le attività considerando tutta la rete di offerta ospedaliera sul territorio, pubblica e privata, in modo da individuare delle strutture da dedicare alla gestione dell’emergenza ospedaliera non Covid”.
Nell’ambito del piano di potenziamento della rete ospedaliera, a livello nazionale sono state previste per le strutture private diverse tipologie di coinvolgimento, funzionali all’accreditamento di ogni struttura per area chirurgica e area medica, ovvero strutture da utilizzare per il trasferimento e trattamento della casistica chirurgia (a), internistica (b) e riabilitativa (c) di pazienti che necessitano di cure.
“La Regione – ha riferito l’assessore Coletto – ha quindi stabilito un accordo, che sarà presto firmato, con le Case di Cura AIOP Umbria e ARIS Umbria grazie al quale le strutture private metteranno a disposizione posti letto per pazienti non Covid attualmente degenti presso gli ospedali pubblici, oppure che sono accolti quotidianamente presso i servizi di triage dei Pronto soccorso e che necessitano di prestazioni di tipo urgente o non procrastinabili. Inoltre, garantiranno le prestazioni chirurgiche non procrastinabili con ricovero programmato. I pazienti accolti – conclude Coletto – se inviati dalle strutture pubbliche, dovranno essere sottoposti alla fase preventiva di triage e aver effettuato il tampone”.
Lo schema di accordo prevede che l’attività svolta in questa fase di emergenza presso le Case di Cura accreditate non rientra nell’attività normalmente contrattualizzata da parte delle Aziende Sanitarie Locali e potrà risultare come attività svolta dall’Azienda pubblica che ha trasferito l’attività presso la Casa di Cura.
Per il periodo di durata dell’emergenza e fino a quando la Regione non dichiarerà terminata questa fase, sono sospese le norme relative all’incompatibilità del personale, sia quelle attinenti l’eventuale operatività del personale pubblico, sia quelle relative alla possibilità del personale e dei collaboratori delle strutture private di operare presso le strutture pubbliche.
Le Case di Cura potranno erogare le prestazioni eseguite dai professionisti che operano al loro interno per i pazienti già in lista di attesa e sempre secondo la progressiva e graduale riattivazione dell’attività sanitaria non procrastinabile, sono inoltre abilitate ad effettuare direttamente con proprio personale i prelievi per gli esami diagnostici a dipendenti e pazienti che si devono ricoverare. L’accordo terminerà alla conclusione dell’emergenza e avrà valore su tutto il territorio regionale.
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 16 aprile
(aun) – perugia 16 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili, e aggiornati alle ore 8 di giovedì 16 aprile: 1329 persone (+ 7 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, mentre gli attualmente positivi sono 826 (- 72).
I guariti sono 448 (+ 78); risultano 290 clinicamente guariti (- 26); i deceduti sono 55 (+ 1).
Dei 1329 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 149 (- 10); di questi 33 (- 4) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 1905 (- 91); sempre alla stessa data, risultano 9.838 (+ 484) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso entro le ore 8 del 16 aprile, sono stati eseguiti 21.471 tamponi (+ 1228).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
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coronavirus: aggiornamento casi 15 aprile
(aun) – perugia 15 apr. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di mercoledì 15 aprile, 1322 persone (+ 1 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, mentre gli attualmente positivi sono 898 (-40).
I guariti sono 370 (+40 rispetto a ieri), i clinicamente guariti sono 316 (invariato).
I deceduti sono 54 (+1), l’indice di letalità è pari a 4,08.
Attualmente sono ricoverati in 159 (-5): di questi, 37 (invariato) sono in rianimazione.
Le persone in isolamento domiciliare sono 1996 (-413), sono usciti dall’isolamento 9354 soggetti (+413). Nel complesso entro le ore 8 del 15 aprile, sono stati eseguiti 20.243 tamponi (+1302).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.
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coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 14 aprile
(aun) – perugia, 14 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili, e aggiornati alle ore 8 di martedì 14 aprile: 1321 persone (+ 1 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, mentre gli attualmente positivi sono 938 (- 3).
I guariti sono 330 (+ 3 rispetto a ieri); risultano 316 clinicamente guariti (invariato); i deceduti sono 53 (+ 1).
Dei 1321 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 164 (- 1); di questi 37 (-1) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 2409 (- 177); sempre alla stessa data, risultano 8941 (+ 255) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 14 aprile, sono stati eseguiti 18941 tamponi (+ 215).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
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coronavirus: aggiornamento casi 13 aprile, 75 nuovi guariti
(aun) – perugia 13 apr. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di lunedì 13 aprile, 1320 persone (+ 1 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, di cui 956 in provincia di Perugia (invariato rispetto a ieri) e 317 in quella di Terni (+ 1 rispetto a ieri), 47 sono di fuori regione, mentre gli attualmente positivi sono 941 (-74), 651 (-74) nella provincia di Perugia e 247(invariato) in quella di Terni.
I guariti sono 327 (+ 75 rispetto a ieri), di cui 274 provincia di Perugia (+ 74 rispetto a ieri) e 53 in quella di Terni (+1). Risultano 316 clinicamente guariti (-12), di cui 251 residenti nella provincia di Perugia(-12) e 65 (invariato) in quella di Terni.
I deceduti sono 52, 31 residenti nella provincia di Perugia e 17 in quella di Terni, 4 di fuori regione.
Dei 1320 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 165 (-3): di questi, 112 (-3) sono residenti nella provincia di Perugia e 44 (invariato) in quella di Terni, 9 sono di fuori regione. I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 40 (invariato), 49(invariato) in quello di Terni, 30 (-1) a Città di Castello, 36(-2) a Pantalla, 3 (invariato) a Orvieto, 7 (invariato) a Foligno.
Dei 165 ricoverati, 38 (-1) sono in terapia intensiva, 14 (invariato) nell’ospedale di Perugia, 14 (invariato) in quello di Terni, 5 (-1) a Città di Castello, 3 in quello di Orvieto (invariato), 2 (invariato) a Foligno.
Le persone in isolamento domiciliare sono 2586 (-208): di questi, 2114 (-173) sono nella provincia di Perugia e 472 (-35) in quella di Terni. Sempre alla stessa data, risultano 8686 (+242) persone uscite dall’isolamento, di cui 6924 (+169) nella provincia di Perugia e 1762 (+73) in quella di Terni.
Nel complesso entro le ore 8 del 12 aprile, sono stati eseguiti 18726 tamponi (+68).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
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coronavirus: aggiornamento alle ore 8 del 12 aprile
(aun) – perugia, 12 apr. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di domenica 12 aprile, 1319 persone (+ 10 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, di cui 956 in provincia di Perugia (+4) e 316 in quella di Terni (+ 6); gli attualmente positivi sono 1015 (-50), di cui 725 (-37) in provincia di Perugia e 247 (+13) in quella di Terni; i guariti sono 252 (+60), di cui 200 provincia di Perugia (+42) e 52 in quella di Terni (+18).
Risultano 328 clinicamente guariti (-14), di cui 263 (-7) nella provincia di Perugia e 65 (-7) in quella di Terni.
I deceduti sono 52 (invariato): 31 (invariato) residenti nella provincia di Perugia e 17 (invariato) in quella di Terni, 4 di fuori regione.
Dei 1319 positivi (dei quali 47 provengono da fuori regione) attualmente sono ricoverati in 168 (-8): di questi, 115 (-6) sono residenti nella provincia di Perugia e 44 (-1) in quella di Terni, 9 sono di fuori regione; i ricoverati nell’ospedale di Perugia sono 40 (-6), 49 (invariato) in quello di Terni, 31 (invariato) a Città di Castello, 38 (-1) a Pantalla, 3 (-1) a Orvieto, 7 (invariato) a Foligno.
Dei ricoverati, 39 (invariato) sono in terapia intensiva, di cui 14 (-1) nell’ospedale di Perugia, 14 (+1) in quello di Terni, 6 (+1) a Città di Castello, 3 in quello di Orvieto (-1), 2 (invariato) a Foligno.
Le persone in isolamento domiciliare sono 2794 (-382): di questi, 2287 (-288) sono nella provincia di Perugia e 507 (-94) in quella di Terni.
Sempre alla stessa data, risultano 8444 (+391) persone uscite dall’isolamento, di cui 6755 (+340) nella provincia di Perugia e 1689 (+51) in quella di Terni.
Nel complesso, entro le ore 8 del 12 aprile, sono stati eseguiti 18658 tamponi (+996).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2.
In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.
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coronavirus: Coletto, “potenziata rete regionale per analisi dei tamponi, aumentata la capacità diagnostica dell’ospedale di Terni”
(aun) – perugia 11 apr. 020 – Da metà marzo la Regione ha allargato la rete dei laboratori per la ricerca della positività al Covid – 19 in modo da circoscrivere, sempre di più, le infezioni secondarie prodotte da ciascun individuo infetto sulla popolazione che non è venuta a contatto con il virus. All’interno di questa regia regionale, l’azienda ospedaliera di Terni ha aumentato in modo consistente il numero di tamponi analizzati quotidianamente e, a fronte di questa aumentata capacità diagnostica, è stato deciso che, oltre ai test sui pazienti ricoverati e sugli operatori dell’ospedale, la metà dei campioni analizzati proveranno dalla Usl Umbria 2.
“Dal 6 di aprile – rende noto l’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto – il laboratorio di biologia molecolare del dipartimento di diagnostica di laboratorio ed immunotrasfusionale dell’ospedale di Terni ha iniziato a processare i tamponi per Covid-19 con un nuovo sistema che permette di fare 94 test in 3 ore per un totale di circa 200 tamponi al giorno. L’impegno della Regione – dice Coletto – è di potenziare ulteriormente il sistema regionale che, con il Laboratorio di virologia dell’Ospedale di Perugia prescelto come Laboratorio regionale di riferimento, i laboratori dell’Ospedale di Terni e dell’Istituto zooprofilattico Sperimentale di Umbria e Marche, attualmente sta riuscendo a garantire l’espletamento di circa 1000 tamponi quotidianamente. L’obiettivo – conclude Coletto – è di predisporre una grande forza di fuoco che, in tempi brevi, permetterà di raddoppiare questi risultati. Con l’arrivo dei test rapidi molecolari poi, si potranno effettuare almeno altri 1000 test al giorno”.
Nel frattempo il laboratorio di biologia molecolare dell’ospedale di Terni sta adottando un nuovo sistema che consente di analizzare un totale di 188 tamponi al giorno divisi in due gruppi.
“La preparazione di ogni gruppo richiede da 1 a 2 ore per cui si riuscirà a fare due sedute per gruppi da 94 per un totale di 188 campioni al giorno – spiega il dottor Augusto Scaccetti, direttore del dipartimento di diagnostica di laboratorio ed immunotrasfusionale – Ci rendiamo conto che quelli di Terni non sono grandi numeri, ma noi li facciamo con solo 3 biologi e 4 tecnici di laboratorio ed è una soddisfazione poter dare un contributo anche alle esigenze del nostro territorio”.
Intanto al laboratorio di Terni sono già arrivati reagenti sufficienti a processare 1600 campioni con l’ultimo sistema attivato e altri 400 kit di reagenti sono in arrivo per lo strumento già in uso dal 16 marzo scorso che, con una diagnosi di infezione in 6 ore per gruppi da 16 campioni, continuerà ad essere utilizzato per urgenze e per gruppi di campioni numericamente minori (per evitare sprechi), continueranno ad essere eseguiti anche i test finora fatti
Nel laboratorio di biologia molecolare del dipartimento di diagnostica di laboratorio ed immunotrasfusionale converge anche personale del Laboratorio di analisi diretto dal dottor Alessanndro Mariottini.
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coronavirus: aggiornamento alle ore 8 dell’11 aprile
(aun) – perugia, 11 apr. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di sabato 11 aprile, 1309 persone (+7 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, di cui 952 in provincia di Perugia (+2) e 310 in quella di Terni (+4); gli attualmente positivi sono 1065 (-24), di cui 762 (-27) in provincia di Perugia e 260 (+3) in quella di Terni; i guariti sono 192 (+33), di cui 158 provincia di Perugia (+31) e 34 in quella di Terni (+2).
Risultano 342 clinicamente guariti (+3), di cui 270(-5) nella provincia di Perugia e 72 (+8) in quella di Terni.
I deceduti sono 52 (=): 30 (=) residenti nella provincia di Perugia e 17 (=) in quella di Terni, 4 di fuori regione.
Dei 1309 positivi (dei quali 47 provengono da fuori regione) attualmente sono ricoverati in 176 (-9): di questi, 121 (-5) sono residenti nella provincia di Perugia e 45 (-4) in quella di Terni, 10 sono di fuori regione; i ricoverati nell’ospedale di Perugia sono 46 (-3), 49 (-4) in quello di Terni, 31 (=) a Città di Castello, 39 (-2) a Pantalla, 4(=) a Orvieto, 7 (=) a Foligno.
Dei ricoverati, 39(=) sono in terapia intensiva, di cui 15 (+1) nell’ospedale di Perugia, 13 (-1) in quello di Terni, 5 (=) a Città di Castello, 4 in quello di Orvieto (=), 2 (=) a Foligno.
Le persone in isolamento domiciliare sono 3176 (-108): di questi, 2575 (-86) sono nella provincia di Perugia e 601 (-22) in quella di Terni. Sempre alla stessa data, risultano 8053 (+696) persone uscite dall’isolamento, di cui 6415 (+532) nella provincia di Perugia e 1638 (+164) in quella di Terni.
Nel complesso, entro le ore 8 dell’11 aprile, sono stati eseguiti 17662 tamponi (+1337).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2.
In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.
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coronavirus: aggiornamento casi 10 aprile
(aun) – perugia, 10 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili, aggiornati alle ore 8 di venerdì 10 aprile: 1302 persone positive (+4 rispetto a ieri); gli attualmente positivi sono ad oggi 1091 (-22); i guariti sono 159 (+25). Risultano 339 clinicamente guariti (+18).
I deceduti sono 52 (+1).
Dei 1302 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 185 (-7).
Dei 185 ricoverati, 39 (+1) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 3284 (-261). Sempre alla stessa data, risultano 7357 (+360) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 10 aprile, sono stati eseguiti 16.325 tamponi (+1155).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2.
In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
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coronavirus: aggiornamento casi 9 aprile
(aun) – perugia, 9 apr. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di mercoledì 9 aprile, 1298 persone (+9 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, di cui 947 in provincia di Perugia (+6) e 305 in quella di Terni (+2), 46 sono di fuori regione (+1); gli attualmente positivi sono ad oggi 1113, di cui 807 in provincia di Perugia e 264 in quella di Terni; i guariti sono 134 (+14), di cui 110 provincia di Perugia (+15) e 24 in quella di Terni (-1). Risultano 321 clinicamente guariti (+25), di cui 248 residenti nella provincia di Perugia (+ 25) e 73 (=) in quella di Terni.
I deceduti sono 51 (+1): 30 (+1) residenti nella provincia di Perugia e 17(=) in quella di Terni, 4 di fuori regione.
Dei 1298 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 192 (-4): di questi, 132 (-5) sono residenti nella provincia di Perugia e 50 (-1) in quella di Terni, e 9 sono di fuori regione. I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 53 (-3), 55(=) in quello di Terni, 31 (-3) a Città di Castello, 41(+2) a Pantalla, 5 (=) a Orvieto, 7 (=) a Foligno.
Dei 192 ricoverati, 38 (-3) sono in terapia intensiva, 13 (-1) nell’ospedale di Perugia, 12 (-2) in quello di Terni, 7 (=) a Città di Castello, 5 in quello di Orvieto (=), 2 (=) a Foligno.
Le persone in isolamento domiciliare sono 3545 (-332): di questi, 2912 (-337) sono nella provincia di Perugia e 633 (+5) in quella di Terni. Sempre alla stessa data, risultano 6997 (+392) persone uscite dall’isolamento, di cui 5624 (+337) nella provincia di Perugia e 1373 (+55) in quella di Terni.
Nel complesso entro le ore 8 del 7 aprile, sono stati eseguiti 15170 tamponi (+1064).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2.
In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
I dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.
A tale riguardo si precisa che i dati riferiti in questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.
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#coronavirusUmbria: aggiornamento casi 8 aprile
(aun) – perugia 8 apr. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di martedì 8 aprile, 1289 persone (+ 26 rispetto a ieri) in #Umbria risultano positive al virus Covid-19, di cui 941 in provincia di #Perugia (+ 8 rispetto a ieri) e 303 in quella di #Terni (+ 15 rispetto a ieri), 45 sono di fuori regione (+3); i guariti sono 120 (+ 31 rispetto a ieri), di cui 95 provincia di Perugia (+ 28 rispetto a ieri) e 25 in quella di Terni (+3). Risultano 296 clinicamente guariti (+17), di cui 223 residenti nella provincia di Perugia(+19) e 73 (-2) in quella di Terni.
I deceduti sono 50 (+ 1 rispetto a ieri): 29 (+1) residenti nella provincia di Perugia e 17(invariato) in quella di Terni, 4 di fuori regione.
Dei 1289 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 196 (-2): di questi, 137 (-3) sono residenti nella provincia di Perugia e 49 (invariato) in quella di Terni, 10 sono di fuori regione (+1). I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 56 (-1), 55(+3) in quello di Terni, 34 (-1) a Città di Castello, 39(-2) a Pantalla, 5 (invariato) a Orvieto, 7 (-1) a Foligno.
Dei 196 ricoverati, 41 (invariato) sono in terapia intensiva, 14 (+1) nell’ospedale di Perugia, 14 (invariato) in quello di Terni, 7 (-1) a Città di Castello, 5 in quello di Orvieto (invariato), 2 (invariato) a Foligno.
Le persone in isolamento domiciliare sono 3877 (-407): di questi, 3249 (-379) sono nella provincia di Perugia e 628 (-28) in quella di Terni. Sempre alla stessa data, risultano 6605 (+448) persone uscite dall’isolamento, di cui 5287 (+397) nella provincia di Perugia e 11318 (+51) in quella di Terni.
Nel complesso entro le ore 8 del 7 aprile, sono stati eseguiti 14106 tamponi (+832).
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#coronavirusUmbria: aggiornamento casi 7 aprile
(aun) – perugia 7 apr. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di martedì 7 aprile, 1263 persone (+ 10 rispetto a ieri) in #Umbria risultano positive al virus Covid-19, di cui 933 in provincia di #Perugia (+ 4 rispetto a ieri) e 288 in quella di #Terni (+ 4 rispetto a ieri). Dei 1263 positivi 42 sono di fuori regione (+2)
Risultano 279 clinicamente guariti (+26), di cui 204 residenti nella provincia di Perugia(+27) e 75 (-1) in quella di Terni.
I deceduti sono 49 (+ 5 rispetto a ieri): 28 (+3) residenti nella provincia di Perugia e 17(+2) in quella di Terni, 4 di fuori regione.
Dei 1263 pazienti positivi (dei quali 42 provengono da fuori regione) attualmente sono ricoverati in 198 (-7): di questi, 140 (-6) sono residenti nella provincia di Perugia e 49 (-1) in quella di Terni, 9 sono di fuori regione.
I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 57 (-3), 52(-2) in quello di Terni, 35 (+1) a Città di Castello, 41(-) a Pantalla, 5 (invariato) a Orvieto, 8 (-2) a Foligno.
Dei 198 ricoverati, 41 (-5) sono in terapia intensiva, 13 (-4) nell’ospedale di Perugia, 14 (-1) in quello di Terni, 7 (invariato) a Città di Castello, 5 in quello di Orvieto (invariato), 2 (invariato) a Foligno.
Le persone in isolamento domiciliare sono 4284 (-198): di questi, 3628 (-80) sono nella provincia di Perugia e 656 (-118) in quella di Terni. Sempre alla stessa data, risultano 6157 (+198) persone uscite dall’isolamento, di cui 4890 (+80) nella provincia di Perugia e 1267 (+118) in quella di Terni.
Nel complesso entro le ore 8 del 6 aprile, sono stati eseguiti 13274 tamponi (+701).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
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coronavirus: la regione sigla accordo per ospitalità per medici e personale a rischio contagio
(aun) – perugia 7 apr. 020 – Trovare un alloggio alternativo per il personale sanitario che non dispone nella propria abitazione di spazi utili per poter stare isolato tra un turno e l’altro, in modo da non esporre al contagio anche i propri familiari: con questo obiettivo la Regione dell’Umbria, ha siglato un accordo con i promotori del progetto “TROVA ALLOGGIO SANITARI COVID 19 UMBRIA”, che su iniziativa dell’avvocato Alessandra Fagotti, in modo gratuito, hanno creato una pagina FacebooK finalizzata a trovare alloggi da mettere a disposizione del personale esposto a rischio.
“In questa fase emergenziale – spiega l’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto – è emersa la necessità di trovare alloggi alternativi temporanei per medici, infermieri e tutto il personale sanitario, nonché per le forze dell’ordine e per il personale della protezione civile regionale e comunque per tutti i soggetti che svolgono un’attività con alta possibilità di contrarre il virus. In particolare la problematica che si vuole risolvere è di garantire uno spazio al personale più esposto e che ha un’alta possibilità di portare il virus all’interno dell’ambiente familiare”.
Alla luce del fatto che era stata attivata un’iniziativa che, gratuitamente, rispondeva a queste necessità, la Regione ha deciso di siglare un accordo con i titolari della Pagina Facebook “Trova alloggio sanitari Covid 19 Umbria” ideata, gestita e curata da un gruppo di professionisti che si sono adoperati per far conoscere le offerte provenienti dai privati e dai gestori di strutture ricettive per la messa a disposizione a titolo gratuito di alloggi, a tutto il personale che svolge attività a rischio di contagio.
“Questa iniziativa di grande sensibilità – conclude l’assessore Coletto – rappresenta la grande forza che, in questo momento di emergenza, viene dalla società civile ed è un esempio di come, in alcuni momenti e con le giuste valutazioni, la collaborazione tra pubblico e privati cittadini che volontariamente e gratuitamente mettono a disposizione le loro idee e energie, possa fornire buone soluzioni e a costo zero”.
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coronavirus: Coletto, “grande sostegno dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia per gestire l’emergenza”
(aun) – perugia, 6 apr. 020 – Ammonta a 750 mila euro la somma destinata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia che permetterà alla Regione Umbria di finanziare l’acquisto di Test rapidi immunologici e molecolari per rilevare la positività al Covid-19, la cui sperimentazione ha preso il via in Umbria sotto la supervisione del Comitato tecnico-scientifico costituito tra Regione e Università.
“La Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, grazie all’impegno del presidente Giampiero Bianconi e al suo ‘Cda’ – ha reso noto l’assessore Coletto – anche in questo momento ha dato il suo supporto alle istituzioni che operano sul territorio contribuendo, attraverso la sua donazione, all’allestimento in emergenza delle strutture sanitarie del nostro territorio”.
In particolare la Fondazione ha effettuato ordini per varie attrezzature: 1 centralina per monitoraggio della terapia intensiva, 22 ventilatori fissi per terapia intensiva, 6 ventilatori da sub intensiva, 4 ventilatori da trasporto per terapia intensiva, 20 sistemi di monitoraggio per terapia intensiva, 2000 mascherine FFP2, 3 mila occhiali a mascherina, 2000 tute di protezione.
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coronavirus: Coletto, “giusto che il governo garantisca le mascherine ai medici di medicina generale”
(aun) – perugia 6 apr. 020 – “I medici di medicina generale sono in prima fila da mesi e, con grande impegno, stanno garantendo ai cittadini il massimo livello di assistenza sul territorio. Proprio per questa ragione, il Governo deve garantire loro i presidi di protezione individuale come già avviene per gli ospedalieri”: così l’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, che si dichiara a favore della presa di posizione assunta dalla Federazione nazionale dei Medici di Medicina Generale a seguito del parere negativo della Ragioneria dello Stato all’emendamento 5.1 al decreto ‘Cura Italia’ che estendeva la fornitura dei dispositivi di protezione individuale anche ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e ai farmacisti”.
“Troppi medici in questi due mesi di emergenza hanno perso la vita – ha detto Coletto – e dovrebbe essere un obbligo per il Governo dotare dei dispositivi di protezione quei professionisti che stanno a contatto quotidianamente con i cittadini e che rappresentano per tutti la prima figura professionale di riferimento per la cura e la tutela della salute”.
“Se i dati dei prossimi giorni evidenzieranno, come si spera, una riduzione dei contagi e dei casi prodotti dal Covid-19 – conclude Coletto – si dovrà avviare la cosiddetta “Fase 2” che prevede una gestione ancora più equilibrata tra la medicina di territorio e quella ospedaliera. Un motivo in più per far lavorare in sicurezza i medici di medicina generale e i pediatri”.
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coronavirus: aggiornamento casi 6 aprile
(aun) – perugia, 6 apr. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di lunedì 6 aprile, 1253 persone (+14 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, di cui 929 in provincia di Perugia (+4 rispetto a ieri) e 284 in quella di Terni (+9 rispetto a ieri); i guariti sono 84 (+28 rispetto a ieri), di cui 63 provincia di Perugia (+20 rispetto a ieri) e 21 in quella di Terni (+8).
Risultano 253 clinicamente guariti (+11), di cui 177(stabile) residenti nella provincia di Perugia e 76 (+11) in quella di Terni.
I deceduti sono 44 (+1 rispetto a ieri): 25 (+1) residenti nella provincia di Perugia e 15 (stabile) in quella di Terni, 4 di fuori regione.
Dei 1253 pazienti positivi (dei quali 40 provengono da fuori regione) attualmente sono ricoverati in 205 (+1): di questi, 146 (-2) sono residenti nella provincia di Perugia e 50 (+3) in quella di Terni, 9 sono di fuori regione.
I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 60 (stabile), 54 (+3) in quello di Terni, 34 (-1) a Città di Castello, 42 (-1) a Pantalla, 5 (invariato) a Orvieto, 10 (invariato) a Foligno.
Dei ricoverati, 46 (+1) sono in terapia intensiva, 17 (invariato) nell’ospedale di Perugia, 15 (invariato) in quello di Terni, 7 (+1) a Città di Castello, 5 in quello di Orvieto (invariato), 2 (invariato) a Foligno.
Le persone in isolamento domiciliare sono 4482 (-94): di questi, 3708 (-70) sono nella provincia di Perugia e 774 (-24) in quella di Terni. Sempre alla stessa data, risultano 5959 (+296) persone uscite dall’isolamento, di cui 4810 (+240) nella provincia di Perugia e 1149 (+56) in quella di Terni.
Nel complesso entro le ore 8 del 5 aprile, sono stati eseguiti 12573 tamponi (+215).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
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coronavirus, presidente cpo: presenti e operativi i servizi per garantire la sicurezza di donne e bambini dalla violenza
(aun) – perugia, 6 apr. 020 – “In Umbria, come altrove, le operatrici dei centri antiviolenza e i servizi della Rete preposta alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere continuano a essere presenti, pur tra le difficoltà e i rischi del momento, per garantire una risposta alle donne vittime di violenza e ai loro figli e figlie, garantendo loro ascolto, accoglienza e ospitalità nelle emergenze”. È quanto sottolinea la presidente del Centro Pari Opportunità della Regione Umbria, Chiara Pucciarini.
“Nel momento difficile che stiamo attraversando – afferma -, siamo tutte e tutti tenuti necessariamente e responsabilmente a rispettare le restrizioni che le Istituzioni hanno messo in campo per contenere il coronavirus. Chi lavora nell’ambito della prevenzione e del contrasto alla violenza di genere è purtroppo consapevole che, d’altro canto, tali necessarie misure rappresentano per molte donne vittime di violenza domestica un aumento del rischio per la propria sicurezza: restare in casa e condividere costantemente lo spazio con il partner violento può infatti moltiplicare le circostanze in cui la propria incolumità viene ulteriormente compromessa”.
“L’isolamento – rileva – è una delle caratteristiche più comuni delle relazioni in cui le donne subiscono violenza e qualunque operatrice impegnata nei servizi può confermare quella che già è una evidenza all’interno delle dinamiche della violenza domestica, ovvero il rischio di una sua esacerbazione durante i periodi di vacanza dal lavoro. Se per tante donne, infatti, poter andare al lavoro, assentarsi da casa per le necessità quotidiane, semplicemente accompagnare i propri figli a scuola significa poter sottrarsi anche solo temporaneamente alle dinamiche di abuso e di controllo con le quali sono costrette a vivere tutti i giorni, al momento questo non è possibile”.
“La situazione di condivisione forzata degli spazi familiari con il proprio aggressore – aggiunge la presidente del CPO – e la necessità attuale di dover ridurre i contatti con l’esterno, inoltre, rappresentano per le donne vittime di violenza un ulteriore ostacolo nel chiedere aiuto. L’attuale, drammatico contesto, non cambia la necessità valida ogni singolo giorno di garantire la sicurezza delle donne e dei bambini dalla violenza: è quindi fondamentale – sottolinea – anche in questo difficile momento che le donne sappiano che i servizi in grado di sostenerle nella loro lotta quotidiana contro la violenza sono presenti e operativi”.
La presidente Pucciarini ricorda “che sono operativi, 24 ore su 24, il numero di telefono nazionale antiviolenza 1522 e il Numero Verde regionale di accesso ai vari servizi territoriali – 800861126” e conclude ringraziando “tutte le operatrici antiviolenza, impegnate anche oggi nei Centri Antiviolenza di Perugia, Terni, Spoleto, Città della Pieve, Orvieto e Narni, nell’auspicio che sia loro garantito di poter svolgere il loro importante compito in sicurezza e con il doveroso appoggio delle istituzioni e della cittadinanza tutta”.
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coronavirus: coletto, “regione segue con attenzione la situazione nell’orvietano”
(aun) – perugia 5 apr. 020 – “La Regione sta adottando tutte le misure utili per arginare nella popolazione l’infezione prodotta dal Covid-19 e i numeri di questi giorni, che registrano una riduzione dei nuovi contagi e un aumento di guariti, depongono a favore delle politiche adottate”: è quanto afferma l’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, a fronte della richieste di adottare misure sanitarie aggiuntive per contenere l’espansione del contagio nell’Orvietano.
“La nostra attenzione – ha detto l’assessore – è sempre alta su tutto il territorio e non ci siamo nel modo più assoluto dimenticati di Orvieto e di Giove. Al contrario, in particolare, per quanto riguarda la residenza protetta di Castel Giorgio, siamo in stretto contatto con la direzione dell’Usl 2, che monitora costantemente la situazione e già da domani entreranno in servizio altri 8 operatori che saranno a pieno regione da martedì, visto che domani a tutti e 8 saranno effettuati i tamponi”.
“La Regione – ricorda l’assessore – ha stilato un Piano ad hoc proprio per la gestione dei casi di positività al Covid nelle strutture residenziali, che delinea un percorso chiaro per garantire la massima sicurezza alle persone ospitate nelle residenze e agli operatori. Inoltre, per l’assistenza a domicilio sul territorio sono state attivate le Unità speciali di Continuità Assistenziale che garantiranno un contatto, cure e monitoraggio costante con i soggetti positivi al Covid che non necessitino di ricovero e i soggetti in isolamento. Domani saranno effettuati circa 50 tamponi al personale che opera nell’ospedale di Orvieto”.
Relativamente alla situazione del Comune di Giove, l’assessore Coletto ha riferito che anche in questo caso si sta effettuando un monitoraggio molto stretto: “La positività è stata riscontrata tra i componenti di 4 famiglie per un totale di 12 soggetti positivi. A questi si aggiungono altri 7 casi non collegati. Sono stati effettuati 34 tamponi e 4 soggetti sono ricoverati”.
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#coronavirusumbria Perugia – Dai dati aggiornati alle ore 8 di domenica 5 aprile, 1239 persone (+29 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, di cui 925 in provincia di Perugia (+20 rispetto a ieri) e 275 in quella di Terni (+12 rispetto a ieri); i guariti sono 56 (+17 rispetto a ieri), tutti residenti nella provincia di Perugia.
Risultano 242 clinicamente guariti (+39), di cui 177(+ 19) residenti nella provincia di Perugia e 65 (+18) in quella di Terni.
I deceduti sono 43 (+2 rispetto a ieri): 24 (+1) residenti nella provincia di Perugia e 15 (+1) in quella di Terni, 4 di fuori regione.
Tra i 1239 pazienti positivi, 39 sono di fuori regione, 925 (+20) sono residenti nella provincia di Perugia e 275 (+12) in quella di Terni. Sono ricoverati in 204 (-7): di questi, 148 (-2) sono residenti nella provincia di Perugia e 47 (+ 1) in quella di Terni, 9 sono di fuori regione.
I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 60 (-2), 51 (-3) in quello di Terni, 35 (invariato) a Città di Castello, 43 (-1) a Pantalla, 5 (invariato) a Orvieto, 10 (-1) a Foligno.
Dei ricoverati, 45 (+1) sono in terapia intensiva, 17 (invariato) nell’ospedale di Perugia, 15 (invariato) in quello di Terni, 6 (+1) a Città di Castello, 5 in quello di Orvieto (invariato), 2 (invariato) a Foligno.
Le persone in isolamento domiciliare sono 4576 (+418): di questi, 3778 (+387) sono nella provincia di Perugia e 798 (+31) in quella di Terni. Sempre alla stessa data, risultano 5663 (+248) persone uscite dall’isolamento, di cui 4570 (+310) nella provincia di Perugia e 1093 (+38) in quella di Terni.
Nel complesso entro le ore 8 del 4 aprile, sono stati eseguiti 12358 tamponi (+549).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
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#coronavirusUmbria : in #Umbria 1210 i positivi, aumentano i guariti e le persone uscite dall’isolamento
(aun) – Perugia, 4 apr. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di sabato 4 aprile, 1210 (+35 rispetto a ieri) persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 39 (+ 9 rispetto a ieri).
Risultano 203 clinicamente #guariti (+11 rispetto a ieri). I deceduti sono 41 (+2 rispetto a ieri).
Sono #ricoverati in 213 (stabile rispetto a ieri), di cui 43 (-5 rispetto a ieri) sono in terapia intensiva.
Al momento le persone in #isolamento sono 4158 (+22 rispetto a ieri) in totale e 5415 (+314) quelle uscite dall’isolamento.
Nel complesso sono stati eseguiti 11047 tamponi (+437 rispetto a ieri).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.
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coronavirus: in Umbria 1175 i positivi, 5101 usciti dall’isolamento
(aun) – perugia 3 apr. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di venerdì 3 aprile, 1175 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 30.
Risultano invece 190 clinicamente guariti. I deceduti sono 39.
Sono ricoverati in 214, di cui 48 sono in terapia intensiva.
Al momento le persone in isolamento sono 4236 in totale e 5101 usciti dall’isolamento.
Nel complesso entro le ore 8 del 2 aprile, sono stati eseguiti 10610 tamponi.
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.
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coronavirus, online la dashboard con tutti i dati relativi all’Umbria
(aun) perugia 2 apr. 020 – Da oggi è online sul sito istituzionale della Regione Umbria, nel portale dedicato all’emergenza coronavirus (www.regione.umbria.it/coronavirus), un nuovo strumento: una Dashboard, di facile lettura che fornisce in maniera chiara tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19.
La Dashboard, realizzata in collaborazione con la Protezione Civile dell’Umbria e la divisione ICT della Giunta Regionale, è strutturata con i dati riguardanti gli attualmente positivi, i guariti clinicamente, i guariti, i deceduti, i tamponi eseguiti, i ricoverati, i ricoverati in terapia intensiva, coloro che sono in isolamento domiciliare e quelli usciti dall’isolamento, e le relative percentuali. Inoltre vengono rappresentati dei grafici che riportano le statistiche per fascia d’età e sesso.
“Sappiamo che in questi giorni – afferma l’Assessore Michele Fioroni – è alta l’attesa delle informazioni giornaliere sull’andamento dell’emergenza sanitaria nella nostra regione. Abbiamo quindi cercato di realizzare una dashboard che possa fornire in maniera chiara e puntuale, tutti i dati riguardanti l’emergenza nella Regione Umbria”.
“Inoltre – prosegue Fioroni – ci stiamo anche impegnando per migliorare la grafica e l’organizzazione delle informazioni all’interno della sezione dedicata al Covid-19. Ci auguriamo che la nuova modalità di rappresentazione grafica delle informazioni possa, non solo rispondere ad un doveroso bisogno di informazione e trasparenza, ma possa anche rappresentare un utile strumento conoscitivo per gli amministratori locali. Un plauso a tutti coloro che stanno lavorando in questi momenti di emergenza per una trasparente informazione”.
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coronavirus: altri 3 ventilatori per l’umbria
(aun) – Foligno, 2 apr. 020 – Sono stati consegnati quest’oggi alla Regione Umbria altri tre ventilatori. Negli ultimi due giorni la Protezione Civile regionale ha ricevuto anche ulteriori quantitativi di dispositivi di protezione individuale: 35 mila mascherine chirurgiche; 10 mila mascherine montarsio; 16 mila 100 mascherine FFP2; 120 mascherine FFP3; 80 mila copriscarpe; 24 mila copricapo; 75 mila guanti lattice; 280 tubi endotracheali; 3 monitor multiparametrici.
Da due giorni, su iniziativa della Protezione Civile della Regione Umbria, il trasporto di tutti i materiali sanitari e DPI che viene assegnato all’Umbria da parte del Dipartimento nazionale della Prociv, avviene con l’ausilio di un elicottero dell’Esercito italiano, al fine di garantire la massima celerità e sicurezza delle consegne.
Si sta dunque stabilizzando l’invio di materiali sanitari dal sistema centrale di Protezione Civile e della struttura del Commissario straordinario per l’emergenza coronavirus alla Regione Umbria, ma resta ancora molto al di sotto del fabbisogno il numero dei ventilatori, e si registra una particolare carenza di dispositivi quali camici, cuffie, calzari e maschere totali. Carenze che però la Regione Umbria, tramite la Protezione Civile regionale, sta coprendo attraverso acquisti diretti sia da produttori umbri che nazionali, al fine di garantire al personale sanitario di poter operare in sicurezza.
Sono state inoltre consegnate alla Facoltà di ingegneria dell’Università degli studi di Perugia 144 maschere modello “snorkeling” donate all’Umbria da Decathlon. Si tratta di maschere che grazie ad alcune modifiche possono essere convertite in respiratori soprattutto per pazienti; modifiche che saranno realizzate appunto nei laboratori della Facoltà di ingegneria.
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coronavirus: in Umbria 1128 i positivi, aumentano i guariti, 4563 usciti dall’isolamento
(aun) – perugia 2 apr. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di giovedì 2 aprile, 1128 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 23, di cui 13 residenti nella provincia di Perugia, 10 in quella di Terni.
Risultano invece 182 clinicamente guariti, di cui 130 residenti nella provincia di Perugia e 52 in quella di Terni.
I deceduti sono 38: 23 residenti nella provincia di Perugia e 12 in quella di Terni, 3 di fuori regione.
Tra i 1128 pazienti positivi, 38 sono di fuori regione, 844 sono residenti nella provincia di Perugia e 246 in quella di Terni. Sono ricoverati in 218: di questi, 157 sono residenti nella provincia di Perugia e 50 in quella di Terni, 11 sono di fuori regione.
I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 69, 56 in quello di Terni, 35 a Città di Castello, 45 a Pantalla, 5 a Orvieto, 8 a Foligno.
Dei 218 ricoverati, 47 sono in terapia intensiva, 19 nell’ospedale di Perugia, 15 in quello di Terni, 7 a Città di Castello, 5 in quello di Orvieto, 1 a Foligno.
Le persone in osservazione sono 3130: di questi, 2340 sono nella provincia di Perugia e 790 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 4563 soggetti usciti dall’isolamento, di cui 3666 nella provincia di Perugia e 897 in quella di Terni.
Nel complesso entro le ore 8 del 1 aprile, sono stati eseguiti 9738 tamponi.
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
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coronavirus: in Umbria 1095 i positivi, aumentano i clinicamente guariti, 4358 usciti dall’isolamento
(aun) – perugia 1 apr. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di mercoledì 1 aprile, 1095 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 15, di cui 9 residenti nella provincia di Perugia, 6 in quella di Terni.
Risultano invece 179 clinicamente guariti, di cui 123 residenti nella provincia di Perugia e 56 in quella di Terni.
I deceduti sono 37: 22 residenti nella provincia di Perugia e 12 in quella di Terni, 3 di fuori regione.
Tra i 1095 pazienti positivi, 37 sono di fuori regione, 822 sono residenti nella provincia di Perugia e 236 in quella di Terni. Sono ricoverati in 218: di questi, 154 sono residenti nella provincia di Perugia e 52 in quella di Terni, 12 sono di fuori regione.
I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 72, 58 in quello di Terni, 35 a Città di Castello, 42 a Pantalla, 5 a Orvieto, 6 a Foligno.
Dei 218 ricoverati, 45 sono in terapia intensiva, 19 nell’ospedale di Perugia, 14 in quello di Terni, 7 a Città di Castello, 5 in quello di Orvieto.
Le persone in osservazione sono 2944: di questi, 2156 sono nella provincia di Perugia e 788 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 4358 soggetti usciti dall’isolamento, di cui 3490 nella provincia di Perugia e 868 in quella di Terni.
Nel complesso entro le ore 8 del 1 aprile, sono stati eseguiti 9080 tamponi.
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
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coronavirus: in Umbria 1078 i positivi, aumentano i clinicamente guariti, 4232 usciti dall’isolamento
(aun) – perugia 31 mar. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di martedì 31 marzo, 1078 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 15, di cui 9 residenti nella provincia di Perugia, 6 in quella di Terni.
Risultano invece 175 clinicamente guariti, di cui 119 residenti nella provincia di Perugia e 56 in quella di Terni.
I deceduti sono 37: 22 residenti nella provincia di Perugia e 12 in quella di Terni, 1 di fuori regione.
Tra i 1078 pazienti positivi, 35 sono di fuori regione, 813 sono residenti nella provincia di Perugia e 230 in quella di Terni. Sono ricoverati in 219, 157 sono residenti nella provincia di Perugia e 51 in quella di Terni, 11 sono di fuori regione.
I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 75, 57 in quello di Terni, 36 a Città di Castello, 40 a Pantalla, 5 a Orvieto, 6 a Foligno. Dei 212 ricoverati, 43 sono in terapia intensiva, 19 nell’ospedale di Perugia, 13 in quello di Terni, 6 a Città di Castello, 5 in quello di Orvieto. Le persone in osservazione sono 2679: di questi, 1941 sono nella provincia di Perugia e 738 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 4232 soggetti usciti dall’isolamento, di cui 3383 nella provincia di Perugia e 849 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 8 del 31 marzo, sono stati eseguiti 8679 tamponi.
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
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coronavirus; presidente Tesei firma ordinanza per rifiuti da soggetti positivi
(aun) – 30 mar. 020 – La presidente della Regione Umbria Donatella Tesei ha firmato l’ordinanza che stabilisce le modalità di trattamento dei rifiuti prodotti da soggetti positivi al virus SARS-Cov-2 che si trovano in isolamento o in quarantena obbligatoria. L’ordinanza (Art.1) stabilisce che i rifiuti provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione in cui dimorino soggetti risultati positivi al virus vengano raccolti e conferiti in maniera indifferenziata, senza procedere cioè alla raccolta differenziata.
I gestori del servizio di raccolta, in accordo con i comuni interessati, provvedono ad organizzare un servizio dedicato avvalendosi di opportuni dispositivi e procedure di raccolta, provvedono inoltre a consegnare ai diretti interessati kit per il ritiro del rifiuto comprendente almeno sacchi e nastro adesivo.
Il provvedimento (Art.2) definisce inoltre l’organizzazione del servizio di raccolta da parte dei soggetti gestori prevedendo, tra l’altro, operazioni di pulizia e sanificazione dei mezzi di trasporto e operazioni di trasbordo nel caso di ridotti quantitativi di rifiuti per ridurre al massimo il numero di mezzi di conferimento in discarica.
Relativamente alla gestione dei rifiuti e agli obblighi dei gestori delle discariche ( Articolo3) è previsto che i rifiuti vengano conferiti direttamente presso le discariche regionali e depositati minimizzando la manipolazione e assicurandone la tempestiva copertura. I rifiuti sono conferiti all’interno di appositi big-bags omologati e certificati, aventi adeguate caratteristiche di resistenza per garantire la sicurezza nel trasporto e nello stoccaggio degli stessi in modo da evitare qualsiasi fuoriuscita del materiale. I gestori delle discariche mantengono un registro giornaliero nel quale viene indicata la zona di conferimento ed i quantitativi conferiti.
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coronavirus: al via ricerca positività con test rapidi
(aun) – perugia 30 marz. 020 – Ha preso il via stamani la strategia della Regione Umbria che prevede di contenere la diffusione dell’infezione da Covid – 19 con l’utilizzo di test rapidi. Lo comunica l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, precisando che “al momento la Regione ha messo a disposizione 5000 test immunologici e nel giro di una settimana il numero dovrebbe arrivare a 10 mila, mentre per la metà di aprile dovrebbero arrivare 15 mila kit per effettuare il test molecolare rapido”.
Da oggi saranno sottoposti al test tutte le persone che arrivano ai Pronto soccorso degli ospedali e tutti i ricoverati nelle cosiddette aree grigie, ovvero quei soggetti per i quali non è stata ancora riscontrata la positività al Covid-19 attraverso il tampone.
A questi si aggiungono gli abitanti di quelle zone dell’Umbria in cui è stata riscontrata una concentrazione di casi positivi.
In questa fase la rilevazione della positività al virus attraverso il test rapido andrà in parallelo con il test utilizzato sinora (tampone) che richiede una metodica laboriosa con un grande impegno di strumentazione e tempi lunghi di attesa.
Questa modalità d’intervento sarà estesa sul territorio cercando di contenere l’epidemia nei luoghi particolarmente sensibili, a partire dalle residenze per anziani e dalle comunità residenziali sanitarie, sociali e religiose in modo da intercettare rapidamente i casi asintomatici o con pochi sintomi che possono diffondere il virus e contenere così efficacemente il contagio.
La strategia regionale – che si svilupperà in un periodo che va dalle 4 alle 6 settimane, visto che sarà estesa in tutto il territorio e si è in attesa anche dei test molecolari – prevede un ampliamento del campo di indagine effettuando il test a tutti i soggetti comunque esposti a contagio che sono stati o possono essere stati a contatto con un caso confermato o probabile di COVID–19, ai dipendenti del sistema sanitario regionale che lavorano in strutture ospedaliere dedicate totalmente o parzialmente alla gestione dei casi COVID, a coloro che lavorano nelle strutture di Pronto Soccorso o di 118.
Saranno effettuati i test anche nelle strutture territoriali, le strutture sanitarie e socio-sanitarie, ai medici, farmacisti, operatori sintomatici che operano nelle strutture socio-sanitarie e sociali, lavoratori sintomatici dei “Servizi Essenziali”, con priorità verso quelli con maggiore contatto con la popolazione generale: tra questi Vigili del Fuoco e Forze dell’Ordine, Agenti di polizia penitenziaria, volontari della Protezione civile, addetti alle casse dei centri commerciali.
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coronavirus, Assessore Coletto: prorogata al 31 luglio 2020 validità esenzioni e iscrizione servizio sanitario nazionale
(aun) – perugia, 30 mar. 020 – “La validità delle esenzioni dalla compartecipazione alla spesa sanitaria in base al reddito e delle fasce di reddito in scadenza al 31 marzo è prorogata fino al 31 luglio 2020 in modo da contenere al massimo gli spostamenti dei cittadini”. Lo comunica l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto. “È una delle ulteriori misure urgenti adottata dalla Giunta regionale per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 nel territorio umbro, che tiene allo stesso tempo conto delle eventuali difficoltà degli assistiti che possono così evitare di uscire dalle proprie abitazioni per recarsi negli uffici delle Asl”.
In particolare, la delibera della Giunta regionale nel prorogare fino al 31 luglio 2020 la validità delle autocertificazioni delle esenzioni da reddito e delle fasce di reddito, in scadenza il 31 marzo 2020, utili per le prestazioni rese in ambito sanitario, stabilisce che “tali disposizioni si applicano agli assistiti che non sono presenti a nessun titolo negli elenchi relativi agli assistiti esenti da reddito o con fascia di reddito messi a disposizione dal sistema Tessera Sanitaria entro il 31 marzo 2020”.
Si precisa che “gli assistiti – sottolinea l’assessore Coletto – sono comunque responsabili, anche penalmente, dell’eventuale utilizzo dell’esenzione da reddito o della fascia di reddito, al momento della prescrizione, qualora si siano modificate le loro condizioni, tali da determinare la perdita del diritto all’esenzione o alla fascia di reddito. Gli assistiti hanno l’obbligo di comunicare all’Azienda USL di appartenenza le eventuali variazioni intervenute”. Le Aziende USL “sono tenute ad effettuare verifiche sulla veridicità delle autocertificazioni rese dai cittadini recuperando, in caso di decadenza dal beneficio, gli importi del ticket non corrisposto per le prestazioni erogate”.
Vengono poi prorogate “fino al 31 luglio 2020 tutte le esenzioni a validità limitata che prevedono un rinnovo previa valutazione specialistica e per le quali è prevista la scadenza a partire dal 1 marzo 2020 fino al 31 luglio 2020”.
Infine, sono prorogate “fino al 31 luglio 2020, previa richiesta dell’assistito, le iscrizioni al Servizio Sanitario Nazionale che prevedono un rinnovo e per le quali è prevista la scadenza a partire dal 1 marzo 2020 fino al 31 luglio 2020”.
La Regione impegna le Aziende Sanitarie “a garantire un’adeguata comunicazione di queste disposizioni in favore degli operatori e professionisti coinvolti e dei cittadini interessati”.
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coronavirus: in Umbria 1051 i positivi, aumentano i clinicamente guariti, 3827 usciti dall’isolamento
(aun) – perugia 30 mar. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di lunedì 30 marzo, 1051 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 15, di cui 9 residenti nella provincia di Perugia, 6 in quella di Terni.
Risultano invece 169 clinicamente guariti, di cui 113 residenti nella provincia di Perugia e 56 in quella di Terni.
I deceduti sono 33: 20 residenti nella provincia di Perugia e 12 in quella di Terni, 1 di fuori regione.
Tra i 1051 pazienti positivi, 30 sono di fuori regione, 792 sono residenti nella provincia di Perugia e 226 in quella di Terni. Sono ricoverati in 220, 155 sono residenti nella provincia di Perugia e 52 in quella di Terni, 13 sono di fuori regione.
I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 76, 60 in quello di Terni, 34 a Città di Castello, 39 a Pantalla, 5 a Orvieto, 6 a Foligno.
Dei 212 ricoverati, 47 sono in terapia intensiva, 19 nell’ospedale di Perugia, 16 in quello di Terni, 6 a Città di Castello, 1 nell’ospedale di Pantalla, 5 in quello di Orvieto.
Le persone in osservazione sono 2864: di questi, 2182 sono nella provincia di Perugia e 682 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 3827 soggetti usciti dall’isolamento, di cui 3020 nella provincia di Perugia e 807 in quella di Terni.
Nel complesso entro le ore 8 del 30 marzo, sono stati eseguiti 8150 tamponi.
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
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coronavirus: in Umbria 1023 i positivi, aumentano i clinicamente guariti, 3354 usciti dall’isolamento
(aun) – Perugia 29 mar. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di domenica 29 marzo, 1023 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 13, di cui 7 residenti nella provincia di Perugia, 6 in quella di Terni.
Risultano invece 82 clinicamente guariti, di cui 42 residenti nella provincia di Perugia e 40 in quella di Terni.
I deceduti sono 31: 18 residenti nella provincia di Perugia e 12 in quella di Terni, 1 di fuori regione.
Tra i 1023 pazienti positivi, 30 sono di fuori regione, 775 sono residenti nella provincia di Perugia e 218 in quella di Terni. Sono ricoverati in 212, 152 sono residenti nella provincia di Perugia e 47 in quella di Terni, 13 sono di fuori regione.
I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 76, 56 in quello di Terni, 31 a Città di Castello, 40 a Pantalla, 4 a Orvieto, 5 a Foligno.
Dei 212 ricoverati, 46 sono in terapia intensiva, 20 nell’ospedale di Perugia, 16 in quello di Terni, 5 a Città di Castello, 1 nell’ospedale di Pantalla, 4 in quello di Orvieto.
Le persone in osservazione sono 3054: di questi, 2363 sono nella provincia di Perugia e 691 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 3354 soggetti usciti dall’isolamento, di cui 2574 nella provincia di Perugia e 780 in quella di Terni.
Nel complesso entro le ore 8 del 29 marzo, sono stati eseguiti 7685 tamponi.
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
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coronavirus: 29 in Umbria i decessi per infezione covid-19
(aun) – perugia 28 mar. 020 – Alle ore 18,30 di sabato 28 marzo, nel territorio umbro si registrano 29 decessi di persone positive al coronavirus. Ai 24 decessi registrati ieri sera e di cui è già stata data comunicazione, si sono aggiunti altri 4 decessi avvenuti tra la tarda serata e la notte del 27 marzo. Di questi, 3 deceduti erano ricoverati all’ospedale di Città di Castello: un uomo di 80 anni di Costacciaro ricoverato il 23 marzo, una donna di 89 anni di Città di Castello ricoverata il 21 marzo, un uomo di 66 anni di Città di Castello ricoverato il 21 marzo.
Sempre nella serata del 27 marzo all’ospedale di Spoleto è deceduta una signora di 91 anni ricoverata da una settimana.
Alle ore 16 del 28 marzo l’Azienda ospedaliera di Perugia ha comunicato il decesso di una donna di 81 anni residente a Castiglione del Lago.
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#coronavirus: in 969 i positivi
(aun) – perugia 28 mar. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di sabato 28 marzo, 969 persone in #Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 12, di cui 7 residenti nella provincia di Perugia, 5 in quella di Terni.
Risultano invece 39 clinicamente guariti, di cui 25 residenti nella provincia di #Perugia e 14 in quella di #Terni.
I deceduti sono 28: 17 residenti nella provincia di Perugia e 10 in quella di Terni, 1 di fuori regione.
Tra i 969 pazienti positivi, 27 sono di fuori regione, 729 sono residenti nella provincia di Perugia e 213 in quella di Terni. Sono ricoverati in 203, 147 sono residenti nella provincia di Perugia e 46 in quella di Terni, 10 sono di fuori regione.
I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 76, 52 in quello di Terni, 30 a Città di Castello, 35 a Pantalla, 6 a Orvieto, 4 a Foligno.
Dei 203 ricoverati, 44 sono in terapia intensiva, 21 nell’ospedale di Perugia, 14 in quello di Terni, 5 a Città di Castello, 4 nell’ospedale di Orvieto.
Le persone in osservazione sono 3083: di questi, 2411 sono nella provincia di Perugia e 672 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 2840 soggetti usciti dall’isolamento, di cui 2142 nella provincia di Perugia e 698 in quella di Terni.
Nel complesso entro le ore 8 del 28 marzo, sono stati eseguiti 7028 tamponi
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coronavirus: presentate strategie della regione per ricerca positività covid-19 con test rapidi
“Io resto a casa” non è uno slogan, ma un modo di pensare fondamentale per interrompere la catena di trasmissione del virus responsabile di COVID – 19 e rappresenta la base per qualsiasi intervento che la Regione attua per fronteggiare l’emergenza: è il messaggio che arriva agli umbri – unito al ringraziamento per il comportamento virtuoso – dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, dall’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, e dal direttore regionale alla Sanità, Claudio Dario, nel corso della videoconferenza che si è tenuta stamani a Palazzo Donini a Perugia, per illustrare le strategie della Regione per la ricerca della positività Covid-19, grazie anche all’acquisizione dei nuovi test rapidi. All’incontro erano presenti le prof. Daniela Francisci e Antonella Mencacci, il direttore regionale, Stefano Nodessi Proietti.
La Regione, dopo una breve fase di sperimentazione – è stato detto in videoconferenza – da subito inizierà ad effettuare dei test rapidi che, in 15 minuti, potranno rivelare nel sangue la presenza di anticorpi specifici verso il virus, in modo da isolare da subito un soggetto positivo. A questi si affiancheranno test molecolari, che rilevano la presenza di virus delle vie aeree, sempre in maniera rapida, con risposta in un’ora. Ovviamente, la rilevazione attraverso il test rapido andrà in parallelo con il test utilizzato sinora (tampone) che richiede una metodica laboriosa con un grande impegno di strumentazione e tempi lunghi di attesa che portano a refertare in Umbria al massimo 500 tamponi al giorno.
Attraverso l’utilizzo dei test rapidi, al contrario, si stima di poter effettuare all’incirca 1.500 test al giorno, privilegiando le aree geografiche dove il virus è più diffuso. L’obiettivo è di avere nell’arco di una settimana, una quantità significativa di dati per ottimizzare la strategia dell’utilizzo dei test rapidi da implementare poi su tutto il territorio regionale. La strategia regionale, di cui ha parlato l’assessore alla Sanità Luca Coletto, in primis punta ad individuare, rapidamente e correttamente, i pazienti COVID-19 che necessitano di assistenza sanitaria, nonché ad attuare una sorveglianza allargata della popolazione, con particolare attenzione alle categorie a rischio, in modo da intercettare rapidamente i casi asintomatici o con pochi sintomi che possono diffondere il virus, in modo da contenere efficacemente il contagio attraverso il loro isolamento. Di primaria importanza per contenere l’infezione è difendere la comunità e le famiglie, individuando i soggetti potenzialmente positivi, ma anche le comunità residenziali sanitarie, sociali e religiose, le case di riposo per difendere le persone anziane, indentificando ed isolando gli individui positivi fin dal loro ingresso. “Questa strategia – dice Coletto – a tutela del personale sanitario e di tutto quello in prima linea, nonché dell’ intera salute pubblica, è possibile anche grazie all’impegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia che ha investito per questo scopo 750 mila euro”
“Andranno difesi gli ospedali – ha detto il direttore Dario – indentificando ed isolando gli individui positivi fin dal loro ingresso, e va garantita la sorveglianza attiva ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta, ai medici di continuità assistenziale, agli specializzandi e ai farmacisti, nonché agli operatori delle strutture sanitarie e sociosanitarie, alle categorie di lavoratori dei servizi essenziali e di lavoratori che sono sottoposti ad elevato rischio di contagio o di diffusione della malattia”.
In parallelo è previsto il potenziamento della sorveglianza sanitaria e delle inchieste epidemiologiche per intervenire con le disposizioni di isolamento domiciliare fiduciario e quarantena partendo dall’individuazione del maggior numero di soggetti positivi attraverso test diagnostici.
La strategia adottata è per cerchi concentrici: l’indagine parte dal nucleo centrale (quello con più alta concentrazione di positivi) e si allarga verso quei gruppi di cittadini e professionisti che possono rappresentare un pericolo per la collettività (sintomatici portatori del virus).
Al variare dello scenario epidemiologico la strategia regionale potrà contemplare un ampliamento del campo di indagine effettuando il test a tutti i pazienti sintomatici attualmente ricoverati presso i presidi ospedalieri della regione, che non siano stati già testati, a tutti i soggetti sintomatici potenzialmente collegati ad un cluster o comunque esposti a contagio che sono stati o possono essere stati a contatto con un caso confermato o probabile di COVID–19, ai dipendenti del sistema sanitario regionale che lavorano in strutture ospedaliere dedicate totalmente o parzialmente alla gestione dei casi COVID, a coloro che lavorano nelle strutture di Pronto Soccorso o di 118, nelle strutture territoriali, nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie, ai medici, farmacisti, operatori sintomatici che operano nelle strutture socio-sanitarie e sociali, lavoratori sintomatici dei “Servizi Essenziali”, con priorità verso quelli con maggiore contatto con la popolazione generale: tra questi Vigili del Fuoco e Forze dell’Ordine, Agenti di polizia penitenziaria, volontari della Protezione civile, addetti alle casse dei centri commerciali.
Le professoresse Mencacci e Francisci hanno sottolineato le tempistiche degli attuali test che cozzano con la necessità di rapidità e di ampliamento del controllo dei potenziali soggetti affetti da Covid-19. Da qui la necessità di avere test sia immunologici che molecolari che siano più rapidi e che possano essere effettuati in numerosi laboratori, già attrezzati.
“Abbiamo fatto uno studio – ha sottolineato la prof. Mecacci – e abbiamo scelto di implementare le due tipologie di test rapidi citati, in maniera complementare al metodo utilizzato oggi. Sempre sotto l’egida del test di riferimento”. “Inoltre abbiamo notato – ha affermato la prof Francisci – che in un paziente che ha sintomi da molti giorni il virus può trasferirsi dalla alte vie respiratorie al polmone. Il tampone nasofaringeo può risultate dunque negativo. Prima di procedere ad altri esami di radiologia, tac del torace, la ricerca della presenza dell’anticorpo attraverso il test rapido ci può indirizzare ed aiutarci velocemente sul da farsi. Per cui questi tipi di test possono essere di aiuto anche in questa fase, se correttamente affiancati a quelli tradizionali sin qui utilizzati”.
A chiudere la conferenza è stata la presidente Donatella Tesei: “Stiamo lavorando a tutto campo per rispondere al meglio all’emergenza di questo periodo – ha affermato – Sono presente in maniera costante e quotidiana, a volte diplomatica a volte meno, nei vari tavoli con gli interlocutori nazionali. A volte emergono delle difficoltà nelle consegne del materiale, ma voglio lanciare un messaggio ottimista perché sono certa che a breve riusciremo ad avere le strumentazioni necessarie a coprire i posti di terapia intensiva che necessitano nella nostra regione”.
