Nell’ambito del progetto di messa in sicurezza generale avviato già da alcuni anni, all’ospedale di Terni proseguono anche i lavori per l’implementazione del sistema di sicurezza elettrica. Dopo la prima fase che nel primo weekend di giugno ha riguardato il dipartimento di emergenza e urgenza, questa settimana si procederà con ulteriori riprove del sistema che, inevitabilmente, comporteranno un nuovo temporaneo abbassamento dell’illuminazione.
Data la complessità degli interventi, che interesseranno anche la rianimazione e le sale operatorie, il completamento dell’intero progetto richiederà alcune settimane e la direzione aziendale, pur consapevole dei disagi che potrebbero verificarsi, come le intermittenti riduzioni dei livelli di luminosità dello scorso sabato, chiede al personale e agli utenti comprensione e collaborazione, considerando che si tratta di interventi assolutamente importanti e necessari per aumentare la sicurezza per i pazienti.
Vale la pena chiarire che l’edificio che ospita il dipartimento Emergenza-urgenza è già dotato di quanto previsto dalla vigente normativa: una linea di alimentazione elettrica e una cabina di trasformazione dedicate, un gruppo statico che garantisce continuità assoluta dell’energia elettrica in alcuni circuiti e un generatore di corrente autonomo in grado di intervenire in caso di assenza di rete.
“Ma in particolare in aree così delicate – precisa il commissario straordinario Maurizio Dal Maso – la sicurezza non è mai troppa. E per aumentare i livelli di sicurezza, abbiamo acquistato e installato un doppio gruppo elettrogeno gestito da un quadro elettrico di comando che modula la potenza elettrica erogata in base al fabbisogno e, soprattutto, in caso di eventuale avaria di uno, consente all’altro di sostenere autonomamente l’intera potenza necessaria”. Parliamo di 550 kVA di potenza per ciascun gruppo, che è superiore all’attuale fabbisogno di energia elettrica dell’edificio. La nuova configurazione, quindi, oltre a garantire continuità di esercizio in caso di avaria, quasi raddoppia l’autonomia di funzionamento al massimo del carico (fino a circa 24 ore) senza la necessità di interventi esterni da parte di alcun operatore.
Nonostante i lavori propedeutici e le misure che nei giorni antecedenti al primo intervento sono state messe in atto per ridurre al minimo i possibili disagi (compresa l’installazione di 48 plafoniere di emergenza dotate di batterie tampone con 3 ore di autonomia e alcuni collegamenti elettrici provvisori alternativi limitati ai frigoriferi della farmacia e della rianimazione), un imprevedibile e improvviso malfunzionamento di alcuni componenti elettromeccanici ha provocato un notevole allungamento dei tempi di intervento.
La direzione rinnova le sue scuse ai cittadini per i disagi subiti, ribadendo che quanto si sta realizzando è un ulteriore passaggio per la messa in sicurezza dell’ospedale che da alcuni anni spazia dalla realizzazione di un sistema antincendio alla verifica e messa a punto degli impianti idraulici ed elettrici, fino alla realizzazione di un integrato e aggiornato sistema di procedure interne per la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari.