Per rispondere alle esigenze e alle nuove sfide nel campo della Cardiologia interventistica, l’Azienda ospedaliera di Terni si è dotata di un nuovo angiografo di ultimissima generazione (Allura XPer FD 10C della Philips) già installato e operativo nella Sala di Emodinamica. Il nuovo apparecchio è stato inaugurato il 14 luglio dal direttore generale Maurizio Dal Maso e dal responsabile della struttura di Emodinamica, Marcello Dominici, che ha ringraziato la direzione aziendale per il supporto e il sostegno fornito nella realizzazione di questo presidio medico di altissimo livello.
“Dotata delle apparecchiature più moderne e all’avanguardia, – ha spiegato il professor Marcello Dominici – la nostra sala angiografica è tra le migliori in Italia e l’ecocardiografo tridimensionale integrato e la configurazione con cui è stata allestita la rendono probabilmente unica. Il nuovo sistema, per l’elevata tecnologia digitale di cui è equipaggiato, consente di affrontare lunghe procedure d’interventistica senza tempi di attesa, fornisce una qualità di immagine superiore e una contestuale minore esposizione ai raggi X per il paziente e per l’operatore”.
Soddisfatto il direttore generale Dal Maso che ha sottolineato: “Con questo nuovo apparecchio angiografico, il migliore attualmente in commercio e presente in pochissime emodinamiche in Italia, l’Emodinamica di Terni si conferma all’avanguardia per tipologia e qualità delle prestazioni, in particolare per gli approcci innovativi ormai collaudati, come l’approccio radiale sinistro e gli Stent riassorbibili, e per il servizio reperibilità 24 ore su 24 ore che viene garantito per eseguire l’Angioplastica Coronarica Primaria come trattamento dell’infarto acuto del miocardio e la rivascolarizzazione precoce in pazienti affetti da sindrome coronarica acuta”.
Durante la presentazione è stato infatti ricordato che già nel 2013 l’Azienda ospedaliera di Terni unica umbra fra le prime 40 nazionali, era all’ottavo posto nella classifica delle migliori aziende ospedaliere e universitarie italiane redatta dal Sole 24 Ore Sanità, e che il primo indicatore preso in esame era proprio l’Angioplastica Coronarica.
L’Emodinamica di Terni ha iniziato la propria attività nel 2001 e attualmente esegue circa 1600 procedure l’anno, di cui oltre 700 angioplastiche coronariche, rispondendo alle esigenze del territorio ternano ma anche delle regioni confinanti, in particolare dal Lazio, con il 20% di mobilità attiva. Quello di Terni è stato uno dei primi centri italiani ad utilizzare negli interventi la via di accesso radiale (dal polso), che rende le procedure molto meno invasive rispetto all’accesso femorale, ma in particolare a Terni si utilizza l’arteria radiale sinistra, che ne fa una scuola unica in Italia, che ha prodotto in letteratura molti studi dove si dimostra che questo particolare approccio sia migliore per efficacia, sicurezza e per minore esposizione alle radiazioni ionizzanti, sia per il paziente sia per l’operatore. Sempre nell’ambito della ricerca il Centro di Terni si distingue attualmente per la partecipazione, insieme a pochissimi altri centri italiani, a due importanti studi Internazionali (Absorb II e Global Leaders).
In particolare nello studio Absorb II l’Emodinamica di Terni ha impiantato il primo Stent Riassorbibile in Italia, maturando una vasta esperienza nel settore di queste protesi innovative, che scompaiono dopo aver svolto il loro compito, lasciando la coronaria libera senza la presenza di alcuna struttura metallica o corpo estraneo nel proprio interno.
La Cardiologia Interventistica di Terni è in grado di poter affrontare i nuovi orizzonti che la medicina sta proponendo nell’ambito della cosiddetta Interventistica Strutturale, che consente di eseguire interventi sulle valvole cardiache senza la necessità di eseguire un intervento cardiochirurgico tradizionale a cuore aperto e con circolazione extracorporea. “Inoltre – ha aggiunto il professor Dominici – abbiamo già aperto la frontiera delle Valvuloplastiche percutanee e questa nuova apparecchiatura permetterà all’Azienda ospedaliera di Terni di crescere ulteriormente e prepararsi al meglio per le sfide future”.