Terni, 15 novembre 2019 – Domenica 17 novembre, nel giorno in cui tutto il mondo celebra la prematurità, per il terzo anno consecutivo la Terapia Intensiva Neonatale (TIN) dell’ospedale di Terni sarà aperta non soltanto ai genitori ma anche a tutti i parenti dei piccoli pazienti in trattamento, nel rispetto delle principali norme igienico-sanitarie debitamente indicate dal personale medico e infermieristico. Con l’occasione, inoltre, la dottoressa Federica Celi, direttore della struttura di Pediatria Neonatologlia TIN, ha organizzato un evento cui sono invitati a partecipare tutti gli ex neonati pretermine venuti alla luce o trattati nel centro di terapia intensiva neonatale di Terni insieme alle loro famiglie.
“La giornata prevede i saluti alle famiglie e ai bambini che sono stati accolti nel nostro centro di terapia intensiva – spiega la dottoressa Celi – negli spazi antistanti il reparto, l’esibizione del coro aziendale la mattina intorno alle ore 11 e un piccolo rinfresco all’interno della Porta Magica, nella sala gestita dalla scuola Mazzini, adiacente al reparto”.
Secondo i dati 2015-2017 del sistema Neonatal network della Società Italiana di Neonatologia (SIN) in Italia i neonati pretermine, cioè nati prima della 37esima settimana di gestazione, costituiscono il 10% delle nascite totali, incidendo sulla mortalità neonatale per il 50% e su quella infantile per il 40%. “Nel 2019 nella TIN dell’ospedale di Terni – aggiunge la dottoressa Celi – abbiamo trattato finora 166 neonati. Di questi 50 erano prematuri, dieci con peso intorno al chilo e due tra i 500 e 600 grammi”.
‘Il neonato al centro del futuro’ è lo slogan della campagna promossa dalla Società Italiana di Neonatologia (SIN) e dal ministero della Salute in occasione della Giornata mondiale della prematurità (World Prematurity Day), riconosciuta dal Parlamento Europeo grazie all’impegno della European Foundation for the Care of Newborn Infants (EFCNI) ed istituita nel 2008. L’obiettivo è sensibilizzare sul tema dei neonati pretermine, richiamare il valore dell’assistenza e sottolineare l’importanza della prevenzione dei fattori di rischio che possono favorire il verificarsi della prematurità.