“Permettetemi dei ringraziamenti, a tutto il reparto sanità per il lavoro che stanno svolgendo anche per allestire nuove spazi, ma anche a coloro a che in questo momento difficile si occupano delle persone più deboli, dei nostri anziani, dei detenuti. Un grazie va alla Protezione civile, ai volontari, alle Forze dell’ordine, ai lavoratori dei servizi essenziali, agli operatori della comunicazione e tutti coloro che quotidianamente si impegnano nello svolgimento del loro ruolo in un momento estremamente complesso”. “E un ringraziamento sincero lo voglio esprimere anche nei confronti di tutti i cittadini per l’attenzione che stanno mettendo nel rispettare le misure di prevenzione di diffusione del contagio. So che è un sacrificio che stiamo facendo, ma voglio invitare ancora una volta ad avere pazienza, perché il grande senso di responsabilità degli umbri può fare la differenza e permetterci di riuscire a tornare alla normalità il prima possibile”.
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coronavirus: in Umbria 884 i positivi, 2629 fuori dall’isolamento fiduciario
(aun) – perugia 27 mar. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di venerdì 27 marzo, 884 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 11, i clinicamente guariti sono 28,i deceduti sono 21.
Sono ricoverati in 195, 46 sono in terapia intensiva.
Le persone in osservazione sono 2960, alla stessa data risultano 2629 soggetti usciti dall’isolamento.
Nel complesso entro le ore 8 del 27 marzo, sono stati eseguiti 6130 tamponi.
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coronavirus: in Umbria 12 clinicamente guariti e 8 guariti con 2 tamponi negativi, 802 i positivi
(aun) – perugia 26 mar. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di giovedì 26 marzo, 802 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 8, di cui 5 residenti nella provincia di Perugia, 3 in quella di Terni.
Risultano invece 12 clinicamente guariti, di cui 8 residenti nella provincia di Perugia e 4 in quella di Terni.
I deceduti sono 20: 13 residenti nella provincia di Perugia e 7 in quella di Terni.
Tra gli 802 pazienti positivi, 24 sono di fuori regione: 600 dei pazienti positivi sono residenti nella provincia di Perugia e 178 in quella di Terni: sono ricoverati in 190, 136 sono residenti nella provincia di Perugia e 44 in quella di Terni, 10 sono di fuori regione. I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 69, 51 in quello di Terni, 29 a Città di Castello, 31 a Pantalla, 1 a Spoleto, 6 a Orvieto, 3 a Foligno.
Dei 190 ricoverati, 46 sono in terapia intensiva, 21 nell’ospedale di Perugia, 16 in quello di Terni, 7 a Città di Castello, 2 nell’ospedale di Orvieto.
Le persone in osservazione sono 2814: di questi, 2173 sono nella provincia di Perugia e 641 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 2347 soggetti usciti dall’isolamento, di cui 1708 nella provincia di Perugia e 639 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 8 del 26 marzo, sono stati eseguiti 5424 tamponi. Ig/g/segue
Il paziente è clinicamente guarito quando, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, cioè clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata. Il paziente ufficialmente guarito invece è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.
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coronavirus: Villa Muzi di Città di Castello ospiterà i pazienti clinicamente guariti e non ancora negativi al virus
(aun) – perugia 25 mar. 020 – I pazienti clinicamente guariti dall’infezione prodotta dal virus Covid-19 e non ancora negativizzati all’esito di due tamponi(come previsto dalle direttive del Comitato tecnico scientifico istituito per l’emergenza), potranno essere ospitati nella residenza di proprietà della Diocesi di Città di Castello “Villa Muzi”. A tal fine è stato siglato un contratto di di comodato gratuito tra la Regione, la Congregazione Figlie della Misericordia e l’Usl 1 Umbria.
“L’infezione da Covid-19 richiede dei tempi abbastanza lunghi per la guarigione – spiega il direttore regionale alla Salute, Claudio Dario – Di conseguenza, ci troviamo a gestire un numero di pazienti che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, cioè clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata. Il paziente ufficialmente guarito invece – aggiunge Dario – è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro”.
Per rendere funzionali gli Ospedali Covid-19 umbri, ottimizzando l’impiego dei posti letto per terapie intensive e sub-intensive in vista di un possibile aumento del numero dei contagiati e che per i quali potrebbe il ricovero in ospedale, la Regione si è attivata per reperire strutture dove collocare i pazienti che superano la fase acuta della malattia, in attesa di negativizzazione del tampone.
Tra le varie residenze ispezionate dalla Prefettura di Perugia e Anci, con il supporto del Comando regionale dei Vigili del Fuoco, è stata quindi ritenuta particolarmente adatta “Villa Muzi” di Città di Castello, vista anche la collocazione in un’area agricola non lontana dal nosocomio cittadino.
La struttura sarà concessa in comodato d’uso gratuito per la durata dell’emergenza Coronavirus in atto e rinnovabile, se la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale fosse prorogata.
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coronavirus: in Umbria 8 guariti, 710 i positivi, 2254 fuori dall’isolamento fiduciario, dati aggiornati alle ore 8 del 25 marzo
(aun) – Perugia 25 mar. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di mercoledì 25 marzo, 710 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 8, di cui 5 residenti nella provincia di Perugia, 3 in quella di Terni.
I deceduti sono 19: 12 residenti nella provincia di Perugia e 7 in quella di Terni.
Dei 710 pazienti positivi, 24 sono di fuori regione: nella provincia di Perugia i positivi sono 523 e 163 in quella di Terni: sono ricoverati in 167, 129 sono residenti nella provincia di Perugia e 28 in quella di Terni, 10 sono di fuori regione. I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 70, 40 in quello di Terni, 23 a Città di Castello, 25 a Pantalla, 1 a Spoleto.
Dei 167 ricoverati, 44 sono in terapia intensiva, 21 nell’ospedale di Perugia, 15 in quello di Terni, 7 a Città di Castello, 1 a Pantalla.
Le persone in osservazione sono 2856: di questi, 2164 sono nella provincia di Perugia e 692 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 2254 soggetti usciti dall’isolamento, di cui 1675 nella provincia di Perugia e 579 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 8 del 25 marzo, sono stati eseguiti 4707 tamponi.
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coronavirus, le forniture pervenute alla protezione civile umbra
(aun) – Foligno, 24 mar. 020 – La Protezione civile regionale ha ricevuto dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, alla data di oggi, le seguenti forniture:
5 ventilatori per terapia intensiva;
3 ventilatori trasportabili;
2 ventilatori per terapia sub intensiva;
268.000 mascherine modello “Montrasio” rettangolari;
208.000 mascherine a conchiglia chirurgiche;
30.000 mascherine FFP2;
1700 camici visitatori.
Nello specifico si evidenzia che: n. 2 respiratori da terapia intensiva (modello Draeger Savina) sono già stati destinati all’ospedale di Città di Castello e sono funzionanti; n.3 respiratori da terapia intensiva (modello Draeger Savina), secondo quanto riferito dai tecnici sanitari a cui sono stati inviati, devono essere oggetto di adeguamento degli attacchi dell’ossigeno in quanto differenti perché provenienti da Paesi che utilizzano attacchi diversi. Il relativo materiale necessario a tale adeguamento è già stato ordinato dalla Protezione civile regionale; n.3 respiratori da trasporto (modello Draeger Oxilog), sempre secondo quanto riferito dai tecnici sanitari a cui sono stati inviati, benché funzionanti non sono dotati di batterie e pertanto possono essere utilizzati solamente se attaccati alla rete elettrica. Tali respiratori, inoltre, hanno tutte le grafiche in lingua cinese; anche in questo caso si è provveduto ad ordinare sia le batterie sia i moduli in lingua italiana; n.2 respiratori da sub intensiva (modello Philips) sono già stati destinati al reparto MIV dell’ospedale di Perugia e sono funzionanti.
Relativamente alle mascherine modello “Montrasio” di tipo rettangolare, su indicazione del Dipartimento nazionale di Protezione civile sono state inizialmente distribuite ai reparti sanitari, ma occorre precisare che le stesse successivamente sono state oggetto di lamentele relativamente al loro utilizzo in ambito ospedaliero e pertanto distribuite ad altri soggetti.
coronavirus: in umbria 648 i positivi, 2052 fuori dall’isolamento fiduciario, dati aggiornati alle ore 8 del 24 marzo
(aun) – perugia 24 mar. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di martedì 24 marzo, 648 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 5 tutti residenti nella provincia di Perugia, 4 erano in ospedale a Perugia e 1 a Terni.
I deceduti sono 19: 12 residenti nella provincia di Perugia e 7 in quella di Terni.
Dei 648 pazienti positivi, 21 sono di fuori regione: nella provincia di Perugia i positivi sono 472 e 155 in quella di Terni: sono ricoverati in 148, 113 sono residenti nella provincia di Perugia e 26 in quella di Terni, 9 sono di fuori regione. I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 64, 39 in quello di Terni, 20 a Città di Castello, 24 a Pantalla, 1 a Spoleto.
Dei 148 ricoverati, 43 sono in terapia intensiva, 21 nell’ospedale di Perugia, 15 in quello di Terni, 6 a Città di Castello, 1 a Pantalla.
Le persone in osservazione sono 2831: di questi, 2076 sono nella provincia di Perugia e 755 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 2052 soggetti usciti dall’isolamento, di cui 1556 nella provincia di Perugia e 496 in quella di Terni
Nel complesso entro le ore 8 del 24 marzo, sono stati eseguiti 4103 tamponi.
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coronavirus: Tesei: “anche parte dell’ospedale di Foligno per accrescere l’intensiva”; la presidente scrive al governo perché mantenga gli impegni presi e invita le forze politiche umbre “ad impegnarsi per battaglia comune”
(aun) – Perugia 23 mar. 020 – Continua il rafforzamento del numero dei posti di terapia intensiva nelle strutture sanitarie umbre. Il piano della Regione, che prevede di raggiungere almeno 117 unità nelle prossime 2 settimane, ha come successiva meta un ulteriore incremento che porti le disponibilità ad oltre 150 posti. Per tale motivo la presidente della Regione, Donatella Tesei, ha firmato una ordinanza che prevede l’impiego di una parte dell’Ospedale di Foligno.
“Stiamo utilizzando le strutture, così come è anche quella folignate, che hanno caratteristiche tali da poterci permettere un aumento delle terapie intensive in breve tempo e in maniera più autonoma possibile. La Protezione Civile regionale, inoltre, sta studiando l’allestimento di un ospedale da campo. La principale difficoltà in questo momento rimane, però, il riuscire ad ottenere dal Governo il materiale richiesto, ventilatori da terapia intensiva su tutto. Oggi abbiamo inviato una nuova lettera alla Protezione Civile nazionale e allo stesso Governo chiedendo il rispetto degli impegni presi. Noi siamo partiti da una situazione ereditata già carente che vedeva la disponibilità nella regione di soli 69 posti totali in terapia intensiva, in gran parte costantemente utilizzati per esigenze, ovviamente, no Covid. Alla nostra richiesta al Governo datata 2 marzo di 60 ventilatori per la terapia intensiva è seguita unicamente la fornitura del 20 marzo di 10 unità così suddivise: 2 ventilatori per uso domiciliare, 3 portatili, forniti senza batterie e con grafiche in cinese (di cui si è provveduto ad ordinare modulo per cambio lingua e batterie), e solo 5 utili per i posti fissi di rianimazione. Come se non bastasse di questi ultimi 5, ben tre, essendo modelli esteri, necessitano di adeguamento di attacchi dell’ossigeno che riusciremmo ad ottenere non prima di 3 giorni. La Regione – ha proseguito Tesei – da tempo sta mettendo in atto un piano per non farsi trovare impreparata ad eventuali ulteriori emergenze, ma il Governo deve assolutamente fare la propria parte con l’invio immediato di 10 ventilatori, tutti utilizzabili per la terapia intensiva ospedaliera, e con almeno altri 33, così da soddisfare le attuali esigenze di incremento di posti. Per rispondere al fabbisogno già correttamente valutato in 60 unità, ed espresso nella sopracitata lettera del 2 marzo, dovrà seguire l’invio di ulteriori 17 ventilatori”.
“È bene inoltre sottolineare – ha concluso la presidente – che la Regione si era già attivata da tempo per dotarsi di parte della strumentazione necessaria anche in maniera autonoma, attraverso le donazioni di Fondazioni, Associazioni e privati. Donazioni che al momento però non si sono concretizzate a causa della requisizione di una gran fetta della produzione da parte della Consip. Vorrei infine invitare tutte le forze politiche regionali, considerata anche la disponibilità espressa più volte attraverso la stampa, a fare la propria parte, tenendo ben presente che l’ottenimento dei ventilatori è una partita fondamentale per raggiungere l’obiettivo principale che è quello della tutela della salute degli umbri”.
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coronavirus: in umbria 577 i positivi, 1884 fuori dall’isolamento fiduciario, dati aggiornati alle ore 8 del 23 marzo
(aun) – perugia 23 mar. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di lunedì 23 marzo, 577 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 5 di cui 4 nella provincia di Perugia e 1 in quella di Terni.
I deceduti sono 16: 10 nella provincia di Perugia e 6 in quella di Terni.
Dei 577 pazienti positivi, 19 sono di fuori regione: nella provincia di Perugia i positivi sono 424 e 132 in quella di Terni: sono ricoverati in 148, 115 sono residenti nella provincia di Perugia e 25 in quella di Terni, 8 sono di fuori regione. I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 64, 37 in quello di Terni, 21 a Città di Castello, 25 a Pantalla, 1 a Spoleto.
Dei 148 ricoverati, 42 sono in terapia intensiva, 21 nell’ospedale di Perugia, 14 in quello di Terni, 6 a città di Castello, 1 a Pantalla.
Le persone in osservazione sono 2274: di questi, 1570 sono nella provincia di Perugia e 704 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 1884 soggetti usciti dall’isolamento, di cui 1414 nella provincia di Perugia e 470 in quella di Terni
Nel complesso entro le ore 8 del 23 marzo, sono stati eseguiti 3561 tamponi.
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coronavirus: in Umbria 522 i positivi, 1578 fuori dall’isolamento fiduciario, dati aggiornati alle ore 8 del 22 marzo (aun) – perugia 22 mar. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di domenica 22 marzo, 522 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 5 di cui 4 nella provincia di Perugia e 1 in quella di Terni.
I deceduti sono 16: 10 nella provincia di Perugia e 6 in quella di Terni.
Dei 522 pazienti positivi 18 sono di fuori regione: nella provincia di Perugia i positivi sono 376 e 128 in quella di Terni: sono ricoverati in 132 (9 di questi sono di fuori regione), di cui 98 nell’ospedale di Perugia e 25 in quello di Terni. Dei 132 ricoverati, 35 sono in terapia intensiva, 24 nell’ospedale di Perugia e 11 in quello di Terni. Le persone in osservazione sono 2249: di questi, 1509 sono nella provincia di Perugia e 740 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 1578 soggetti usciti dall’isolamento di cui 1183 nella provincia di Perugia e 395 in quella di Terni
Nel complesso entro le ore 8 del 22 marzo, sono stati eseguiti 3146 tamponi.
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coronavirus: Coletto, “in Umbria pronti già 85 posti di terapia intensiva, arriveremo a 117, ma il governo faccia la sua parte” (aun) – perugia 21 mar. 020 – “Il governo nazionale deve fare la propria parte in maniera concreta e celere, non solo sul versante delle consegne di quanto di loro competenza, ma anche con una politica gestionale che non impedisca o rallenti eccessivamente gli ordini dei donatori privati. I dieci ventilatori inviati ieri, tra terapia intensiva e sub intensiva, sono un primo passo frutto di una decisa interlocuzione portata avanti dalla Regione, con in testa la presidente Tesei. Noi nel frattempo continuiamo ad agire parallelamente anche in maniera autonoma per essere pronti in caso di aumento delle criticità”. E’ quanto afferma l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto.
“Siamo partiti da un numero limitato di posti in terapia intensiva. Per questo la nostra prima richiesta al governo è stata di 60 ventilatori che da Roma hanno pensato bene di ridurre a 28. Nonostante ciò, stiamo seguendo un preciso schema – aggiunge l’assessore – che prevede almeno 48 posti letto in più per la terapia intensiva a disposizione delle strutture umbre. Ma perché questo accada nei prossimi 14 giorni, è necessario riuscire a ricevere anche le strumentazioni che ci sono state donate. L’Umbria in questo versante, grazie alla generosità di Fondazioni e soggetti privati, si è mossa in grande anticipo. La politica nazionale, che vede la requisizione da parte della Consip di una gran fetta della produzione, rallenta però i tempi di consegna dei ventilatori acquistati, e in parte già pagati, dai donatori. Anche qui il Governo deve essere chiaro: o requisisce e ci consegna quanto dovuto, o ci permette di agire in maniera autonoma. Ad oggi, nonostante le sollecitazioni della presidente Tesei in Conferenza delle Regioni, non abbiamo ricevuto risposte esaustive in tal senso”.
I posti di terapia intensiva complessivi, in tutti i reparti umbri, corrispondevano a 69 unità. La prima parte dell’ampliamento ha portato agli 85 attuali che diverranno 117 (con possibilità di ulteriore incremento se necessario) suddivisi secondo lo schema allegato. L’incremento totale sarà di almeno 48 posti a fronte dei 35 richiesti dal Ministero.
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coronavirus: “presto attive 17 unità speciali per la gestione dei pazienti domiciliari, i medici lavoreranno in sicurezza” (aun) – perugia 21 mar. 020 – Sono 17, saranno attive sette giorni su sette – dalle 8 alle ore 20 – e impiegheranno all’incirca 44 medici: questo lo schema predisposto dalla Direzione regionale alla Salute per l’attivazione delle unità speciali per la gestione dei pazienti affetti da Covid-19 che non necessitino di ricovero ospedaliero.
“Le unità speciali – spiega il direttore Claudio Dario – lavoreranno in sicurezza e ci teniamo a rassicurare i medici che sceglieranno di dedicarsi a questa attività. La Protezione civile sta acquistando 500 mila mascherine e si sta adoperando per far sì che le aziende sanitarie abbiano a disposizione i dispositivi di protezione individuale per il personale”.
“Le Unità – aggiunge – svolgeranno, in collaborazione con gli eventuali infermieri di riferimento, attività di monitoraggio telefonico e domiciliare presso il domicilio dei pazienti affetti da COVID-19 e anche dei pazienti posti in quarantena per sospetta infezione, in base alle segnalazioni dei medici di medicina generale dei pediatri di libera scelta, di continuità assistenziale o dai medici del distretto e del dipartimento di prevenzione”.
“Per quanto riguarda il reclutamento dei professionisti – conclude Dario – anche in ragione dell’urgenza di conferire gli incarichi, le Aziende richiederanno la disponibilità volontaria e se non si raggiunge il numero stabilito, potranno procedere a chiamata diretta con pubblicazione di avviso aziendale di disponibilità, con scorrimento delle graduatorie aziendali per incarichi a tempo determinato”.
Ai medici per le attività svolte è riconosciuto un compenso lordo di 40 euro all’ora.
In Umbria i medici saranno assegnati dalle aziende sanitarie territoriali alle Unità Speciali territorialmente competenti, affidando il coordinamento delle attività al distretto competente.
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#Coronavirusumbria. L’ospedale di #Terni registra un nuovo decesso – facendo salire a 13 il numero totale al momento – ma anche un ulteriore #guarito.
coronavirus: in Umbria salgono a 12 i deceduti, 5 i pazienti guariti, 462 i positivi, 1278 fuori dall’isolamento fiduciario (aun) – perugia 21 mar. 020 – Sale a 12, 8 nella provincia di Perugia e 4 in quella di Terni, il numero dei deceduti in Umbria in seguito all’infezione prodotta dal virus Covid-19. Ai 9 pazienti deceduti, dei quali è già stata data comunicazione fino al 20 marzo, si aggiungono altri 3 morti, due erano ricoverati all’ospedale di Pantalla e uno a Perugia.
Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 20 marzo, 462 persone in Umbria risultano positive al virus, i guariti sono 5: è stato dimesso e dichiarato guarito un paziente in cura all’ospedale di Terni.
Dei 462 pazienti positivi 18 sono di fuori regione: nella provincia di Perugia i positivi sono 329 e 115 in quella di Terni: sono ricoverati in 121 (8 di questi sono di fuori regione), di cui 91 nell’ospedale di Perugia e 22 in quello di Terni. Dei 121 ricoverati, 29 sono in terapia intensiva, 18 nell’ospedale di Perugia e 11 in quello di Terni. Le persone in osservazione sono 2380: di questi, 1602 sono nella provincia di Perugia e 778 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 1278 soggetti usciti dall’isolamento di cui 986 nella provincia di Perugia e 292 in quella di Terni Nel complesso entro le ore 24 del 19 marzo, sono stati eseguiti 2737 tamponi.
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coronavirus: in Umbria salgono a 7 i deceduti, 395 i positivi, 810 fuori dall’isolamento fiduciario (aun) – perugia 20 mar. 020 – Sale a 7, 4 nella provincia di Perugia e 3 in quella di Terni, il numero dei deceduti in Umbria in seguito all’infezione prodotta dal virus Covid-19.
Ai sei pazienti deceduti, dei quali è già stata data comunicazione fino al 19 marzo, si aggiunge un altro decesso avvenuto nell’ospedale di Terni.
Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 19 marzo, 395 persone in Umbria risultano positive al virus, i guariti al momento restano 4. Dei 395 pazienti positivi 18 sono di fuori regione: nella provincia di Perugia i positivi sono 280 e 97 in quella di Terni: sono ricoverati in 99 (7 di questi sono di fuori regione), di cui 73 nell’ospedale di Perugia e 19 in quello di Terni. Dei 90 ricoverati, 24 sono in terapia intensiva, 13 nell’ospedale di Perugia e 11 in quello di Terni.
Le persone in osservazione sono 2566: di questi, 1847 sono nella provincia di Perugia e 719 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 810 soggetti usciti dall’isolamento di cui 581 nella provincia di Perugia e 229 in quella di Terni
Nel complesso entro le ore 24 del 19 marzo, sono stati eseguiti 2359 tamponi.
L’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, rende noto che la Giunta regionale ha approvato un atto che definisce la rete di laboratori per la diagnosi del virus Covid-19 su campioni clinici respiratori.
“Visto il carattere diffusivo dell’epidemia ed il consistente numero di soggetti in isolamento fiduciario, con un aumento dei casi postivi – ha detto l’assessore Coletto – per accelerare i tempi della diagnosi, svolta sinora esclusivamente dal Laboratorio di Virologia dell’azienda Ospedaliera di Perugia prescelto come Laboratorio di riferimento regionale, abbiamo ritenuto di allargare la rete attraverso una convenzione con l’istituto zooprofilattico delle Regioni Umbria e Marche. In Umbria inoltre, l’attività di rilevazione della presenza del virus tramite tampone orofaringeo, è svolta anche presso il Dipartimento di diagnostica di laboratorio e immunostrasfusionale dell’Azienda Ospedaliera di Terni”.
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coronavirus; presidente Tesei chiede disponibilità e collaborazione a cliniche private
(aun) – Perugia, 19 mar. 020 – In relazione all’emergenza legata alla pandemia da covid-19, la Regione Umbria ha chiesto ad alcune strutture sanitarie private (Lami, Porta Sole, Liotti, Villa Fiorita, Villa Aurora) la disponibilità a fornire ai servizi delle Aziende sanitarie pubbliche alcuni dispositivi e apparecchiature utilizzate nelle sale operatorie e qualunque altra strumentazione utile per l’assistenza a pazienti da destinare a terapie sub-intensive e/o intensive. Il tutto prendendo atto che è già stata data indicazione dalla Regione alle strutture sanitarie private di sospendere tutte le attività programmate e procrastinabili, fatte salve, quindi, le urgenze in atto.
“Appare chiaro che il sacrificio richiesto in questo momento di difficoltà – ha sottolineato la presidente della Regione Donatella Tesei – si rende necessario per garantire a tutta la nostra comunità cure adeguate ed assistenza continuativa. Ringrazio fin da ora per il fattivo ed importante contributo che le strutture contattate vorranno dare allo sforzo in atto per il contenimento e la cura della pandemia. Ora, più che mai, è necessario fare squadra. Sono certa che ognuno di noi sia pronto a fare la propria parte per il bene comune”.
Dalla seduta odierna, inoltre, la Giunta regionale dell’Umbria si riunisce in videoconferenza.
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coronavirus: in Umbria salgono a 4 i deceduti, 334 i positivi, 720 fuori dall’isolamento fiduciario (aun) – Perugia 19 mar. 020 – Sale a 4 il numero dei deceduti in Umbria in seguito all’infezione prodotta dal virus Covid-19. I primi due decessi sono stati registrati nei giorni scorsi – 1 nella provincia di Perugia e 1 nella provincia di Terni – ieri sono decedute altre due persone nella provincia di Perugia.
Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 18 marzo, 334 persone in Umbria risultano positive al virus, i guariti al momento restano 4.
Dei 334 pazienti positivi 14 sono di fuori regione: nella provincia di Perugia i positivi sono 236 e 84 in quella di Terni: sono ricoverati in 90 (4 di questi sono di fuori regione), di cui 64 nell’ospedale di Perugia e 22 in quello di Terni. Dei 90 ricoverati, 21 sono in terapia intensiva, 10 nell’ospedale di Perugia e 11 in quello di Terni.
Le persone in osservazione sono 2292: di questi, 1616 sono nella provincia di Perugia e 676 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 del 18 marzo, sono stati eseguiti 1985 tamponi.
Sempre alla stessa data risultano 720 soggetti usciti dall’isolamento di cui 550 nella provincia di Perugia e 170 in quella di Terni.
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coronavirus: Coletto, “già operativo l’ospedale di Pantalla, accolti i primi pazienti” (aun) – perugia 18 mar. 020 – Sono 8 al momento i pazienti con positività al virus Covid-19 ricoverati all’ospedale di Pantalla, altri 3, in trasferimento da altre strutture, sono attesi per le prossime ore: lo comunica l’assessore regionale alla Salute Luca Coletto, informando che da ieri sono stati chiusi tutti i ricoveri presso le Unità operative della struttura ospedaliera diventata, da lunedì 16 marzo, “temporaneamente” centro Covid-19.
Dalle ore 20 di giovedì 19 marzo chiuderà il Pronto soccorso e i cittadini che ne avranno necessità, potranno rivolgersi alle altre strutture presenti sul territorio, compresa l’azienda ospedaliera di Perugia.
Al momento sono disponibili 21 posti letto di malattie infettive: il piano di sviluppo prevede da sabato prossimo l’incremento di altre 5 unità, per arrivare così a 26 posti letto che diventeranno 31 entro lunedì 23 marzo. Giovedì 26 marzo inoltre, sarà attivato un reparto di pneumologia con 8 posti letto.
“L’ospedale di Pantalla – sottolinea l’assessore Coletto – è ‘parzialmente e temporaneamente’ utilizzato per gestire l’emergenza epidemiologica da Covid-19, destinando spazi indipendenti, con accesso dedicato, a reparto di terapia intensiva per pazienti sospetti o positivi. L’utilizzo del nosocomio di Pantalla rientra nel piano predisposto dalla Regione che prevede una rete ospedaliera per fronteggiare nel miglior modo possibile la pandemia. Si tratta quindi, di una misura straordinaria – precisa Coletto – adottata per offrire la migliore assistenza alle persone che hanno bisogno di essere ricoverate. L’Ospedale sarà fornito di tutte le strumentazioni e dotazioni utili a fronteggiare l’emergenza e che, comunque, resteranno in dotazione”.
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Coronavirus: firmato accordo università degli studi di Perugia e Regione Umbria per assunzione a tempo determinato dei medici specializzandi al fine di fronteggiare l’emergenza da COVID-19 (aun) – Perugia, 18 mar.020- Siglato con procedura urgente in mattinata dal Magnifico Rettore, Maurizio Oliviero e dalla Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, l’accordo che prevede l’immediata assunzione straordinaria di medici specializzandi, al fine di far fronte all’emergenza sanitaria causata dall’epidemia COVID-19.
L’accordo è volto a rendere disponibile, nel più breve tempo possibile, alle strutture del Sistema Sanitario regionale nuovo personale medico, avvalendosi delle procedure di reclutamento in deroga previste dal D.L. 9/3/2020.
Gli specializzandi, per la durata del rapporto di lavoro a tempo determinato e fino al perdurare dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei ministri in data 31 gennaio 2020, resteranno iscritti alla scuola di specializzazione universitaria, svolgendo attività assistenziali coerenti con il livello di competenze raggiunto e affiancando, alle 32 ore settimanali di attività assistenziale previste, circa 6 ore settimanali di attività formativa teorica.
Il Rettore inoltre, nell’accordo, si è impegnato a nome dell’Ateneo a riconoscere le attività formative pratiche svolte dagli specializzandi quale parte integrante e sostanziale dell’intero ciclo di studi ai fini del conseguimento del diploma di specializzazione. Il periodo complessivo di studi dei neo-assunti medici, in questo modo, non subirà alcun prolungamento.
“Si tratta di un ulteriore provvedimento mediante il quale l’Ateneo mette a disposizione tutte le sue migliori risorse” – ha dichiarato il Rettore – “e, grazie all’ulteriore consolidamento del già ottimo spirito di collaborazione con la Regione Umbria, si impegna a fare responsabilmente la sua parte per la tutela del diritto supremo di tutti alla salute. In questa occasione, desidero rivolgere un particolare e sentito ringraziamento ai medici, agli infermieri e a tutto il personale impegnato in prima linea nella strenua lotta all’emergenza. A loro va la gratitudine dell’intera comunità accademica.”
red/com
“Le due istituzioni stanno conducendo insieme un proficuo lavoro.” – sono le parole della Presidente Tesei – “Questo provvedimento ha come fine ultimo la tutela della salute comunitaria. Un sincero ringraziamento va al personale medico, paramedico e sanitario per l’enorme impegno profuso e per lo sforzo in questa battaglia comune”.
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coronavirus: coletto, tamponi agli asintomatici utili per la prevenzione su scala nazionale (aun) – perugia 17 mar. 020 – Effettuare i tamponi anche ai pazienti asintomatici rappresenterebbe una buona strategia per contenere la diffusione dell’infezione da coronavirus, ma visto che si tratta di pandemia, il provvedimento dovrebbe essere esteso su scala nazionale: l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, la pensa così in merito ai test di massa per rilevare la positività al Covid-19.
“C’ è una logica in tutto questo – afferma Coletto – che fa riferimento alla tipologia del virus che è trasportato da persone sane con fisici resistenti che ne infettano altre”.
“Il Governo centrale dovrebbe valutare di fare questo tipo d’investimento per la prevenzione, individuando così i portatori sani che verrebbero messi in quarantena per il periodo stabilito. Ovviamente il provvedimento dovrebbe essere esteso a tutto il territorio nazionale e perché no, anche europeo”.
“Questo sul fronte della prevenzione – dice Coletto – insieme alla vaccinazione, quando disponibile. A infezione ormai esplosa l’unica nostra garanzia è che il Governo provveda a una distribuzione rapida tra le regioni dei dispostivi personali di protezione individuale e dei ventilatori per l’allestimento dei posti di terapia intensiva. E’ auspicabile che tutto ciò avvenga senza trascurare le necessità di nessuna regione”. — Terni, 17 marzo 2020 – E’ deceduta la donna di 86 anni residente a Orvieto, ricoverata il 9 marzo scorso all’ospedale di Terni e risultata positiva al Covid-19. La paziente, con patologie pregresse, era giunta in Pronto soccorso in condizioni cliniche già critiche, con una insufficienza respiratoria che si è aggravata ulteriormente in pochissime ore e che ha richiesto il ricovero in Rianimazione, dove è deceduta alle 17,20 di oggi 17 marzo.
coronavirus: 197 i positivi in umbria, 462fuori dall’isolamento fiduciario (aun) – perugia 17 mar. 020 – Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 16 marzo, 197 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, mentre 4 pazienti sono guariti e 1 è deceduto.
Dei 197 pazienti 5 sono di fuori regione: nella provincia di Perugia i positivi sono 129 e 63 in quella di Terni: sono ricoverati in 57 (3 di questi sono di fuori regione), di cui 36 nell’ospedale di Perugia e 18 in quello di Terni. Dei 57 ricoverati, 21 sono in terapia intensiva, 11 nell’ospedale di Perugia e 10 in quello di Terni.
Le persone in osservazione sono 2196: di questi, 1548 sono nella provincia di Perugia e 648in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 del 16 marzo, sono stati eseguiti 1287 tamponi.
Sempre alla stessa data risultano 462 soggetti usciti dall’isolamento di cui 323 nella provincia di Perugia e 139 in quella di Terni.
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coronavirus: da oggi dati aggiornati consultabili su portale istituzionale (aun) – Perugia, 16 mar. 020 – Si informano le redazioni che da oggi i dati aggiornati relativi alla diffusione in ambito regionale di soggetti positivi a COVID-19 saranno visualizzabili anche sulla pagina dedicata del portale istituzionale www.regione.umbria.it/coronavirus, con relative infografiche, a partire dalle ore 11. — coronavirus: 164 i positivi in umbria, 420 fuori dall’isolamento fiduciario (aun) – perugia 16 mar. 020 – Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 15 marzo, 164 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, mentre 4 pazienti sono guariti.
Nella provincia di Perugia i positivi sono 104 e 60 in quella di Terni: sono ricoverati in 45, di cui 29 nell’ospedale di Perugia e 16 in quello di Terni. Dei 45 ricoverati, 15 sono in terapia intensiva, 7 nell’ospedale di Perugia e 8 in quello di Terni.
Le persone in osservazione sono 1995: di questi, 1428 sono nella provincia di Perugia e 567 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 del 14 marzo, sono stati eseguiti 1093 tamponi.
Sempre alla stessa data risultano 420 soggetti usciti dall’isolamento di cui 287 nella provincia di Perugia e 133 in quella di Terni.
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coronavirus; Melasecche: “da Trenitalia ulteriore riduzione servizio trasporto su ferro” (aun) – Perugia, 15 mar. 020 – “Trenitalia regionale ci informa che, a seguito di un incremento delle malattie del personale e delle necessarie quarantene, il servizio, già opportunamente razionalizzato con Ordinanza della Presidente della Regione Umbria n.7 del 13 marzo u.s., potrebbe non essere interamente osservato a seguito di improvvisa indisponibilità di equipaggio per le ragioni sopra evidenziate”. E’ quanto comunica l’assessore regionale ai Trasporti e Protezione Civile, Enrico Melasecche.
“Trenitalia – prosegue l’assessore – sta facendo il possibile per cercare di assicurare comunque i principali flussi di mobilità, ma la situazione delle malattie è in continua evoluzione. A proposito dei flussi, fa presente che dai monitoraggi in corso si evidenzia un continuo calo di persone a bordo dei treni. Venerdì 13 c’è stata una media di circa 37 passeggeri, mentre sabato una media di 25 persone per treno rispetto ai 200/300 viaggiatori dei periodi ordinari”.
L’assessore informa inoltre che Trenitalia “farà pervenire una nota formale per spiegare la contingente emergenza con le ripercussioni relative rispetto alla ordinanza citata”.
Pertanto si invitano tutti i cittadini che dovessero prendere un treno, a cominciare dai pendolari che domani dovessero recarsi al lavoro, di informarsi preventivamente sulla sussistenza della corsa prima di uscire di casa.
L’Assessorato rimane in contatto continuo sia con Trenitalia che Busitalia per le corse in autobus per tenere sotto controllo la situazione. A tale riguardo l’assessore Melasecche ha avuto nelle scorse ore un colloquio con il direttore regionale di Busitalia, Velio Del Bolgia, il quale ha rassicurato che al momento non vi sono problemi per il servizio di trasporto locale su gomma e che la maggior parte delle corse registra un traffico passeggeri quasi nullo. Nella giornata di domani, comunque, con la ripresa feriale verrà verificata la funzionalità del servizio e nel caso di ulteriori necessità saranno concordati ulteriori aggiustamenti.
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coronavirus: 143 i positivi in umbria, 1 nuovo guarito e 388 fuori dall’isolamento fiduciario (aun) – perugia 15 mar. 020 – Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 14 marzo, 143 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, mentre 4 pazienti sono guariti.
Nella provincia di Perugia i positivi sono 86 e 57 in quella di Terni: sono ricoverati in 38, di cui 23 nell’ospedale di Perugia e 15 in quello di Terni. Dei 38 ricoverati, 13 sono in terapia intensiva, 6 nell’ospedale di Perugia e 7 in quello di Terni.
Le persone in osservazione sono 1888: di questi, 1366 sono nella provincia di Perugia e 522 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 del 14 marzo, sono stati eseguiti 965 tamponi.
Sempre alla stessa data risultano 388 soggetti usciti dall’isolamento di cui 264 nella provincia di Perugia e 124 in quella di Terni.
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coronavirus: ematologa dell’azienda ospedaliera di perugia positiva al coronavirus, isolato il personale (aun) – perugia 14 mar. 020 – Un’ematologa del Day Hospistal di ematologia dell’Ospedale di Perugia è risultata positiva al virus Covid-19: lo comunica il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Antonio Onnis, rendendo noto che sono stati posti in isolamento fiduciario, oltre alla dottoressa, in 15 tra medici e operatori del reparto.
“La dottoressa, come previsto dalle disposizioni dell’azienda, – ha detto Onnis – aveva sempre indossato per svolgere la sua attività i dispositivi sanitari di protezione, quindi doppia mascherina chirurgica. Trattandosi di un reparto con pazienti particolarmente sensibili alle infezioni, anche per le persone in cura è d’obbligo indossare la mascherina FFP3 e tutti i necessari dispositivi di protezione individuale”.
“I medici e gli operatori staranno in isolamento per tutto il tempo necessario – continua Onnis – saranno monitorati e potranno rientrare in servizio esclusivamente all’esito negativo del tampone”.
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coronavirus: nuovo guarito in Umbria, salgono a 3 i casi di guarigione, 107 i positivi (aun) – perugia 14 mar. 020 – C’è un nuovo guarito in Umbria, sale così a 3 il numero delle persone che hanno superato la malattia provocata dal virus Covid- 19: lo comunica l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto. La persona guarita era ricoverata all’ospedale di Perugia ed è stata dichiarata guarita dai medici, all’esito dei tamponi negativi al coronavirus. Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 13 marzo, 107 persone in Umbria risultano positive – 59 nella provincia di Perugia e 48 in quella di Terni – sono ricoverati in 32, di cui 19 nel reparto di malattie infettive dell’Ospedale di Perugia e 13 in quello di Terni. Dei 32 ricoverati, 11 sono in terapia intensiva, 6 nell’ospedale di Perugia e 5 in quello di Terni. Le persone in osservazione sono 1734: di questi, 1206 sono nella provincia di Perugia e 528 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 del 13 marzo, sono stati eseguiti 748 tamponi. Sempre alla stessa data risultano 300 soggetti usciti dall’isolamento di cui 194 nella provincia di Perugia e 106 in quella di Terni.
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coronavirus, presidente tesei firma ordinanza per riduzione servizi trasporto pubblico locale (aun) – Perugia, 13 mar. 020 – A partire da domani, sabato 14 marzo, sarà attuata in Umbria una riduzione del servizio di trasporto pubblico su ferro, mentre a partire da lunedì, 16 marzo, una analoga riduzione interesserà il trasporto pubblico su gomma. È quanto prevede l’ordinanza firmata dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, con la quale si dispone, appunto, che “dal 14/3/2020 al 25/03/2020, fatte salve eventuali proroghe, i servizi di trasporto pubblico locale eserciti da Trenitalia S.p.a. rispettino il programma di esercizio allegato alla presente ordinanza quale parte integrante e sostanziale; dal 16/3/2020 al 25/03/2020, fatte salve eventuali proroghe, i servizi di trasporto pubblico locale eserciti dalle Società Ishtar S.c.ar.l., TPL e Mobilità, S.c.ar.l., ATC&Partners S.c.ar.l., Busitalia Sita Nord s.r.l. rispettino il programma di esercizio allegato alla presente ordinanza quale parte integrante e sostanziale”.
“Ho assunto questo provvedimento – ha dichiarato la presidente Tesei – in ossequio a quanto disposto dall’ultimo DPCM che prevede nuove restrizioni per far fronte all’emergenza sanitaria a causa del coronavirus e che demanda ai presidenti delle Regioni il compito di definire una riprogrammazione del servizio di trasporto pubblico locale, in considerazione sia della diminuzione della domanda, sia della necessità di attuare misure che consentano il contenimento della diffusione del contagio. Con questo provvedimento, quindi, garantiremo a tutto il territorio regionale le corse essenziali, sia su ferro sia su gomma, prevedendo corse in coincidenza con le fasce orarie di maggior utilizzo da parte dell’utenza, soprattutto – ha concluso la presidente – per quanti devono raggiungere i luoghi di lavoro”.
