Considerato dai cristiani il più potente difensore del popolo di Dio e in generale difensore del bene contro il male, San Michele Arcangelo verrà venerato nell’ospedale ternano grazie alla sensibilità della Questura di Terni, nella persona del questore, che ha donato una statua del santo posizionata all’interno della cappella del Santa Maria di Terni. La cerimonia inaugurale, aperta dalla benedizione del vescovo Giuseppe Piemontese coadiuvato dal cappellano padre Angelo Gatto, si è svolta il 13 giugno nella cappella dell’ospedale alla presenza del questore di Terni Carmine Belfiore, del direttore generale dell’Azienda ospedaliera Maurizio Dal Maso, del Procuratore Capo della Repubblica Alberto Liguori, del Comandante dei Carabinieri Giovanni Capasso, il Capo di Gabinetto del Prefetto Emanuele D’Amico, il Presidente della Fondazione Carit Luigi Carlini insieme ad una rappresentanza della Polizia di Stato, ad alcuni operatori sanitari dell’ospedale, al presidente dell’Ordine dei Medici Giuseppe Donzelli, al presidente di CittadinanzAttiva Daniele Giocondi e al responsabile provinciale UNMILGianfranco Colasanti.
Proclamato patrono e protettore della Polizia da Papa Pio XII nel 1949, per la lotta che il poliziotto combatte tutti i giorni al servizio dei cittadini per la difesa dell’ordine e dell’incolumità delle persone e delle cose, l’arcangelo Michele è protettore anche di altre categorie di lavoratori tra cui farmacisti, giudici e radiologi. “Un simbolo importante – ha sottolineato il direttore Dal Maso nel ringraziare personalmente il questore per la sensibilità e l’attenzione dimostrata nei confronti della comunità ternana – che dimostra la vicinanza tra istituzioni che operano in settori diversi, e che inoltre richiama tutti i cittadini, qualunque sia il loro ruolo nella società, ad assicurare concordia, onestà e pace, non soltanto nel rispetto della legge ma con uno spirito di umana fraternità”.
“Con questa iniziativa – ha spiegato il questore di Terni Carmine Belfiore – vogliamo esprimere, in una forma diversa rispetto al ruolo specificamente istituzionale che svolgiamo ogni giorno, la nostra vicinanza ai cittadini nel momento in cui sono più indifesi e vulnerabili e cioè quando si trovano ad affrontare la malattia propria o dei propri cari”.
La statua è alta un metro e raffigura l’immagine presente nell’olio su tela di Guido Reni (1635) che è conservato a Roma nella Chiesa di Santa Maria Immacolata Concezione.