Per l’assessore regionale ai trasporti, Enrico Melasecche, che ha gestito direttamente i rapporti con le aziende del trasporto locale in Umbria, “il nuovo Piano rappresenta una azione utile innanzitutto al contenimento della diffusione del coronavirus, ed è stato redatto da Trenitalia e Busitalia, e quindi in pieno accordo e collaborazione con le società concessionarie. Ovviamente in questa fase di emergenza manterremo aperto e costante il rapporto con le aziende in modo da poter monitorare la situazione e, se del caso, assumere ulteriori utili provvedimenti”.
L’ordinanza prevede che le diverse aziende di Trasporto pubblico locale provvedano ad informare tempestivamente e adeguatamente gli utenti delle modifiche apportate alla programmazione dei servizi.
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coronavirus: usl umbria 2 produce gel disinfettante per le mani da distribuire a personale sanitario, assessore coletto esprime apprezzamento (aun) – perugia 13 mar. 020 – In tempi di emergenza per il coronavirus, il gel igienizzante per medici e operatori sanitari può essere anche “fai da te”: l’Usl Umbria 2 si è attrezzata in questo senso e, su iniziativa del commissario straordinario, Massimo De Fino, ha dato mandato al proprio Dipartimento di Assistenza Farmaceutica, di sviluppare la produzione di gel disinfettante per le mani, in modo da far fronte ai propri fabbisogni.
In due giorni, sono stati prodotti già 250 flaconi da 100 ml e 100 flaconi da 500 di gel disinfettante indicato da tutte le direttive del Ministero della Salute quale dispositivo utile per la prevenzione della trasmissione del virus COVD-19. I flaconi saranno distribuiti agli operatori dei reparti di degenza, dei 118, dei pronto soccorso, nonché per gli operatori che si recano a domicilio dei pazienti per praticare il test.
“In un momento di difficoltà, com’è appunto quello che stiamo attraversando – afferma l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto – non possiamo che apprezzare lo spirito d’iniziativa delle aziende sanitarie, come l’Usl Umbria 2, che si organizzano per rendersi autosufficienti”.
“Esprimendo soddisfazione per quanto sta facendo l’Usl 2 – conclude l’assessore Coletto – voglio anche ringraziare tutti i dirigenti e gli operatori sanitari dell’Umbria, per la professionalità e l’impegno che stanno dimostrando in queste giornate difficili. Grazie al lavoro degli uomini e delle donne che operano in sanità a tutti i livelli, stiamo mantenendo in sorveglianza sanitaria quei cittadini umbri che hanno avuto contatti con le persone con tampone positivo al virus e gestendo i pazienti ricoverati. Tutto questo, mantenendo nei limiti del possibile, le attività ordinarie”.
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coronavirus: firmata ordinanza per utilizzo temporaneo di spazi dell’ospedale di città di castello (aun) – Perugia, 13 mar. 020 – La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha firmato questa mattina l’ordinanza con la quale si dispone che il sito ospedaliero di Città di Castello venga “parzialmente e temporaneamente” utilizzato per gestire l’emergenza epidemiologica da Covid-19, destinando spazi indipendenti, con accesso dedicato, a reparto di terapia intensiva per pazienti sospetti o positivi: lo rende noto l’assessore regionale alla Salute Luca Coletto.
“Questo è il secondo step del Piano regionale per la gestione dei posti letto della nostra rete ospedaliera, che ci consentirà di fronteggiare nel miglior modo possibile l’emergenza coronavirus – spiega Coletto – Dopo l’individuazione dell’Ospedale di Pantalla quale presidio per pazienti in terapia ‘sub intensiva’, abbiamo individuato un’ala di quello di Città di Castello, da dedicare invece ai pazienti che necessitano di terapie ‘intensive’. Come abbiamo già detto – prosegue – si tratta di misure che stiamo adottando in via straordinaria ed urgente per garantire l’adeguata assistenza a tutti i pazienti. L’Ospedale dell’Altotevere consente l’opportunità di un suo utilizzo parziale, senza dunque comprometterne la sua funzionalità complessiva. Presto, quindi, lo stesso sarà fornito di tutte le strumentazioni e dotazioni necessarie che, al termine dell’emergenza, resteranno in dotazione, a vantaggio della qualità dell’offerta sanitaria del territorio”.
Al fine di predisporre idonee misure per fronteggiare l’emergenza – è scritto all’art. 1 dell’ordinanza – dovuta all’estendersi dell’epidemia da COVID-19 e considerando che l’Ospedale di Città di Castello ha un’impostazione distributiva che consente di individuare spazi indipendenti da adibire a terapia intensiva, nonché accessi e percorsi dedicati; che garantisce percorsi maggiormente protetti per la gestione del paziente e che offre maggiore potenzialità di estendere progressivamente i posti letto da destinare a pazienti sospetti o positivi al COVID-19, in relazione all’evolversi dell’epidemia a livello regionale data la sua configurazione, si dispone che lo stabilimento ospedaliero di Città di Castello venga parzialmente e temporaneamente riconfigurato a livello organizzativo-strutturale come ospedale regionale dedicato all’emergenza coronavirus.
L’ordinanza prevede, inoltre, che “le disposizioni sono efficaci a decorrere dalla pubblicazione della presente ordinanza (già avvenuta n.d.r.), fino e non oltre la scadenza di sei mesi stabilita dalla deliberazione del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020”.
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Coronavirus: 76 i casi positivi in Umbria, 1 paziente deceduto (aun) – perugia 13 mar. 020 – Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 12 marzo, 76 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, 2 sono i guariti, 1 paziente è deceduto.
Attualmente dei 76 soggetti positivi – 47 nella provincia di Perugia e 29 in quella di Terni – sono ricoverati in 21, di cui 9 nell’Ospedale di Terni e 12 nell’ospedale di Perugia. Dei 21 ricoverati, 10 sono in terapia intensiva, di cui 6 nell’ospedale di Perugia, 4 in terapia intensiva nell’ospedale di Terni, gli altri sono seguiti nei reparti di malattie infettive.
Le persone in osservazione sono 1556: di questi, 1080 sono nella provincia di Perugia e 476 in quella di Terni.
Sempre alla stessa data risultano 295 soggetti usciti dall’isolamento di cui 175 nella provincia di Perugia e 120 in quella di Terni.
Nel complesso entro le ore 24 del 12 marzo, sono stati eseguiti 578 tamponi.
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Coronavirus: cordoglio della presidente Tesei (aun) – Perugia, 13 mar. 020 – “Esprimo sincero cordoglio e mi stringo alla famiglia dell’uomo, positivo al virus Covid-19, deceduto ieri sera all’Ospedale Santa Maria di Perugia”. E’ quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei.
“E’ necessario – prosegue Tesei -, per proteggere noi e gli altri, seguire scrupolosamente le limitazioni di questi giorni. E’ un sacrificio che dobbiamo fare per avere la meglio sul virus. Il sistema sanitario umbro è pronto e si sta preparando sempre più per affrontare la situazione attuale e ad eventuali future criticità. I prossimi giorni saranno sicuramente impegnativi, ma se, pur nella distanza fisica, rimaniamo uniti e faremo squadra, riusciremo ad uscirne vincitori. Voglio rivolgere anche un pensiero e un profondo ringraziamento agli operatori della sanità umbra, chiamati ad uno sforzo enorme, nonché a tutti coloro che pur nell’emergenza – conclude la presidente – continuano a svolgere la loro attività per garantire sicurezza e servizi essenziali”.
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coronavirus, dpcm con nuove misure urgenti di contenimento del contagio (aun) – Perugia, 12 mar. 020 – Il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, come noto, ha firmato nella serata di ieri un nuovo decreto nel quale si incrementano le attività al pubblico che saranno sospese sino al 3 aprile. A rimanere aperte saranno principalmente le attività commerciali di beni primari (Allegato 1 aggiornato). Sospese le attività di ristorazione e di servizi alla persona (tra cui parrucchieri, barbieri, estetisti) diversi da quelli presenti nell’Allegato 2 aggiornato.
Rimangono aperti, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza igienico-sanitarie, banche, assicurazioni e poste. Limitazioni più stringenti anche in ambito di attività produttive e professionali.
Si allega Dpcm e successivi aggiornamenti dell’elenco attività e servizi, disponibili anche al link https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/03/11/20A01605/sg
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coronavirus: assessore Coletto, “Ospedale di Pantalla dedicato all’emergenza, sospesa attività punto nascita, garantita continuità clinico-assistenziale” (aun) – perugia 12 mar. 020 – “In seguito all’ordinanza firmata stamani dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, che predispone nuove misure per fronteggiare l’emergenza dell’epidemia da COVID-19, l’Ospedale della Media Valle del Tevere viene temporaneamente riconfigurato a livello organizzativo-strutturale come ospedale regionale dedicato all’emergenza coronavirus”. Lo rende noto l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, informando che l’ospedale di Pantalla è stato scelto in virtù di due elementi importanti: “La geo-localizzazione della struttura che si trova ubicata sulla direttrice stradale principale dell’Umbria posta tra i due HUB regionali di Perugia e Terni, nonché la possibilità di procedere con la riconfigurazione strutturale in maniera più celere essendo quello di più recente ultimazione”.
“Nell’ospedale della Media Valle del Tevere – spiega Coletto – sarà sospesa l’attività del Punto Nascita e tutte le attività dei reparti dedicati saranno trasferite nei Dipartimenti di emergenza urgenza e accettazione di I livello di riferimento”.
“La misura – aggiunge l’assessore – rientra tra le indicazioni del Piano unico di Gestione Posti Letto Emergenza Coronavirus predisposto dalla Regione che prevede di rendere operativo l’Ospedale Media Valle del Tevere come COVID-HOSPITAL nel più breve tempo possibile”.
All’ospedale di Pantalla quindi, non verranno più effettuati ricoveri programmati e urgenti nei reparti di Ostetricia- Ginecologia e Pediatria per l’espletamento dei parti, l’assistenza in gravidanza e l’assistenza pediatrica, o per problematiche di natura ginecologica che necessitano trattamento medico e chirurgico.
“Nella struttura ospedaliera – comunica l’assessore – sono stati liberati tutti i posti letto dell’area di degenza da riconvertire in malattie infettive ed è stato individuato il personale. L’area di degenza, come previsto dal Piano regionale prevede 16 posti letto in camere singole che, in caso di necessità, possono essere riconvertite in 2 posti letto per stanza, e un’area attrezzata con due posti letto di subintensiva estensibile ad un totale di 8 posti letto. Il personale individuato ha iniziato attività di formazione presso il reparto di malattie infettive dell’azienda ospedaliera di Perugia per la condivisone di protocolli e procedure”.
“Al momento fino al 18 marzo, ma con la possibilità di estendere il periodo in base alle esigenze che si manifesteranno – spiega il direttore sanitario dell’Usl Umbria 1, Teresa Tedesco – il personale del Punto Nascita garantirà l’attività di supporto al Pronto Soccorso nelle 24 ore per garantire la gestione dei casi che accedono alla struttura ospedaliera per prestazioni di tipo ostetrico, ginecologico urgente e per il trasferimento di questi pazienti presso l’Azienda ospedaliera di Perugia. La stessa equipe – aggiunge – garantirà la continuità clinico-assistenziale a tutte le pazienti prese in carico non solo per la realizzazione di percorsi facilitati con le strutture DEA di riferimento in cui vengono trasferite, ma anche, attraverso la propria presenza presso queste sedi, a garanzia della continuità del rapporto fiduciario instaurato”.
“L’orientamento dell’utenza – prosegue la dottoressa Tedesco – sarà definito accogliendo anche le scelte delle pazienti, riguardo la sede ospedaliera a cui rivolgersi, in base alle proprie preferenze. Le azioni descritte saranno garantite nel rispetto del livello massimo di sicurezza per la salute di gestanti, delle puerpere e dei neonati, attraverso la scelta degli interventi più appropriati in base alla valutazione del rischio, i livelli di assistenza previsti e la personalizzazione dell’assistenza”.
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Coronavirus, 62 positivi in Umbria (aun) – perugia 12 mar. 020 – Dai dati aggiornati alla mezzanotte dell’11 marzo, 62 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 2.
Attualmente dei 62 soggetti positivi – 37 nella provincia di Perugia e 25 in quella di Terni – sono ricoverati in 16, di cui 6 nell’Ospedale di Terni e 10 nell’ospedale di Perugia. Dei 16 ricoverati, 5 sono in terapia intensiva nell’ospedale di Perugia, 3 in terapia intensiva nell’ospedale di Terni, gli altri sono seguiti nei reparti di malattie infettive.
Le persone in osservazione sono 1035: di questi, 616 sono nella provincia di Perugia e 419 in quella di Terni. La direzione regionale alla Salute informa che i cittadini in isolamento rientrano quasi tutte nella rete dei contatti avuti dalle persone risultate positive e che in Umbria, allo stato attuale, non ci sono focolai di Covd-19.
Sempre alla stessa data risultano 276 soggetti usciti dall’isolamento di cui 162 nella provincia di Perugia e 114 in quella di Terni.
Nel complesso entro le ore 24 del 11 marzo, sono stati eseguiti 457 tamponi.
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coronavirus, 44 positivi in Umbria, 2 guariti (aun) – perugia 11 mar. 020 – Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 10 marzo, 44 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 2.
Attualmente dei 44 soggetti positivi – 26 nella provincia di Perugia e 18 in quella di Terni – sono ricoverati in 12, di cui 4 nell’Ospedale di Terni e 8 nell’ospedale di Perugia. Dei 12 ricoverati, 3 sono in terapia intensiva nell’ospedale di Perugia, 2 in terapia intensiva nell’ospedale di Terni, gli altri sono seguiti nei reparti di malattie infettive.
Le persone in osservazione sono 916: di questi, 553 sono nella provincia di Perugia e 363 in quella di Terni.
Sempre alla stessa data risultano 229 soggetti usciti dall’isolamento di cui 147 nella provincia di Perugia e 82 in quella di Terni.
Nel complesso entro le ore 24 del 10 marzo, sono stati eseguiti 347 tamponi.
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coronavirus: scheda riepilogativa dpcm su misure contenimento contagio (aun) – Perugia, 10 mar. 020 – Da oggi è entrato in vigore il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio che rimarrà in essere sino al 3 aprile 2020. Il dispositivo prevede misure che riguardano l’intero territorio nazionale.
Lo scopo è quello di diminuire i contagi del virus COVID-19 attraverso il contenimento delle interazioni interpersonali. Per questo motivo, tra i punti principali, il provvedimento vieta ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico e integra le limitazioni già in atto. Tre le nuove misure: Tutta la popolazione è invitata ad evitare di uscire e di spostarsi dalla propria residenza o domicilio.
Sono fatti salvi gli spostamenti per:
- esigenze lavorative
- motivi di salute
- situazioni di necessità
Detti motivi devono essere comprovati mediante autodichiarazione secondo un modello, presente anche sul sito della Regione Umbria nella pagina dedicata al Coronavirus (www.regione.umbria.it/coronavirus) che potrà essere precompilato già prima di uscire di casa oppure reso direttamente alle Forze di Polizia tramite compilazione al momento del controllo. Le dichiarazioni false saranno punite a termine di legge e che è indispensabile poter esibire un documento d’identità. La precompilazione dell’autodichiarazione permetterà controlli più rapidi. Ristoranti e bar aperti dalle 6 alle 18, un metro fra le persone Sono consentite le attività di ristorazione e bar dalle ore 6.00 alle ore 18.00, con obbligo, a carico del gestore, di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. In caso di violazione, la sanzione prevista è la sospensione dell’attività. Chiusura medie e gradi strutture di vendita nei festivi e prefestivi (eccetto farmacie, para farmacie e punti vendita generi alimentari) Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati. Nei giorni feriali, il gestore deve comunque predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro. La sanzione prevista per il mancato rispetto è la sospensione dell’attività.
In presenza di condizioni strutturali o organizzative che non consentano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, tali strutture dovranno essere chiuse.
La chiusura non è disposta per farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari, il cui gestore è comunque sempre chiamato a garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, pena la sospensione dell’attività in caso di violazione. Sospese palestre, piscina, centri sportivi Sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi. Luoghi di culto Sono sospese le cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri. Ma i luoghi di culto, mantenendo la distanza prevista di un metro tra i presenti, rimarranno aperti Salute e rispetto della quarantena Le persone poste in isolamento preventivo o risultate positive al tampone, è fatto divieto assoluto di uscire dalla propria abitazione o domicilio, come previsto dall’ordinanza del sindaco competente.
Alle persone con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre maggiore di 37,5 gradi è fortemente raccomandato di rimanere al proprio domicilio e di limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante o il 112. Sospesi nidi, scuole e università Sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia, le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, nonché i corsi professionali e le attività formative svolte da altri enti pubblici, anche territoriali e locali e da soggetti privati.
Resta la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza ad esclusione dei corsi per i medici in formazione specialistica e dei corsi di formazione specifica in medicina generale, nonché delle attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie. Sospese manifestazioni organizzate, cinema, teatri, sale bingo, discoteche Sono sospese tutte le attività di cinema, teatri, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati. Sono sospese tutte le manifestazioni e gli eventi organizzati in luogo pubblico o privato, compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico. Per i pub sono concesse esclusivamente le attività di somministrazione di alimenti e bevande seguendo le medesime regole di bar e ristoranti. Chiusi musei e biblioteche Sono chiusi i musei, le biblioteche e gli archivi, i parchi archeologici, castelli, il Forte di Bard e tutte le aree archeologiche e monumentali. Sospesi esami di guida Sono sospesi gli esami di idoneità alla patente da espletarsi negli uffici periferici della Motorizzazione civile. Con apposito provvedimento dirigenziale è disposta la proroga a favore dei candidati che non hanno potuto sostenere le prove d’esame in ragione di tale sospensione. ALLEGATO DPCM 9 MARZO 2020
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“Il paziente – spiega il commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, Antonio Onnis – era tenuto in osservazione con sintomi vaghi. I medici di conseguenza, lo hanno trattenuto per sottoporlo a ulteriori accertamenti, tra cui anche delle radiografie. Contestualmente, non migliorando la situazione del paziente, è stato deciso di effettuare un tampone che ha dato esito positivo”.
“Alla luce della risposta positiva dell’esame – spiega Onnis – il paziente è stato ricoverato nel reparto di malattie infettive ed stato messo in isolamento fiduciario il personale che ha seguito il caso o che è entrato in contatto con lui nella struttura ospedaliera. Si stanno valutando tutte le soluzioni per garantire la funzionalità dell’OBI”.
Al momento sono in isolamento fiduciario 1 radiologo, 1 infettivologo, 1 medico del pronto soccorso, 7 infermieri, 2 tecnici di radiologia, 4 OSS, una specializzanda in malattie infettive.
L’attività del Pronto soccorso di Perugia continua senza nessuna modifica nelle modalità dell’accoglienza. Si invita la cittadinanza, in caso di sintomatologia riconducibile all’infezione da Covid-19, a contattare il medico di famiglia o il 118 e di non recarsi di persona presso gli ambulatori o in ospedale.
Attualmente dei 28 soggetti positivi restano ricoverati in 6, di cui 2 in terapia intensiva nell’Ospedale di Perugia, 1 nel reparto di malattie infettive dell’Ospedale di Terni, 3 in quello di Perugia.
Le persone in osservazione sono 553: si tratta di persone in buona salute, ma sotto controllo medico perché venute a contatto con soggetti risultati positivi al virus Covid-19. Di questi, 402 sono nella provincia di Perugia e 151 in quella di Terni.
Ad oggi sono usciti dall’isolamento in 124, di cui 93 nella provincia di Perugia e 31 in quella di Terni.
Nel complesso entro le ore 24 dell’8 marzo, sono stati eseguiti 175 tamponi.
Relativamente alla situazione dell’ospedale il direttore sanitario rende noto che gli accessi sono bloccati per evitare la diffusione del contagio che gli operatori medici e gli infermieri a rischio sono stati posti in isolamento domiciliare fiduciario e verranno sottoposti a test.
I reparti ospedalieri interessati sono stati chiusi,
l’assistenza dei pazienti ricoverati sarà garantita e saranno dimessi progressivamente appena le condizioni cliniche lo consentiranno e reinviati al proprio domicilio in isolamento fiduciario e saranno monitorati quotidianamente.
Il Pronto Soccorso rimarrà aperto solo per la valutazione dei casi. Quelli ritenuti urgenti saranno trasferiti in altra sede.
Le attività ambulatoriali sono momentaneamente sospese tranne le attività di day hospital oncologico e di dialisi.
Attualmente dei 26 soggetti positivi restano ricoverati in 4, di cui 2 in terapia intensiva nell’Ospedale di Perugia, 1 nel reparto di malattie infettive dell’Ospedale di Terni e 1 nel reparto di malattie infettive di Perugia.
Le persone in osservazione sono 543: si tratta di persone in buona salute, ma sotto controllo medico perché venute a contatto con soggetti risultati positivi al virus Covid-19. Di questi, 376 sono nella provincia di Perugia e 167 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 del 7 marzo, sono stati eseguiti 160 tamponi.
La notizia positiva è che oltre a un paziente guarito, 70 soggetti, di cui 43 nella provincia di Perugia e e 27 in quella di Terni, sono usciti dall’isolamento fiduciario.
“Al momento non stiamo riscontrando grandi criticità – spiega il direttore regionale alla sanità, Claudio Dario – e rispetto ad altre situazioni in Italia e all’estero il sistema in Umbria sta tenendo con una crescita di numeri contenuti per i casi positivi”.
“Tutto questo grazie al senso di responsabilità dei cittadini umbri che si stanno impegnando ad adottare le norme igieniche di prevenzione e al lavoro dei medici e degli operatori dei servizi sanitari territoriali che riescono a ricostruire la rete dei contatti avuti dalle persone con tampone positivo al virus e metterli in isolamento”.
“Affinchè questa catena regga bene – afferma Dario – faccio appello al senso di responsabilità di tutti coloro che, una volta appreso delle limitazioni stabilite del nuovo Dpcm sull’emergenza coronavirus, abbiano deciso di ritornare in Umbria. L’invito a queste persone è di mettersi in isolamento fiduciario a tutela dei propri familiari e della comunità. In caso di comparsa di febbre o sintomi lievi si consiglia di contattare telefonicamente il medico curante e per sintomatologia più severa il 118, in entrambi i casi comunicando la sua situazione di isolamento domiciliare fiduciario”.
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coronavirus: sono 24 i soggetti positivi in umbria, 8 i nuovi casi (aun) – perugia 7 mar. 020 – Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 6 marzo, 24 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19: ai 16 casi dei quali era già stata accertata nella giornata di ieri la positività quindi, si aggiungono altri 8 nuovi soggetti che hanno contratto l’infezione e che, al momento, sono in isolamento nelle loro abitazioni seguiti dai medici delle Usl Umbria 1 e Usl Umbria 2.
Attualmente dei 24 soggetti positivi restano ricoverati in 4, di cui 2 in terapia intensiva nell’Ospedale di Perugia, 1 nel reparto di malattie infettive dell’Ospedale di Terni e 1 nel reparto di malattie infettive di Perugia.
Le persone in osservazione sono 348: si tratta di persone in buona salute, ma sotto controllo medico perché venute a contatto con soggetti risultati positivi al virus Covid-19. Di questi, 258 sono nella provincia di Perugia e 90 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 del 6 marzo, sono stati eseguiti 134 tamponi.
“Al momento il contagio in Umbria è contenuto – spiega il direttore regionale alla sanità, Claudio Dario – e il numero delle persone in isolamento non deve destare preoccupazione ai cittadini, ma al contrario, dimostra che la rete dei controlli che ha attivato la Task Force regionale sta funzionando e che siamo riusciti a contattare e monitorare le persone entrate in contatto con i soggetti positivi al virus”.
Dario ribadisce ai cittadini che “l’isolamento fiduciario di soggetti sani presumibilmente venuti a contatto con soggetti infettati, è una misura volta a prevenire la diffusione di una malattia infettiva nella comunità. In questo periodo di isolamento fiduciario – spiega – gli operatori del Servizio di Igiene o Sanità Pubblica contattano quotidianamente la persona sorvegliata, per avere notizie sulle sue condizioni cliniche di salute. Il soggetto è informato di provvedere all’autocontrollo domiciliare della temperatura corporea due volte al giorno e di controllare l’eventuale comparsa di sintomi, anche lievi. In caso di comparsa di febbre o sintomi lievi il paziente deve contattare telefonicamente il medico curante e per sintomatologia più severa il 118, in entrambi i casi comunicando la sua situazione di isolamento domiciliare fiduciario”.
La Task Force regionale continua a monitorare in modo costante la situazione e sono in corso continui accertamenti.
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coronavirus: assessore coletto, “massimo impegno per la gestione dell’emergenza e attenzione per le famiglie” (aun) – perugia 6 mar. 020 – “La Regione, di concerto con la Prefettura di Perugia, la Protezione civile regionale e tutte istituzioni, è impegnate costantemente per garantire ai cittadini umbri la massima sicurezza”: la rassicurazione arriva dall’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, sottolineando che “i medici e i professionisti che operano nei Servizi sanitari territoriali e nelle Aziende ospedaliere del territorio stanno lavorando 24 ore su 24 per la cura dei pazienti e la tutela delle persone che le quali sono stati in contatto”.
Al momento ricorda l’assessore i casi riscontrati di positività in Umbria sono 16, di questi 10 sono nella provincia di Perugia e 6 in quella di Terni. I ricoverati sono 4, di cui 2 in terapia intensiva nell’Ospedale di Perugia, 1 nel reparto di malattie infettive dell’Ospedale di Terni e 1 nel reparto di malattie infettive di Perugia.
Le persone in osservazione perché venute a contatto con soggetti risultati positivi al virus Covid-19, quindi in isolamento fiduciario, sono 209: 163 nella provincia di Perugia e 46 in quella di Terni. Nel complesso a oggi sono stati effettuati 110 tamponi.
“La gestione dell’emergenza in Umbria – ha proseguito l’assessore – Al momento, è sotto controllo. Come Regione abbiamo chiesto al Governo lo stanziamento di risorse da destinare alle famiglie proprio per fronteggiare la ricaduta sul bilancio familiare di alcune misure adottate a livello nazionale, tipo la chiusura delle scuole che comporta spese aggiuntive per la cura dei bambini”.
Concludendo Coletto esprime soddisfazione per il fatto che “il Governo abbia preso in considerazione il suggerimento espresso dalla presidente Tesei nel corso della videoconferenza tra Regioni e Governo centrale, per una gestione dell’emergenza suddivisa per fasce e per aree di gravità”.
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coronavirus; nessun obbligo di chiusura per musei e biblioteche umbre, ma vanno garantite prescrizioni e misure igienico sanitarie (aun) – #coronavirus, 6 marzo 2020 – Con il Dpcm del 4 marzo 2020 sono state introdotte ulteriori misure di contrasto e contenimento sull’intero territorio nazionale al diffondersi del Coronavirus, in particolare per i luoghi di spettacolo e per eventi e manifestazioni. E’ quanto ricorda la Direzione regionale alla cultura della Regione Umbria evidenziando tuttavia che per i musei e le biblioteche dell’Umbria non c’è alcun obbligo di chiusura, purché siano garantite le prescrizioni e le misure igienico sanitarie specificate nell’allegato 1 del Decreto.
In particolare – sottolineano dalla Direzione – va garantito il contingentamento delle presenze per mantenere la distanza raccomandata (almeno un metro) tra gli utenti; devono essere messe a disposizione soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani e vanno esposti nei locali locandine con le misure igienico-sanitarie raccomandate.
È stata invece prevista la sospensione di quelle attività ed eventi, svolti all’interno degli istituti, che dovessero comportare – conclude la Direzione regionale – affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale raccomandata, come ad esempio visite guidate e attività didattiche.
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coronavirus: 4 nuovi casi in umbria, sale a 16 il numero delle persone positive al virus (aun) – perugia 6 mar.020 – In Umbria si registrano 4 nuovi casi di persone positive al coronavirus: l’informazione arriva dalla Direzione regionale alla Sanità.
Si tratta di 2 uomini e 2 donne, di cui uno è ricoverato nel reparto di terapia intensiva di Perugia, mentre gli altri 3 sono in isolamento nelle loro abitazioni seguiti dai medici delle Usl Umbria 1 e Usl Umbria 2.
Con i 4 nuovi casi riscontrati stamani, in Umbria sale a 16 il numero delle persone positive al Covid-19.
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coronavirus: assessore coletto, “farmaci a domicilio per anziani e persone affette da particolari patologie” (aun) – perugia 5 mar. 020 – “In questa fase di emergenza legata alla diffusione del coronavirus l’Umbria non lascia sole le persone anziane e i pazienti con patologie croniche o immunodepressi”: lo rende noto l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto.
“Siamo molto attenti alla tutela delle persone più fragili – ha detto Coletto – e grazie ad un accordo con Federfarma Umbria e Assofarm, in accordo con la Federazione italiana medici di medicina generale, la Regione Umbria, proprio per evitare che chi è affetto da particolari patologie e avanti negli anni esca di casa, ha attivato un servizio di consegna a domicilio dei farmaci necessari a pazienti anziani con più di 75 anni di età o ai pazienti con più di 65 anni, ma affetti da patologie croniche”. Il servizio, che coinvolge le farmacie pubbliche e private del territorio, si attiva con una chiamata da parte del cittadino al numero verde “800189521” messo a disposizione da Federfarma, al quale risponde un operatore che geolocalizza la chiamata e passa la richiesta per la consegna dei farmaci alla farmacia più vicina all’abitazione del soggetto che ha attivato per telefono la richiesta”.
“Nel caso in cui il paziente non rientri nella fascia di età oltre i 65 anni, ma con patologie conclamate per le quali è consigliabile non uscire di casa in questo periodo e che non possono delegare altri soggetti – aggiunge l’assessore – il medico di medicina generale può attivare il servizio”.
Ringraziando i farmacisti che operano sul territorio e tutti gli operatori per il grande impegno e per la proficua collaborazione che si rinnova in questo momento difficile per tutto il paese, l’assessore ha annunciato che “nella distribuzione dei farmaci a domicilio saranno coinvolte, con opportune modalità, anche le farmacie ospedaliere”.
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coronavirus: assessore coletto, “3 nuovi casi in umbria, sale a 12 il numero di persone positive al coronavirus” (aun) – perugia 5 mar. 020 – “Sale a 12 in Umbria il numero delle persone positive all’infezione da Coronavirus”: lo comunica l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, informando che stamani sono stati riscontrati 3 nuovi casi di positività al virus.
“I pazienti sono in buone condizioni e al momento sono in osservazione nelle loro abitazioni – dice Coletto – Nel complesso la gestione dei pazienti in Umbria per i sanitari e le istituzioni non è affannosa e la situazione è, nei limiti del possibile, abbastanza tranquilla. Una persona è in terapia intensiva, 2 sono in isolamento presso i reparti di malattie infettive degli ospedali di Perugia e Terni, altre 133 persone sono a casa in isolamento fiduciario.
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(aun) – perugia – 5 mar. 020 #coronavirusumbria Perugia – La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha emesso nella serata del 4 marzo un provvedimento allo scopo di contenere i contagi da Coronavirus. Tra le decisioni assunte, valide da oggi sino al 15 marzo, c’è la sospensione dei servizi educativi per l’infanzia, nonché le attività didattiche nelle scuole di ogni grado e ordine (i dirigenti scolastici attivano modalità di didattica a distanza), la frequenza della attività scolastiche e di formazione superiore, compresa l’Università e le Istituzioni di Alta Formazione ecc., ferma in ogni caso, anche qui, la possibilità di svolgimento delle attività a distanza.
Nel Dpcm sono contenuti, inoltre, una serie di provvedimenti validi sino al 3 aprile, tra cui il rinvio di tutta l’attività convegnistica e congressuale. Sospensione delle manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, privati e pubblici, compresi quelli cinematografici e teatrali, che non permettano la distanza di almeno un metro tra i partecipanti. Sospesi eventi e competizioni sportive con la possibilità di svolgimento a porte chiuse, con l’impegno da parte degli organizzatori di effettuare tutti i controlli idonei a contenere il rischio di contagio tra atleti, dirigenti e accompagnatori. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza di 1 metro tra i partecipanti.
È fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale d’attesa dei Dipartimenti emergenze e accettazione e dei Pronto soccorso, salvo specifiche diverse indicazioni del personale preposto.
Nel Dpcm del 4 marzo sono inoltre contenute misure di prevenzione, come la raccomandazione di non uscire dalle abitazioni, se non strettamente necessario, alle persone anziane o affette da patologie croniche.
Per ogni altra disposizione va fatto riferimento al Dpcm http://www.governo.it/sites/new.governo.it/files/DPCM4MARZO2020.pdf
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coronavirus: nuovo caso in umbria, sale a 9 il numero delle persone positive (aun) – perugia – 4 mar. 020 – La direzione regionale alla Sanità informa che oggi è stato riscontrato un nuovo caso di infezione da coravirus in Umbria. Sale così a 9 il numero dei contagiati.
Il soggetto risultato positivo rientra nella rete di contatti di uno dei casi accertati e resi noti ieri, quindi da giorni individuato dai servizi sanitari e tenuto in isolamento fiduciario.
La direzione inoltre, informa che un altro paziente positivo in isolamento presso la propria abitazione, è stato ricoverato all’Ospedale di Terni per eseguire dei controlli. La sua condizione di salute non desta preoccupazione.
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coronavirus: coletto, “5200 mascherine per le usl e aziende ospedaliere, attenzione massima per la sicurezza di medici e operatori” (aun) – perugia 4 mar. 020 – Sono 5.200 i dispositivi di protezione individuale che la Regione Umbria destinerà alle Aziende USL e alle Aziende Ospedaliere del territorio regionale: la comunicazione arriva dall’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto – informando che “le mascherine verranno distribuite alle aziende sanitarie già nella giornata di oggi”.
“Il piano di distribuzione stabilito dalla Task Force regionale – spiega Coletto – prevede che vengano destinati 700 dispositivi a ciascuna azienda Usl e ospedaliera, per un totale di 2.800, mentre altri 1.000 ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e ai medici di continuità assistenziale”.
“Le restanti 1.400 unità – informa l’assessore – sono trattenute dal Centro operativo regionale di Protezione civile di Foligno. Di queste all’incirca 900 saranno distribuite successivamente alle Aziende Sanitarie, in base alle necessità, 500 sono destinate alla Protezione Civile stessa per essere utilizzate anche dal volontariato per le attività specifiche di protezione civile”.
La distribuzione delle mascherine agli operatori sanitari verrà effettuata in osservanza delle indicazioni del Ministero della Salute e delle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Esprimendo apprezzamento “per il lavoro che stanno svolgendo i medici e tutte le professionalità sanitarie nel gestire con grande impegno questa fase legata all’emergenza coronavirus”, l’assessore Coletto sottolinea che “la Regione sta facendo tutto ciò che è di sua competenza per far sì che sia garantita la sicurezza del personale sanitario e di tutti i medici che, in questo momento, sono impegnati sul territorio per garantire la migliore assistenza ai cittadini”. — coronavirus, firmata ordinanza regione umbria per sospensione didattica dipartimenti agraria e veterinaria (aun) – perugia, 4 mar. 020 – La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, come anticipato già nella serata di ieri, ha firmato l’ordinanza con ulteriori misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza coronavirus, che prevede “l’immediata sospensione precauzionale di tutte le attività didattiche (lezioni, tutorati, esercitazioni in aula e in laboratorio, esami, sedute di laurea) del Dipartimento di Scienze Agrarie, alimentari e ambientali e del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli studi di Perugia, al fine di favorire lo svolgimento delle operazioni di bonifica e igienizzazione”. Queste misure avranno una validità di dieci giorni a partire dalla pubblicazione dell’ordinanza, avvenuta in data odierna.
Per gli stessi Dipartimenti l’ordinanza prevede inoltre “la sospensione dei servizi di ricevimento, delle attività di front-office delle segreterie studenti presso i Dipartimenti medesimi e di ogni manifestazione o iniziativa all’interno degli spazi dipartimentali”.
Altri punti dell’ordinanza riguardano la limitazione dell’accesso dei visitatori alle aree di degenza, da parte delle direzioni sanitarie ospedaliere; la rigorosa limitazione dell’accesso dei visitatori agli ospiti delle residenze sanitarie assistenziali per non autosufficienti; la sospensione dei congedi ordinari del personale sanitario e tecnico, nonché del personale le cui attività siano necessarie a gestire le attività richieste dalle unità di crisi costituite a livello regionale; di privilegiare, nello svolgimento di incontri o riunioni, le modalità di collegamento da remoto con particolare riferimento a strutture sanitarie e sociosanitarie, servizi di pubblica utilità e coordinamenti attivati nell’ambito dell’emergenza COVID-19.
Le misure previste dall’ordinanza sono state decise in accordo con la Prefettura di Perugia e sentito il Ministero degli affari regionali, di concerto con il Ministero della Salute ed il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, e con il Rettore dell’Università degli studi di Perugia, dopo che è stato riscontrato il caso di positività di una persona del Dipartimento di Scienze Agrarie ___ #coronavirus: ospedali di perugia e terni integrano regolamenti relativi agli accessi per preservare la salute dei pazienti e visitatori (aun) – perugia 4 mar. 020 – In seguito all’Ordinanza del 26 febbraio 2020 emanata dalla Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, che al punto 2 stabilisce che le strutture di ricovero ospedaliero, nonché quelle residenziali e semiresidenziali, devono mettere in atto misure per limitare il numero dei visitatori che accedono all’assistenza dei ricoverati, le Aziende ospedaliere di Perugia e Terni hanno integrato i regolamenti che disciplinano gli accessi in Ospedale: L’Azienda ospedaliera di Terni avvisa i cittadini che è consentito l’ingresso nello stesso momento nella stanza del reparto di un solo visitatore, familiare o persona addetta all’assistenza per ogni paziente e non saranno ammessi l’accesso e la permanenza in reparto di persone con evidenti sintomi respiratori.
Naturalmente, tutti i familiari o coloro che si prendono cura dei pazienti hanno l’obbligo di segnalare la loro eventuale provenienza dai Comuni interessati dalle misure urgenti di contenimento del contagio o l’eventuale contatto stretto con persone in quarantena. Tale obbligo è esteso, in particolare, alle ditte o ai singoli soggetti autorizzati all’assistenza diurna o notturna dei malati.
Vengono sospese tutte le attività delle associazioni di volontariato, ad eccezione di quelle per il trasporto dei malati e la portineria esterna dell’ospedale potrà consentire l’accesso solo alle persone munite di permesso come dipendente, agli utenti con permesso speciale di invalidità o di limitazioni funzionali, con intestatario del permesso a bordo (previa esibizione del permesso e del referto o impegnativa della prestazione) e all’accompagnatore in caso di dimissione (previa esibizione del foglio di dimissione).
Restrizioni particolari sono previste per l’accesso alle strutture di degenza dove sono ricoverate persone con patologie che le rendono particolarmente vulnerabili. Tutti i reparti, comprese le terapie intensive, dovranno mantenere chiuse le porte di accesso alle unità operative, predisponendo un registro per documentare i dati personali, la data e l’orario di accesso di familiari e caregiver. Le misure adottate dall’Azienda ospedaliera di Terni in dettaglio saranno anche segnalate tramite apposita cartellonistica e sono entrate in vigore dal 1 marzo. All’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia l’accesso alle strutture di degenza dovrà avvenire rispettando scrupolosamente gli orari e le modalità di visita già previsti per le singole strutture che, tra l’altro, prevedono la presenza contemporanea di un solo visitatore per degente; mentre già secondo il regolamento vigente l’accesso in ospedale ai visitatori non è consentito dalle ore 22.00 alle ore 5,30 di ciascun giorno.
In sintonia con quanto previsto dall’ordinanza è stato ritenuto opportuno differire a nuova data tutti gli eventi organizzati da associazioni di Volontariato e non, già autorizzati e programmati così come tutti gli eventi formativi, fatta eccezione per i corsi rivolti al personale dell’azienda con docenti interni.
Al fine di consentire una più frequente igiene delle mani, vengono messi a disposizione da parte della Direzione Medica Ospedaliera per gli addetti, per gli utenti e per i visitatori soluzioni disinfettanti presso le seguenti aree: Punti CUP, portineria, punti informazioni.
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coronavirus, pellegrini ad Assisi dal trentino contagiati da religioso già positivo. già individuati i contatti (aun) – Perugia, 3 mar. 020 – La Direzione regionale sanità, con riferimento ai quattro casi di contagio da coronavirus accertati in Trentino su persone che hanno partecipato nei giorni scorsi ad un pellegrinaggio ad Assisi, precisa che il “paziente zero” è un religioso che si sarebbe contagiato in precedenza, in occasione di viaggi nelle regioni del nord Italia. In ogni caso le strutture sanitarie della regione Umbria, ricevuta la segnalazione, hanno immediatamente provveduto ad individuare e contattare tutti i soggetti con i quali la comitiva è entrata in contatto nell’area di Assisi e in particolar modo con la struttura ricettiva che li ha ospitati, disponendo – come da protocollo – la quarantena fiduciaria.
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#coronavirus: con 2 nuovi casi accertati salgono a 8 in umbria i pazienti positivi (aun) – perugia 3 mar. 020 (ore 15.47) – La Direzione regionale sanità rende noto che sul territorio regionale sono stati accertati 2 nuovi casi di persone affette da infezione da coronavirus.
I due nuovi pazienti si aggiungono ai 4 riscontrati stamani. Sale così a 8 il numero complessivo di persone positive.
“I due pazienti la cui infezione è stata accertata nel pomeriggio di oggi, sono in isolamento fiduciario nella loro abitazione perché al momento in buone condizioni di salute – spiega l’assessore alla Sanità, Luca Coletto – Tutti e due erano tenuti, già da giorni, sotto osservazione dai servizi sanitari, visto che rientrano tra i contatti avuti dal giovane di Montecastrilli risultato positivo dopo aver incontrato una persona proveniente dalla Lombardia. Sono stati isolati anche i loro contatti”.
Per quanto riguarda la persona ricoverata stamani nella terapia intensiva dell’Ospedale di Perugia, la Direzione regionale comunica che il ricovero nel reparto è avvenuto a scopo precauzionale, in quanto il paziente è affetto da patologie respiratorie di tipo cronico.
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coronavirus: 4 nuovi casi in umbria (aun) – perugia 3 mar. 020 – Sono 4 i nuovi casi accertati in Umbria di persone affette da infezione da coronavirus: lo rende noto la Direzione regionale Sanità.
Si tratta di 4 soggetti monitorati da qualche giorno dai servizi sanitari. Al momento 2 di loro sono in isolamento fiduciario a casa e in buone condizioni, un terzo paziente è ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale di Perugia e il quarto è stato, per precauzione, ricoverato nel reparto di malattie infettive a Perugia.
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coronavirus: in caso di sintomi task force raccomanda di contattare per telefono medico di famiglia, numero verde oppure 118 (aun) – perugia 2 mar. 020 – I medici della Task Force istituita dalla Regione Umbria per fronteggiare l’emergenza legata alla diffusione dell’infezione da coronavirus, raccomandano ai cittadini che in presenza di sintomi correlabili all’infezione da Covid-19 – quindi in caso di febbre, tosse o difficoltà respiratorie – non devono assolutamente recarsi al Pronto soccorso o negli ambulatori dei medici di famiglia o dei servizi sanitari territoriali, ma contattare per telefono il proprio medico, il numero verde 800.63.63.63, oppure il 118.
“I cittadini – spiega il direttore del Pronto soccorso dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Paolo Groff – devono sapere che recarsi al Pronto soccorso non è utile né per la propria cura, né per la collettività. Anzi, potrebbe essere dannoso perché può portare l’infezione all’interno delle strutture sanitarie”.
“In questi giorni – continua il dottor Groff – non è aumentato il numero delle persone che arrivano al Pronto soccorso, ma sono in aumento gli accessi da parte di soggetti che accusano sintomi in prima battuta riconducibili all’infezione per la quale è stata dichiarata l’emergenza e molti di loro richiedono direttamente al medico di effettuare un esame approfondito attraverso un tampone. E’ necessario – sottolinea il direttore del Pronto soccorso – che i cittadini siano informati che questo tipo di accertamento non viene effettuato dai medici del pronto soccorso ma dal Laboratorio di riferimento regionale e va fatto solo ed esclusivamente in presenza di casi sospetti che rispondano ad una serie di fattori previsti dall’Organizzazione mondiale della sanità e dall’Istituto superiore di sanità. Comunque, qualora ci fossero le condizioni per effettuare il tampone, il soggetto dovrà essere isolato per 2 giorni finché non sarà certo l’esito negativo dell’esame”.
Per prevenire il contagio si raccomanda l’adozione delle seguenti misure igieniche e sanitarie: lavarsi spesso le mani con soluzioni idroalcoliche, evitare i contatti ravvicinati con le persone che soffrono di infezioni respiratorie in particolare quando tossiscono o starnutiscono o se hanno la febbre, perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso col respiro a distanza ravvicinata.
Si consiglia inoltre, di non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani se presenti febbre, tosse o difficoltà respiratorie o se sei stato in stretto contatto con una persona affetta da malattia respiratoria, coprirsi naso e bocca se starnutisce o tossisce avendo cura di farlo nella piega del gomito, starnutire o tossire in un fazzoletto, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani, pulire le superfici con disinfettanti, non prendere antivirali e antibiotici se non prescritti.
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coronavirus: 2 casi d’importazione in umbria (aun) – perugia 28 feb. 020 – La Direzione regionale alla Sanità comunica che in Umbria sono stati riscontrati 2 casi d’importazione di infezione da coronavirus, non riconducibili dunque a focolai locali. Nei giorni scorsi, uno dei due pazienti si è recato in Emilia Romagna mentre l’altro è venuto in contatto a Roma con un residente del comune di Castiglione D’Adda.
La Direzione precisa che i due pazienti hanno seguito pedissequamente tutte le indicazioni stabilite dal Ministero della Salute e hanno immediatamente contattato, al manifestarsi dei primi sintomi, il medico di famiglia e il responsabile di Dipartimento di prevenzione territoriale.
Per entrambi, in isolamento fiduciario presso le loro abitazioni, dai sanitari è stata attivata la procedura e sono stati effettuati i tamponi a domicilio che sono risultati positivi. Si è in attesa della conferma da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.
La condizione di salute dei pazienti è sotto controllo e, allo stato attuale, non desta particolare preoccupazione. Sono in atto tutte le procedure utili a garantire la sicurezza dei familiari e della comunità. Si sta prontamente ricostruendo, con la collaborazione dei diretti interessati, la rete delle persone con cui sono venuti a contatto i due soggetti prima dell’isolamento volontario messo in atto già da qualche giorno. —
coronavirus: assessore coletto invita a non sospendere le donazioni di sangue, ”nessun rischio per i donatori” (aun) – perugia 27 feb. 020 – “La donazione di sangue non costituisce un fattore di rischio per la trasmissione del coronavirus e i donatori possono continuare con tranquillità a farlo”: la rassicurazione arriva dall’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto.
“La diffusione dell’infezione da coronavirus sta iniziando a provocare in Italia e anche in Umbria un rallentamento delle donazioni di sangue probabilmente legato al timore di contrarre l’infezione – spiega l’assessore Coletto – Non ci troviamo di fronte a un’emergenza sangue, ma se questo rallentamento dovesse ripetersi nei giorni a venire, potrebbe avere serie ripercussioni sull’efficienza del sistema”.
L’assessore Coletto invita quindi i donatori abituali e i cittadini a informarsi solo da fonti ufficiali e a proseguire con tranquillità le attività di donazione di sangue ed emocomponenti presso i Centri Trasfusionali e le Unità di Raccolta della regione per garantire tutte le attività sanitarie che richiedono il supporto trasfusionale.
“Non sono state documentate trasmissioni del virus mediante la trasfusione di emocomponenti e non è noto alcun rischio di trasmissione trasfusionale – spiega il coordinatore della Struttura Regionale di Coordinamento Sangue dell’Umbria, Mauro Marchesi – ma in linea con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sono state rafforzate le misure di sorveglianza anamnestica sul donatore di sangue. E’ proprio il principio di massima precauzione che consente al sistema trasfusionale del nostro, paese di assicurare qualità e sicurezza”.
Le raccomandazioni da seguire sono sempre le stesse ed è fondamentale il criterio dell’autosospensione in caso di sintomi da raffreddamento e febbre. Si precisa che comunque la selezione del donatore è fatta sempre ed esclusivamente dal medico che esegue l’anamnesi anche in base al questionario che il donatore compila, invitandolo a contattare il servizio trasfusionale anche per eventi patologici susseguenti alla donazione.
Ad oggi è prevista la sospensione temporanea di 28 giorni solo nei seguenti casi: donatori rientrati da un soggiorno nella Repubblica Popolare Cinese; donatori che siano transitati ed abbiano sostato nei Comuni interessati dalle misure di contenimento del contagio dal 1° febbraio 2020; donatori venuti a contatto con soggetti che hanno contratto l’infezione; donatori che hanno manifestato sintomi compatibili con infezione da virus respiratorio (febbre +37,5°, mal di gola, rinorrea, difficoltà respiratorie). Non sono previsti al momenti criteri restrittivi oltre quelli su indicati.
“Abbiamo scelto di rendere volontariamente un servizio alla collettività donando ciò che non è riproducibile in laboratorio: la vita – affermano i presidenti regionali delle associazioni Avis e Fratres, Andrea Marchini e Giuseppe Musto – E’ proprio in questi momenti che dobbiamo esprimere tutto il nostro impegno per essere credibili ed affidabili nel garantire la continuità del nostro supporto ai centri trasfusionali. E’ in questi momenti di difficoltà che diventa ancora più importante esprimere il nostro impegno di solidarietà e di responsabile partecipazione alla vita comunitaria”.
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coronavirus, negativo anche secondo test su paziente sospetto (aun) – perugia, 24 feb. 020 – La Direzione Sanità della Regione Umbria comunica che anche l’esito del secondo test sulla paziente non umbra, ospite in una struttura ricettiva ad Assisi, è negativo.
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coronavirus: presidente tesei e prefetto sgaraglia illustrano i contenuti dell’ordinanza emanata dalla regione (aun) – perugia 26 feb. 020 – “La Regione Umbria, in stretto contatto con il Governo, il Prefetto di Perugia e tutte le istituzioni ha messo in campo le misure utili a garantire la salute dei cittadini sul territorio regionale”: la rassicurazione arriva dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, che stamani insieme al prefetto, Claudio Sgaraglia, ha tenuto una conferenza stampa per illustrare i contenuti dell’ordinanza adottata per definire ulteriori interventi per fronteggiare l’emergenza legata alla diffusione dell’infezione da coronavirus. Erano presenti l’assessore regionale alla salute, Luca Coletto, rappresentanti della Giunta regionale e dell’Assemblea legislativa, il direttore regionale alla Salute, Claudio Dario.
Dopo aver ringraziato i Prefetti, i Rettori delle Università di Perugia, tutte le Istituzioni, i Comuni, la Protezione civile, i sanitari, i volontari, gli operatori della comunicazione e tutti gli attori coinvolti in questa delicata fase, la presidente Tesei ha sottolineato che “l’intento di tutti è quello di creare le condizioni migliori per evitare che si possano verificare sul territorio regionale dei focolai che favoriscono la diffusione dell’infezione, ma al tempo stesso di garantire ai cittadini il normale svolgimento delle attività quotidiane, quindi lavorative e ludiche, a partire dall’attività scolastica che non sarà sospesa”.
Scuole aperte quindi, ma anche università e uffici con una segnalazione: i familiari di minori o di maggiorenni di età dovranno informare il servizio di igiene e sanità pubblica di eventuali situazioni di rischio (provenienza da zone a rischio o contatti con casi sospetti). Saranno invece sospesi fino al 15 marzo i viaggi d’istruzione.
La presidente illustrando i contenuti dell’ordinanza ha espresso soddisfazione “per aver raggiunto un risultato che in prima persona ha chiesto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al commissario straordinario, Angelo Borrelli, nel corso della riunione del Tavolo di coordinamento nazionale”, seguito dalla presidente Tesei in collegamento dalla sede della Protezione civile di Foligno.
“Ho chiesto di non andare in ordine sparso e di adottare da subito linee omogenee per le Regioni che hanno condizioni simili – ha spiegato – e questa ordinanza, che potrà subire delle modifiche in seguito all’evoluzione della situazione, va proprio nella direzione di garantire il controllo dell’emergenza e la sicurezza dei cittadini, evitando misure eccessivamente restrittive. Dal Governo è arrivato un segnale importante per il paese e per la nostra regione”.
“In questo momento – ha proseguito la presidente – bisogna tenere alta l’attenzione e, adottando le precauzioni dovute, dobbiamo lavorare tutti insieme per evitare quelle situazioni che penalizzerebbero la nostra regione anche sul versante del turismo com’è successo dopo il sisma del 2016”.
Dopo aver espresso preoccupazione per i risvolti di questa emergenza sull’economia, la presidente ha reso noto che stamani il consiglio dei ministri “ha recepito un’altra precisa istanza da noi fortemente voluta”, grazie alla quale le ditte produttrici di presidi di protezione medica, del tipo mascherine o disinfettanti, dovranno coprire il fabbisogno nazionale prima di esportare i loro prodotti.
Il prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia, ha riferito che “la Prefettura ha attivato in pieno tutto il sistema di sicurezza e, per affrontare qualsiasi evenienza, è stato attivato il Centro di di coordinamento dei soccorsi (CCS)che ha funzioni di raccordo e armonizzazione delle misure che fanno capo ad amministrazioni e enti diversi”.
“Già da domani – ha aggiunto il prefetto – è convocato il Comitato provinciale di sicurezza per l’attuazione dell’ordinanza”.
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coronavirus(3): in sintesi le principali indicazioni della task force per la gestione dei pazienti e raccomandazioni ai cittadini (aun) – perugia 24 feb. 020 – Nell’attuale fase di diffusione della malattia, la Task-Force regionale ha stabilito che qualunque caso sospetto (che risponda ai criteri epidemiologico, clinico e temporale)indipendentemente dalla gravità delle condizioni cliniche, debba essere ricoverato nelle due Cliniche di Malattie Infettive di Perugia e Terni, al fine di prevenire i possibili casi secondari.
Sono state prese in esame le diverse possibilità di accesso al Servizio sanitario: nel caso in cui il medico (MMG, PLS o della Continuità assistenziale) venga contattato da pazienti sintomatici che corrispondano alla definizione di caso sospetto, se il paziente non ha bisogno di assistenza urgente non è indispensabile effettuare una visita domiciliare, ma è necessario, in questo caso, allertare immediatamente il 118 che provvederà a contattare il Pronto Soccorso delle due Aziende Ospedaliere di Perugia e Terni che daranno indicazioni per predisporre il ricovero immediato nelle Cliniche di Malattie Infettive nel rispetto del percorso stabilito.
Nel caso in cui i medici vengano contattati da persone asintomatiche che provengono da zone a rischio o che siano state a contatto con casi sospetti da meno di 14 giorni, disporranno, di concerto con i servizi Territoriali (Distretti) e quindi con i Servizi di Igiene e sanità Pubblica dei Dipartimenti di Prevenzione, un isolamento domiciliare fiduciario, fino allo scadere delle due settimane successive al ritorno, motivato da cause di sanità pubblica.
Nel caso di richiesta di soccorso al 118, in particolare da parte di persone in transito nella regione che non possono rivolgersi a MMG, PLS o ai medici della Continuità Assistenziale, per essere trasportati dal proprio domicilio in ospedale, è necessario che l’addetto alla Centrale Operativa 118, sulla scorta delle proprie procedure interne (intervista telefonica), conduca una breve indagine epidemiologica per valutare se corrisponde alla definizione di caso sospetto di malattia da “2019-NCoV”.
Nei casi in cui, per qualunque motivo, il paziente arrivasse con propri mezzi all’osservazione del Pronto Soccorso oppure ad un ambulatorio medico, il triage di questi pazienti deve permettere una rapida individuazione dei casi sospetti e dovranno essere adottate tutte le misure volte ad impedire la diffusione ad altre persone (operatori sanitari e altri pazienti): se dal triage il caso dovesse rispondere ai criteri citati per essere definito “caso sospetto”, dovranno essere messe in atto l’eventuale trasporto e ricovero in un reparto di malattie infettive, identificazione dei contatti per successive valutazioni e misure di igiene ambientale.
Le ambulanze in dotazione al 118 risultano tutte equipaggiate con adeguati dispositivi di protezione. Le Aziende USL stanno provvedendo inoltre a distribuire i kit con i dispositivi ai medici del territorio.
Si precisa che se si identifica un caso sospetto, dovrà essere fatta una segnalazione immediata alla ASL territorialmente competente (in particolare al Servizio Igiene e Sanità pubblica) che provvederà a darne subito comunicazione alla Direzione Regionale Salute e Welfare e, quindi, dovrà essere trasmessa anche la scheda di notifica entro 12 ore, secondo quanto indicato dalla specifica circolare ministeriale.
I medici della Task Force raccomandano alla popolazione l’adozione delle seguenti misure igieniche e sanitarie: lavarsi spesso le mani con soluzioni idroalcoliche, evitare i contatti ravvicinati con le persone che soffrono di infezioni respiratorie in particolare quando tossiscono o starnutiscono o se hanno la febbre, perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso col respiro a distanza ravvicinata, non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani se presenti febbre, tosse o difficoltà respiratorie o se sei stato in stretto contatto con una persona affetta da malattia respiratoria, coprirsi naso e bocca se starnutisce o tossisce avendo cura di farlo nella piega del gomito, starnutire o tossire in un fazzoletto, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani, pulire le superfici con disinfettanti a base di coloro o alcool, non prendere antivirali e antibiotici se non prescritti, contattare il numero verde 800.63.63.63 se si hanno febbre, tosse o difficoltà respiratorie usare la mascherina. In caso di febbre, tosse o difficoltà respiratorie non recarsi al Pronto soccorso contattare il proprio medico o il numero verde recarsi al pronto soccorso non è utile ne’ per la propria cura ne’ per la collettività.
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coronavirus, riunita task force regionale con presidente tesei : definite indicazioni per i sindaci in sinergia con il servizio sanitario regionale (aun) – foligno 23 feb. 020 – La task force attivata dalla Regione Umbria per fronteggiare la diffusione dell’infezione da Coronavirus si è riunita stamani a Foligno nella sede della Protezione civile alla presenza della Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. Nel corso della riunione sono state definite le linee di indirizzo da diramare ai sindaci dei Comuni del territorio regionale per gestire questa fase delicata che sta creando allarme nella popolazione.
Al momento, visto che nella regione non è stato registrato nessun caso confermato, le procedure e le raccomandazioni da diffondere alla popolazione sono quelle già adottate a partire dalle prime ore della dichiarazione dello stato di emergenza da parte del ministero della salute e, allo stato attuale, non sussitono le condizioni per limitare lo svolgimento di eventi e manifestazioni al chiuso o all’aperto, salvo che non si presentino situazioni di particolare rilevanze che necessitino di nuove disposizioni.
Si raccomanda di diffondere il più possibile queste informazioni: le persone che hanno il sospetto di poter essere infette, se hanno sintomi, non devono recarsi presso gli ambulatori medici o al Pronto Soccorso dei presidi ospedalieri, ma contattare telefonicamente il proprio medico di famiglia o la continuità assistenziale che effettuerà un primo triage e si farà carico di attivare le procedure idonee concordate a livello regionale. Se non hanno sintomi debbono contattare il numero verde (800636363) per ricevere tutte le indicazioni necessarie. Tutte le strutture mediche deputate all’accoglienza di pazienti sono state attivate e, per qualsiasi necessità si ribadisce che il punto di riferimento è il direttore di Distretto.
Infine si ricorda che il numero verde attivato dalla Regione (800636363) è attivo dalle 8 alle 20 tutti i giorni, dopo le 20 è a disposizione il numero 1500 attivato dal Ministero della Salute.
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coronavirus: in aumento le chiamate al numero verde, non prima di 24 ore i risultati delle analisi per verificare caso sospetto (aun) – foligno 22 feb. 020 – Sono state 80 le chiamate ricevute nella giornata di oggi dagli operatori del numero verde attivato dalla Regione Umbria (800636363) per ascoltare i cittadini che hanno la necessità di avere notizie sulle modalità di contagio da coronavirus e sulle misure da adottare anche a scopo di prevenzione.
A differenza degli altri giorni in cui le telefonate in media non hanno superato il numero di dieci, oggi dopo le notizie dei casi accertati in altre regioni e di un caso sospetto da verificare sul territorio regionale, gli operatori hanno registrato un’impennata di chiamate che arrivano prevalentemente dall’Umbria con la richiesta di notizie sul caso sospetto e sulla tempistica del risultato delle analisi di laboratorio effettuate per accertare il reale contagio. E’ stato deciso di potenziare, a partire dalla prossima settimana, il numero di operatori con competenze sanitarie che risponderanno al numero verde.
In proposito i medici della Task Force e il direttore regionale alla sanità, Claudio Dario, rassicurano che è stato rispettato a pieno il protocollo ministeriale e che il paziente con sintomi sospetti è in isolamento.
I risultati delle analisi effettuate saranno disponibili non prima di 24 ore.